Redazione

“Il governo Meloni ferma la decontribuzione Sud. Lo sgravio sul costo del lavoro che vale 3,3 miliardi all’anno e che si applica dal 2021 a 3 milioni di lavoratori dipendenti, beneficiando così migliaia di imprese meridionali, non vedrà una proroga dopo la sua scadenza il prossimo 30 giugno. La misura, introdotta dal governo Conte, è un’agevolazione fiscale finalizzata a salvaguardare l’occupazione nelle aree più svantaggiate del Paese, ovvero Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che ha consentito assunzioni tra il 2021 e il 2023, di circa 3,7 milioni di lavoratrici e lavoratori.
La forte crisi globale che stiamo vivendo lasciava presagire la possibilità di poter utilizzare il beneficio anche successivamente al prossimo 30 giugno, pure in considerazione del fatto che l’ultima proroga è stata concessa ritenendo che le misure di sostegno nazionali potessero aiutare effettivamente le imprese colpite dalle gravi perturbazioni dell’economia.
Così non sarà e il Ministro Fitto si giustifica ritenendo erroneamente "Decontribuzione Sud” misura sovrapponibile ad altre misure già previste dal Governo come il “Bonus Zes” che in realtà copre una platea di beneficiari molto ristretta oltre che differenti tipologie di lavoratori nonché di datori di lavoro.
Ciò dimostra la necessità della proroga del provvedimento e come Movimento 5 Stelle difenderemo anche in Europa l’eredità del governo Conte a sostegno del lavoro e delle piccole e medie imprese nel Mezzogiorno” scrive in una nota Valentina Palmisano, neo eletta al Parlamento europeo con il Movimento 5 stelle.

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Torna la campagna “Maturità al sicuro” della Polizia di Stato e di Skuola.net per contrastare le fake news sull’esame di Stato e informare correttamente gli studenti. Quasi 1 maturando su 4 pensa di poter tenere con sé lo smartphone durante le prove, circa 1 su 5 che può usare uno smartwatch. E qualcuno ancora cade nel tranello delle tracce reperibili online e rischia di passare la vigilia in bianco per trovarle…

Passano gli anni ma, per gli studenti che si apprestano a sostenere la Maturità, il rischio di cadere in una delle tradizionali fake news sulle regole d’esame rimane altissimo. Quanto basta per alzare il livello di attenzione su possibili “bufale” legate alle regole di base che governano l’Esame di Stato. Cosa che puntualmente fa la Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica con “Maturità al sicuro”, la campagna di sensibilizzazione svolta assieme al portale specializzato Skuola.net, che per il diciassettesimo anno consecutivo si pone proprio l’obiettivo di “smontare” le principali notizie false sull’argomento.

Le nuove tecnologie in particolare, con il costante sviluppo di “aiuti” digitali, possono indurre in tentazione. Diventando un possibile amplificatore di errori di comportamento. Che, nelle peggiori delle ipotesi, possono addirittura portare all’esclusione dall’esame. Il rischio è concreto. Lo mostrano chiaramente le risposte date dai circa 1.000 maturandi raggiunti dal monitoraggio effettuato proprio da Skuola.net per la Polizia di Stato a circa una settimana dal via della Maturità 2024.

Quasi 1 studente su 4, ad esempio, è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possano tenere con sé in postazione. Quando, invece, devono essere consegnati al banco della commissione, come correttamente dimostra di sapere il 77% del campione interpellato. E se il 17% è consapevole che comunque i telefoni debbano rimanere rigorosamente spenti, il 6% pensa che si possano persino usare rischiando al massimo di essere richiamati o penalizzati in fase di correzione e non, come potrebbe avvenire, di vedere invalidato l’intero esame. La quota di coloro che potrebbero incappare in un uso scorretto dello smartphone all’esame, inoltre, aumenta del 20% rispetto all’anno precedente. Non proprio un buon viatico.

Qualcosa di simile avviene con un altro “sorvegliato speciale”: lo smartwatch. In questo caso è quasi 1 su 6 (il 17%) a pensare che l’orologio tech si possa indossare e usare tranquillamente al polso durante le prove scritte, basta che non sia connesso a Internet. Mentre il 4% è convinto che si possa usare senza alcuna limitazione anche per accedere alla Rete. Se già la prima è una credenza errata, figuriamoci la seconda, che è di fatto una pratica assolutamente vietata. Visto che l’utilizzo dello smartwatch - di qualsiasi tipologia - è inibito tanto quanto quello del telefonino, eppure complessivamente 1 su 5 è convinto del contrario.

La funzione di “Maturità al sicuro”, però, non è solo quella di informare su possibili ipotesi di infrazioni connesse alla Maturità ma anche di ricordare alcuni aspetti fondamentali del regolamento d’esame il cui mancato rispetto potrebbe portare all’esclusione: dalla necessità di presentarsi con un documento di identità a quella di non introdurre altri fogli che non siano quelli forniti dalla commissione. Senza dimenticare le fake news vere e proprie.

Circa un quarto dei maturandi (26%) è infatti convinto che la Polizia possa controllare gli smartphone “da remoto” per capire chi eventualmente sta copiando; cosa non corrispondente al vero. E addirittura quasi la metà (46%) ritiene che, durante gli esami, i membri della commissione possano perquisire i candidati, alla ricerca di oggetti proibiti. Anche in questo caso, si tratta di informazioni non corrette che vanno sfatate, invitando comunque alla prudenza, visto che i commissari d’esame, se dovessero notare manovre illegali, hanno comunque il diritto di escludere i candidati colti in “flagranza di copiato”.

E poi c’è il grande, annoso, tema delle tracce d’esame. Specie di quelle dello scritto di Italiano. Perché sono ancora troppi gli studenti che pensano di trovare in anticipo gli spunti da sviluppare il giorno della prova, soprattutto online. Ad avere ben presente che online si possano trovare solo indiscrezioni, previsioni o, al massimo, degli esempi, è “solo” il 76% dei maturandi.

Il 24%, invece, crede che quantomeno gli argomenti vengano diffusi prima; il 4% pensa che con le giuste mosse si possano mettere le mani con qualche ora di vantaggio sulle tracce vere e proprie. E oltre 1 su 3 immagina che il Ministero possa cambiare le tracce anche all’ultimo minuto. Così non stupisce che circa 1 su 7 sia tentato, nell’immediata vigilia della Maturità, di presidiare fino a tarda notte piattaforme social e siti specializzati sperando nell’imbeccata vincente.

Ecco perché campagne come quella “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net sono estremamente utili per diffondere messaggi corretti e sgomberare il campo da convinzioni fuorvianti.

L’esame di Maturità è un appuntamento molto importante per gli studenti e per questo è necessario mantenere la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni, facendo calare la concentrazione che invece è necessaria per affrontare uno dei momenti più importanti del percorso scolastico.

Tutti messaggi, questi, racchiusi anche in uno short video costruito in linea con le tendenze social del momento, utilizzando quindi un linguaggio più vicino possibile a quello dei protagonisti dell’esame. Il contenuto, che vede come protagonista lo youtuber ufficiale Nikolais, verrà sulla piattaforma di Skuola.net e sui canali social Instagram, TikTok, Facebook, X della Polizia di Stato e del media per studenti.

Gli operatori del Commissariato di P.S. online anche quest'anno saranno perciò a disposizione dei ragazzi per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in Rete. Inoltre, un rappresentante della Polizia di Stato parteciperà alla tradizionale diretta di Skuola.net alla vigilia del primo giorno d'esami, per fare il proprio in bocca al lupo a tutti gli studenti protagonisti dell’Esame di Stato 2024.

Per il video clicca qui: https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/66123350-2cbe-11ef-afe9-736d736f6674

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Lo scorso 11 giugno, l’artista fasanese Lorenzo Deluci ha donato alla Biblioteca comunale “Ignazio Ciaia” di Fasano la sua opera pittorica intitolata “L’alba che colora la natura”.

In mattinata, nella sede della Biblioteca comunale in Largo Seggio 11, l’assessora alla Cultura Cinzia Caroli ha incontrato l’artista per ringraziarlo, a nome della Città di Fasano, per la premura e la devozione di cui questo regalo è simbolo. A Deluci è stato consegnato un attestato ufficiale di ringraziamento, quale ulteriore riconoscimento alla sua generosità.

L’opera, un olio su tela delle dimensioni di 160 x 120 cm, completo di cornice, è stata acquisita al patrimonio dell’ente, grato all’artista per il suo lavoro e la sua dedizione alla città.

«È stato davvero un piacere ricevere il sig. Deluci – dice l’assessora alla Cultura Cinzia Caroli - che molto carinamente ha donato una sua opera alla città di Fasano. Mi sono soffermata con lui a parlare di questo quadro e del suo impegno come artista che intende soprattutto valorizzare il nostro territorio. La sua arte immortala prevalentemente paesaggi, di cui il sig. Deluci è innamorato, le sue pennellate sono energiche ma anche dolci in alcuni tratti, l'uso dei colori enfatizza sia la bellezza dei momenti che immortala, che le emozioni che coinvolgono colui che ammira l'opera. Questo suo lavoro adesso è presente nella nostra biblioteca comunale. Da parte mia e di tutta l'amministrazione un sincero ringraziamento all'artista Deluci».

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Sterilizzazione cani e gatti padronali, manifestazione di interesse rivolta ai veterinari.

Manifestazione di interesse rivolta ai veterinari della provincia di Brindisi, erogazione di prestazioni professionali per la sterilizzazione di cani e gatti padronali di cittadini residenti a Mesagne (in esecuzione della determina dirigenziale nr. 826 del 05/04/2024). Le manifestazioni di interesse dovranno essere inoltrate all'Ufficio Protocollo del Comune di Mesagne oppure all’indirizzo pec Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 12 del 24 giugno 2024.

Torna anche per questa stagione estiva il mercato a km zero di Campagna Amica!

La valorizzazione dei prodotti tipici locali consente la salvaguardia dell’identità culturale di un territorio e della sua gente. 

Comune di Fasano e Coldiretti Brindisi, tramite le imprese agricole facenti parte della rete di Campagna Amica, sono fortemente impegnati a promuovere, valorizzare e tutelare le produzioni tipiche locali; nell’ambito di tale iniziativa parte anche per questa stagione estiva il progetto “Il Mercato Estivo di Campagna Amica” nelle marine del Comune di Fasano.

Il progetto, concretamente, riguarderà l’allestimento dell’oasi di Campagna Amica con aziende agricole locali e produzioni agroalimentari a km zero che comprendono svariate tipologie: dai prodotti lattiero caseari ai prodotti ortofrutticoli, e ancora prodotti da forno, farina e pasta, olio evo, salumi tipici, confetture, marmellate, uova e miele.

Si partirà da Torre Canne il 21 giugno con inaugurazione alle ore 18:00 in via Lungomare degli Eroi, in prossimità della piazzetta del “Faro”. Alla vendita diretta seguiranno lo spettacolo di sbandieratori ed alcune dimostrazioni didattiche curate dagli stessi produttori agricoli. 

Il mercato di vendita diretta a Torre Canne proseguirà, sempre nel medesimo luogo, ogni venerdì a partire dalle 17:30, fino al 6 settembre. Anche quest’anno sarà rinnovata la collaborazione con l’associazione “Al Faro”.

I mercati di Campagna Amica si rivelano luoghi ideali di incontro tra gli interessi degli agricoltori e quelli dei consumatori e si rivolge proprio a tutti per dare risposte a temi di grande attualità come l’alimentazione, il turismo, l’ecologia, la salute, inaugurando così un nuovo stile di vita che mette al centro il cittadino e il suo benessere.

«Supportiamo anche quest’anno con entusiasmo i mercati di Campagna Amica – spiega l’assessore alle Attività Produttive Giuseppe Galeota –, che, in collaborazione con Coldiretti Brindisi, offre la possibilità ai turisti e ai cittadini di effettuare una spesa assolutamente salutare e sicura, poiché tutti prodotti a chilometri zero.  Questi mercati hanno un’importante valenza turistica-economica, vivacizzando le piazze e le frazioni, e rappresentano una fonte di introito per i numerosi produttori del territorio».

«L’associazione Agrimercato Brindisi, Associazione per la Gestione del Mercato dei Produttori Agricoli in Vendita Diretta di Brindisi, e Coldiretti Brindisi – spiegano i responsabili - sentono il dovere di ringraziare questa Amministrazione comunale, per la disponibilità e la collaborazione dimostrate nel supporto e nella realizzazione di questa seconda edizione del Mercato estivo di Campagna Amica che siamo sicuri saprà essere all’altezza delle aspettative».

 

Promossa da Coldiretti, Fondazione Campagna Amica nasce nel 2008 per realizzare iniziative volte ad esprimere pienamente il valore e la dignità dell’agricoltura italiana, rendendo evidente il suo ruolo chiave per la tutela dell’ambiente, del territorio, delle tradizioni e della cultura, della salute, della sicurezza alimentare, dell’equità, dell’accesso al cibo a un giusto prezzo, dell’aggregazione sociale e del lavoro.

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Il trasporto pubblico su gomma e via mare ha svolto un ruolo insostituibile, nei giorni del “G7”,, per i cittadini di Brindisi, oltre che per turisti e visitatori.
 
Grazie ai servizi straordinari realizzati d’intesa con l’Amministrazione Comunale, infatti, più di ottomila persone hanno usufruito dei collegamenti da e per l’aeroporto del Salento, mentre sono stati 2.500 (con un aumento del 120% rispetto ai giorni normali) i passeggeri delle motobarche che hanno collegato il rione Casale con il centro cittadino.
 
“Questi risultati – afferma la Presidente della STP di Brindisi, avv. Alessandra Cursi – premiano il grande sforzo della nostra società che ha messo a disposizione personale e mezzi aggiuntivi per poter realizzare i servizi extra previsti per i giorni del G7. Il tutto, contribuendo ad alleviare i disagi dei cittadini e dei passeggeri in partenza dall’aeroporto”.

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Due auto sono andate a fuoco a Mesagne nella notte appena trascorsa. L'episodio si è verificato in via Raffaello, nel rione Grutti, dove un NissaN Qashqai e un Fiat Doblò di proprietà di un operaio sono andati a fuoco. Sul posto sono giunti i vigli del fuoco di Brindisi e una volante del locale commissariato. I vigili hanno spento le fiamme e messo in sicurezza la zona. Indaga la polizia. 

Due auto sono andate a fuoco nella notte a Mesagne: è dolo. Un atto intimidatorio messo a segno ai danni di un uomo che apparentemente non ha nessun problema che possa far comprendere tale gesto. Perché di questo si tratta. Intimidire il proprietario per bloccare qualche sua iniziativa o punire qualcosa che avrebbe fatto. Ma cosa? Con questa domanda sono iniziate le indagini degli investigatori. Sul posto dell’incendio sono giunti i vigili del fuoco di Brindisi che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza la zona. Su tale episodio indaga la polizia. L’episodio si è verificato la notte scorsa nel quartiere Grutti. Erano da poco trascorse le ore 3, quando in via Raffaello si è sentito un crepitio e poi delle esplosioni. Il crepitio non era altro che le fiamme che stavano avvolgendo due auto, un Fiat Fiorino e una Nissan Qashqai. Le esplosioni non erano altro che i vetri delle auto che sotto il calore delle fiamme esplodevano uno dopo l’altro. I residenti sono usciti in strada e si sono trovate le due auto in preda alle fiamme. Tra i presenti anche il proprietario dei due mezzi. È stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta una squadra di vigili del fuoco di Brindisi. Gli operatori hanno iniziato a spegnere le fiamme e successivamente hanno messo in sicurezza l’area. Purtroppo i due mezzi sono andati completamente distrutti. In via Raffaello è giunta anche una volante della polizia i cui agenti hanno immediatamente avviato le indagini. La prima cosa da escludere, naturalmente, è l’accidentalità dell’evento. I due mezzi, infatti, erano parcheggiati a una decina di metri uno dall’altro. I vigili del fuoco hanno eseguito un monitoraggio dei mezzi e nelle prossime ore consegneranno agli investigatori una relazione nella quale ci sono gli elementi utili per le indagini. In pratica la tecnica utilizzata dai piromani per appiccare il fuoco e il combustibile utilizzato. Dalle prime indagini sembrerebbe esclusa la matrice della criminalità organizzata. L’uomo secondo quanto è stato appurato nelle prime fasi dell’indagini sembrerebbe alquanto tranquillo. Stessa cosa per la famiglia. In ogni modo i poliziotti per venire a capo della vicenda hanno iniziato a scavare nella vita familiare. Le indagini possono contare anche su alcuni filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza che vi sono in zona. Al momento non ci si aspetta una svolta immediata nelle indagini poiché bisogna prima comprendere il movente per poi giungere a individuare gli esecutori materiali dell’atto intimidatorio.

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Tra i comportamenti virtuosi per tutelare l’ambiente rientrano gli acquisti a chilometro zero che sono adottati da quasi 1 consumatore su 3 nel Mezzogiorno (28,8%), con l’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia, che ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità del cibo locale che dalle campagne si trasferisce in città. A darne notizia è Coldiretti Puglia, sulla base del rapporto dell’ISTAT relativo alle “preoccupazioni ambientali” degli italiani. Nella lista dei comportamenti eco compatibili infatti l’Istituto di Statistica inserisce accanto all’attenzione a non sprecare energia e acqua, a evitare una guida rumorosa, anche azioni legati alle scelte alimentari, come l’acquisto a chilometro zero, ma anche la lettura degli ingredienti in etichetta e la spesa di prodotti biologici.

Dai dati spicca una maggiore propensione dei residenti nel Mezzogiorno a rivolgersi ai mercati contadini. Si conferma così vincente, anche in termini ambientali, la linea della Coldiretti di puntare sulla rete dei mercati di Campagna Amica che hanno raggiunto quota 1.200 con il coinvolgimento di 15mila agricoltori. Una scelta dunque che non solo garantisce qualità e sicurezza dei prodotti rigorosamente di stagione e provenienti dalle aziende vicine all’area di vendita, ma che offre anche un contributo importante alla causa ambientale perché grazie ai trasporti brevi riduce l’inquinamento.

A spingere gli acquisti dal produttore è soprattutto la garanzia della salubrità e della trasparenza di quanto portano a tavola. Il 73% dei consumatori ritiene, secondo una rilevazione condotta nei mercati contadini, che comperare direttamente dall’agricoltore sia la via più sicura tra tutte le forme di distribuzione, dal supermercato al web. Al secondo posto si piazzano i mercati contadini rionali – rileva Coldiretti Puglia -, che garantiscono la sicurezza del cibo per il 69% degli intervistati e precedono i negozi di vicinato (56%) e i supermercati e ipermercati (48%). Fanalino di coda, il web, con appena il 19% degli italiani che si fida del cibo acquistato su internet. Proprio per assicurare una piena trasparenza su quanto i cittadini mettono nel piatto, Coldiretti con la mobilitazione “No fake in italy”, partita dal Brennero e poi condotta sui porti, ha lanciato una raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare per estendere l’obbligo dell’indicazione dell’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. Una mobilitazione che potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.

Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina con uno scenario internazionale sempre più critico a causa dei conflitti in Medio Oriente - i mercati contadini offrono un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione – dice Coldiretti Puglia - cibo sicuro e approvvigionamenti costanti riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.

Il successo dei farmers market è frutto della legge italiana di Orientamento in agricoltura del 2001 che premia la multifunzionalità dell’agricoltura e che Coldiretti ha fortemente voluto e sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale, una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona.

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La FPCGIL Medici e dirigenti SSN Brindisi, con la presente,

Denuncia

L’imminente pericolo di chiusura definitiva dell’UTIN e della neonatologia del P.O. A. Perrino.

Da sempre fiore all’occhiello dell’ASLBR, fattore decisivo per molte donne gravide nella scelta dell’ostetricia del Perrino (nonostante l’assenza di un servizio di partoanalgesia), scuola (anche di vita) per medici pediatri dell’ASLBR, l’UTIN di Brindisi, stante la gravissima carenza di organico medico specializzato in pediatria ed ultra-specializzato in neonatologia, è stata depotenziata, circa un anno fa in attesa di tempi migliori, riducendo sia le indicazioni all’attivazione della terapia intensiva ai neonati con almeno 34 settimane di vita gestazionale sia l’apertura di ambulatori specialistici. Un depotenziamento che, di fatto, era una chiusura sostanziale di una struttura dotata di personale in grado di salvare anche immaturi e prematuri financo di 25/26 settimane! A questa chiusura, naturalmente, non è conseguito altro che mobilità passiva verso altre ASL, fenomeni di rinuncia ed autoesclusione dalle cure, soprattutto tra coloro che non possono permettersi la migrazione sanitaria, o il ricorso al sempre pronto privato.

Quale sentimento possono provare, ora, lavoratori ed utenti di quella struttura di fronte alla imminente chiusura definitiva dell’UTIN ed il declassamento della UOC di Neonatologia a Punto nascita di primo livello (che comunque sarà sotto organico ed a sua volta a rischio di chiusura definitiva) a causa dell’ulteriormente peggiorata carenza di organico medico – a causa del prossimo collocamento in quiescenza del direttore e del recesso volontario di altra unità di personale medico cui recentemente era stato conferito un incarico dirigenziale gestionale-?

In pratica, attualmente, nonostante le procedure le procedure concorsuali del 2020 e del 2023, sono rimasti in servizio attivo soltanto quattro unità di personale dirigente (di cui un’unità esonerata dal lavoro notturno). Quattro sole unità di personale dirigente dove, invece, per garantire la piena esigibilità del diritto alla salute in condizioni di sicurezza, l’ASLBR, con la pianificazione del servizio di guardia notturna e festiva, dovrebbe prevedere la presenza complessiva, nei giorni feriali[1], di almeno tre dirigenti durante fascia oraria antimeridiana, almeno due unità durante la fascia oraria pomeridiana ed almeno una unità di guardia notturna e festiva, cioè una dotazione organica minima di almeno dieci dirigenti, con l’esclusione della/del dirigente con incarico di direzione (o della persona incaricata della sua sostituzione[2]), senza limitazioni di alcuna natura.

Una situazione paradossale per cui i lavoratori non possono che obtorto collo andare via perché, certo, non ambiscono ad un posto di lavoro dove vengono inibiti la gratificazione personale ed il senso di appartenenza e, contemporaneamente, viene aumentato il rischio clinico e i rischi professionali tra cui l’esposizione agli infortuni, alle patologie stress-lavoro correlato, allo straining, al burnout nonché alle aggressioni ed al contenzioso medico-legale, due patologie del conflitto sociale generato ed aggravato anche dalle disuguaglianze di salute nella provincia brindisina!

Come può essere salvata questa struttura? A parere di questa OS, per quanto complesso possa sembrare, obiettivo minimo e prioritario di codesta amministrazione è innescare un circolo virtuoso che ne recuperi attrattività e sicurezza e da lì procedere, un passo alla volta.

Ma occorre essere chiari che questo innesco non può essere, ancora ed ancora, il lavoro forzato di alcune unità e, magari anche, gratuito o a scapito dei periodi di riposo previsti dalla normativa (europea, italiana, regionale ed anche contrattuale). Codesta amministrazione sta vigilando sull’accumulo di credito orario dei dirigenti e sulla corretta pianificazione delle attività quotidiane del reparto?

Contemporaneamente, il ricorso all’acquisto di prestazioni aggiuntive, alla convenzione con la neonatologia del Policlinico ed agli ordini di servizio di medici ed operatori sanitari (provenienti da reparti a loro volta già in carenze di organico per cui conseguirebbero difficoltà nell’erogazione dei LEA nonché aumento delle liste di attesa), sono soltanto strategie di “rinforzo temporaneo”, misure troppo limitate che mostrano la corda nei mesi estivi durante i quali tutte/i le/i lavoratori hanno diritto ad un periodo di ferie! A costo di risultare una cassandra, questa OS ritiene che questa strategia potrebbe azzerare, nel breve periodo, la dotazione organica della neonatologia PS e ridurre ai minimi termini quella delle pediatrie ospedaliere coinvolte nella rotazione del personale medico nella neonatologia stessa del Perrino.

Innanzitutto, l’espletamento rapido di procedure concorsuali per acquisire forza lavoro è sicuramente un segno di attenzione da parte dell’amministrazione nei confronti di questa struttura.

Se è vero, poi, che la salute di lavoratori ed utenti dell’ASL è frutto della conoscenza, codesta amministrazione dovrebbe, inoltre, favorire e garantire percorsi di formazione continua, l’acquisizione e consolidamento di specifiche competenze in neonatologia (anche e soprattutto per dirigenti medici pediatre/i delle UOC di Pediatria dell’ASLBR) con strumenti che vanno dall’istituzione e funzionamento di gruppi di lavoro e studio, dall’adeguamento del piano formativo annuale alla formazione obbligatoria, al sostegno della formazione universitaria post-laurea, etc. Lavorare nell’UTIN del Perrino deve divenire interessante in quanto momento di in cui si apprende, non deve essere un momento in cui le persone vengono consumate.

In ultimo, nel merito delle motivazioni economiche e di progressivo riconoscimento di competenze e carriere, l’ASLBR potrebbe prestare maggiore attenzione e velocità nella ricostruzione delle carriere e nell’attribuzione degli scatti salariali dei dirigenti e, così, conferire e valorizzare incarichi di alta specializzazione ed elevatissima professionalità e non limitarsi al conferimento di incarichi gestionali (come se fossero il non plus ultra della carriera dei dirigenti di Area sanità)! Senza menzionare, sempre nell’ambito delle motivazioni economiche, il fatto che l’ASLBR potrebbe aumentare l’indennità variabile aziendale e rimodulare la distribuzione della retribuzione di risultato.

In attesa di cortese riscontro, distinti saluti.

Brindisi 18.06.2024

     
     

C. Luca Ghezzani

     

Coordinatore FPCGIL Medici e Dirigenti SSN Brindisi

       

 

[1] Cioè, nel totale dei giorni dell’anno detratti le domeniche ed i festivi infrasettimanali che, ai sensi della DGR 23 giugno 2009 n. 1100 Allegato B “Applicazione art. 9 CCNL 3.11.2005 e art. 5 del CCNL 17.10.2008” tabella I, sono nove il che equivale a dire che i feriali sono 365-52-9=304.

[2] nei casi di assenze di durata complessiva superiore ai due mesi, per riposo biologico, per congedo obbligatorio di maternità, per permessi retribuiti, di cui al CCNL 2019-21 Dirigenti Area Sanità Titolo III, Capi IV e V).

Domenica 16/06/2024 ad Ostuni presso la Masseria “Traetta Exclusive”, si è svolta la seconda edizione dell’evento “Traetta per il sociale”, organizzato con l’Università Popolare di Carovigno, che quest’anno compie 20 anni. Durante l’evento c’è stata la premiazione di “Un libro per l’estate”. Ad essere premiato, il libro di Teresa Vittoria Donadeo “Vi racconto di me”.

Questa la motivazione che ha portato alla premiazione «Il racconto dell’autrice Teresa Vittoria Donadeo, con uno stile chiaro e lineare, si configura come un diario di viaggio esistenziale dal quale traspare un lungimirante “modus vivendi”: affermazione della propria libertà, indipendenza di pensiero, realizzazione professionale, spirito di intraprendenza. Principi alla base per la caratterizzazione di soggetti pensanti».

 

Un libro assolutamente da leggere, in quanto riesce a rendere attuali, esperienze passate, che il lettore riesce quasi ad immaginare. L'autrice, Teresa Vittoria Donadeo, ha vissuto una vita davvero dinamica, che ha avuto inizio nel Salento, da bambina, con un passaggio chiave nella città di Brindisi, città dove Teresa ha conosciuto il marito, per passare poi in Africa, negli anni più importanti della sua esistenza, da mamma, moglie e insegnante e a Ceglie Messapica, dove ancora adesso gestisce l'Agriturismo Villa Mado.

Queste le parole dell’autrice Teresa Vittoria Donadeo «Ringrazio tutti gli organizzatori, mi sono commossa anche se non sono capace di far trapelare le mie emozioni».

Ha proseguito «Se qualcuno ha letto la mia autobiografia avrà capito che questa è il frutto delle esperienze negative e positive che ho vissuto».

 

 

“TRAETTA PER IL SOCIALE” – Un evento dedicato allo spettro autistico, che ha visto la presentazione del progetto-laboratorio “Orecchiette-La pasta che vorrei”, preparate da giovani con autismo. Non si tratta solamente di un'attività terapeutica, ma di un vero e proprio luogo di lavoro, che vede la presenza di supervisori d'eccellenza come lo chef stellato Massimo Bottura.

Ha coordinato la serata Luigi Cesaria, Presidente dell'Università Popolare di Carovigno e ha introdotto i lavori Giuseppe Primicerio, General Manager di Masseria Traetta.

Importanti le testimonianze e le concrete proposte operative venute fuori da questo meraviglioso incontro.

Durante la serata c’è stato l’intervento di rappresentanti istituzionali, tra cui l’europarlamentare di FDI, Chiara Gemma, del Coordinamento del Tavolo Provinciale per l'Autismo, con Antonio Calabrese, ma anche del CSV Brindisi-Lecce “Volontariato nel Salento”, rappresentato da Rino Spedicato, di una delegazione dell'associazione belga “Les amis de Benjamin di Bruxelles”, di enti del Terzo Settore ed anche di genitori.

Il noto conduttore televisivo Mingo De Pasquale, ha presentato il suo coinvolgente cortometraggio che racconta la condizione dell'autismo, con un particolare riferimento a quello degli adulti.