e del moto corporeo, un mesagnese deve abbattersi nella jungla della cittadina. E' inverosimile la arroganza e le mancate precedenze da parte dei mille automobilisti che occupano una sola vettura, magari per fare la spesa all'angolo di casa. Il paradosso si raggiunge quando ti si dice "come mai in bici? Perché non vai in auto?". Credo fermamente che sia iniziato il tempo di incoraggiare l'uso dei velocipedi ( per chi può) e di scovare in culture toscane il piacere e la salute di saper viaggiare in maniera consapevole ed elegante. Fateci caso, la maggior parte delle automobili sono condotte da una sola persona, a calcoli fatti, inquinamento e spreco da regalare. Forse andrebbe adottata una cultura di compartecipazione alla bicicletta come fa la locale Pro Loco di Mesagne e Cicloamici. Ci auguriamo che un processo di educazione stradale, economica e salutistica, possa cambiare questa drammatica situazione.
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