Redazione

Il polo BiblioMuseale e il Polo tecnico professionale “Messapia” realizzano il video “La chiave della saggezza. E troverò la luce nei tuoi occhi”, aderendo a “Museum at Night Challenge”. Con la conclusione dell’anno scolastico, volge anche al termine il ciclo annuale di progetti inseriti nella convenzione tra il Polo BiblioMuseale di Brindisi, diretto dall’Arch. Emilia Mannozzi, e il Polo tecnico professionale “Messapia”. diretto dalla DS Prof.ssa Rita Ortenzia De Vito, nell’ambito del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), rivolto agli studenti del III, IV e V anno, “Indirizzo Servizi Culturali e di Spettacolo e Operatore Grafico”. E’ stato prodotto dagli studenti un video del Museo Archeologico “Ribezzo” ai fini della partecipazione alla catena virtuosa partita dal Belgio e che ha visto i luoghi della cultura italiani, ed europei tutti, “sfidarsi” in una vera e propria catena virtuosa sui social, attraverso la diffusione di video e foto notturni.

Scopo di questa lodevole, ludica ed intrigante iniziativa è raccontare cosa accade nella propria istituzione culturale quando essa è chiusa al pubblico e le luci al suo interno si spengono.

In ultimo, le parole sempre eterne di Lucrezio renderanno ancora più significative le immagini del video proposto: “Non saranno la luce e il chiarore del sole a farci uscire dalle tenebre, ma la conoscenza delle cose”. Infatti, le statue ed ogni altro reperto custodito nei musei o in altri luoghi della cultura sopravvivono alle tenebre dell’oblio attraverso gli occhi di un visitatore attento.

Il video “La chiave della saggezza. E troverò la luce nei tuoi occhi”, ideato e progettato da Emilia Mannozzi e Gianluigi Strafella, è stato realizzato dagli studenti, Azzurra Malorzo, Desirè Guttigliere, Sara Lipari e Gabriele Recchia (classe 4 E) dell’istituto “De Marco” - Polo Tecnico professionale Messapia, nella veste di attori, operatori di ripresa e montaggio, sotto l’eccellente regia del filmmaker prof. Gianluigi Strafella. 

Il video è visibile sulla pagina istituzionale Facebook del Museo Ribezzo.

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Per l’estate 2021 il centro storico della città di Mesagne si sta organizzando per presentarsi con un look differente e, soprattutto, con un’offerta gastronomica variegata. Infatti, sono diverse le nuove attività che si preparano ad aprire i battenti. Ovunque si vedono piccoli cantieri per migliorare il look dei ristoranti. C’è chi sta ritinteggiando, chi aumenta gli spazi a sedere e tanti che stanno creando nuove strutture per la movida. Tanti i locali che offriranno ai turisti e ai vacanzieri dei paesi limitrofi nuove occasioni di divertimento. Da piazza Vittorio Emanuele II a piazza Criscuolo, passando per via Albricci e soffermandosi in piazza dei Commestibili e via Lucantonio Resta.

Sarà un percorso enogastronomico che, se le previsioni degli anni scorsi verranno confermate, accoglierà migliaia di visitatori. Anche piazza Orsini del Balzo vedrà la presenza di nuovi spazi per la ristorazione, ma il mood di quest’anno sarà lo street food. Su questo fronte sono almeno quattro i locali in cui verrà servito del cibo da strada. Tutti di qualità e pensati per un target giovanile. In piazza Criscuolo, l’ex piazza dei barbieri, è quasi pronto un angolo in cui verranno serviti panzerotti salentini di tutti i gusti. Il proprietario, sembra essere, un vip di caratura nazionale. Considerando la scelta culinaria e le persone che lo gestiranno potrebbe diventare la nuova attrazione turistica della città. Sempre in questa piazza un giovane imprenditore sta investendo per rendere più accogliete un piccolo anfratto. Dove un tempo c’era un forno per le famiglie è nato uno spazio dedicato ai giovani.

Su via Albricci la farà da padrona la cucina giapponese con una scelta di piatti creati da chef provenienti dal Paese del dragone. Rimanendo sempre sull’asse principale del centro storico, che va da piazza Sedile alla porta Piccola, due imprenditori stanno aprendo altrettante tavole calde per offrire pizze al taglio e altri cibi succulenti da consumare camminando sulle antiche chianche, ristrutturate dopo il passaggio dei nuovi tronchi di acqua e fogna. In piazza dei Commestibili sembrerebbe, almeno per il momento, che non ci saranno grosse aperture.

Questo spazio sarà appannaggio delle attività già esistenti e che hanno dovuto sopportare in tutti questi mesi una chiusura difficile. Piazza Orsini tornerà ad essere il salotto buono della città con spettacoli musicali, teatrali e un’offerta enogastronomica di qualità. Le potenzialità per ritornare ad una vita normale ci sono tutte. “Il centro storico sarà arredato in maniera suggestiva – ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli -. I ristoratori, ad esempio, renderanno maggiormente belli i loro spazi, nascondendo, tra l’altro, i bidoncini dei rifiuti differenziati che saranno occultati dietro dei caratteristici separé”. Infine, il primo cittadino ha assicurato che “quest’anno ci sarà un ulteriore miglioramento ambientale. Inoltre, tra pochi giorni, laveremo a fondo le chianche del centro storico per togliere i ricordi dei cantieri presenti nei mesi sorsi”. Infine, dal prossimo 11 giugno ci sarà la chiusura del centro storico che diventerà una grande isola pedonale.   

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Oncologia di Francavilla Fontana, precisazione della direzione generale Asl. In riferimento alle notizie relative all’Oncologia del Camberlingo di Francavilla Fontana, la direzione generale della Asl precisa che lunedì 7 giugno era ancora in corso la ricollocazione dell’ambulatorio oncologico della Medicina nei locali situati al quarto piano, nella Unità operativa di Medicina interna, dove si trovava originariamente fino a un anno fa. Un rientro previsto da tempo e comunicato con largo anticipo dalla direzione generale. 

Per quanto riguarda lo stato dei locali al quarto piano si fa notare che fino a sabato 5 giugno quelle stanze di Medicina sono state temporaneamente utilizzate dalla Chirurgia generale per i ricoveri dei pazienti sottoposti a interventi e sono spazi idonei all’accoglienza degli utenti.
Gli spazi liberati al quinto piano, invece, sono stati destinati ad accogliere l’Unità operativa complessa di Oncologia costituita da un day hospital e un ambulatorio oncologico, già operativi da ottobre 2020, che seguono al momento più di 400 pazienti e nella giornata di ieri hanno erogato regolarmente le prestazioni previste. Al quinto piano sarà attivata a breve anche un’unità di degenza con dodici posti letto.

DH onco-ematologia BR, Amati: “Situazione grave. Soldi ci sono ma si attende una semplice lettera”

“È gravissima la situazione logistico-organizzativa del Day hospital di onco-ematologia di Brindisi: 130 pazienti al giorno in pochissimi metri quadri, con il personale che fa salti mortali per assicurare cura e dignità. Eppure servirebbe una semplice lettera per attivare il procedimento di realizzazione della nuova struttura, dopo che da diversi mesi abbiamo pure individuato la fonte di finanziamento. A questo punto attenderò non più di sette giorni, trascorsi i quali non risparmierò iniziative”. Lo dichiara il presidente della commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Nel sopralluogo di questa mattina, accompagnato dai direttori delle Unità operative interessate Saverio Cinieri e Domenico Pastore, ho avuto modo di rendermi conto, ancora una volta, di una situazione strutturale e logistica al limite della ragionevolezza. Stanze di trattamento super affollate e anguste, corridoi occupati dagli schedari, sale di attesa insufficienti, ambulatori adattati in spazi ridotti, suddivisioni interne con paraventi e numerose altre criticità. 
Sono mesi che seguo il problema, aiutando la Direzione generale nel reperire i fondi necessari alla realizzazione della nuova struttura, individuati nei residui non spesi dell’art. 20 della legge 67 del 1988. 
Più volte ho sollecitato l’invio di una semplice relazione alla Regione per ottenere l’autorizzazione all’uso di quei fondi, così da partire con i lavori. 
Per quanto sia noto il mio impegno ad aiutare la Asl di Brindisi nel risolvere i problemi, a volte anche svolgendo mansioni di portalettere, non posso tacere di fronte a questa inerzia, confidando di ritrovare già da domani un chiaro segnale d’interesse da parte della dirigenza Asl e in particolare del suo ufficio tecnico”. 

Nota del Consigliere regionale Alessandro Leoci. “Stamani ho visitato il Castello Alfonsino di Brindisi, scoprendone la storia e il fascino. Dopo due anni e mezzo di lavori realizzati grazie a un finanziamento del Ministero per la Cultura, il Castello è stato riaperto al pubblico lo scorso 28 maggio. Una vero fiore all'occhiello per la Città di Brindisi. 
Il Forte a Mare, così come conosciuto dal pubblico, risale al Cinquecento ed è stato realizzato all'ingresso del porto sull'isola di S. Andrea a difesa delle incursioni turche e veneziane.
Ringrazio l'associazione Le Colonne per avermi guidato nella visita odierna. 
Il Castello infatti è visitabile su prenotazione con guida grazie all'associazione Le Colonne che si occupa della fruizione del bene, garantendo l'accesso quotidiano ai visitatori. Come ho potuto constatare sono molteplici i turni di guida ed è garantito il rispetto delle norme di sicurezza. Spero che sempre più visitatori possano apprezzarne la bellezza”.

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Una brusca frenata che allontana ancora di più i negozi dalla ripresa: ad aprile le vendite non alimentari delle piccole superfici sono ancora 6,2 punti percentuali – circa 2,5 miliardi di euro – sotto il livello di febbraio 2020, l’ultimo mese prima della pandemia. Uno stop dovuto in primo luogo alle restrizioni, che hanno deviato la spesa delle famiglie dalla rete del retail fisico all’online: nello stesso periodo l’e-Commerce segna un vero e proprio boom, con una crescita del 36,1%.

Così l'Ufficio di Presidenza della Confesercenti Brindisi commenta, in una nota, i dati diffusi da Istat sul commercio al dettaglio di aprile.

“L’auspicio è che il Pnrr rappresenti davvero quella svolta tanto attesa, la strada per la ripresa è ancora lunga: per le imprese del commercio, terziario e turismo fiaccate dalla pandemia non basta riaprire per recuperare tutto il terreno perso.

Si dovrà, necessariamente, concentrare le energie per dare una scossa forte al rilancio dei consumi delle famiglie ed alla ripresa della domanda, per rimettere in moto il Paese e consolidare il rilancio dell’economia.

Ma si dovrà pure intervenire con misure mirate al riequilibrio della concorrenza tra i vari canali distributivi: dall’inizio della pandemia, la chiusura forzata di mercati, negozi e centri commerciali ha favorito l’online e fatto crollare le vendite non alimentari di tutti i comparti del retail fisico, dai negozi (-6,2%) al commercio ambulante e fuori dai negozi (-5,9%).

Una distorsione che va affrontata e risolta con decisione. Da questo punto di vista la tassa sulle multinazionali è un passo in avanti, ma decisamente troppo timido, che garantisce ai giganti del web una tassazione agevolata da piccolissima impresa”.

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Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 6 giugno. Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 6 giugno 2021 risultano essere positivi 362 soggetti, di cui 184 donne (50,8%) e 178 uomini (49,2%), con età mediana di 40 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 74 nella fascia 0-18 anni, 242 tra 19-64 anni, 33 tra 65-79 anni, 13 negli 80 e oltre.

I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” 128 (35,4%), “contatto con caso accertato” 118 (32,6%), “screening” 8 (2,2%), “rientro da area a rischio” 1 (0,2%); in 107 casi (29,6%) il fattore di rischio non è definito.

L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute degli attualmente positivi descrive 179 (49,5%) soggetti paucisintomatici, 151 (41,7%) asintomatici, 22 (6,1%) con sintomatologia lieve, 3 (0,8%) con quadro severo, 4 (1,1%) critici e 2 (0,6%) in fase di guarigione; per 1 soggetto (0,2%) il dato non è noto.

Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 122 a Brindisi, 99 a Francavilla Fontana, 24 a Mesagne, 23 a Torchiarolo, 15 a Oria, 15 a Villa Castelli, 11 a Ostuni, 11 a San Vito dei Normanni, 9 a Latiano, 8 a Fasano, 6 a Cellino San Marco, 5 a Ceglie Messapica, 5 a San Pietro Vernotico, 2 a San Donaci, 2 a San Michele Salentino, 2 a Torre Santa Susanna, 1 a Carovigno, 1 a Erchie,1 a San Pancrazio Salentino, 0 a Cisternino. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Torre Santa Susanna, Brindisi, Francavilla Fontana, Oria, Ceglie Messapica.

Nel periodo compreso tra il 24 febbraio 2020 e il 6 giugno 2021, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 113.402 residenti nella provincia di Brindisi, pari a 290,4 soggetti ogni 1.000 residenti.

Per 92.309 (81,4%) soggetti sottoposti a test è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa il 43% dei casi. Dei 113.402 soggetti sottoposti a tampone molecolare, 19.339 (17,1%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 495,3 casi x10.000 residenti; si conferma il trend dei casi in decremento. I positivi comprendono 9.965 donne (51,5%) e 9.374 uomini (48,5%) e l’età mediana è pari a 44 anni.

Il tasso di letalità è pari a 1,9%, inferiore al corrispettivo tasso pugliese del 2,6%. All’aumentare dell’età si osserva un incremento di tale tasso, mentre nella fascia 0-29 anni non si registrano decessi. Sono 374 i decessi totali: 293 casi tra persone che hanno tra 70 e 90 anni e più; 51 tra i 60 e i 69 anni, 22 casi tra i 50 e i 59, 6 casi tra i 40 e i 49, e 2 nella fascia 30-39.

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“C’è anche un pezzo importante di Puglia che ha contribuito attivamente a questa complessa sperimentazione”. Commenta così l’Assessore Regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco, l’approvazione da parte della Food and Drug Administration statunitense del primo farmaco per l’Alzheimer.

“Si tratta – ha spiegato Lopalco –  di un primo farmaco dopo vent’anni di ricerca che sembra poter aiutare i malati, agendo in modo specifico il contrasto al processo degenerativo della malattia e che non si limita ad aggredire i sintomi della demenza. Non parliamo di guarigione dalla malattia, ma certamente di un passo avanti nella giusta direzione. A questa ricerca ha contribuito in maniera determinante l’equipe del professore Giancarlo Logroscino, luminare della Neurologia e Direttore del Centro Malattie Neurodegenerative di Tricase, centro innovativo di sperimentazione e ricerca. Al professor Logroscino e alla sua equipe vanno i complimenti e l’incoraggiamento dell’intera comunità pugliese. La crescita delle conoscenze, soprattutto in ambito medico, è sempre stata vettore di sviluppo e oggi forse lo è più che in ogni altro momento della storia. Come amministrazione regionale vogliamo fortemente creare in Puglia un ambiente fertile per la ricerca biomedica, per facilitare il lavoro di professionalità di così alto livello”.

L'Alzheimer è una malattia neurologica progressiva che danneggia le funzioni cognitive e mina l’indipendenza di milioni di persone in tutto il mondo. Oggi più di 40 milioni di persone in tutto il mondo vivono con l’Alzheimer e demenze correlate. Secondo il Rapporto mondiale dell'Alzheimer's Disease International, nel 2015 circa 10,5 milioni di persone in Europa sono affette dal morbo di Alzheimer e relative demenze. Secondo l’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità in Italia il numero delle persone affette dal morbo di Alzheimer e relative demenze supera il milione. E questi numeri sono in crescita.

Questa malattia non distrugge solo la qualità della vita ma riduce anche la sopravvivenza e colpisce molte persone: infatti, è la terza principale causa di mortalità sopra i 65 anni, dopo il tumore e le malattie cardiache.

La malattia di Alzheimer viene solitamente diagnosticata nelle persone di età pari o superiore a 65 anni, ma inizia prima, con sottili alterazioni neurologiche che si verificano anni o addirittura decenni prima che compaiano i sintomi. Molte persone stanno già avendo i primi, spesso non riconosciuti, segni di lieve deficit cognitivo (Fonte sito BIOGEN);

Approvazione del Farmaco da parte del FDA

La Fda (Food and Drug Administration) ha approvato per la prima volta in quasi 20 anni un farmaco contro l’Alzheimer. L’azienda farmaceutica americana Biogen ha creato un anticorpo monoclonale: l’Aducanumab.

Il prodotto di Biogen, stando a quanto dice la FDA stessa, è il primo trattamento unico nel suo genere approvato per il morbo di Alzheimer dal 2003 ed è la prima terapia che mira alla fisiopatologia della malattia;

Sono stati coinvolti in tutto il mondo 220 centri di cui il 60% in USA e Canada; quattordici i Centri Italiani

Tra i best enroller vi è il Centro per le Malattie Neurodegenerative e l’Invecchiamento Cerebrale dell’Università di Bari presso l’AO Pia Fond. Card. G. Panico. Il Centro, riconosciuto da Regione Puglia come centro di eccellenza di riferimento pugliese per le malattie neurodegenerative dal 2011 è un centro clinicizzato con accordo tra Uniba ed Pia Fondazione Panico nel 2011.

Il professore Logroscino, barese e Professore Ordinario dell’ateneo barese, è uno dei più importanti scienziati italiani e del mondo sulle malattie neurodegenerative. Dopo un trascorso come professore ad Harvard, la più importante università al mondo, ha decido di rientrare e proporre a Tricase il modello di Centro avanzato per la diagnosi precoce sulle malattie neurodegenerative. “L’esperienza del Centro di Tricase – ha dichiarato il professore Logroscino – fortemente voluto da Regione Puglia e dall’Università di Bari, è la prova di come la ricerca di qualità e l’eccellenza scientifica possa essere fatta anche nella Regione Puglia e in posti considerati “fuori dai grandi flussi” di finanziamenti come le grandi città metropolitane del nord Italia e del nord Europa. Il lavoro del nostro Centro ha interessato negli anni diversi ricercatori molto giovani e molti pazienti. A loro dobbiamo questo grande risultato che speriamo possa ora essere portato in Europa con l’approvazione dell’EMA dopo un ulteriore round di giudizio presso l’agenzia Europea”.

Secondo Logroscino “il lavoro da fare per combattere la malattia è ancora tanto e molto dobbiamo ancora imparare sulle cause della patologia, ma io ed i miei colleghi pensiamo che la notizia di questi giorni sia di importanza storica per il mondo delle neuroscienze e delle malattie croniche. Chiaramente pur nella consapevolezza della importanza del traguardo raggiunto è importante anche dispensare una nota di cautela poiché sono ancora molti i quesiti ancora aperti: sulla entità dell’effetto benefico, sulla identificazione dei migliori responder, sull’efficacia del farmaco in presenza di altre patologie cerebrali come succede nelle fasce di età più anziane, sui possibili effetti collaterali”.

Una delle attività del Centro in questi anni è stata quella di garantire l’accesso cure sperimentali ai cittadini pugliesi al pari di quelli degli Stati Uniti, del Canada e di altre parti del mondo. “Quando al nostro Centro  - ha spiegato il Professore Logroscino – si presentano pazienti che chiedono di poter entrare a far parte delle sperimentazioni, capisco di come, anche grazie al nostro lavoro e la nostra perseveranza, molto è cambiato anche nella cultura della popolazione pugliese e si sono aperti nuovi percorsi di speranza”.

La Regione Puglia in attesa dell’approvazione di EMA è consapevole delle problematiche dell’arrivo del nuovo farmaco e si impegnerà ad adeguare la rete dell’assistenza alle necessità distributorie di questo e di altri farmaci nel settore del declino cognitivo e delle demenze, per rispondere alle aspettative dei cittadini pugliesi.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 8 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 8302 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 134 casi positivi: 19 in provincia di Bari, 34 in provincia di Brindisi, 39 nella provincia BAT, 8 in provincia di Foggia, 18 in provincia di Lecce, 18 in provincia di Taranto. 2 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti.

Sono stati registrati 17 decessi: 9 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.542.091 test.

227.679 sono i pazienti guariti.

17.331 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 251.572 così suddivisi:

94.734 nella Provincia di Bari;

25.427 nella Provincia di Bat;

19.483 nella Provincia di Brindisi;

44.928 nella Provincia di Foggia;

26.687 nella Provincia di Lecce;

39.151  nella Provincia di Taranto;

800   attribuiti a residenti fuori regione; 62  provincia di residenza non nota.

FASANO - Un programma di 15 eventi tra arte, musica e cinema nella splendida cornice del Minareto per un appuntamento ormai fisso e consolidato dell’estate fasanese. E’ il Festival metropolitano «Bari in Jazz»,  che si svolgerà come tradizione a Selva e che arricchisce di ulteriori chicche il ricco cartellone di «Wow!Fasano» il programma di appuntamenti realizzato dall’amministrazione comunale.

Si parte a metà luglio e si prosegue per tutto il mese di agosto con i tradizionali «live» ai piedi della residenza costruita da Damaso Bianchi agli inizi del ‘900 che, incastonata tra le colline, regala uno splendido panorama su tutto il territorio di Fasano.

Ad aprire il festival il 15 luglio sarà l’inaugurazione di una mostra fotografica che racconterà i momenti più salienti delle edizioni precedenti.

Si prosegue il 6 agosto con Mauro Gargano «Feed» (con Alessandro Sgobbio, Mauro Gargano e Christophe Marguet.  Due giorni dopo, l’8, appuntamento con il film «Let’s get lost» di Bruce Weber, documentario su Chet Baker. Il 9 ecco «Mondegreen» (overture 60° Alliance) con Gaudenz Niggli: Electronics. Felix Niggli: trumpet & Electronics. Lucas Niggli: drums.

Il 10 agosto Mattia Vlad Morleo e l’11 Livo Minafra. Si prosegue il 12 con Stefano Di Battista, il 13 con Marialy Pacheco, il 14 con «Masar» (Tunisia, india, France) Amine M’Raihi, Prabhu Eduard e Sylvain Barou.

Il 18 agosto proiezione del film «Michel Petrucciani – Body and soul» di Michael Radford (documentario sul pianista francese). Il 19 «L’escargot e la cantiga de la serena», il 20 Tommaso Cappellato, il 21 Tiziana Felle.

Ultimi due appuntamenti a fine mese con la proiezione di film. Il 27 agosto «Ray» di Taylor Hackfort (biopic su Ray Charles), il giorno dopo, il 28, «Bird» di Clint Eastwood (jazzistica di Charlie Bird Parker).

Info e biglietti disponibili su Ciao Ticket.

«Siamo orgogliosi di ospitare, anche questa estate, «Bari in Jazz» con il calendario dei live che sono un appuntamento immancabile al Minareto e con un programma che quest’anno si arricchisce con le proiezioni di quattro film sulla storia di artisti di successo  – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Sarà un’estate ricca di eventi su tutto il nostro territorio nell’ottica di una volontà precisa di far vivere ogni angolo di Fasano valorizzando le nostre location più belle. E in questo senso l’atmosfera magica che il Minareto regala consentirà, come nelle estati precedenti, di ospitare eventi ricercati e suggestivi».

Non solo «Bari in Jazz» però all’ombra del Minareto in questi anni: «Sin dal nostro insediamento ci siamo impegnati in una volontà precisa di rivalutazione della residenza realizzata da Damaso Bianchi – dice il primo cittadino – proponendo una serie di iniziative che facessero rivivere il Minareto. Penso ad esempio agli open day del Fai e alle iniziative in collaborazione con le scuole, tra cui un progetto che partirà a settembre prossimo e durerà fino a giugno. Il Minareto in questi anni è tornato a vivere e ci auguriamo che possa presto diventare ancora più bello con il progetto di restauro per il quale il Comune ha ottenuto un finanziamento di 800mila euro da parte della presidenza del Consiglio dei ministri che ci consentirebbe di avviare la riqualificazione della struttura in modo da farla vivere anche in altri periodi dell’anno e di elevare l’offerta turistica di Selva e di tutto il territorio. L’amministrazione ha completato tutto l’iter per ottenere il finanziamento e siamo in attesa di ulteriori sviluppi».

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