Di contro, dopo mesi di siccità finalmente piove sui campi di grano della Murgia e della provincia di Foggia, mentre la perturbazione si sposterà nel pomeriggio in provincia di Lecce.
“Disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima – commenta Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia – che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. E’ stato potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e dai parassiti e per il supporto alle scelte operative aziendali. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più strategico il ricorso all’assicurazione, quale strumento per la migliore gestione del rischio”.
La Puglia convive da sempre con un vero e proprio paradosso idrico. Da un lato è dilaniata da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro è colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza e in alcune aree mancanza di infrastrutture ad hoc.
“Se le violente grandinate e bombe d’acqua, ormai una costante del periodo – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – mettono ogni a repentaglio la produzione di ciliegie nel comprensorio vocato tra Conversano, Turi, Rutigliano, Castellana, Sammichele, Putignano, Gioia del Colle, Acquaviva, la siccità ha attanagliato per mesi il granaio d’Italia delle province di Foggia e Bari, pertanto le piogge delle ultime ore sono manna per i campi di grano, dove si registra a causa della scarsità d’acqua la perdita del 50% della produzione. D’altro canto il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno. Il caldo anomalo e le precipitazioni violente rischiano ormai ogni anno di incrinare l’andamento del settore agricolo pugliese. L’andamento climatico impazzito, poi, si abbatte su un territorio fragile, dove 232 comuni su 258 (78%) è a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e/o geomorfologica. Sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni”.