Nei paesi occidentali, si sa, l’aspettativa di vita è in continuo aumento, per cui l'osteoporosi – che si evidenzia con l’avanzare dell’età – si presenta come una vera e propria minaccia sociale, per giunta aggravata da altri fattori di rischio quali la menopausa precoce, le terapie prolungate con cortisonici o immunosoppressori, una serie di malattie che alterano il metabolismo osseo come disturbi della tiroide o del fegato, malassorbimenti intestinali, celiachia, mieloma o malattie reumatologiche. L’osteoporosi predispone alle fratture di femore, vertebre, polso, etc. e nella sua forma legata all’età (primaria) interessa le donne sopra i 60/65 anni e gli uomini sopra i 65/70, con un rapporto donna/uomo di 5 a 1I. Negli altri casi, indipendenti dall’età, si parla di Osteoporosi Secondaria, essendo tuttavia provato che l’osteoporosi – in tutte le sue forme – peggiora per malattie come il diabete e a causa di stili di vita errati (ad esempio sedentarietà, carenze dietetiche), fumo, alcool.
La scienza è motore trainante dell’evoluzione in campo biomedico e in particolare nel Mezzogiorno la ricerca sta cercando di indirizzare l’attenzione verso la cultura della prevenzione. In forza di ciò, l’ISBEM ha attivato il progetto PROF (PRevenzione Osteoporosi Fratture) che ha generato il ROIS (Registro Osteoporosi Ionico Salentino) in cui sono state inserite circa 13.000 esami densitometrici ad ultrasuoni. I dati estratti da tale progetto ISBEM hanno innescato varie altre cose positive:
a) domande di ricerca (ad esempio, il rapporto fra osteoporosi con …talassemia, aterosclerosi, etc.);
b) innovazioni che influenzeranno le decisioni mediche, sia nella prevenzione che nella diagnosi;
c) pubblicazioni di vari ricercatori (Prisco PISCITELLI, Giovanna CHITANO, Cosimo NEGLIA Alberto ARGENTIERO, Marco BENVENUTO, Ilaria BORTONE, Nadia AGNELLO, etc.;
d) riconoscimenti nazionali (Premio Isa COGHI) e internazionali (Canada e Spagna);
L’ISBEM e la Galleria Commerciale Italiana di Mesagne hanno messo in atto un efficientissimo esempio di collaborazione che è replicabile anche in altri luoghi e in varie comunità o municipalità. I Ricercatori hanno offerto questo servizio di prevenzione senza alcun onere per i cittadini, cioè hanno fatto gratuitamente un servizio di enorme valenza sociale, eseguendo la densitometria ossea ad ultrasuoni delle falangi, e “fotografando” lo stato di salute delle ossa. Nelle sette giornate di prevenzione è stato valutato uno spaccato della popolazione che riflette fedelmente la realtà, in quanto le persone non si erano recate all’AUCHAN appositamente per fare l’esame densitometrico, bensì hanno colto al volo l’opportunità di sottoporsi ad un esame preventivo, in modo casuale, aumentando la valenza del campione raccolto e annullandone i pregiudizi di selezione (bias).
Il risultati delle Giornate ISBEM di Prevenzione nella GCI Auchan sono consultabili in un report consultabile nel sito web: http://www.isbem.it/documenti/REPORT_Finale_Giornate_Auchan.pdf
Dire che i dati analizzati sono preoccupanti è proprio poco e pertanto ISBEM vuole lanciare un monito a tutti gli attori della salute (e del progresso) del nostro territorio in modo da organizzarsi in comunità di progetto per attuare la prevenzione e per proteggere la salute dei cittadini a rischio.
Di certo, la presenza di istituti di ricerca porta nel territorio idee e vantaggi sia sul piano sociale che economico, in quanto la prevenzione fa ridurre la spesa pubblica e consente di investire – già nel futuro prossimo - sulle nuove sfide e sulle antiche cronicità mai debellate. Ora, pubblicando il report, ISBEM intende ricordare che nel Monastero del 3° Millennio (www.isbem.it/m3m), cioè nell’ex convento dei Cappuccini a Mesagne, è possibile effettuare la densitometria ossea ad ultrasuoni sia al calcagno che alle falangi. Il laboratorio OSTEOLAB dell’ISBEM è aperto tutti i giorni sin dal 2009, anno in cui è stato lanciato con successo il progetto PROF che sarebbe saggio estendere a tutta la Regione Puglia, dove i Cittadini a rischio di osteoporosi sono circa 650.000.