Redazione
Da oggi, giovedi 3 novembre, riprendono a Oria, dopo due anni di fermo a causa
della pandemia, le lezioni dell'Università Popolare Oritana "Mons.
Armando Franco". Le lezioni si terranno ogni giovedi, con inizio alle
ore 16.00, presso la Biblioteca Comunale "De Pace-Lombardi".
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I MUSEI DI PUGLIA SFIORANO LE 10MILA PRESENZE DURANTE IL LUNGO PONTE DI OGNISSANTI
Il lungo ponte di Ognissanti riporta nei luoghi della cultura numeri sovrapponibili al boom estivo. Sono quasi 10mila i visitatori che hanno scelto Musei, Castelli, Aree e Parchi Archeo0logici della Direzione Regionale Musei durante il weekend “esteso” cominciato sabato 29 ottobre e conclusosi martedì 1 novembre; un record assimilabile al fine settimana di ferragosto (seppur, in quel caso, il riferimento è a sole tre giornate).
Sul podio i tre Castelli di Puglia: domina Castel del Monte con oltre 4000 persone che hanno varcato la soglia del monumento patrimonio Unesco nelle quattro giornate appena trascorse, con record di ingressi martedì, durante la festività nazionale; il secondo luogo più gettonato è stato il Castello svevo di Bari con 2500 presenze, a comprova delle performance vincenti dell’ultimo periodo; complice il nuovo allestimento dedicato alla collezione della regina Margherita di Savoia, conquista la terza piazza il Castello svevo di Trani, con più di 1000 ingressi.
In quest’ultimo caso, il picco è stato registrato proprio lunedì in cui il maniero con affaccio sul mare osserva il giorno di chiusura settimanale.
Ottima prestazione per il Parco Archeologico di Siponto che, come molti degli altri siti è andato incontro alle esigenze del lungo ponte, rimodulando gli orari di apertura.
«I dati ci dimostrano che è stata evidentemente premiata la scelta promossa dalla Direzione Generale Musei e condivisa a livello locale, con grande spirito di collaborazione, da tutto il personale di accoglienza e vigilanza, di rendere fruibili i luoghi della cultura durante il lungo ponte di Ognissanti, posticipando o eliminando in via straordinaria la giornata di chiusura settimanale - commenta il Direttore Regionale Musei Puglia, il dott. Luca Mercuri - Per questo ringrazio di cuore quanti hanno prestato servizio. I grandi numeri inglobano sicuramente una fetta di turismo di prossimità e di residenti, e questo ci rende ancora più orgogliosi. Quello che è accaduto nei nostri Musei è certamente un segnale di grande vitalità per il turismo pugliese, a cui siamo felici di contribuire con l’attrattività dei nostri siti».
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Impianto GNL Edison, carbone e petrolchimico: tre importanti temi per il presente e il futuro di Brindisi
Impianto GNL Edison, carbone e petrolchimico: tre importanti temi per il presente e il futuro di Brindisi.
“Oggi in conferenza stampa ho illustrato una serie di aggiornamenti in merito a questioni importanti ambientali ed energetiche per il presente e il futuro della città che riguardano: il deposito costiero GNL a Costa Morena est, le mie interlocuzioni con i sindaci delle città italiane che ospitano centrali a carbone e l'installazione delle centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria all'interno del Petrolchimico.
In merito al primo argomento abbiamo presentato al Tar di Lecce un ricorso avverso al provvedimento autorizzativo rilasciato dal Ministero della Transizione ecologica per il deposito costiero GNL Edison a Costa Morena est.
I principali motivi riportati nel ricorso sono tre:
- l'interferenza di tale deposito con l'importante infrastruttura ferroviaria, da oltre 100 milioni di euro, in fase di realizzazione che avrà tra gli effetti principali la possibilità di realizzare i convogli merci di sostanze infiammabili e pericolose fuori dalla stazione di Brindisi eliminando i problemi critici di sicurezza che ci sono.
- La valutazione di impatto ambientale, assente nel procedimento autorizzativo, ci sembra assolutamente necessaria per garantire il rispetto dell'ambiente e della salute in una città sancita da un decreto del Presidente della Repubblica come area ad elevato rischio di crisi ambientale.
- La mancata valutazione del parere della giunta comunale che ha impedito l'esame di tutte queste problematiche.
Sul secondo punto: sappiamo che in tutta Italia e quindi anche a Brindisi, a causa di questa sciagurata guerra, sono ripartite le centrali a carbone.
In un incontro che ho avuto con i sindaci delle città che ospitano tali centrali: Civitavecchia, Venezia, La Spezia solo per citarne alcune, si è ritenuto di inviare una nota congiunta al Ministro competente per chiedere, poiché in questi mesi mai interpellati, un incontro per discutere il rispetto dei termini del phase out dal carbone entro il 2025; il coinvolgimento delle comunità locali nelle decisioni in materia energetica che impattano in modo significativo sui nostri territori; interventi economici da parte del Governo sui processi di trasformazione delle stesse centrali e la riduzione delle bollette dei cittadini a fronte dei maxi profitti generati dalle centrali.
Infine nel corso degli ultimi dieci anni, prima da consigliere comunale e poi da sindaco, ho chiesto l'implementazione di una rete per il controllo della qualità dell'aria all'interno del Petrolchimico, in particolare durante gli eventi di blocco che comportano l'accensione della torcia, circostanza in cui è sempre stato difficile avere un report preciso e dettagliato sulla qualità dell'aria. A seguito della sospensione delle attività che disposi con ordinanza sindacale nel maggio 2020 si ottenne un tavolo con l'azienda Versalis, Arpa Puglia e Ispra per la realizzazione della rete di monitoraggio e controllo. In questi giorni Ispra con una nota che ha inviato a Versalis ed Arpa, ha pienamente accolto questa richiesta chiedendo all'azienda di realizzare, nel più breve tempo possibile, la rete di centraline per il controllo e monitoraggio della qualità dell'aria all'interno dello stabilimento.
È questa un'importantissima misura a tutela della salute dei lavoratori del Petrolchimico e dei cittadini di Brindisi.
Ringrazio l'Arpa Puglia per l'importante lavoro tecnico-scientifico svolto per la definizione delle centrali e degli inquinanti da monitorare.
Quelle che ho riportato oggi sono tre questioni fondamentali per il presente e futuro di Brindisi. Siamo nel pieno di una conversione ecologica che impone il passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Le tecnologie oggi lo consentono, dobbiamo in piena emergenza climatica fare tutti gli sforzi possibili per salvaguardare ambiente e salute, creando con la filiera delle rinnovabili lavoro e sviluppo di qualità.
È la principale sfida del nostro tempo sia a livello globale che locale” lo dichiara il sindaco Riccardo Rossi.
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“INSEGNE STORICHE” - domande presso le sedi di Confartigianato
Fasano, primo evento di promozione dell’Avviso “INSEGNE STORICHE” - domande presso le sedi di Confartigianato.
Lunedì 7 novembre alle ore 18.00, presso il Parco Culturale del Gruppo Fortis, a Fasano, il Comune brindisino con la maggiore presenza di imprese artigiane, sono oltre 1000, la Confartigianato presenta un Avviso riservato alle micro e piccole imprese.
La Regione Puglia ha pubblicato un Avviso di particolare interesse per piccoli artigiani e commercianti, con esso intende premiare, promuovere e valorizzare tutte le attività storiche e di tradizione della Puglia.
Il Presidente Emiliano e l’Assessore Delli Noci ritengono che queste attività siano la vera testimonianza storico culturale tradizionale del nostro territorio e possano consolidare il successo turistico della nostra Regione.
Alle Confederazioni di imprenditori più rappresentative del paese è affidato il compito di pubblicizzare l’Avviso e tramite i CATA (Centri di Assistenza Tecnica dell’Artigianato) di supportare artigiani e commercianti nell’inoltrare le domande di riconoscimento di ATTIVITA’ STORICA per l’inserimento nell’apposito elenco.
Essere presente nell’elenco avrà una notevole importanza, l’Avviso ha infatti le seguenti finalità:
- sostenere l’inserimento lavorativo dei giovani
- sostenere il passaggio generazionale
- difendere il patrimonio storico e di tradizione e la memoria
- favorire associazionismo e promozione di impresa
- sostenere interventi di restauro di beni mobili e immobili
- sostenere sviluppo, innovazione e miglioramento dei servizi
- accrescere l’attrattività dei centri urbani con vie storiche e itinerari turistici e commerciali
- promuovere l’artigianato e i prodotti locali.
Lo stesso evento si realizzerà sempre nel mese di novembre nei Comuni di Ceglie Messapica, San Vito dei N.nni e San Pancrazio S.no.
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Cane vola dal terzo piano e muore
E’ volato dal terzo piano di un palazzo a Lecce, atterrato su una macchina ed è morto sul colpo. Un cane di razza lupo cecoslovacco, preso da una giovane coppia cinese da un allevamento è stato ritrovato esanime ieri sera. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha presentato denuncia ed è pronto con il suo ufficio legale e i volontari della Sezione di Lecce ad andare a fondo di questa tragedia. Dalle prime ricostruzioni sembra che il cane fosse tenuto costantemente in balcone, spesso anche legato. La coppia cinese “proprietaria” del cane non è reperibile da ieri sera e il cane risulta ancora intestato all’allevatore da cui è stato acquistato.
“Il nostro ufficio legale – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – ha presentato denuncia attraverso l’avvocato Claudia Ricci ed è pronto ad andare a fondo in questa triste storia che sembrerebbe essere l'epilogo di una vita di maltrattamenti. Per questo non ci stancheremo mai di ripetere l’importanza di denunciare situazioni di maltrattamento finché si è tempo, spesso fa la differenza tra la vita e la morte. Invitiamo poi tutti i cittadini e in particolare i condomini del palazzo dove è accaduto il fatto, a farsi avanti per raccontare dettagli che possono essere utili ed importanti ai fini della ricostruzione della sua storia. Sembra che questo incredibile esemplare di cane fosse tenuto costantemente in balcone e spesso legato con una corda. Ricordiamo che essendo un reato procedibile d’ufficio chiunque può presentare denuncia. Rimane il grande rammarico di non essere venuti a conoscenza prima di questa situazione. Faremo tutto il possibile affinché i responsabili di questa morte paghino per questa tragedia!”
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Per la celebrazione della festività del 4 Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, la Prefettura e il Presidio Militare, in collaborazione con il Comun di Brindisi, l’Ufficio Scolastico Territoriale e le Forze dell’Ordine, hanno programmato in Piazza Santa Teresa, con inizio alle ore 10.30, la tradizionale cerimonia commemorativa.
Alla manifestazione è prevista la partecipazione di alcune scolaresche del primo ciclo, nell’intento di contribuire, attraverso questo momento celebrativo denso di significato, ad avvicinare le nuove generazioni ai valori della patria e di quanti hanno sacrificato la vita per l’unità e la difesa dei valori di libertà e democrazia.
Seguirà presso l’Archivio di Stato la visita della mostra dedicata alla commemorazione dei caduti appartenenti alle Forze Armate di Brindisi.
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Covid 19. Oggi sono complessivamente 373 i casi positivi in Puglia di cui 42 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 02 novembre 2022
Dati complessivi
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PUGLIA, LA VIA APPIA NUMERO 1 DELLE DESTINAZIONI 2023 NATIONAL GEOGRAPHIC.
L’assessore Lopane: “L’itinerario della Via Appia, tra basole antiche e paesaggi mozzafiato, unisce regioni, città e persone e ci permetterà, nel prossimo futuro, di accogliere in Puglia sempre più viandanti da tutto il mondo”
L’attenzione dei viaggiatori del globo è rivolta verso la Puglia. Una ulteriore conferma arriva dalla lista del National Geographic Traveller's Best of the World che, al primo posto, per il 2023 nella Best of the World list indica il percorso culturale della Via Appia. Iniziava a Roma, entrava in Puglia attraverso Gravina, proseguiva verso Taranto per concludersi a Brindisi dove, ancora oggi, ci sono le colonne a testimoniarne la possenza.
“La Via Appia, candidata a Patrimonio dell'Umanità UNESCO, fa parte dei beni tutelati dal Ministero della Cultura e si inserisce nel sistema integrato dei cammini e degli itinerari culturali della Puglia – sottolinea Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia -. Il riconoscimento di National Geographic pone la Regina Viarum in testa alle mete più ambite del 2023 promuovendone l’inestimabile valore con importanti riflessi sulla scoperta delle aree interne e del sistema di siti archeologici che costellano il percorso nei territori pugliesi.
Per l’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, si tratta anche di una gratificazione che avvalora le iniziative e le scelte di investimento in ambito di turismo lento e sostenibile che abbiamo messo in campo per l’infrastrutturazione della rete dei cammini e per favorire la piena fruibilità del prodotto turistico. L’itinerario della Via Appia, tra basole antiche e paesaggi mozzafiato, unisce regioni, città e persone e ci permetterà, nel prossimo futuro, di accogliere in Puglia sempre più viandanti da tutto il mondo”.
“Con un lavoro costante attraverso i tour per giornalisti ed influencer, partecipando ad eventi internazionali e fiere, ma anche attraendo in Puglia eventi internazionali di altissimo livello, alimentiamo l’interesse dei media e del web verso gli attrattori culturali della Puglia.
Siamo grati ad Enit, con la quale lavoriamo sul progetto Puglia Unexpected Italy. Questo traguardo ci inorgoglisce e rappresenta l’inizio di nuove attività di valorizzazione”, dice Luca Scandale direttore generale di Pugliapromozione.
Il National Geographic Traveller ha scelto, nel mondo, di segnalare dai paesaggi epici fino ai risvegli culturali ed alle iniziative di conservazione, passando per ciò che preferiscono le famiglie, un totale di 35 destinazioni da non perdere per il 2023. Sono suddivide in cinque categorie: avventura, cultura, natura, famiglia e comunità che mettono in evidenza alcune delle esperienze più emozionanti ed eccezionali del pianeta, con 25 voci selezionate dagli editori globali di National Geographic Traveller e altre 10 dall'edizione britannica. In vetta ai 35 suggerimenti, al posto n. 1 c’è il percorso culturale della Via Appia undefined che vanta oltre 2mila anni di storia ed un percorso di circa 195 chilometri che ha attraversato l’epoca romana, il medioevo, il rinascimento ed è protagonista ancora oggi.
La prossima settimana in edicola, in Gran Bretagna, alla via Appia verrà dedicata la storia di copertina del numero di dicembre del National Geographic Traveller. Nei prossimi giorni, intanto, c’è grande attesa per i riconoscimenti che verranno attribuiti dai lettori. La lista dei 35 è pubblicata anche nel National Geographic’s Global website.
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AREA SIN BRINDISI – CONTESSA (ANCE): “PATTO DEI COSTRUTTIVI” PER RIPERIMETRARE AREA SIN
AREA SIN BRINDISI – CONTESSA (ANCE): “PATTO DEI COSTRUTTIVI” PER RIPERIMETRARE AREA SIN E PROMUOVERE LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE DEL TERRITORIO BRINDISINO.
Passa attraverso la riperimetrazione il futuro delle aree industriali a suo tempo individuate come Siti di Interesse Nazionale (SIN). Ne sa qualcosa la comunità brindisina, chiamata a fare i conti con un SIN - istituito con Decreto Mistero dell’Ambiente del 10/01/2000 - di estensione di gran lunga superiore alle effettive necessità di protezione della salute dei cittadini e dell’ambiente che li circonda. All’epoca, però, quello delle bonifiche veniva visto come la possibile “gallina dalle uova d’oro”, immaginando che sarebbero stati stanziati miliardi di euro per risolvere i danni ambientali provocati da vecchi sistemi industriali.
La realtà è stata cosa ben diversa, visto che le aree a rischio ambientale situate nei siti industriali sono state di fatto abbandonate al loro destino per colpa di una burocrazia elefantiaca che ha caratterizzato l’approccio al problema da parte del Ministero dell’Ambiente. La conseguenza è che aree industriali come quella di Brindisi fanno ancora oggi i conti con una situazione di paralisi che impedisce la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi. Del resto, se così non fosse stato, certamente oggi staremmo parlando di una diversa ipotesi di localizzazione (rispetto alle banchine di Sant’Apollinare) per l’azienda “ACT Blade” che a Brindisi vorrebbe realizzare pale eoliche di nuova generazione. La soluzione a cui si sta pensando, tra l’altro, appare improntata alla provvisorietà (così può essere definito un investimento industriale costretto a traslocare dopo soli quattro anni). Per non parlare di altri possibili investimenti che hanno visto gli interessati rinunciare già al primo approccio, Intel ed Amazon su tutti.
E dire che il commissario straordinario della ZES adriatica Manlio Guadagnuolo ha prospettato per Brindisi – durante il convegno organizzato da ANCE nel salone di Confindustria – grandi opportunità, ma soprattutto ha garantito massima assistenza a chiunque mostri realmente intenzioni di investire a Brindisi.
Un motivo in più per utilizzare al meglio ciò che il parlamentare brindisino Mauro D’Attis e la sua collega Prestigiacomo (nella scorsa legislatura) avevano sapientemente individuato all’interno dell’emendamento approvato in commissione bilancio al “decreto recovery”, con cui si è spianata la strada proprio alla riperimetrazione delle aree SIN per restituire ampi spazi agli usi legittimi e quindi a nuovi insediamenti produttivi.
Una soluzione che a Brindisi potrebbe beneficiare di una corsia preferenziale grazie all’ottimo lavoro svolto dagli uffici territoriali dell’Arpa (che hanno caratterizzato il 97% delle aree) e con il pieno coinvolgimento della direzione regionale della stessa.
Allo stato attuale, infatti, si sa perfettamente quali e quante aree potrebbero essere immediatamente reimpiegate. Il che, in presenza di un ridimensionamento dei confini del SIN, rappresenterebbe la migliore opportunità per attrarre nuovi investimenti.
E’ urgente che la Regione Puglia ed il Comune di Brindisi facciano partire l’accordo di programma (deliberato dalla giunta regionale il 5 ottobre 2021) finalizzato, tra gli altri, a redigere “analisi di rischio sito specifico”, ultimo tassello procedurale utile alla riperimetrazione.
Chiederemo all’ On.le D’Attis di farsi parte attiva per un incontro al Ministero dell’Ambiente finalizzato alla definizione di un timing procedurale “tecnico-amministrativo” avente un unico obiettivo “riperimetrare area SIN di Brindisi”!
Insomma vi sono tutte le condizioni per una svolta positiva e storica di questa vicenda, ma è vitale che si torni a praticare la “concertazione territoriale”, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni locali e di tutti i portatori di interessi, insomma un “patto dei costruttivi”. Ance Brindisi è pronta a fare la sua parte, assumendosi la responsabilità di mettere a disposizione mezzi e competenze per agevolare il percorso ricognitivo.
Con un’area SIN sensibilmente ridotta, infatti, Brindisi potrà riprendere la strada dello sviluppo, con visibili benefici economici ed occupazionali. Un traguardo, oggi alla portata, che non intendiamo lasciarci sfuggire.
Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi
Vaccinazioni, Amati: “Meloni dice scienza ma applica magia"
Vaccinazioni, Amati: “Meloni dice scienza ma applica magia. Obbligo per sanitari è nella Carta di Pisa. Sia battaglia del PD” |
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“Sulla vaccinazione di medici e infermieri il Governo nazionale dice scienza ma applica magia. La scienza ha chiesto da anni, attraverso la Carta di Pisa, l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario. La Puglia non può diventare un’isola felice sulla pratica vaccinale e il resto dell’Italia condannato a una maggiore esposizione al contagio delle persone già malate. Il federalismo vaccinale crea distorsioni e ingiustizie sulla pelle dei più poveri e meno abbienti. Già questo meriterebbe una battaglia senza risparmio di colpi del PD sia nelle aule parlamentari che nella società, per estendere l’obbligo a tutte le vaccinazioni raccomandate.” Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati, promotore e primo firmatario delle leggi pugliesi sull’obbligo vaccinale a carico degli operatori sanitari. “La materia della tutela della salute è una competenza concorrente tra Stato e Regioni, come riconosciuto varie volte dalla Corte costituzionale, per cui ogni regione deve rispettare il Piano vaccinale nazionale ma è libera di eseguirlo con le modalità più opportune. Questo è stato sancito non da me, ma dalla sentenza della Corte costituzionale n. 137 del 2019. Sento in queste ora tanti apprendisti giuristi ripetere come un mantra il concetto di gerarchia delle fonti, per sostenere la prevalenza della legge statale. Essi non considerano, però, che proprio in tema di gerarchia si piazza al primo posto la disposizione statale che raccomanda le vaccinazioni e subito dopo la legge regionale che la esegue. Ne deriva, proprio in termini di gerarchia e per paradosso, che le leggi regionali pugliesi ossequiano le disposizioni statali e correggono la contraddizione in cui incappa il decreto legge statale approvato qualche giorno fa. Insomma, quando si prova a forzare la realtà a colpi di magia, finisce che la realtà si vendica e presenta il conto salato da pagare all’ideologia e alle parole d’ordine". --------------- |