I Vescovi pugliesi per la beatificazione di Madre Valeria Succi
I vescovi pugliesi hanno concesso “nulla osta” per la causa di beatificazione e canonizzazione di Madre Valeria Succi che è la fondatrice della congregazione delle suore oblate di S. Antonio da Padova. L’importante decisione è stata presa nel corso dell’assemblea ordinaria dei vescovi pugliesi svoltasi presso il seminario regionale “Pio XI” a Molfetta. La conferenza episcopale pugliese si è espressa positivamente su specifica richiesta di mons. Giovanni Intini, arcivescovo della diocesi Brindisi-Ostuni.
Per l’avvio di questo procedimento canonico è facile immaginare la gioia tra fedeli e religiosi tutti ma in particolare in quei luoghi dove è più evidente la presenza delle suore antoniane: Puglia, Lazio, Toscana, India e Repubblica del Congo.
E’ a Brindisi che c’è la casa generalizia della congregazione delle suore oblate di S. Antonio da Padova ed è all’interno della sua cappella, in via S. Giusto, che sono custoditi i resti mortali della fondatrice, nata a Cesenatico il 18 dicembre 1846 con il nome di Augusta Costanza. Ed è a Brindisi che, il 28 gennaio 1905, è stata fondata questa congregazione con decreto di approvazione dell’allora arcivescovo Salvatore Palmieri.
Ed è da Brindisi che la madre superiora generale, Sr. Bertilla (Anna) Fumarola, esorta tutti a pregare per il buon esito della causa di beatificazione della fondatrice la cui vita si ispirò essenzialmente a questi aspetti: la dimensione apostolica educativa e caritativa a favore soprattutto di bambini e poveri; la preghiera alla base della vita spirituale e di ogni attività pastorale; la centralità della Parola di Dio nella vita della comunità delle oblate; lo zelo missionario e pastorale che scaturisce dall’intimità con il Signore nell’Eucarestia quotidiana.
A Brindisi la congregazione delle suore antoniane è impegnata anche nella gestione di una scuola parificata dell’infanzia e della primaria e in provincia è presente, con altre attività, a Mesagne, Torre Sansa Susanna, San Pancrazio Salentino come anche nel Leccese (Guagnano, Novoli, Leverano).
Oggi la congregazione delle suore oblate di S. Antonio è diffusa nel mondo, nella varietà di culture, lingue e tradizioni, restando fedele allo spirito religioso di servizio apostolico educativo e caritativo.
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