Lettera aperta del sindaco Matarrelli alla città di Mesagne In evidenza
All’indomani delle diverse restrizioni per il Covid-19 che hanno interessato anche la città di Mesagne e alla luce di alcuni comportamenti di scetticismo il sindaco, Toni Matarrelli, è intervenuto con una lettera aperta alla città con la quale ha chiesto ai suoi concittadini di rispettare tutte le norme anti contagio. “Il momento che stiamo vivendo, fino a pochi mesi fa, sarebbe stato inimmaginabile. Da marzo ad oggi il nostro Paese, l’Europa, il mondo subiscono le conseguenze drammatiche di una pandemia che nelle ultime settimane è tornata a farci assistere ad una crescita esponenziale di contagi”, ha scritto il primo cittadino -. Anche in Puglia la curva dei contagi preoccupa e ci identifica come realtà “arancione”. Sono stati elaborati dati negativi che inducono in grave pensiero per la tenuta del sistema sanitario, per la pressione alla quale il personale impegnato nei presidi di salute è sottoposto”. Matarrelli si è quindi chiesto se “la terapia intensiva potrà bastare per tutti coloro che ne avranno bisogno? Se i posti letto serviranno a scongiurare il rischio di dover far compiere scelte inumane a coloro che potrebbero essere chiamati a farle? Questo è il vero tormento”.
Il sindaco ha cercato di far comprendere ai mesagnesi i reali pericoli che ogni giorno si corrono. “Sono tanti e legittimi i timori di tutti noi, a partire dall’innaturale idea che i ragazzi possano non andare a scuola, perché quell’idea di “andare” implica non solo la semplice attività di istruirsi, quella che istituzioni, famiglie e studenti si sforzano di garantire con tutti gli strumenti a disposizione”, ha continuato Matarrelli -. La possibilità negata, nostro malgrado, a queste giovani personalità in crescita è nella mancata condivisione di occasioni di formazione e crescita che solo il contatto in presenza, con educatori e coetanei, può offrire”. Oggi tutti hanno la consapevolezza che la situazione rispetto al precedente lockdown totale è cambiata: tanta energia e speranza di uscirne sono state investite con la consapevolezza che si stava combattendo un nemico comune. “Ma un’economia già provata fa maggiore fatica a sopportare limitazioni che tornano per arginare un’insidia che purtroppo non è vinta”, ha proseguito il sindaco -. Mesagne ha combattuto con grande dignità e coraggio un pericolo che ci ha visti uniti e solidali. L’estate ci ha confortato sulle possibili prospettive, rimandando ai mesi più freddi la possibile, maggiore diffusione del virus. Che, lo sapevamo, non era debellato. Nel frattempo abbiamo compiuto la scelta più naturale, abbiamo continuato a vivere. Purtroppo è indispensabile che si torni a fare i conti con un pericolo dal quale non siamo al riparo, confidando che dinanzi al prevedibile disagio sociale ed economico, alla crisi occupazionale, si faccia fronte con interventi straordinari di adeguato sostegno”. Infine, Matarrelli ha invitato i suoi concittadini a non demordere. “Se è comprensibile la rabbia e la stanchezza – ha detto – questi sentimenti devono tuttavia lasciare il passo alla consapevolezza che ogni sacrificio richiesto ha un fine incomparabile con qualunque altro obiettivo: la tutela della nostra salute, quella delle persone che amiamo, dei nostri concittadini, la sicurezza dell’Italia”.
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