per il teatro comunale di Mesagne. Il 2018, infatti, sarà un anno da incorniciare. Lo storico contenitore culturale cittadino sta vivendo una stagione esaltante con la programmazione di cinque diverse rassegne culturali di diverso genere e sensibilità che stanno contribuendo a rendere l’offerta culturale cittadina variegata ed aperta ad ogni gusto. Il bilancio culturale al momento è più che positivo. Intanto, domenica prossima, 18 marzo, sarà in scena lo spettacolo de I resti di Amleto. Agli appassionati del bel canto ha pensato l’associazione culturale "Harmony" di Mesagne che con il patrocinio ed il contributo dell’assessorato alla Cultura ha ideato “Mesagne in lirica. Arie di primavera”. Due serate al Teatro Comunale, 25 marzo e 22 aprile, e una presso il Santuario di Mater Domini, il 6 aprile. «Le arie di alcune opere liriche come viatico per la sublimazione della bellezza». Il 25, 27 e 30 aprile, invece, saranno dedicati al Festival internazionale di chitarra classica, curata dalla direzione artistica del maestro mesagnese Antonio Molfetta e dall’organizzazione della associazione "Artemide" e della associazione "Demetra". Tre giorni di musica di qualità di grande spessore artistico avvalorati dall’impegno degli organizzatori a raccogliere fondi per la onlus “Insieme ai nostri bambini”. Infine accanto alle arti sceniche, musicali e canore il teatro comunale omaggerà la settima arte con la proiezione di diverse pellicole d’autore. Grazie all’impegno del nuovo soggetto gestore, la ditta Carmelo Grassi, saranno decine le proiezioni previste tra aprile e maggio. Ma non solo rassegne: tanti anche gli appuntamenti in teatro animati dai ragazzi delle scuole del territorio e dal fermento dalle associazioni culturali della città. «Siamo orgogliosi di quanto abbiamo messo in campo quest’anno per il teatro comunale assieme alle associazioni, ai sodalizi artistici della città ed alla ditta "Carmelo Grassi"» ha commentato l’assessore alla Cultura, Marco Calò. «La volontà dell’Amministrazione comunale di aumentare la qualità dell’offerta e di differenziarla per raggiungere tutti i gusti e le esigenze è stato raggiunto ma questo – ha concluso Calò - non è che il punto iniziale di un percorso che porterà al pieno utilizzo del teatro e di tutti gli spazi che possono ospitare cultura nella città».
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