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La passeggiata ha toccato vari punti della Riserva, tra i quali anche il simbolo per antonomasia dell’area, la torre aragonese ed il Centro Recupero Tartarughe Marine “Luigi Cantoro”. Il presidente Tafaro ha illustrato ai rappresentanti dell’Arma tutti i progetti in corso di realizzazione e quelli ancora in fase di progettazione. Tra questi: il piano per il riuso in agricoltura delle acque reflue depurate, attualmente in fase di assegnazione della progettazione definitiva; gli interventi di ingegneria naturalistica che permetteranno al Consorzio di ampliare ulteriormente i chiari d’acqua e, quindi, la palude di Torre Guaceto a beneficio della fauna selvatica; l’avvio della Porta della Riserva.
La realizzazione di quest’ultimo progetto, approvato e finanziato dal Ministero dell’Ambiente, condurrà la Riserva Naturale di Torre Guaceto ad una vera e grande svolta sul fronte della fruizione sostenibile e dell’offerta dei servizi agli utenti. Nei terreni già acquistati dal Consorzio verranno attrezzate aree verdi, info-point, officine per la messa a punto ed il noleggio delle biciclette, sarà avviato il servizio di dog-sitting in collaborazione con le associazioni animaliste del territorio e tanto altro.
Il dialogo con i comandanti dell’Arma dei carabinieri è stato particolarmente proficuo ed il presidente ha proposto al generale Mostacchi l’istituzione di un posto fisso dei Carabinieri forestali in Riserva. “L’incontro si è svolto in un clima di grande cordialità – ha dichiarato il presidente Tafaro -, colgo l’occasione per ringraziare il Generale per la sensibilità dimostrata nei confronti dell’area protetta di Torre Guaceto”.