“Si tratta in alcuni casi, come le fave fresche, di un’anticipazione della produzione – spiega Angelo Corsetti, Delegato confederale della Coldiretti Bari – di due mesi, con ortaggi, legumi e frutta che normalmente i produttori raccolgono ad aprile. Ovviamente in quel periodo gli stessi prodotti scarseggeranno e i consumatori dovranno prestare molta attenzione all’origine di quello che acquisteranno”.
Le campagne sono sconvolte da un finto e anomalo inverno che ha fatto segnare a febbraio una temperatura minima superiore di ben 3,5 gradi rispetto alla media del periodo dopo un 2015 che si è classificato come il piu’ caldo da almeno 215 anni, in cui sono iniziate le rilevazioni. Secondo una analisi della Coldiretti su dati del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) che rileva le temperature nel mondo dal 1880 in tutti i continenti si registra una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiore di 0,96 gradi la media del ventesimo secolo. “Al clima mite delle ultime settimane – continua il Direttore di Coldiretti Bari, Marino Pilati – si aggiunge il problema annoso della siccità che nei prossimi mesi potrebbe assumere proporzioni difficilmente gestibili. Bisogna pensare fin d’ora ad incentivare il risparmio in modo virtuoso, individuando strumenti per il riuso delle acque o per gli usi plurimi”.
Se nei vigneti l’anomalia è resa evidente dalla presenza delle prime gemme, a preoccupare - sostiene la Coldiretti - sono invece le piante da frutto, dai mandorli agli albicocchi fino ad alcune varietà di pesche, che si sono “risvegliate” in forte anticipo rispetto all’arrivo della primavera e, in molti casi, sono fiorite e risultano ora particolarmente vulnerabili all’annunciato arrivo del freddo e del gelo.
La famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 423 euro per i consumi alimentari e uno dei capitoli di spesa più consistenti riguarda proprio ortaggi e frutta (75 euro). Intanto, per ottimizzare la spesa e non buttare via niente, la Coldiretti ha elaborato un vademecum in dieci punti con i consigli da seguire per risparmiare mantenendo la freschezza di frutta e verdura acquistate.
Occorre effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo; scegliere frutti con il giusto grado di maturazione, non appassiti, con aspetto carnoso e non eccessivamente necrotizzati nei punti di taglio; verificare l'etichettatura e preferire le produzioni e le varietà locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza; preferire varietà di stagione che hanno tempi di maturazione naturali; prediligere, compatibilmente con le esigenze, frutti interi che si conservano più a lungo. Per quanto riguarda il trasporto è bene fare la spesa poco prima di recarsi a casa ed evitare di lasciare troppo a lungo la frutta e la verdura dove il sole e le alte temperature favoriscono i processi di maturazione ed è opportuno, nel caso di trasferimento con auto climatizzata, riporre i prodotti nel sedile posteriore piuttosto che nel bagagliaio. E’ opportuno tenere separate le confezioni delle diverse varietà di frutta e verdura acquistate che vanno riposte in contenitori di carta piuttosto che in buste di plastica. Così come risulta strategico seguire alcuni piccoli accorgimenti anche tra le mura domestiche dove bisogna mantenere separata la frutta e la verdura che si intende consumare a breve da quella che si intende mantenere più a lungo: la prima può essere messa in un portafrutta al buio eventualmente coperta da un tovagliolo e comunque lontano dai raggi del sole, mentre la seconda va posta in frigorifero, ma lontano dalle pareti refrigeranti. In ogni caso è opportuno che la frutta venga posta stesa sul contenitore per evitare ammaccature e sviluppo di marcescenze.