Mesagne. Disperso parte dell'archivio musicale del prof. Pasimeni
Per cause ancora in fase di indagine probabilmente è andato perduto a Mesagne gran parte dell’archivio di opere liriche laiche e sacre appartenute al compianto professor Luigi Pasimeni, autore, compositore e direttore d’orchestra. La denuncia, per appropriazione indebita, danneggiamento e sottrazione di opere d’arte, è stata presentata presso la locale stazione dei carabinieri da parte degli eredi. Purtroppo, la famiglia non ha fatto in tempo a donare al comune di Mesagne la testimonianza storico-musicale del loro congiunto. Ma chi era il professore Pasimeni? Certamente un uomo fuori dal comune, con una passione innata per la musica che fin da giovane esprime attraverso la composizione di varie opere musicali. Si diploma in pianoforte nel 1943, nel corso del secondo conflitto mondiale, e da lì inizia la sua carriera musicale. Silenzioso, ma spettacolare nel dirigere i cori alcuni dei quali egli stesso aveva costituito. Come ad esempio la “Schola cantorum”, da lui istituita nel 1974, e diretta per oltre 20 anni. Oltre a varie orchestre ha diretto anche il concerto bandistico “Città di Mesagne”. Diversi sono i riconoscimenti professionali ricevuti dal Pasimeni.
E veniamo ai nostri giorni, quando gran parte della collezione di opere musicali sembra essere andata perduta. Il professor Pasimeni, poco prima di morire, aveva espresso il desiderio che tutto l’archivio musicale fosse donato a un parente che, come lui, ama particolarmente la musica. Diciamo che in lui ha visto il suo naturale erede musicale. Le ultime volontà del professore furono rispettate in pieno e gli eredi consegnarono l’intero archivio, contenente centinaia di opere, al destinatario che lo ha conservato per anni come fosse una reliquia. Da lì ha anche attinto idee per la sua carriera, opere che negli anni sono tornate a vivere nei teatri e nelle piazze. Il tutto fino a quando, per cause ancora in fase di indagine, l’archivio non è più nella sua disponibilità. Del nutrito patrimonio la famiglia è riuscita a ritrovare solo alcune vecchie locandine e degli appunti del Maestro.
La composizione de “La Biancaneve” e “La Carnevalesca” sono state ritrovare intatte. Al contrario “La Samaritana” è stata trovata strappata, contenente solo le partiture di soprano e tenore, e del “Sacro tempio” si è salvato solo il frontespizio. Non è stata ritrovata la pergamena consegnata al professor Pasimeni dal Pontefice Giovanni Paolo II per meriti professionali nel campo della musica. A questo punto temendo che le restanti opere siano distrutte la famiglia ha presentato nei giorni scorsi una denuncia presso la locale caserma dei carabinieri. A loro il compito di ricostruire l’intera vicenda e cercare di salvare il patrimonio musicale del noto direttore mesagnese.
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