Mesagne. Giovanni Battista Forleo: un'eccellenza medica mondiale In evidenza

Bruno Morobianco Novembre 18, 2016 7440

forleo giovanni battista pechinoHo avuto la fortuna di conoscerlo personalmente,

un fratello maggiore acquisito, ma soprattutto una persona squisita come poche. Ha lasciato Mesagne a fine anni '80, ma chi ha avuto la fortuna di conoscerlo può confermare il bravo ragazzo che era già allora. Come dimenticare lo spensierato ragazzo con cui condividevo i primi pomeriggi al Commodore 64 insieme all'amico fraterno Giorgio Donato? No, non si possono dimenticare ma la differenza tra lo spensierato ragazzo di allora e il medico, il marito il papà di oggi è evidente e lampante. Medico come il nonno materno, Socrate Martucci Clavica con un cognome paterno di chiare origine francavillesi. Partito per Firenze, in cui si divideva tra gli studi di medicina e l'accademia dell'aereonautica militare a quasi trent'anni dopo ritrovo la stessa squisita persona di allora ma anche un determinato e competente cardiologo, il cui unico vizio è quello di continuare la formazione professionale medica con la stessa determinazione del primo giorno di studi. Una maturazione arrivata al momento giusto della sua vita privata che gli ha permesso di togliersi diverse soddisfazioni accademiche. Dalla laurea in Medicina a Firenze, si è specializzato in Cardiologia alla Cattolica col Prof. Attilio Maseri, passando per gli studi specialistici romani dalla Cattolica a Tor Vergata. Diverse. Ha avuto varie esperienze lavorative all’estero, come al Visiting Fellow nel Centro Cuore della Cleveland Clinic Foundation negli USA con il Prof. Steve NISSEN (2005), nel Massachussets General Hospital e la Harvard Medical School di Boston (2009), nel Texas Cardiac Arrhythmia Institute ad Austin negli USA (2011), in particolare con il dottor Andrea NATALE. Ha pubblicato molti lavori scientifici su PUBMED e in giro per il mondo fa parecchie conferenze, svolgendo attività didattica e tutoriale nel Policlinico e nell’Università dove lavorava. E’ membro della Società Italiana di Cardiologia (SIC), Socio Fondatore dell’ECAS (European Cardiac Arrhythmia Society), membro della Società Europea di Cardiologia, Membro dell’Associazione Italiana Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC), oltre che membro del gruppo di ricerca Aritmie della Società Italiana di Cardiologia (SIC). Oggi a 47 anni è diventato direttore dell'unità di Elettrofisioligia presso l'ospedale Sacco di Milano per cui ha lasciato Roma e i tanti amici e colleghi di Tor Vergata.