Redazione

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Non possono essere le persone disabili a pagare per il contenzioso irrisolto tra Asl e Ambiti territoriali sociali, sulla compartecipazione alla copertura dei costi di trasporto degli utenti disabili nei centri diurni. Eppure, incredibilmente, da quasi due mesi il servizio non viene garantito in alcuni ambiti di Lecce e Brindisi, lasciando a casa molti disabili che non hanno i mezzi per poter raggiungere in autonomia i centri. E allora spetta alla politica farsi carico di questo problema e provvedere ad una soluzione immediata, per assicurare alle persone disabili di poter frequentare questi luoghi essenziali per la loro vita di relazione, che è un diritto irrinunciabile.   
Questo ho messo in chiaro nel mio intervento in Commissione Sanità, oggi, nell’audizione convocata su mia richiesta. Anche il collega Casili ha condiviso questa esigenza, e con lui altri consiglieri di tutti gli schieramenti, a riprova del fatto che questo tema è fortemente sentito, per i risvolti che comporta sulla qualità di vita delle persone con disabilità e dei loro familiari.  
Intervenga la politica per finanziare questo servizio essenziale benché non previsto nei Lea, perché se non viene consentito ai disabili di raggiungere i luoghi che li aiutano a star bene e a mantenere le proprie abilità, li si condanna a restare murati in casa.    
Tocca alla politica assicurare la dotazione finanziaria, non si può continuare a parlare la lingua della burocrazia che non conosce il termine soluzioni. Eppure, dall’assessore alla sanità Lopalco, nessuna risposta e nessun impegno in tal senso, se non il proclama che si sta lavorando con la collega Barone ad una soluzione per un problema che rappresenta una vera spina nel fianco. E allora, che la si estragga questa spina, stanziando le risorse necessarie ad assicurare il trasporto assistito dei disabili nei centri diurni. Poi, si metta subito mano alla riforma di un sistema che non funziona, con una legge o con accordi. La norma regionale che prevede la compartecipazione degli ambiti (la delibera di Giunta del 10 settembre 2020 che ha fissato le tariffe), evidentemente, non è sostenibile, se alcuni Comuni si sottraggono al pagamento del 60% della tariffa. Si superi dunque questo conflitto e questo scaricabarile fra istituzioni. Intanto, se le criticità maggiori sono emerse in alcune zone di Brindisi e Lecce, che si facciano i nomi dei sindaci che non sono disposti a pagare per garantire il servizio ai loro cittadini disabili. Che emergano le responsabilità, se è vero che nessun ambito territoriale ha aderito alla proposta della direzione generale dell’Asl Lecce di dividere a metà il costo del servizio, benché all’azienda sanitaria non debba competere una copertura superiore al 40%. Ma questo braccio di ferro non diventi un boomerang che colpisce chi non ha colpe e chiede solo l’erogazione di un servizio imprescindibile. Lasciare in abbandono l’anello debole delle nostre comunità è veramente ingiusto. Ho raccolto il grido di dolore di tantissime famiglie e bisogna sanare questa situazione. Torneremo presto sul tema con nuove audizioni, e ci aspettiamo soluzioni da parte del Governo regionale, per dare risposte ai tanti disabili e alle loro famiglie che ci chiedono aiuto ogni giorno”.

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Nota del Consigliere regionale del PD, Maurizio Bruno Presidente del Comitato regionale Permanente Protezione Civile
“L’Amministrazione comunale di Oria ha deciso di avviare un’azione civile nei confronti delle persone condannate in sede penale, per le violazioni ambientali e urbanistiche commesse durante il restauro del Castello di Oria. Una causa civile perché Oria sia risarcita non solo per i danni materiali, subiti in quella vicenda, ma anche e soprattutto d’immagine.
Oria, proprio in queste settimane, su più fronti e per più strade, si sta battendo affinché lo straordinario maniero che la sovrasta da sempre, torni a essere fruibile al pubblico. La Regione, così come ho richiesto, sta cercando di incardinare la procedura per riconoscere il castello monumento di ‘interesse eccezionale’. E l’amministrazione sta lavorando per trovare un accordo con la proprietà. 
L’azione civile per conseguire il risarcimento è un altro tassello fondamentale in questo intricato mosaico, al termine del quale Oria dovrà ricevere fino in fondo tutto ciò che le spetta in relazione a quel castello che non è per lei solo una bella struttura storica. Ma è la sua identità, è il suo simbolo, è la sua storia, è parte della sua anima.
Quindi bene così: ogni passo nella giusta direzione va mosso con determinazione e senza più tentennamenti. I danni si pagano e la storia e l’identità di una comunità intera non si barattano”.

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“L’Italia sarà presto il primo Paese a dotarsi di un sistema di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola. Con l’approvazione del decreto del Ministero delle Politiche agricole che istituisce il CoSVi (il comitato della sostenibilità vitivinicola a cui partecipano Mipaaf, Regioni, Crea, Accredia e, a titolo consultivo, i produttori) prende concretamente avvio il percorso tracciato dalla norma che introducemmo al Decreto Rilancio, con un emendamento del collega Gallinella (M5S) che raccolse il lavoro fatto negli ultimi anni dall’intera filiera del vino”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L'Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura, il quale seguì da sottosegretario alle Politiche Agricole i lavori parlamentari che portarono all'istituzione del sistema unitario di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, che utilizza le modalità del SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata).
 
“Attraverso un logo distintivo, i vini italiani potranno certificare e comunicare di essere realizzati seguendo specifiche regole di produzione che diano importanza e attenzione ai relativi impatti ambientali – prosegue – Un valore aggiunto per tutta la filiera vitivinicola nazionale, leader nel mondo, e un fattore rilevante per i consumatori e il mercato, sempre più attento alle tematiche legate all’ambiente. In linea con la nuova PAC (Politica Agricola Comune) e le principali strategie comunitaria (‘Green Deal’ e ‘Farm to Fork’), stiamo indirizzando il lavoro delle imprese agricole italiane verso innovativi e elevati standard qualitativi che prevedano il connubio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale mettendo al primo posto, ovviamente, la qualità intrinseca dei prodotti”.
 
“È nostra intenzione – aggiunge Giuseppe L'Abbate (M5S) – raggiungere presto questi risultati anche in altri settori, ad iniziare dal comparto zootecnico e da quello olivicolo. Non possiamo che esprimere, dunque, soddisfazione per la costituzione del CoSVi che ci condurrà all’approvazione del disciplinare di produzione contenente le buone pratiche da seguire in campo e in cantina per garantire il rispetto dell’ambiente, la qualità e la sicurezza alimentare, la tutela dei lavoratori e dei cittadini e un adeguato reddito agricolo. A ciò si aggiungeranno il sistema di monitoraggio e l’individuazione degli indicatori necessari alla valutazione della sostenibilità della filiera vitivinicola” conclude.

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In occasione della presidenza italiana del G20 Forum dei Paesi delle principali economie mondiali “Cooperazione allo sviluppo - Sessione sull’Assistenza Umanitaria” che si terrà a Brindisi il 30 giugno 2021, si rendono necessarie per ragioni di sicurezza le seguenti misure (riviste rispetto alla prima stesura dell’ordinanza) nelle giornate del 29 e del 30 giugno 2021:

  • Nelle vie interdette al traffico sono vietati il transito e la sosta a tutti i veicoli ad esclusione degli autorizzati dalla Questura. Nella zona rossa (via dei Mille a partire dall’intersezione con via Cittadella Nuova in direzione Castello e viale della Libertà intersezione via Castello e via Prov.le per San Vito) il transito è vietato anche ai pedoni dalle ore 13:00 del 29.6.2021 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze;
  • Dalle ore 13:00 del 29.6.2021 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze, viene ordinata la chiusura delle seguenti aree: Parco del Cillarese e Dog park attiguo;
  • Dalle ore 13:00 del giorno 29. 06.2021 alle ore 18:00 del giorno 30.06.2021, o, comunque, fino a cessate esigenze, è vietata la sosta all’interno del parcheggio della “Scuola Media Salvemini”, ad esclusione degli autorizzati;
  • Dalle ore 07:00 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze, viene ordinata la chiusura delle seguenti attività: Hotel Minerva, Vivaio Eboli, Colaianni Marmi, Concessionarie Peugeot e Citroen, aree di servizio Esso, Tamoil e Q8, Circolo Tennis di Brindisi, Piscina della Marina Militare;
  • Dalle ore 07:00 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze, viene ordinata la chiusura di tutte le attività produttive/commerciali/ricreative, comunque denominate, ricadenti nelle strade interessate alle limitazioni della circolazione di cui al presente provvedimento;
  • Dalle ore 13:00 del 29.6.2021 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze, viene ordinata la chiusura di tutti i cantieri ricadenti nei quartieri Centro, Casale e Paradiso, inclusa l’intera Via Prov.le per San Vito.

Inoltre sono previste una serie di misure inerenti la circolazione stradale, ad esclusione dei veicoli autorizzati dalla Questura nelle seguenti vie:

  • Via dei Mille e Viale della Libertà: divieto di transito e sosta a tutti i veicoli dalle ore 13:00 del 29.6.2021 alle ore 18:00 del giorno 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze; è, altresì, vietata la sosta all’interno del parcheggio della scuola media “Salvemini”;
  • Dalle ore 13:00 del 29.6.2021 alle ore 18:00 del giorno 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze, i veicoli in transito sulla Via Largo Guglielmo da Brindisi e Via Sant’Aloy, giunti all’intersezione con Via Cittadella Nuova, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra, in direzione di quest’ultima, seguendo il percorso alternativo: Via Cittadella Nuova – Via S. Margherita – Via Carmine – Via Giordano Bruno; in tale circostanza è invertito il senso di marcia di Via Carmine – nel tratto stradale compreso tra Via C. Colombo e Via G. Bruno - con divieto di sosta su entrambi i lati e relativa rimozione dei veicoli trovati in sosta vietata. I veicoli in transito sulla via Carmine in direzione di Via C. Colombo all’intersezione con Via G. Bruno avranno l’obbligo di svolta a sinistra di quest’ultima;
  • Via Cristoforo Colombo, divieto di transito e sosta dalle ore 11:30 alle ore 18:00 del 30.06.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze;
  • I veicoli in transito su Corso Umberto I, giunti all’intersezione con la Via Cristoforo Colombo, avranno l’obbligo di continuare diritto e svoltare a sinistra all’intersezione con Via Bastioni Carlo V dalle ore 11:30 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze. I veicoli in transito da Piazza Crispi in direzione di Via C. Colombo, all’intersezione con Bastioni Carlo V, avranno l’obbligo di svolta a destra in direzione di quest’ultima;
  • Via Prov.le per San Vito – nel tratto stradale compreso tra Via del Lavoro fino all’intersezione con Via De Carpentieri: divieto di transito e sosta dalle ore 11:30 alle ore 18:00 del giorno 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze;
  • I veicoli in transito sulla Via Prov.le per San Vito, giunti all’intersezione con la Via del Lavoro, avranno l’obbligo di svoltare a destra in direzione di quest’ultima, dalle ore 09:00 alle ore 11:30 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze;
  • È impedita l’uscita dei veicoli dalla zona denominata “Lottizzazione Albertini” sulla Via Prov.le per San Vito - i quali seguiranno il percorso alternativo attraverso la Strada Statale 379 - dalle ore 09:00 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze;
  • I veicoli in transito sulle Vie Appia, Tor Pisana e Osanna, avranno l’obbligo direzione Via Cappuccini, ad esclusione dei residenti di Via Osanna; in tale circostanza, viene predisposta la chiusura al transito veicolare di Via Adamello e Via Pordenone con obbligo di direzione Via Cappuccini, dalle ore 11:30 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze;
  • I veicoli in transito sulla Via Egnazia, giunti all’intersezione con Largo Poliziano, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra in direzione di quest’ultima ed il seguente percorso alternativo: Largo Poliziano – Via della Torretta per proseguire in direzione Strada Pittachi, dalle ore 11:30 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze;
  • I veicoli in transito sulla Via B. Brin in direzione Via N. Brandi e Paradiso, avranno l’obbligo di svoltare a destra in direzione Via Giacomo Zanella ed avranno il seguente percorso alternativo: Largo Poliziano (in tale circostanza viene invertito il senso di marcia di Via Giacomo 3 Zanella) e, altresì, vietato il transito sulla Via Zanella ai veicoli provenienti da Via della Torretta, dalle ore 09:00 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze;
  • Via Ciciriello divieto di transito dalle ore 09:00 alle ore 18:00 del 30.6.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze;
  • Via de Simone, Via Maestri del Lavoro d’Italia, la strada denominata “Contrada Baroncino” nel tratto compreso tra Via Maestri del Lavoro e fino alla rotatoria posta all’ingresso dell’Aeroporto del Salento, Strada per Scuole Pie, divieto di transito e sosta dalle ore 12.30 alle ore 18:00 del giorno 30.06.2021 o, comunque, fino a cessate esigenze;
  • È istituito il divieto di sosta sulla Via del Lavoro del tratto compreso tra Via Prov.le per S.Vito e via Tacito e su Via Zanella dalle ore 9:30 alle ore 18:00 del giorno 30.06.2021, o comunque fino a cessate esigenze.
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Proseguono con grande successo e partecipazione i laboratori gratuiti proposti dal “Museo Ribezzo” di Brindisi, diretto dall’arch.Emilia Mannozzi, e riservati agli alunni delle scuole elementari e medie, nell’ambito del progetto “Lo sport nel mondo antico. Il gioco del puer romanus” e del progetto regionale “I Musei raccontano la Puglia”. Si tratta di percorsi ludico-culturali, con l’ausilio di linguaggi diversificati, che sono realizzati seguendo le norme di sicurezza sanitaria anti Covid 19.

Le attività hanno avuto inizio l’8 giugno e continueranno fino al 27 luglio, il martedì e il giovedì, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, per poi proseguire anche durante il prossimo anno scolastico. Ecco il programma e gli argomenti dei laboratori delle prossime settimane:

martedì 29 giugno: come giocavano i bambini nel periodo romano

giovedì 1 luglio:    letture animate con interazione lettore-ascoltatore

martedì 6 luglio:     come giocavano i bambini nel periodo romano

martedì 13 luglio:   come giocavano i bambini nel periodo romano

giovedì 15 luglio:    realizzazione partica di un  manufatto in argilla

martedì 20 luglio:   come giocavano i bambini nel periodo romano

martedì 27 luglio:   come giocavano i bambini nel periodo romano.

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Via Maroncelli, chiusura del traffico veicolare e pedonale nel tratto compreso tra via Bixio e via Grutti dal 28 giugno al 2 luglio. Con ordinanza dirigenziale n. 174 del 26/06/2021, il Comando di Polizia locale di Mesagne informa dell’istituzione del divieto di transito veicolare e pedonale nel tratto compreso tra via Bixio e via Grutti, in corrispondenza del passaggio a livello Km 54+211. L’interdizione al traffico è prevista dalle ore 22.00 di oggi, lunedì 28.06.2021, alle ore 22.00 del 02.07.2021. La chiusura si rende necessaria al fine di consentire in l’esecuzione in sicurezza di lavori urgenti nel tratto indicato.

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Le Asl pugliesi non insisteranno nel sollecitare dai pazienti il pagamento delle prestazioni di Pronto Soccorso non seguite da ricovero, precedentemente al 31 dicembre 2020. Lo stesso vale per i ticket  non versati per un'esenzione dichiarata ma insussistente. Sono le previsioni di una proposta di legge, proposta da Ignazio Zullo, Renato Perrini e altri - si sono aggiunte le firme di numerosi altri  consiglieri - approvata a larga maggioranza dalla terza commissione del Consiglio regionale, presieduta da Mauro Vizzino.
Ha avuto lo stesso esito la votazione di un emendamento, illustrato sempre da Zullo, che ha sostituito integralmente l'articolo unico, adeguando il testo alle osservazioni dell'ufficio legislativo del Consiglio e portando l'intervento normativo nell'ambito delle competenze regionali.  
Saranno quindi annullati e stralciati i relativi atti delle aziende sanitarie. Il problema è molto sensibile nella provincia di Taranto, in cui l'Asl ha inviato solleciti riferiti a debiti fin dal 2011 (la prescrizione è decennale), secondo la richiesta della Corte dei Conti di esigere i crediti.
L'iniziativa legislativa vuole venire incontro alle condizioni di povertà di tanti debitori, alle difficoltà di alcuni interessati di provare pagamenti effettuati anni prima, alla dubbia esigibilità di molti crediti e all’antieconomicità del recupero crediti da parte delle Asl, che distraggono risorse umane dai procedimenti amministrativi più recenti ed affrontano spese di notifica a fronte di incassi spesso esigui. In genere arriva a risultato meno del 10% delle procedure.

Nessuna novità sulla sospensione del servizio di trasporto disabili ai centri diurni nel Salento, nell'audizione dell’assessore regionale alla sanità Pierluigi Lopalco e dei direttori generali delle Asl Lecce, Taranto e Brindisi, richiesta dal vice presidente del Consiglio Regionale Cristian Casili e dal capogruppo La Puglia domani Paolo Pagliaro. Il problema riguarda l'area di Lecce e Brindisi, mentre il servizio viene erogato nelle altre province.
Casili ha rinnovato la richiesta di garantire uniformità di trattamento e di assistenza sul territorio regionale per le persone diversamente abili, per risolvere le gravi carenze di servizi nell'area salentina. Pagliaro ha fatto presente che il servizio è sospeso dal 7 maggio, riguarda 27 centri nel Leccese e 15 nel brindisino, con 500 dipendenti e costringe 1200 i pazienti a restare “murati” in casa o ad affidarsi al trasporto familiare, con spese e rischi.
Gli Assessorati regionali alla sanità e al welfare hanno presente il problema, causato dalle difficoltà di spesa in compartecipazione tra le Asl e gli ambiti territoriali, che non remunerano il servizio. L'assessore Lopalco ha assicurato che convocherà a breve un incontro per fare il punto della situazione e ricondurre quella salentina alle procedure adottate dalle altre Asl, a parità di norme.
La commissione sanità tornerà sul tema, ha concluso il presidente Vizzino, per promuovere un incontro risolutivo tra Regione, Asl e Anci, come proposto dal consigliere Antonio Gabellone o per adottare un'iniziativa di legge condivisa, come richiesto dal capogruppo Pagliaro.

Aggiornamento delle tariffe per le aziende che erogano prestazioni riabilitative: si terrà a breve l'incontro tra il Dipartimento salute della Regione e le organizzazioni della sanità privata, “per entrare nel tecnico” della questione. Si è appreso nell'audizione richiesta dai consiglieri Giuseppe Tupputi e Alessandro Leoci in terza commissione, alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni Aiop, Arsota, Aris.
Resta valido l'impianto dei regolamenti regionali emanati nel 2015 e nel 2019, che potranno subire semmai modifiche parziali. Le tariffe attuali sono state fissate 14 anni fa. Si parla di un adeguamento del 7%.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 28 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 4256 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 9 casi positivi: 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 casi di residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Non sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.660.485 test.

243.135 sono i pazienti guariti.

3.472 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.247

 così suddivisi:

95160 nella Provincia di Bari;

25581 nella Provincia di Bat;

19794 nella Provincia di Brindisi;

45150 nella Provincia di Foggia;

26916 nella Provincia di Lecce;

39456 nella Provincia di Taranto;

813 attribuiti a residenti fuori regione;

377 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

L’estate 2021 è alle porte e tra vaccini e Green Pass gli italiani guardano alle vacanze. Secondo i dati di Airbnb, stiamo assistendo ad un ritorno alla villeggiatura: le prenotazioni sono aumentate dal 33% nell’estate 2019 al 53% per quella 2021 mentre il turismo rurale è passato da un 21% nel 2019 al 37% di quest’anno.
 
Ma con la popolarità della casa vacanza online, aumenta anche il rischio di imbattersi in tentativi di truffa che prendono di mira gli utenti che per la prima volta si cimentano con la prenotazione fai da te della vacanza. Per stare più tranquilli Polizia Postale e delle Comunicazioni e Airbnb, la piattaforma di viaggio, hanno avviato una campagna per aiutare i meno esperti a riconoscere e stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi, individuando i profili di truffatori più comuni e i consigli per smascherarli.
 
Italiani più digitali: più frodi virtuali
Secondo l’Osservatorio Multicanalità del Politecnico di Milano e da Nielsen, lo scorso anno 30 milioni di italiani hanno effettuato almeno un acquisto online. Il settore dei viaggi, stando alla ricerca, è quello in cui più si utilizza il digitale: quasi 7 utenti su 10, il 65%, acquista una vacanza esclusivamente online oppure alternando online e offline. Nel 2020 con lo scoppio della pandemia le segnalazioni per reati informatici al Commissariatodips.it della Polizia Postale e delle Comunicazioni sono cresciute del 142% rispetto all’anno precedente.
Per semplificare la vita ai consumatori, è nata la Guida pocket In Vacanza come a casa: prenota e parti in tutta sicurezza, curata da Altroconsumo, Polizia Postale con Airbnb per aiutare soprattutto chi è alle prime armi a orientarsi quando prenota una casa vacanza online.
 
“Nonostante gli oltre 5,6 milioni di annunci disponibili, i tentativi di truffa sono estremamente rari e un team di assistenza è disponibile 24 su 24 a supporto degli ospiti. La riprova è che le frodi più comuni avvengono su altri siti e il nome di Airbnb è utilizzato per adescare la potenziale vittima perché è un brand che tranquillizza”, spiega Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia. “E’ importante che sia i contatti tra host e guest sia i pagamenti avvengano sempre all’interno del nostro sito o dell’applicazione, come indicato dai nostri termini di servizio. Airbnb infatti trattiene la somma al momento della prenotazione, riversandola  al padrone di casa solamente 24 ore dopo l'avvenuto check in”.
  

I profili dei truffatori
 
1. Il cervello in fuga. Questo finto proprietario si è appena trasferito all’estero, e non può mostrare la casa o accogliervi di persona, anche se ci tiene molto ad affittarvela. Per fugare eventuali dubbi, spiegherà che si tratta di lavoro. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di  bonifico internazionale. Comincerà subito a chiedervi documenti (utili per costruire la sua prossima falsa identità), condividere non meno di 2-3 bozze di contratto À la carte, in un sospettoso crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito  da una finta pagina di prenotazione Airbnb, una finta fattura Airbnb e una vera scomparsa dopo aver ricevuto una caparra importante.
 
2. Il tecnico informatico. L’host ha davvero creato un annuncio su Airbnb, ma appena chiedete informazioni tramite l’app vi propone per comodità di continuare la conversazione per posta elettronica. Il tempo di chiedervi un paio di cose sul vostro arrivo e vi manderà un’altra email informandovi che per un problema con l’aggiornamento del calendario l’annuncio non è al momento visibile nella ricerca (in realtà lo ha rimosso), e vi fornisce per comodità il link diretto, ovviamente ad un sito clone, molto simile ad Airbnb a un occhio poco esperto.
 
3. Il compare. Anche in questo caso l’host ha creato (da poco, troppo poco) un annuncio su Airbnb, sprovvisto di recensioni. La pagina vi convince e prenotate. Il truffatore è amichevole, gentilissimo e lieto che abbiate scelto la sua casa e vi proporrà addirittura un bello sconto. Come può permetterselo? Strizzandovi l’occhio, suggerisce di annullare la prenotazione con Airbnb e di trattare privatamente, così da risparmiare entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, l’amichevole complicità lascerà il posto ad un assordante silenzio: l’amicone è sparito e già a caccia di un’altra vittima.
 
I consigli per non farsi imbrogliare
 
1. Non pagate mai direttamente con bonifico. Se vi viene proposto di inviare una caparra, non fidatevi: è contrario ai termini del servizio di Airbnb. Pagate esclusivamente attraverso il sito, che in nessun caso prevede il bonifico come strumento di pagamento. Airbnb generalmente trattiene l’intera somma dalla vostra carta di credito e la inoltra all’host solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dandovi il tempo di entrare in casa e verificare che tutto sia come pubblicizzato.
 
2. Non comunicate fuori dal sito. Diffidate da chi vi propone di lasciare Airbnb per accordarvi privatamente con la promessa di uno sconto: è il preludio ad una richiesta di bonifico. Inoltre, non sarete più tutelati dalle garanzie della piattaforma. Restando nella chat dell’applicazione, potrete segnalare in qualsiasi momento al servizio clienti comportamenti sospetti.
 
3. Occhio a link condivisi via email o da altri siti. Diffidate da chi vi contatta tramite un sito di annunci dell’usato o un portale immobiliare generico dicendo di affidarsi ad Airbnb. C’è il rischio che vi condividano un link ad un sito fasullo.
 
4. Come riconoscere Airbnb dai cloni. Tutte le pagine di Airbnb hanno l’indirizzo che inizia con www.airbnb.it o .com, e un numero dopo la parola ‘rooms’, come nell’esempio: www.airbnb.it/rooms/30728582. Indirizzi più complicati o con una struttura diversa devono insospettirvi. Se non siete sicuri, potete cercare su un motore di ricerca il nome dell’annuncio (es. “Luminoso terrazzo Milano”) e “Airbnb” come parole chiave; dovrebbero comparire solamente le pagine legittime.
 

5. Leggete l’annuncio con attenzione. Un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Dovrebbero invece mettervi in allarme: un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni.
 
6. Airbnb non è un’agenzia immobiliare. Diffidate di chi vi dice di “aver dato incarico ad Airbnb” di mostrarvi la casa. Il sito infatti è solamente un portale di intermediazione, equidistante da host e guest. Non esiste “personale Airbnb con le chiavi”, come se si trattasse di agenti immobiliari.
 
7. Attenzione agli alloggi ‘esca’. Se una volta arrivati a destinazione vi si chiede un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario che lo ha reso momentaneamente inagibile, la cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.


La Polizia Postale e delle Comunicazioni - dichiara il Dirigente del Compartimento Polizia Postale di Bari Ida Tammaccaro – richiama l’attenzione degli utenti sull’importanza di agire in sicurezza sul web, fin dal momento della ricerca e prenotazione, per garantirsi un’estate serena e sicura da tutti i punti di vista. L’utilizzo di poche e semplici regole di prudenza e un pizzico di  sana diffidenza aiuta i cittadini ad individuare e limitare possibili rischi per mettersi al riparo da truffe e sgradevoli sorprese.

La Polizia Postale - continua la dott.sa Tammaccaro - vuole essere accanto ai cittadini con un’azione congiunta con chi tutela gli interessi dei consumatori e con gli operatori del settore, per contribuire a garantire vacanze tranquille.

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Non solo aria di libertà per i 4 milioni di cittadini pugliesi ma anche taglio dei costi per le imprese agricole con la fine dell’obbligo delle mascherine che fa risparmiare almeno 10 milioni di euro nelle campagne nel secondo semestre dell’anno in cui si concentrano le attività di raccolta della verdura, del grano e della frutta oltre, alla vendemmia e alla raccolta delle olive. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia sugli effetti del superamento dell’obbligo di indossare la mascherina all’aria aperta nel rispetto del distanziamento a partire dal 28 giugno.

“E' stato enorme lo sforzo delle imprese agricole per assicurare sicurezza e welfare aziendale nelle oltre 100mila aziende agricole, stalle e più di 5mila imprese di lavorazione alimentare, dove non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. “Si è trattato di uno sforzo necessario a garantire sicurezza che va riconosciuto e premiato – ha insistito Muraglia - quando l’emergenza ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza in Puglia che può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali”.

Una scadenza importante quella dello stop alla mascherine all'aria aperta – sottolinea la Coldiretti regionale - per circa 1.200.000 lavoratori nelle campagne pugliesi dove gran parte delle attività si svolge all’aria aperta con la possibilità di rispettare le distanze.

“In merito alle giornate di afa che stanno caratterizzando l'estate pugliese, l’ordinanza del presidente della Regione Puglia Emiliano è perfettamente in linea - spiega il presidente Muraglia - con quanto già avviene nelle campagne. Sia gli agricoltori che gli operai agricoli non possono materialmente lavorare oltre mezzogiorno, perché il caldo rende impossibile condurre le normali attività agronomiche che riprendono nel pomeriggio. La sicurezza e le condizioni di lavoro di chi vive e lavora in campagna sono valori imprescindibili per il popolo dei campi".

Non è un caso che – precisa la Coldiretti – riguardano l’agricoltura appena lo 0,3% delle 156.766 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia al 28 febbraio 2021. Si tratta – evidenzia la Coldiretti – della percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività mentre la percentuale in industria e servizi è del 97,6%. Anche per questo il 17% degli italiani ha scelto di trascorrere le vacanze estive 2021 in campagna, parchi naturali e oasi, tra verde ed enogastronomia, coniugando la voglia di normalità con la garanzia di stare in sicurezza senza rischiare gli affollamenti, secondo l’indagine Coldiretti/Notosondaggi sui cittadini che hanno deciso la destinazione delle ferie. La campagna è diventata così la seconda meta delle vacanze subito dopo il mare – sottolinea Coldiretti – proprio per effetto dell’emergenza sanitaria che ha fatto cambiare i programmi di una fetta consistente della popolazione nazionale. Gli agriturismi, peraltro, spesso situati in aree rurali in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – conclude la Coldiretti Puglia – le mete turistiche dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

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