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Nel dettaglio, questo genere di disciplina punta a mettere in risalto le doti del cavaliere e del cavallo nell’effettuare percorsi di varia lunghezza su terreni di diversa natura e in tempi determinati, il tutto salvaguardando sempre e comunque l’integrità del cavallo, impiegando le andature adatte al terreno e le velocità conformi all’allenamento e alla condizione fisica dell’animale.
L’Endurance, infatti, non punta al raggiungimento di record di velocità, ma al mantenimento costante del benessere e dell’armonia tra lo sportivo ed il cavallo. Per questo motivo, gli animali vengono sottoposti a visita veterinaria ogni 27 chilometri ed il medico controlla: battito cardiaco, eventuale disidratazione, colore delle mucose, movimenti intestinali, respiro, eventuali lesioni e andatura, ovvero i parametri metabolici e meccanici che permettono di valutare se le condizioni di salute del cavallo sono idonee per il prosieguo della competizione. Se lo stato dell’animale è adatto al proseguo della competizione, la coppia ricomincia il percorso, altrimenti l’esperienza termina.
Sabato, si è festeggiato il primo campionato pugliese dedicato ai piccoli. Piccoli nel vero senso del termine perché i protagonisti sono stati bambini e pony. Ben 13 coppie tra le quali il cavaliere più giovane aveva solo 5 anni di età ed il più grande 16. In questo caso, la categoria “Avviamento” ha percorso 2 chilometri, la “A” ne ha fatti 4, la “B” 6, e la “Elite” addirittura 9.
Domenica, invece, sono stati gli adulti a provare i percorsi della Riserva. Tra i cavalieri non agonisti hanno primeggiato: Francesco Barile con Oakhampton, Denise Cristina Domanico con Benedetta ed Edoardo Berardi con Spirit. Nel percorso da 27 chilometri, invece, i primi tre classificati sono stati: Domenico Cantatore con Symir by Camelot, Vito Pio Partipilo con Lea di Poggiovalle, Rosa Toscano con Amletos. I migliori del percorso da 54 chilometri, invece, sono stati: Domenico Zentola con Gold Saharian e Liviana Gentile con Jamal by Khajam. Nel percorso lungo 81 chilometri si sono classificati: Giacomo Delucce con Mountassar, Ignazio Vulcano con Fandango e Angela Tota con Negma.
La festa e l’amore per gli animali e la natura, oltre il campionato sportivo, perché quando il rispetto del benessere animale e dei delicati habitat di Torre Guaceto sono la priorità, si può fare turismo sostenibile anche a cavallo.
E c’è da dire che il richiamo esercitato dall’area protetta è sempre forte. Sono state numerosissime, infatti, le persone che hanno partecipato alla due giorni dedicata all’Endurance muovendo anche da fuori regione.