Mesagne. Pronti i mercatini di Natale, si parte il 26

Novembre 15, 2017 4481

mercatini natale 2015La città di Mesagne è entrata nel clima natalizio

con il grande albero di Natale allestito in piazza Vittorio Emanuele, alias Porta Grande, e l'organizzazione del tipico mercatino che partirà il prossimo 26 novembre e riempirà le piazze del centro storico di colori e musica. L'organizzazione degli eventi è stata approntata dal direttore artistico della città di Mesagne, Maurizio Piro, in collaborazione con l'assessore alla Cultura, Marco Calò, e al Turismo, Antonio Marotta. Location dell'evento è l'antica città con le sue piazzette che fino all'Epifania accoglieranno i commercianti che esporranno esclusivamente oggetti per il Natale. Oltre che i dolciumi e i giocattoli per i bimbi. I giorni in cui il mercatino sarà aperto sono il 25 e 26 novembre, 2 e 3 dicembre, 8, 9 e 10 dicembre, 16 e 17 dicembre, 22, 23 e 24 dicembre 2017, 5 e 6 gennaio 2018. Un altro mercatino di Natale, con differente attività merceologica, sarà allestito in piazza Gioberti con 30 artigiani e commercianti. Nel centro storico saranno presenti anche le luminarie così come in villa comunale e nelle vie principali della città che insieme al grande albero di piazza Porta Grande illumineranno la città. Il costo delle luminarie è di circa 15 mila euro. «Pur essendo in un periodo di crisi - ha spiegato il direttore artistico Piro - stiamo cercando di accontentare tutti i palati per dargli la magia del Natale. Inoltre, una città ben allestita è una buona attrattiva per i turisti ai quali ci rivolgiamo affinché vengano a trascorrere a Mesagne le loro vacanze. In questo modo i nostri artigiani e commercianti dovrebbero lavorare e dare lavoro ai nostri giovani. Il tutto inserito nel programma di destagionalizzazione del turismo che il sindaco Molfetta ha avviato fin dal momento del suo insediamento». Oltre a queste iniziative Piro insieme a Molfetta, Marotta e Calò stanno approntando un programma specifico per i bimbi. Ma questo è ancora top secret per non anticipare le sorprese.