L’idea di attivare un corso di Laurea in Enologia e Viticoltura – afferma Angelo Maci di Cantine Due Palme – costituisce l’anello di congiunzione tra un sistema imprenditoriale e quello della ricerca e della sapienza che devono funzionare insieme». Soddisfazione per la nuova proposta formativa dell’università del Salento viene espressa dal presidente della cooperativa Due Palme che non ha fatto mancare il suo personale augurio alla dirigenza dell’Università. È paradossale che qui nella Puglia a vocazione vinicola non ci sia una scuola di alto livello nel campo dell’enologia. Sono i numeri a chiedere a gran voce questo nuovo tassello formativo. Tante aziende vitivinicole a conduzione familiare, tante realtà cooperative, cantine storiche e aziende riconosciute in tutto il mondo. Un motore economico di tutto rispetto. Un bisogno formativo e di specializzazione che in tanti sentono. «I miei due nipoti sono andati a studiare enologia a Milano e all’università della Tuscia. Avere un’università qualificata nel nostro territorio sarebbe un sostegno per le famiglie e per le imprese e non consentirebbe più la dispersione dei cervelli». Dello stesso parere Assunta De Cillis, direttore generale di Cantine Due Palme, che sottolinea il ruolo strategico dell’università che ha «gli strumenti per tradurre la tradizione in didattica e per creare menti eccellenti. Ci troviamo, inoltre, in un contesto economico, oggi più che mai, in cui l’unico segmento in attivo e con prospettive di crescita è quello agroalimentare». Cantine Due Palme da diversi anni collabora con le università di Bari e del Salento e ha attivato diversi progetti di ricerca e di sperimentazione. Il lavoro scientifico, coordinato dal direttore tecnico Nicola Scarano, ha consentito di ottimizzare gli investimenti e dare risposte in termini di miglioramento produttivo ai soci. «L’attivazione del corso di Laura in Enologia – conclude Angelo Maci - aprirebbe uno spiraglio che lascia intravedere da un lato una presa di coscienza da parte delle Istituzioni del valore che l’agroalimentare riveste in questo territorio e dall’altro fa pensare che, grazie alla possibile interazione tra mondo accademico e sistema delle imprese, si possa proseguire con l’offerta formativa legata a questo importante segmento e magari vedere realizzato il sogno dell’attivazione nel Salento anche del corso di laurea in Scienze Agrarie, iniziativa per la quale sono anni che mi spendo, arrivando ad assicurare nel 2014 anche la donazione di 10 ettari per usi scientifici e di ricerca a favore degli studenti».
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