nei campi per assicurare continuità al regolare svolgimento dell’attività agricola, nel rispetto delle vigenti norme per il contenimento del Coronavirus. Per questo Coldiretti Puglia sollecita un incontro agli assessori regionali ai Trasporti, Welfare e Lavoro Giannini, Ruggieri e Leo, a cui è stata inviata una lettera 15 giorni fa per affrontare il delicato tema della mobilità a cui si aggiunge, in modo dirompente, il tema della prevenzione e del contrasto alla diffusione del contagio da Coronovirus nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto. “In media l'incidenza del trasporto corrisponde all’11% del costo della manodopera, nel periodo da maggio ad ottobre. Sia nell’attività di messa a dimora delle piante, sia nelle conseguenti lavorazioni, che nelle campagne di raccolta dei prodotti agricoli ciliegie, asparagi, grano, patate, pomodori, uva da tavola, le imprese agricole hanno la necessità di condurre al lavoro un numero ingente di operai agricoli, utilizzando furgoni, pullman noleggiati. Per questo bisogna attivare ogni strumento utile, anche attraverso gli Enti bilaterali a cui vanno assegnate risorse, e abbiamo bisogno di risposte urgenti dagli assessori competenti”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. “Le campagne non si possono fermare e per garantire il cibo Made in Puglia alle famiglie è necessario che la manodopera possa raggiungere il luogo di lavoro, ma la lievitazione esponenziale e insostenibile dei costi di trasporto non può ricadere sulle imprese agricole già al collasso a causa dell’emergenza Coronavirus”, insiste il presidente Muraglia. “Nei campi lo scenario è aggravato inoltre dalla carenza di personale che sta rallentando o azzerando le fasi di raccolta in pieno campo e in serra di prodotti deperibili e il problema del trasporto sta aggravando lo scenario. La nostra Puglia agricola conta il 22% delle giornate di lavoro in agricoltura sul totale nazionale con 100mila operai agricoli, un mercato del lavoro di grande valenza da tutelare e semplificare. Gli imprenditori agricoli non possono farcela da soli e la mancanza di personale manda in tilt le attività aziendali. La filiera agroalimentare non può fermarsi proprio in questo momento in cui i consumatori sono in fila proprio per acquistare gli alimenti base della dieta”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia. L’approvvigionamento alimentare - sottolinea la Coldiretti - è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti con l’88% delle merci che in Italia viaggia su gomma.
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