Brindisi, la Puglia e la Liberazione d'Italia

Franco Facecchia Ottobre 20, 2015 2347

2015-10-20 112213Esposizione commemorativa nel Complesso Monumentale del Vittoriano Museo centrale del Risorgimento-Roma

I clubs Rotary Brindisi, Valesio, Appia Antica e Lions di Brindisi da anni sono impegnati nel ricordare i giorni drammatici quando nella città pugliese si decidevano le sorti d’Italia: Brindisi capitale d’Italia dal 10 settembre 1943 all’11 febbraio 1944. Il 9 ottobre scorso a Roma, inserita nelle celebrazione del 70° della Liberazione d’Italia, è stata inaugurata una esposizione commemorativa e storico didattica nel Museo Centrale del Risorgimento al Vittoriano a Roma dal titolo “ Brindisi, la Puglia e la liberazione d’Italia”, la mostra resterà aperta fino all’8 dicembre2015.

La mostra mette in risalto gli eventi, importantissimi per la nazione, accaduti a Brindisi quando il destino l’ha voluta capitale del Regno del Sud, consentendo la continuità del governo e gettando le basi per la rinascita dello Stato democratico antifascista e della Repubblica , ed evitando la dissoluzione del paese come accadde in Germania.

- Da Brindisi e dal Sud parte la liberazione d’Italia. Il 16 dicembre ’43, nel periodo di Brindisi capitale e prima dell’inizio dell’azione dei partigiani, rappresenta l’inizio della guerra di liberazione d’Italia con la conquista del colle di Montelungo ad opera del I° Raggruppamento Motorizzato nato a Brindisi, quando per la prima volta sventolò la bandiera italiana di combattimento dopo una eroica battaglia vinta dai soldati italiani che si erano ricompattati in Puglia e a Brindisi dopo l’armistizio. Questa prima battaglia del gruppo motorizzato , anche se nell’economia bellica non aveva un grande peso strategico, aveva un alto valore simbolico perche in tutto il mondo si annunciava che gli italiani per la prima volta avevano combattuto eroicamente e con sacrificio al fianco degli alleati e contro i tedeschi conquistando Montelungo per ricostruire la dignità e l’onore dell’Italia: era rinata la fiducia negli italiani era iniziata la liberazione della patria. Pertanto Il 25 aprile festeggiando la liberazione d’Italia e la fine della guerra, va ricordato che da Brindisi, dalla Puglia e dal Sud parti il vento della liberazione senza il quale non ci sarebbe stata la liberazione, la salvezza e l’integrità dello Stato Italiano.

- Altro elemento fondamentale, evidenziato, è il Congresso di Bari il 28 e 29 gennaio ‘44 dove, non senza difficoltà, si gettarono le basi per la nascita del nuovo stato repubblicano e democratico e la fine della monarchia. Radio Londra lo definì: “il più importante avvenimento della politica internazionale dopo la caduta di Mussolini, la

prima assemblea democratica dell’Italia libera”. F.D.Roossvelt riconoscendo le conclusioni del congresso di Bari disse: “Gli Stati Uniti sono ora fermamente determinati a lasciare ogni decisione al popolo italiano.”

- A Brindisi rinasce la liberta di stampa e rinascono i partiti, rinasce la riorganizzazione dello stato con le prefetture, rinascono i diritti civili e politici e la reintegrazione in tali diritti dei cittadini dichiarata di razza ebraica.

- Il 18 novembre ‘43 venne nominato Capo di Stato Maggiore Generale il gen. Giovanni Messe . L’alto ufficiale, stimatissimo dagli alleati, ricostruì l’esercito ad iniziare dal primo raggruppamento motorizzato che ha avuto il battesimo di fuoco a Montelungo, per trasformarsi nel Corpo Italiano di Liberazione e poi nel nuovo Esercito Italiano. Importantissima fu la riorganizzazione delle divisioni militari per dare agli italiani il ruolo di cobelligeranti nella guerra di liberazione evitando il marchio di paese sconfitto e sottomesso. Il generale Messe, ritenuto l’ufficiale italiano più stimato della seconda guerra mondiale, era di Brindisi .

Tutto questo è stato ricordato dagli storici ed evidenziato nella mostra nell’Altare della Patria nel massimo Museo del Risorgimento dove si conserva la storia e gli eventi che hanno fatto l’Italia. A Brindisi e alla Puglia viene riconosciuto il ruolo , spesso dimenticato, per l’importante azione svolta nella liberazione.

Alla inaugurazione della esposizione al Vittoriano sono intervenuti il direttore del Museo del Risorgimento prof.M.Pizzo,l’on.F.Boccia ,presidente della Commissione Bilancio della camera dei deputati, , l’on. V.Grippo, pres.della Commissione Relazioni Internazionali di Roma Capitale, mons. G.Grieco, capo uff.del Pontificio Consiglio per la Famiglia Vaticano, noti giornalisti e storici R.Olla, M,Patricelli, e G.Falleri, erano presenti, tra gli altri, molti rotariani di Roma e di Brindisi con il presidente del club Rotary di Brindisi avv.P. Perrone , tutto sotto la splendida regia del gen.C.F.Corsetti di Roma e dell’avv.A.Carnevali dell’UNAR cui va il nostro ringraziamento..

La giornata a Roma nel museo del Risorgimento ha visto, inoltre, la premiazione di un gruppo di studenti meritevoli delle scuole superiori di Brindisi, che hanno frequentato un corso presso l’Archivio e il Museo centrale del Risorgimento sul recupero e gestione di documenti storici archivistici, con consegna di attestato e

successivamente nella sede dell’UNAR-casa delle regioni, gli studenti hanno ricevuto il riconoscimento di “Promotore del Territorio”..

Il Rotary e il Lyons contribuiscono alla giusta lettura della storia d’Italia e di Brindisi e al ruolo fondante svolto dalla Puglia quando il destino l’ha voluta sede del governo e dello stato per 150 giorni, salvando la nazione, dando inizio alla liberazione d’Italia e alla nuova era democratica e di liberta per l’Italia.

Dott.F.Facecchia (c.Rotary Brindisi V.)

Ultima modifica il Martedì, 20 Ottobre 2015 11:23