Redazione

FASANO - Una nuova palestra per Montalbano. Giovedì 10 giugno, nella scuola media «G. Fortunato», nella frazione di Fasano, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione dei lavori di completamento della palestra dell’istituto.

«Dopo decenni di anni di attesa finalmente Montalbano avrà una palestra dove i nostri studenti potranno fare sport e attività in sicurezza e in un luogo sicuro, efficiente e al passo con i tempi – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Questa struttura è un altro impegno che la nostra amministrazione porta a termine e che si inserisce nella politica di miglioramento dell’impiantistica scolastica e sportiva del nostro territorio, aspettando il palazzetto dello sport che sarà la ciliegina sulla torta della programmazione portata avanti in questi anni».

Interverranno: il sindaco Francesco Zaccaria, l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Pagnelli, l’assessore all’Edilizia Pubblica e Privata Gianluca Cisternino, il vicepresidente della Provincia di Brindisi Giuseppe Pace e la dirigente del settore Lavori Pubblici Rosa Belfiore.

L’evento si svolgerà nel rispetto di tutte le normative anti Covid-19 con obbligo di indossare la mascherina su naso e bocca e rispettare il distanziamento.

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Cellino San Marco. Si impossessa di un decespugliatore prelevandolo dal garage di un’abitazione privata, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco, al termine degli accertamenti anche mediante l’esame delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, hanno denunciato in stato di libertà un 30enne del luogo, per furto aggravato. L’uomo, il 24 maggio scorso, ha asportato un decespugliatore a scoppio dall’interno del garage dell’abitazione di un 70enne del luogo.

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Brindisi. Trovato in possesso di un arnese da scasso, denunciato.

A Brindisi, a conclusione degli accertamenti, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della locale Compagnia hanno denunciato in stato di un 35enne del luogo per possesso ingiustificato di grimaldelli o arnesi da scasso. In particolare, nel corso di un controllo alla circolazione stradale lungo la complanare SS 379 direzione sud, l’uomo è stato fermato alla guida della sua autovettura e, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di un arnese da scasso della lunghezza complessiva di 11 cm, celato nel marsupio indossato, sottoposto a sequestro.

CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, 1 MLN DI POMODORO DA EGITTO CONTAMINATO; DOP PUGLIA PER TUTELARE ‘MADE IN ITALY’. 

Il sequestro di concentrato di pomodoro proveniente dall’Egitto che risulterebbe secondo le indagini largamente contaminato da pesticidi per un valore di un milione di euro conferma l’allarme per l’importazione di cibi di bassa qualità con il rischio che vengano spacciati come Made in Italy. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base di quanto indicato dai Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Salerno nell’ambito dell’operazione Scarlatto due con il sequestro di un quantitativo record di a 821mila chili di semilavorato di pomodoro non conforme alle prescrizioni. Un prodotto conservato in fusti da 250 chili in attesa di essere lavorato e confezionato in barattoli e tubetti – sottolinea la Coldiretti - per essere venduto sugli scaffali come doppio o triplo concentrato di pomodoro. L’operazione segue di poche settimane il sequestro di migliaia di tonnellate di concentrato di pomodoro straniero inserito nel ciclo produttivo come pomodoro 100% toscano e conferma l’allarme per l’aumento delle importazioni in Italia di derivati di pomodoro del 23% nel primo bimestre del 2021 soprattutto dalla Cina con quantitativi che sono però praticamente raddoppiati dall’Egitto (+83%) rispetto allo scorso anno.

Proprio per rendere distintivo e valorizzare il pomodoro Made in Italy si è costituito presso la Coldiretti Foggia il Comitato promotore della D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) ‘Pomodoro di Puglia’ per avanzare la domanda di registrazione Ue che tuteli la produzione e la trasformazione del pomodoro allungato pugliese e per perfezionare l’opposizione formale al MIPAAF avverso il disciplinare di produzione pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 marzo scorso per il riconoscimento della IGP ‘Pomodoro Pelato di Napoli’.

La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, riferisce Coldiretti Foggia sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia, mentre in Campania 2.490.080 quintali su una superficie di 3.976 ettari.

La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Foggia - con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).

“E’ a tutti nota la posizione di Coldiretti sull’importanza dell’origine del prodotto agricolo alla base dei cibi trasformati che arrivano sulle tavole dei consumatori, per cui numerose sono state le battaglie per arrivare all’etichettatura certa dell’origine dei prodotti agroalimentari. Per i prodotti DOP è previsto che tutto il processo produttivo avvenga nell’area delimitata dal disciplinare di produzione, trasformazione e confezionamento inclusi”, afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.

L’operazione dei Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Salerno è stata presentata all’indomani della Giornata Mondiale Onu della Salubrità Alimentare, promossa da Fao e Oms a planetario il 7 giugno con l’Italia che si classifica tra i Paesi più sicuri al mondo secondo la Coldiretti. In Italia sul totale dei 297 allarmi alimentari che si sono verificati nel 2020 sulla base delle elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf), solo 51 (17%) - sottolinea la Coldiretti – hanno riguardato prodotti con origine nazionale, 146 provenivano da altri Stati dell’Unione Europea (49%) e 100 da Paesi extracomunitari (34%). In altre parole – precisa la Coldiretti – oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall’estero.

Un risultato ottenuto anche alla battaglia per la trasparenza della Coldiretti che ha portato tra l’altro all’entrata in  vigore dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine per pelati, polpe, concentrato e altri derivati del pomodoro era arrivato grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 47 del 26 febbraio 2018, del decreto interministeriale per l’origine obbligatoria sui prodotti come conserve e salse, oltre al concentrato e ai sughi, che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro. Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano però la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare, considerato che l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali – conclude Coldiretti Puglia -  rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.

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In occasione dei 97 anni dall’omicidio di Giacomo Matteotti giovedì si svolgerà a Mesagne una pièce teatrale dal titolo "Una fetida ruina". Il coraggio delle passioni”, ideata dall’avvocato Carmelo Molfetta. Il penalista, infatti, ha unito la passione per il giornalismo a quella per il teatro e n’è uscita fuori una rappresentazione che ricostruisce l’uccisione di Matteotti, segretario del Partito socialista unitario. Infatti, il 10 giugno 1924, intorno alle ore 16,30, il deputato socialista Giacomo Matteotti veniva rapito ed ucciso da un gruppo di sgherri fascisti, dopo che il 30 maggio, con uno strepitoso intervento alla Camera dei Deputati, aveva denunciato i brogli elettorali compiuti dal fascismo, indicando Mussolini quale responsabile e chiedendo l’annullamento delle elezioni. Ricordando questi episodi, il 10 giugno 2021 alle ore 20,30 presso la piazza d’Armi del castello Normanno-Svevo di Mesagne, le associazioni Anpi "E. Santacesaria", "Giuseppe Di Vittorio" e "Borgo Nuovo" hanno organizzato la rappresentazione teatrale sul delitto Matteotti, ideata da Carmelo Molfetta per la regia di Carla Orlandini.

“L’idea covava da molto tempo ed il testo del mio secondo lavoro è pronto da più di un anno”, ha spiegato Molfetta che ha trovato nelle tre associazioni organizzatrici l’entusiasmo di portare in scena una ricostruzione politica curata nei minimi particolari. “Il comune interesse delle tre associazioni nel ricordare l’omicidio dell’onorevole deputato socialista Giacomo Matteotti ha consentito la concreta realizzazione della rappresentazione teatrale con la regia di Carla Orlandini”, ha confermato il legale che ha voluto estendere il ringraziamento “all’Amministrazione comunale che ha accolto e condiviso ben volentieri questa iniziativa contribuendo in modo fattivo alla realizzazione tecnica dell’evento”. La rappresentazione, "Una fetida ruina". Il coraggio delle passioni”, potrebbe essere inserita in un cartello di eventi a carattere nazionale che si sta realizzando in occasione del centenario dell’omicidio di Matteotti, previsto per il 10 giugno 2024. Infatti, è stato istituito un comitato celebrativo nazionale che organizzerà gli eventi sul territorio nazionale. “Noi contiamo di poterci inserire in quel contesto – ha concluso Molfetta - perché siamo fiduciosi sulla bontà della nostra iniziativa. Nel corso del lasso di tempo che ci separa contiamo anche di portare nelle scuole questa rappresentazione teatrale”.

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Nella giornata di ieri a Ostuni è stato presentato il libro “la lingua va ......dove la porta il cuore” una raccolta di versi e poesie in occasione della “Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali”.

L’iniziativa promossa dalla Pro Loco Ostuni Marina con la collaborazione dell’Unitre, vuole dimostrare che il Dialetto è vivo e vegeto non solo perché poggia su un ricco e prezioso patrimonio storico e culturale oltre che sulla capacità di esprimere al meglio il mondo degli affetti e delle emozioni, ma anche di storie e di ricordi che attraversano la vita personale e sociale di ieri e di oggi.

Insomma una bella occasione per dare conto dell’amore per la lingua natia e provare a diffonderlo alle nuove generazioni anche attraverso opportune iniziative.

Il 30 Luglio alle ore 21.00 la Pro Loco Ostuni Marina e L’Unitre presenteranno la “RACCOLTA”nel Chiostro San Francesco e sarà una serata all’insegna del trinomio Cultura ,Arte e Musica.

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Le recenti esternazioni del Responsabile del Dipartimento Salute della Regione Puglia, che promette un piano di recupero delle decine di migliaia di prestazioni sanitarie dimenticate in questi mesi a causa del COVID, da attuare con prestazioni aggiuntive e in straordinario, tenendo reparti aperti e macchinari accesi dalle 8 alle 20, facendo ricorso a finanziamenti governativi (fino a 35 milioni di euro, vedi Repubblica del 23 maggio u.s.), ci spingono a tornare sul tema su cui più volte siamo intervenuti.

In realtà le problematiche sono più vecchie e sistemiche e le liste d’attesa lunghe sono evidenza di epoche antecedenti alla pandemia COVID19, che ha stressato le disfunzioni organizzative.

E’ di tutta evidenza che nei nostri territori il tempo di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche supera ormai sempre più spesso i tempi massimi di attesa, che per le prestazioni differibili  devono essere 30 giorni per le visite  e 60 giorni per gli accertamenti diagnostici, con grave disagio dei nostri concittadini che vedono a rischio la propria salute e che si vedono costretti quando si può economicamente a rivolgersi al privato o altrimenti sempre più spesso a rinunciare alle cure.

Il governo delle liste di attesa deve fare i conti, nella nostra Regione, con molteplici disfunzioni organizzative e strutturali:

 la difficoltà a rispettare leggi e norme, come il Piano Nazionale Gestione delle Liste di Attesa sia quello dell’ottobre 2010, che il recente PNGLA del febbraio 2019, nei quali era chiaramente previsto il ricorso a prestazioni aggiuntive o il ricorso ad attività intramoenia a favore delle ASL, spettando al cittadino il pagamento del ticket se dovuto, per abbattere i tempi delle prenotazioni;

 le ripercussioni del Piano di Riordino Ospedaliero fortemente voluto da Presidente Emiliano sul sistema sanitario e sui cittadini;

 l’assenza di riscontri sui tempi e sullo stato della riconversione delle strutture chiuse, la realizzazione di quanto previsto, oltre che una riqualificazione delle strutture rimaste;

 la mancata attenzione al fabbisogno di posti letto per acuti, attraverso ragionamenti epidemiologici e non ragionieristici, in particolare nella nostra ASL BR, il più basso della Puglia, accettato senza alcuna critica dal Direttore Generale della nostra ASL ( 2,37 per acuti, standard che scende ancora di più nella realtà tenendo conto dei posti letto realmente attivati, senza sottacere la carenza di posti letto per il post acuzie) che non possono garantire la corretta gestione della domanda di salute della popolazione;

 il mancato potenziamento del territorio per garantire iter diagnostici e terapeutici rapidi , efficaci ed efficienti;

 la mancata presa in carico territoriale delle cronicità, le dimissioni protette e le cure domiciliari integrate;

 la mobilità passiva che incide sui costi della sanità pugliese, oltre al costo sociale per i cittadini; 

 la mancata attenzione alle fasce deboli della popolazione, i portatori di disabilità, gli anziani, la salute mentale e le dipendenze, aree su cui dovrebbero vigilare anche i Sindaci dei Comuni della nostra Provincia, nell'esercizio delle prerogative di Autorità Sanitaria Locale (vedi art. 32  della legge 833/78, art. 117 del D.L. 112/1998 e anche il DL 24 dell'8 marzo 2017 sulla "Sicurezza delle cure").

Insomma, anziché proclami proponiamo di entrare nel merito delle questioni, riconoscendo che la pandemia COVID 19 ha stressato i nodi critici della sanità pugliese e brindisina; chiediamo di discutere delle politiche sanitarie che si stanno attuando e si intendono adottare nei prossimi anni con il Presidente Emiliano e con l’Assessore alla sanità Lopalco, cui chiediamo un incontro, per trovare soluzioni valide a difendere il “bene comune salute” e il  diritto costituzionale (art. 32) dei cittadini alle cure migliori possibili.

Fulvio Picoco

Resp. Sanità PRC Brindisi

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Il 2020 non sarà ricordato solo come l’anno del COVID. Certamente non lo dimenticherà Danilo Romualdo Cavallo, premiato ancora una volta come miglior Consulente Generali Italia di zona. Un riconoscimento che assume un particolare significato in un anno difficile come il 2020.

A dirlo il Dott. Arturo Verdi, Dirigente Area Manager di Generali Italia, che accompagnato dal Dott. Andrea Aresta (Manager di Zona), dal Dott. Carmine Di Ruberto e dall’Agente Generale di Brindisi Porto Tony Speciale, ha insignito il Consulente con una speciale targa premio. Il prestigioso riconoscimento, si legge nella motivazione, premia l’assistenza prestata dal Rag. Cavallo Danilo alla Clientela anche nei giorni più difficili della pandemia e ne valorizza per questo gli eccellenti risultati raggiunti anche nel 2020.

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FASANO Lezioni gratuite di inglese per tutti gli operatori economici del territorio per fornire elementi di base di conoscenza della lingua nell’ottica di un miglioramento dell’offerta turistica.

Questo l’obiettivo raggiunto dalla seconda edizione del corso di inglese «Entry Level» che si è concluso oggi, lunedì 7 giugno, con la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione.

Il progetto si è svolto in 10 lezioni online per la durata complessiva di 40 ore. Tutte le spese sono state coperte dall’amministrazione comunale che ha fornito anche il materiale didattico. Le lezioni sono state tenute dal docente madrelingua Tomas Eblett che ha insegnato ai partecipanti gli elementi essenziale dell’inglese commerciale.

«Questa iniziativa, fortemente voluta dalla nostra amministrazione e in particolare dall’assessore Amati che ringrazio per l’impegno, risponde a una precisa volontà: elevare la qualità della proposta turistica nell’ottica di un’offerta migliorativa e sempre più ambiziosa – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Perché l’innalzamento del livello dei servizi offerti passa sempre attraverso un continuo aggiornamento e una costante formazione. Fasano nel 2019 è stata la quinta città in Puglia per numero di presenze. Delle oltre 650mila presenze registrate, 262mila sono state costituite da stranieri a conferma di un turismo sempre più internazionale che attira nella nostra regione persone di ogni parte del mondo. E’ quindi importante essere preparati per offrire un’accoglienza di qualità, in grado di rispondere nel modo migliore possibile alle esigenze dei nostri ospiti».

 «Lo scorso anno abbiamo dovuto rinunciare al progetto a causa della nota emergenza sanitaria, ma quest’anno – spiega l’assessore alle Attività Produttive Luana Amati – siamo riusciti a organizzare e portare a termine il corso per tutti gli operatori commerciali e turistici del territorio. Un’opportunità importante, quella di migliorare il proprio livello di conoscenza dell’inglese, soprattutto in ottica dello sviluppo turistico del nostro territorio. La risposta degli operatori del settore è stata entusiasta, nonostante le oggettive difficoltà del periodo che stiamo vivendo, ma la professionalità dell’insegnate e la voglia di migliorarsi degli operatori fasanesi, hanno permesso un risultato positivo del corso».

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Uniti per rinnovare l’offerta turistica e avviare una nuova narrazione del territorio, è questo l’intento del protocollo d’intesa che sigleranno nei prossimi giorni i Sindaci di Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne e Pompei.

Al centro di questo progetto, presentato lunedì 7 giugno alla presenza del Prefetto di Brindisi Carolina Bellantoni e dei Sindaci Antonello Denuzzo, Cosimo Maiorano e Toni Matarrelli, c’è la figura del Beato Bartolo Longo.

“Oggi – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – insieme ai Sindaci Maiorano e Matarrelli abbiamo posto le basi per una prova di maturità. Ci siamo impegnati a superare la logica della divisione per abbracciare quella della condivisione. È un passo importante per una nuova narrazione del nostro territorio che non può che partire dalla valorizzazione del patrimonio comune.”

Il progetto, ispirato dall’Associazione “L’isola che non c’è”, intende ricostruire i passi del Beato Bartolo Longo che, nato a Latiano e cresciuto tra Francavilla Fontana e gli altri comuni del brindisino, è conosciuto in tutto il mondo per essere stato fondatore e benefattore del Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei.

“Il turismo di natura religiosa – prosegue il Sindaco – nasconde una grande potenzialità. Intercettare nuovi flussi turistici ci consentirà di valorizzare le altre caratteristiche del nostro territorio. Non parliamo solo del patrimonio paesaggistico e storico, ma anche delle attività produttive presenti.”

Questa iniziativa arriva a pochi giorni dalla tavola rotonda tenuta a Castello Imperiali con le personalità del mondo della cultura e dello spettacolo sulla ripartenza post pandemica.

“Non possiamo perdere ulteriore tempo – conclude il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo il dovere di costruire il futuro partendo dalla nostra storia e dal nostro patrimonio materiale e immateriale.”

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