12 anni da quel stramaledetto sabato. Il tempo scorre inesorabile ma non riuscirà a scalfirne il ricordo. 

 

Il volto dolce e sorridente di Melissa ancora una volta è impresso nella foto che campeggia sul fronte del municipio, casa di tutti i mesagnesi, ed alzando gli occhi verso quel volto anche coloro che quella infausta mattina erano ancora bambini, potranno “incontrare” la storia della sua vita spezzata - a neanche 16 anni, nel fior della sua giovinezza - in modo mostruoso, crudele e malvagio. 

 

Allevia il dolore indelebile della sua mamma Rita e del suo papà Massimo, il loro incancellabile strazio, difficile da far comprendere, la certezza che il ricordo di Melissa continui a (ri)vivere nell’istituto scolastico che ha frequentato, nei ragazzi che ogni giorno si recano a scuola, nei loro pensieri, nei loro elaborati, nei loro pensieri, nelle pagine di qualche libro, nelle parole di qualche poesia, di qualche canzone. Vive in tutti gli spazi ed i luoghi pubblici che, in diverse città italiane, portano il suo nome. 

 

Dimenticare Melissa - l’orrore che ha ucciso lei, devastata e stravolta la vita dei suoi genitori, privandoli delle sue gioie, delle sue speranze, dei suoi sogni, dei suoi bisogni, dei suoi progetti di vita, delle sue fragilità di adolescente, delle sue necessità, dei suoi sorrisi, del suo futuro - è pressoché impossibile. 

 

Continueranno a passare gli anni, i decenni, ma il ricordo di Melissa rimarrà indelebile. Come il suo volto dolce, il suo sorriso solare e la sua memoria, coltivata quotidianamente dai suoi genitori. 

 

#MelissaBassi

 

 

p. s. Rita e Massimo Bassi fanno sapere che questa sera, alle ore 19, nella Chiesa Madre di Mesagne, sarà celebrata una Messa per ricordare Melissa. 

Chiunque potrà unirsi nella preghiera al loro fianco.