Redazione

GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, TURCHIA CHIUDE FRONTIERE A FRUMENTO STRANIERO; MA NE ESPORTA UNA MAREA +800%

La Turchia ha annunciato il divieto all’importazione di grano estero a partire dl 21 giugno 2024 fino a metà ottobre 2024, mentre solo nei primi 2 mesi del 2024 ha esportato 35 milioni di chili di frumento duro, quasi la stessa quantità registrato in tutto il 2022. A darne notizia è Coldiretti Puglia, che ha stigmatizzato il ‘paradosso turco’ in occasione del primo bilancio della campagna cerealicola a Foggia, con una stima del 40-45% in meno di grano raccolto nel Granaio d’Italia ma di eccellente qualità.

 La decisione della Turchia – aggiunge Coldiretti Puglia - è stata motivata con la volontà di proteggere la produzione nazionale dalle diminuzioni di prezzo alla produzione, durante il periodo di raccolta. La misura ha un impatto rilevante sulle esportazioni di grano dalla Russia che è il principale fornitore della Turchia. Effetti sono attesi anche sul mercato europeo considerato che la Turchia è stata accusata di effettuare triangolazioni nel commercio il grano dalla Russia sul quale l’Unione Europa ha imposto dazi maggiorati a partire dal prossimo 1° luglio.

“Nei prossimi giorni – rilancia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia - ci sarà l’ennesima invasione di grano proveniente dalla Turchia, proprio in periodo di trebbiatura in Puglia, con l’asta turca dei giorni scorsi che riguarda l’esportazione di oltre 75mila tonnellate di grano che salperanno attorno alla metà di giugno. Questo non è più accettabile”.

Con lo slogan ‘Mamma è ora di dare battaglia’, ‘Mamma sei sicura che quello che mangiano i tuoi figli non contenga schifezze’, il presidio di una settimana degli agricoltori di Coldiretti a Bari è servito a tenere alta l’attenzione su un tema così delicato visto che ogni giorno si susseguono navi che portano prodotti da Paesi stranieri che diventano magicamente italiani nell’ultima fase di trasformazione permessa dal codice doganale sull’origine dei cibi che deve essere necessariamente revisionato per far cessare questo furto d’identità legalizzato e quest’inganno verso i cittadini che non conoscono la vera provenienza dei cibi che mangiano. 

“La lotta al falso made in Italy non si fa a parole, si fa con i fatti – ha ribadito Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - con le azioni chiare ed inequivocabili, perché la Coldiretti non è contro le importazioni, anzi, ma pretende che quanto arriva in Italia dai Paesi extracomunitari sia chiaramente indicato in etichetta e soprattutto non venga miracolosamente nazionalizzato per fare pane e pasta made in Italy”.

“Siamo e saremo sempre le sentinelle dei consumatori, è la nostra battaglia per garantire la trasparenza e l’indicazione chiara in etichetta del cibo che arriva sulle tavole degli italiani” è il leitmotiv degli agricoltori che hanno seguito le fasi di scarico del grano preoccupati delle ripercussioni che inevitabilmente queste operazioni avranno sul loro reddito in un periodo difficile per un settore stretto tra pratiche sleali e cambiamenti climatici che rischiano di far sparire soprattutto le piccole aziende, come denunciato ripetutamente da Coldiretti. 

Le importazioni sono cresciute dell’800% dalla Turchia, di oltre il 1000% dalla Russia, del 170% dal Kazakistan nel 2023 rispetto all’anno precedente, ma crescono del 47% anche le importazioni di grano duro dal Canada, aggiunge Coldiretti Puglia, trattato con glifosato, secondo modalità vietate a livello nazionale, che rappresenta un grave pericolo per la salute dei cittadini, a partire dalle puerpere in allattamento che danno ai loro figli latte che contiene il glifosato.

Con l’avvio della raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare sull’obbligo di etichettatura dell’origine di tutti i prodotti in commercio, Coldiretti punta a smascherare il fenomeno dell’Italian Sounding grazie a minime lavorazioni, rivedendo il criterio dell'ultima trasformazione sostanziale, una campagna che può essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica, dove presto sarà lanciata un’iniziativa per valorizzare la pasta prodotta a livello territoriale dai nostri agricoltori e negli uffici Coldiretti, Campagna che sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.

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Sì è tenuto nella serata di domenica 16 giugno il passaggio delle consegne tra il dott. Vincenzo Gatto, Presidente uscente e il dr. Vito Lenoci, nuovo Presidente, del Lions Club Mesagne. Il nuovo Presidente sarà in carica fino al 30 giugno 2025. La cerimonia si è svolta a Tenuta Moreno ed ha visto la partecipazione di numerosi soci e autorità del nostro territorio. Ha preso parte all’evento anche il Sindaco di Mesagne On. Toni Matarrelli, sempre vicino alle iniziative del Club. Il Presidente Vito Lenoci sarà coadiuvato da un Direttivo così composto: vice Presidente Gianfrancesco Catrignanò, Segretario Vito Briamonte, Tesoriere Graziella Denetto, Cerimoniere Loredana Caramia, Componenti Luigi Facecchia, Franco Gentile, Diego Mangia, Donato Simone, Vincenzo Gatto (Past President). I Lions nel mondo sono quasi un milione e mezzo e rappresentano la più grande associazione di servizio e di volontariato esistente. Il Lions Club di Mesagne, dalla sua fondazione, più di 40 anni fa, si è sempre distinto per il suo impegno a favore dei più bisognosi del nostro territorio, ha realizzato numerosi service per la città di Mesagne e moltissimi eventi culturali. Il Presidente dr. Vito Lenoci, ha confermato che insieme al suo Direttivo ed a tutti i soci del Club continuerà nella stessa direzione ed impegnerà tutte le energie disponibili per incrementare e se possibile migliorare le attività del Club e renderlo sempre più protagonista del nostro territorio.

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Cartelle esattoriali dai Consorzi agli agricoltori, CIA Puglia: “Vanno annullate!” 

Centinaia di avvisi di pagamento già recapitati, ma senza servizi nessun pagamento è dovuto

Alle aziende agricole dei due terzi della Puglia (Bari, Bat, Brindisi, Lecce e Taranto), Equitalia per conto degli ex consorzi commissariati ha iniziato a inviare centinaia di cartelle di pagamento relative al Tributo 630 con il termine di 60 giorni per impugnazione o ricorso.

“Le aziende agricole di tutta la regione”, spiega Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, “si sono viste recapitare richieste di pagamento che noi riteniamo non dovute. Quelle cartelle vanno annullate! Di recente, proprio in merito a questa situazione e sapendo che il ‘bubbone cartelle’ stava nuovamente per scoppiare, abbiamo chiesto un incontro urgente con il Governo regionale al fine di avere risposte certe e non più dilatorie sull'annosa questione gestionale afferente gli ex Consorzi di Bonifica Arneo, Ugento, Li Foggi, Stornara e Tara, Terre d’Apulia ad oggi riuniti nel Consorzio Centro-Sud Puglia. Al momento, come ormai da troppo tempo, gli agricoltori sono l’incudine che continua a ricevere martellate continue, senza avere contezza del percorso operativo del Consorzio Centro-Sud Puglia. Sono ancora fermi sia il processo inerente alla rideterminazione dei piani di classifica che un quadro chiaro sugli aspetti finanziari a copertura dei piani di investimento finalizzati a garantire il rifacimento delle strutture consortili e del sistema di approvvigionamento dell'acqua, nonché lo stato di risoluzione della debitoria pregressa. Ad oggi non è pervenuta alcuna risposta e, senza queste risposte, non si sarà mai in grado di completare il percorso previsto dalla Legge per addivenire alle elezioni consortili. A tutto questo, che comporta danni ingenti per gli agricoltori, si aggiunge la beffa delle ingiunzioni di pagamento che sono arrivate come una Spada di Damocle sugli agricoltori che, in caso di mancato pagamento entro la scadenza prevista per legge, il cui dovuto è stato sempre contestato per mancanza di servizi delle strutture consortili, si vedranno vessare da fermi amministrativi e altro ancora. Chiediamo dunque di annullare quelle cartelle. Chiediamo che la politica si assuma l’impegno e la responsabilità di modificare la legge e di far pagare solo chi effettivamente usufruisce di un servizio!”, ha concluso Gennaro Sicolo.

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GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, BILANCIO RACCOLTA -40%  IN PUGLIA MA QUALITÀ AL TOP; NESSUN ALIBI PER RIBASSARE PREZZI.

La produzione di grano in Puglia è stimata quest’anno in calo del 40-45% per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese, ma la qualità risulta straordinaria con in media 85 di peso specifico e 14 di proteine, motivi per cui dovranno essere riconosciute giuste remunerazioni ad un prodotto di alta qualità. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti Puglia che con il CREA in un’azienda cerealicola del Granaio d’Italia ha tracciato il primo bilancio della campagna cerealicola, salvata in extremis da siccità e gelate.

“La produzione è in calo proprio quando in Puglia coltivare grano è costato agli agricoltori fino a 300 euro in più ad ettaro con problemi importanti causati dalla siccità ma anche dalle gelate. Ma la qualità è ottima e non accetteremo alcuna politica al ribasso dei prezzi del grano Made In italy”, ha spiegato Mario de Matteo, presidente di Coldiretti Foggia,  per cui il salasso a carico del Granaio d’Italia rende necessari anche “interventi per aiutare le imprese che ha perso produzione e reddito, anche rispetto a rincari ormai insostenibili, a partire dal settore cerealicolo che rappresenta uno dei simboli della situazione di difficoltà in cui versa l’agricoltura regionale”, ha concluso de Matteo.

Il taglio dei raccolti causato dalla grave e perdurante siccità, con l’incremento dei costi, in alcune aree delle province di Bari e Foggia – sottolinea Coldiretti Puglia – rischia di aumentare la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari con l’Italia che già importa il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato, il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale, senza dimenticare che con i raccolti nazionali di mais e soia, fondamentali per l’alimentazione degli animali, si copre rispettivamente appena il 53% e il 27% del fabbisogno italiano secondo l’analisi del Centro Studi Divulga.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy che si scontra con anni di disattenzione e abbandono che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente, dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia.

Le migliori varietà di grano duro selezionate – insiste Coldiretti Puglia - da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.

PRODUZIONE CEREALI PUGLIA

   

Anni

2021

2022

2023

 

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

produzione raccolta - quintali

Tipo di coltivazione

 

 

 

    frumento tenero

225.000

213.000

189.000

    frumento duro

9.318.000

6.877.000

7.974.000

    orzo

538.300

354.730

510.400

      avena

550.655

483.175

503.600

    mais

51.000

44.250

51.400

    sorgo

3.800

3.800

3.600

*Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Istat.

Il “Tavolo di coordinamento NOG7” esprime un giudizio fortemente negativo sui risultati degli incontri del  G7 a Fasano che si è svolto dal 13 al 15 giugno ,che ha partorito come dei mentecatti solo  la decisione di dare all’Ucraina 50 miliardi di dollari  usando  gli interessi bancari del sequestro dei soldi russi.

La Meloni ha subito affermato che non si tratta di una confisca perché ha paura di ritorsioni  su interessi economici Italiani  fortemente ancora presenti oggi in  Russia.

Gli USA dall’altro incontrano da soli Zelenski e gli  assicurano l’impegno militare prossimo  in Ucraina  rivolto a scatenare una più che probabile guerra mondiale contro  la Russia ,aggiungendo uno sguardo sempre più pericoloso verso la Cina iniziando dai dazi già applicati nei paesi dell’Unione Europei sulle macchine elettriche ed accusandoli di essere il maggiore fornitore di armi verso la Russia .

I paesi del G7 hanno invitato a Fasano altri paesi come Brasile , India , Turchia, nel tentativo di avvicinarli a loro ma hanno ottenuto addirittura l’effetto contrato;il Brasile di Lula ha invitato nell’occasione la Turchia ad  aderire al BRICS, una organizzazione di paesi alternativa al G7 che raccoglie oltre la metà della popolazione mondiale .

Addirittura il secondo giorno è stato assorbito dalla presenza del Papa che coraggiosamente ha cercato di mettere qualche ostacolo  ai pericoli di peggioramento dei conflitti.

La Meloni parla di un grosso riconoscimento per il “piano Mattei” per l’Africa ma già adesso ed in tante altre occasione i paesi Africani hanno affermato che basta con le noccioline ;

i paesi Africani affermano che  hanno bisogno di sfruttare loro le materie prime e non i paesi esteri proprio come l’Italia, ad esempio con la multinazionale ENI.

Ricordiamo in particolare l’intervento della Comunità Africana di Brindisi alla cena dei poveri che delle tantissime guerre presenti oggi in Africa non se ne parla proprio,dovute proprio all’accaparramento delle materie prime delle multinazionali sostenute dai paesi di appartenenza .

Le iniziative che il Tavolo ha realizzato nei giorni del G7 ha messo a nudo le loro criticità  ed ha sottolineato con la “Cena dei Poveri” la differenza sempre più abissale tra chi accumula sempre più ricchezza  ed un impoverimento sempre più evidente; inasprendo il tutto  con una guerra sociale ,economica , militare.

La manifestazione conclusiva del Tavolo svolta a Fasano con migliaia di persone  ha visto la partecipazione di decine e decine di movimenti ,di associazioni ,di sindacati di base; nonostante il clima di paura creato ad arte  ha visto la partecipazione al corteo di tanti cittadini di Fasano  , in tanti sono  usciti  sui balconi e si sono fermati ai lati delle strade.

La manifestazione  ha espresso il suo forte NO alle guerre,ai cambiamenti climatici, al fatto che si alzano sempre più muri contro masse di disperati, di una alimentazione fatta sempre più di OGM e veleni chimici .

L’assemblea svolta dal Tavolo a Masseria Refrigerio ad Ostuni la mattina  del 15 ha confermato la volontà di rimanere uniti per gli ulteriori G7 ministeriali che ci saranno da qui alla fine dell’anno e per le iniziative dei movimenti stessi,come ad esempio appuntamenti ad Agosto a  Niscemi contro la grande antenna mondiale Muos ed a Messina per dire NO al Ponte.

E’ stata votata nel corso della riunione una mozione contro il nuovo arresto per vecchie  manifestazioni No Tav a cui ha partecipato la  78enne Nicoletta Dosio, storica militante dei No Tav, e di Luigi Sfera di Palermo per la lotta contro la guerra e la Leonardo ,azienda tra i principali produttori di armi a livello mondiale.

L’impegno quindi è a continuare a lottare e come dicevamo a Genova……Un altro mondo è possibile .

Brindisi 17.06.2024

Per il “Tavolo di Coordinamento NOG7” Roberto Aprile, Ciccio Lussone, Cosimo Quaranta

G7: Sette secoli di arte italiana, 500 visite in primi 3 giorni.

Ad oggi, domenica, sono circa 500, nei primi tre giorni di allestimento nel castello normanno-svevo di Mesagne, i visitatori della mostra 'G7. Sette secoli di arte italiana' inaugurata il 13 giugno nello stesso giorno di apertura del vertice mondiale che si è tenuto a Borgo Egnazia sul litorale di Fasano. Un viaggio nella storia dell’arte italiana fra arte medievale ed espressioni artistiche contemporanee emerse nel Belpaese dal XIV al XX secolo. 
 
   Organizzata dal professor Pierluigi Carofano e promossa - nell’ambito del Protocollo d’Intesa Puglia Walking Art - da Micexperience Rete d’Impresa, con enti promotori il Comune di Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il ministero della Cultura, la mostra proseguirà la sua azione culturale fino al 30 novembre. Le opere scelte "descrivono il gusto di ogni epoca e segnano - illustrano gli organizzatori - alcuni punti cardine del cambiamento: la scoperta della spazialità in pittura raccontata con gli occhi degli allievi di Giotto e di Simone Martini; l’invenzione dello sfumato leonardesco; il classicismo e il naturalismo del Seicento interpretato dai Carracci e Guido Reni; il vedutismo di Canaletto e l’algido neoclassicismo di Canova fino ad arrivare alla contemporaneità delle Combustioni di Burri". E nelle comode poltrone allestite in ogni sala, la gente si sofferma sui grandi maestri e sugli artisti in mostra.
 
   "Nel corso della presentazione avevo detto che la mostra portava in Puglia, per la prima volta, opere mai viste qui e che, alla sua chiusura, proprio perché realizzata interamente ex novo, difficilmente sarà ricomposta per un’altra occasione. In queste ore - ha detto Pierangelo Argentieri, presidente di micexperience Rete d’Imprese e ideatore di Puglia Walking Art - stiamo notando che la gente preferisce venire su al primo piano del castello di Mesagne, prima di dedicarsi ad un’altra esperienza turistico-culturale quale essa sia.
A Mesagne, nel Brindisino, la mostra è aperta dal 13 giugno.

Martedì 18 giugno alle ore 18 il candidato sindaco della città di Mesagne, Toni Matarrelli, sarà proclamato sindaco dalla commissione Elettorale del tribunale di Brindisi. Con quest’atto ufficiale inizierà la seconda candidatura Matarrelli che in questo modo intraprenderà il cammino istituzionale. Prima tappa sarà la formazione della sua giunta composta da 5 assessori all’interno della quale ci devono essere almeno due donne. Il sindaco, dopo la proclamazione, incontrerà i segretari dei partiti di coalizione con i quali inizierà a discutere della composizione della giunta che, in ogni modo, affinerà da solo nei giorni successivi. Se tutto procederà senza intoppi la nomina dovrebbe avvenire entro la settimana entrante. Naturalmente in città c’è attesa e curiosità intorno a questa nomina da cui si comprenderà il taglio politico che il primo cittadino avrà voluto dare alla seconda consiliatura. Curiosità sulla composizione che stanno animando le calde giornate dei mesagnesi, dove già da tempo è in atto il toto assessori.

Per il sindaco sarà un appuntamento tutt’altro che facile poiché pur mantenendo la linea politica della continuità dovrà innestare qualche elemento nuovo di discontinuità col recente passato. Oppure potrebbe decidere di nominare una giunta completamente nuova. Dal fare nomi, al momento, è preferibile astenersi non fosse altro che per le fibrillazioni presenti nella coalizione di centrosinistra. Scalpitanti i neo consiglieri, alcuni con nessuna esperienza politica, che vorrebbero essere nominati amministratori in virtù del risultato elettorale. Tuttavia, Matarrelli per accontentare tutti, o quasi poiché gli scontenti ci saranno sempre, ha in serbo un paniere di deleghe consiliari che potrebbe distribuire ai suoi non appena sarà ufficializzata l’elezione dei consiglieri. Ed ancora ci saranno da nominare i consulenti del suo staff. Dall’addetto stampa al suo segretario personale ed ai consulenti. C’è da assegnare la delega di vice sindaco e al primo consiglio dovrebbe essere nominato il nuovo presidente. Insomma, una serie di appuntamenti e nomine che animeranno le nottate di Matarrelli. E se tutto procederà regolarmente, come ci si augura, per fine giugno l’Amministrazione Matarrelli sarà operativa.

Tra i primi provvedimenti da adottare ci sarà la programmazione di “Mesagnestate 2024”, con a margine una serie di iniziative a sostegno della mostra “G7”. Avere i giusti riferimenti politici-istituzionali sarà importantissimo. Poi il 21 luglio a Nuova Delhi ci sarà l’inserimento della via Appia Antica, la Regina Viarum, tra i beni del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Un appuntamento molto importante per il territorio di Mesagne che è attraversata da tale importante via Romana. Nel 2019 una straordinaria strada glareata romana fu rinvenuta in entrata a Muro Tenente, probabilmente l’antico villaggio di Scamnum riportato sulla “tabula Peutingeriana”. Pertanto ci saranno diverse iniziative pubbliche che scandiranno tale evento e in cui gli amministratori locali saranno chiamati a presiedere.

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"La Puglia brilla nel G7: Tommaso Gioia celebra il successo mondiale della regione"

 

Brindisi 16 Giugno 2024 - Il G7 si è concluso, e la Regione Puglia è stata al centro dell'attenzione mondiale in questi giorni. Siamo estremamente grati al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per aver scelto la Puglia come sede di questo importante evento. Noi pugliesi crediamo di aver meritato questo riconoscimento per tutto ciò che la nostra regione ha prodotto e realizzato negli ultimi 20 anni.

Il mondo intero ha avuto modo di ammirare le nostre bellezze paesaggistiche, la nostra cultura e la nostra enogastronomia. Sono particolarmente lieto degli elogi ricevuti dalla Premier riguardo all'organizzazione che la nostra Regione ha messo in campo. È stata eccezionale l'organizzazione sanitaria, e per questo desidero ringraziare il nostro Presidente della Regione Puglia e Assessore alla Sanità, Michele Emiliano, nonché tutto il Dipartimento Sanità della Regione Puglia, guidato da Vito Montanaro.

Desidero inoltre esprimere la mia gratitudine all'ASL di Brindisi che ho avuto l'opportunità di seguire da vicino, al Direttore Generale, Dott. Maurizio De Nuccio, al Dott. Enzo Gigantelli, alla D.ssa Loredana Carulli, al Direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza, Dott. Massimo Leone, e a tutti gli operatori sanitari. Il loro impegno e la loro dedizione hanno contribuito in modo significativo al successo dell'evento.

La Regione Puglia ha dimostrato al mondo intero la sua capacità di ospitare e organizzare eventi di importanza internazionale, mettendo in mostra non solo le sue bellezze naturali, ma anche la sua competenza nel settore sanitario. Siamo orgogliosi di aver fatto parte di questa esperienza e continueremo a lavorare per mantenere gli standard di eccellenza che ci contraddistinguono.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo successo e che hanno reso la Puglia un punto di riferimento per il mondo intero. Siamo pronti a continuare a promuovere la nostra regione e a accogliere con entusiasmo futuri eventi di rilevanza internazionale.

Tommaso Gioia

Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

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G7, Conestà (Mosap). «Plauso al lavoro delle forze dell’ordine nonostante le criticità»

«In qualità di segretario generale del Mosap e a nome di tutta la segreteria nazionale, volevo rivolgere un plauso a tutti i colleghi che in questi giorni sono stati impiegati in Puglia per i lavori del G7. Un plauso alla loro pazienza e alla professionalità che li ha contraddistinti, nonostante le numerose criticità sia per quanto riguarda gli alloggi, sia per le condizioni operative che, complici anche le alte temperature, non sono state delle migliori. Criticità che come Mosap abbiamo comunque prontamente segnalato e denunciato. Ci tengo a chiarire che le critiche mosse da questa O.S. hanno riguardato esclusivamente la gestione dei servizi e della parte logistica che ha visto i colleghi loro malgrado coinvolti direttamente e in seria difficoltà, ma nonostante tutto, portatori di un servizio impeccabile e che merita tutta la stima possibile».

Così Fabio Conestà, segretario generale del Movimento sindacale autonomo di Polizia (Mosap). 

 

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FASANO - «A poche ore dalla conclusione senza alcun incidente della seconda manifestazione di dissenso al G7, sento il dovere di ringraziare tutte le forze dell’ordine, le polizie locali e la protezione civile di Fasano impegnate nel garantire la sicurezza di Fasano e la logistica necessaria allo svolgimento delle manifestazioni» dichiara il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria.

«Ringrazio anche gli organizzatori delle due manifestazioni: hanno dimostrato che proporre un punto di vista alternativo è possibile quando le opinioni vengono avanzate nel rispetto dei luoghi e degli interlocutori.  Veicolare nel mondo l’immagine di una città in grado di accogliere tutti i punti di vista in maniera pacifica, anche in contesti geopolitici così delicati e complessi, non sarebbe stato possibile senza la decisiva e capillare attività di preparazione svolta in questi mesi da una squadra guidata in modo così professionale dal Questore, dott. Giampietro Lionetti, sotto la supervisione del Prefetto di Brindisi, dott. Luigi Carnevale».

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La maggioranza di centrodestra al Comune di Brindisi si appresta ad aprire una crisi dai contorni poco chiari. Non essendoci comunicazioni ufficiali ma solo indiscrezioni e mezze conferme, ogni commento sulla situazione rischia di scadere a chiacchiericcio.

Certo è che se la voce di un possibile azzeramento e contestuale sostituzione di qualche componente di giunta, così come circola ormai da giorni, dovesse concretizzarsi verrebbero confermate tutte le nostre riserve, più volte evidenziate, in merito allo scarso e lacunoso lavoro degli esponenti dell’amministrazione comunale. Tale richiesta di azzeramento, che riguarda Giunta Comunale e Presidente del Consiglio, certifica a solo 1 anno dalle elezioni il rovinoso fallimento dell'amministrazione Marchionna.

Siamo angosciati oltretutto dal fatto che le indiscrezioni, fatte sapientemente trapelare, diano come ‘do ut des’ il voto per il salvataggio della BMS, tenendo così in ostaggio, a causa di beghe interne, 150 famiglie.

Abbiamo l’impressione che questa crisi sia stata orchestrata solo per dispensare, con l’ingresso in giunta, qualche salvacondotto utile a qualcuno al fine di non votare in Consiglio Comunale il piano di risanamento della partecipata comunale il cui passivo ammonta a quasi 3 milioni di euro. Peccato che i posti in giunta siano solo una manciata a fronte di 20 consiglieri comunali di maggioranza che invece rimarranno in Consiglio Comunale e dovranno assumersi importanti responsabilità.

Siamo preoccupati per questo atteggiamento poco istituzionale e davvero molto irresponsabile.

Per questa crisi istituzionale, per la grave situazione di crisi del tessuto economico territoriale e di stallo del tavolo ministeriale per la decarbonizzazione, tutte le forze di minoranza in Consiglio Comunale convocano una conferenza stampa per lunedì 17 giugno alle ore 10.30 presso la sala Mario Marino Guadalupi a Palazzo di Città.

I capigruppo consiliari

Francesco Cannalire, Partito Democratico

Roberto Fusco, Movimento 5 Stelle

Alessandro Antonino, Impegno per Brindisi

Pasquale Luperti, Uguaglianza Cittadina

Riccardo Rossi, Alleanza Verdi/Sinistra-Brindisi Bene Comune

Michelangelo Greco, Movimento Regione Salento

Diego Rachiero, Attiva Brindisi