Redazione
Mesagne. FI e la petizione sull'ospedale
Anche noi di Fratelli d’Italia Mesagne chiediamo al sindaco Matarrelli e agli onorevoli Aresta e Vizzino quali risultati sono stati conseguiti mediante la petizione popolare dello scorso giugno presso le rispettive istituzioni di competenza. Le speranze e le attese di tutti coloro che hanno sostenuto tale iniziativa non devono finire del cassetto del dimenticatoio . Il Covid-19 ha messo ha nudo tutte le inefficienze e storture del nostro sistema sanitario nazionale e regionale. La richiesta di sanità pubblica non sia solo legata all’emergenza del momento ma sia figlia di una attenta programmazione e di investimenti pubblici.
Covid a Mesagne. Oggi vi sono 111 soggetti positivi
EMERGENZA COVID-19 A MESAGNE: OGGI 5 NUOVI CASI E 4 GUARITI
Mesagne. Allerta meteo
ALLERTA METEO ARANCIONE DALLE ORE 20 DI OGGI (SABATO 28 NOVEMBRE) E PER LE SUCCESSIVE 24 ORE: RISCHIO DI PIOGGE INTENSE, TEMPORALI E VENTI FORTI.
Covid - 19. Oggi 1573 casi positivi in Puglia, 99 in provincia di Brindisi con 5 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 28 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 10.032 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.573 casi positivi: 510 in provincia di Bari, 99 in provincia di Brindisi, 182 nella provincia BAT, 384 in provincia di Foggia, 135 in provincia di Lecce, 265 in provincia di Taranto, 6 residenti fuori regione. 8 casi di residenza non nota sono stati attribuiti e riclassificati.
Sono stati registrati 30 decessi: 16 in provincia di Bari, 5 in provincia BAT, 5 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 772.079 test.
13.225 sono i pazienti guariti.
37.654 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 52.311, così suddivisi:
20.190 nella Provincia di Bari;
6.002 nella Provincia di Bat;
3.705 nella Provincia di Brindisi;
11.943 nella Provincia di Foggia;
4.000 nella Provincia di Lecce;
6.120 nella Provincia di Taranto;
350 attribuiti a residenti fuori regione;
1 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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Detiene abusivamente in casa 95 munizioni, denunciato
Erchie. Detiene abusivamente in casa 95 munizioni, denunciato. A Erchie, i Carabinieri della locale Stazione congiuntamente a quelli della Stazione di San Pancrazio Salentino e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, hanno denunciato in stato di libertà un 57enne del luogo, per detenzione abusiva di munizioni. In particolare, l’uomo, a seguito di perquisizione domiciliare presso la sua abitazione di campagna, è stato trovato in possesso di 95 munizioni calibro 12, inserite in due cartuccere in pelle, illegalmente detenute, nascoste sotto dei pannelli coibentati in disuso, successivamente sequestrate. (Foto archivio)
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Positivo al Covid–19, viola la quarantena uscendo di casa, denunciato
Francavilla Fontana. Positivo al Covid–19, viola la quarantena uscendo di casa, denunciato. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 42enne del luogo, per inosservanza delle misure di contenimento del Covid–19. In particolare, nella mattinata del 27 novembre, l’uomo è stato sorpreso a piedi, senza giustificato motivo, in una via del centro abitato, fuori dalla sua abitazione, nonostante fosse sottoposto al regime di sorveglianza e isolamento fiduciario dall’Autorità Sanitaria, perché risultato positivo al SAR–CoV–2.
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ALLARME PREDATORI CON ATTACCHI DI LUPI E CANI INSELVATICHITI
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, ALLARME PREDATORI CON ATTACCHI DI LUPI E CANI INSELVATICHITI IN PASCOLI E STALLE. Continua la mattanza di capre, pecore e mucche nei pascoli e nelle stalle con la preoccupante proliferazione di lupi, cani inselvatichiti e ibridi che, per effetto del Covid con le limitazioni alla movimentazione in città e nelle aree rurali, si moltiplicano senza freni scorrazzando liberamente e attaccando gli animali negli allevamenti. E' quanto denuncia Coldiretti Puglia, a seguito della recrudescenza del fenomeno degli attacchi dei lupi e dei cani inselvatichiti con una presenza che si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi negli allevamenti sulla Murgia barese e tarantina e sul Gargano, ma episodi frequenti si stanno verificando anche in provincia di Lecce e Brindisi.
"Nelle campagne ci sono più animali selvatici, tra lupi, cinghiali e cani inselvatichiti che lavoratori agricoli e la situazione è drammatica in tutta la regione. Nel giro di dieci anni i lupi si sono moltiplicati, mettendo a rischio non solo gli animali nelle stalle e al pascolo, ma anche la vita stessa di agricoltori e pastori. In Puglia sono enormi le perdite registrate in campagna causate dalla fauna selvatica, con un danno pari ad oltre 12 milioni di euro”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Le prede o spariscono perché i lupi le portano via o vengono azzannate alla giugulare e lasciate morte in loco - riferisce Coldiretti Puglia - oppure se ne ritrovano solo brandelli e i numeri la dicono lunga sulla necessità di innalzare il livello di allerta e programmare efficaci attività di riequilibrio della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone. Agli animali uccisi si aggiungono – precisa la Coldiretti Puglia – i danni indotti dallo spavento e dallo stato di stress provocato dagli assalti, con ridotta produzione di latte e aborti negli animali sopravvissuti.
“Sono essenziali misure di contenimento per non lasciar morire i pascoli e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le aree rurali più difficili dove l'allevamento è l'attività principale, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze pugliesi, come la pecora 'Gentile' di Altamura o la 'Moscia' leccese. Il problema dei grandi carnivori sta diventando insostenibile ed è necessario trovare una soluzione in tempi rapidi", insiste Muraglia.
“Il tema ormai ingestibile della fauna selvatica e dei predatori – aggiunge il presidente Muraglia - va affrontato ai massimi livelli con una strategia congiunta tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Puglia per stabilire le misure da adottare a tutela delle aziende agricole e zootecniche”.
Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le aree zootecniche e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli – afferma Coldiretti Puglia - aree straordinarie muoiono, l'ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città.
Negli ultimi anni si è reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie, al fine di proteggerle dagli attacchi poiché recinzioni e cani da pastori spesso non sono sufficienti per scongiurare il pericolo. La resistenza degli agricoltori è al limite – spiega la Coldiretti – è urgente trovare nuove modalità di azione che permettano di organizzare in maniera più efficace un sistema di gestione di questi animali predatori, che non sono più specie in via di estinzione.
Del resto, questa situazione si somma – conclude Coldiretti Puglia - ai problemi di sovrappopolamento di numerose altre specie selvatiche, dai cinghiali agli storni, dai cormorani alle lepri, che si moltiplicano in una situazione di assoluta mancanza di adeguate misure di programmazione necessarie per evitare il conflitto con il lavoro agricolo.
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Denunciati dalla polizia 11 giovanissimi
Nelle ultime settimane il dispositivo di controllo del territorio è stato ulteriormente rafforzato con un incremento di pattuglie della Sezione Volante e della Squadra Mobile, in particolare nelle ore serali e notturne. Intorno a mezzanotte, in un casolare ubicato a Brindisi, in Piazza Carrà, personale della Sezione Volante sorprendeva 11 ragazzi, di cui 3 minori e 3 ragazze, tutti senza mascherina, intenti a festeggiare il compleanno di uno di loro, subito dopo aver destato quell’area cittadina con l’esplosione di grossi petardi e fuochi d’artificio.
Da diversi giorni, i cittadini residenti in quella zona, avevano dovuto subire l’improvvisa esplosione provocata da grossi petardi o bombe carta e avevano segnalato il fatto alla Sala Operativa. L’intensificazione del servizio di controllo del territorio finalizzato proprio alla individuazione dei giovani che, in barba alle norme anticovid e alla normativa vigente in materia, si divertivano a creare panico e a disturbare la quieta pubblica, ha consentito di effettuare con estrema rapidità l’intervento a carico degli 11 ragazzi che saranno sanzionati per le violazioni dell’obbligo di utilizzare la mascherina e del divieto di circolare dopo le ore 22:00, nonchè verranno deferiti all’A.G. per il reato di accensione ed esplosioni in luogo pubblico. Anche nei prossimi giorni, i servizi continueranno incessanti in tutte la aree cittadine.
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Mesagne. Arrestato per maltrattamenti in famiglia
Mesagne. 40enne arrestato per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. A pochi giorni dalle celebrazioni della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che ha visto la città di Mesagne promuovere diverse iniziative, c’è da registrare l’ennesimo caso di violenza verificatosi all’interno delle mura domestiche. Questa volta l’uomo, un 40enne, è stato arrestato. Vittima, ancora una volta, una donna che nel pieno della sua vita ha dovuto sottostare alle angherie e minacce del suo compagno-aguzzino. Almeno fino a quando ha temuto di perdere la vita ed ha denunciato le violenze, fisiche e psichiche, ai carabinieri. Sono stati proprio gli uomini dell’Arma, che sul fronte della prevenzione per la violenza sulle donne hanno investito in strutture e professionalità, ad indagare e inchiodare l’uomo alle sue responsabilità. Lo stesso è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. Dopo le formalità di rito è stato trasferito presso il carcere di Brindisi a disposizione dell’autorità giudiziaria. La storia dei maltrattamenti è iniziata già dallo scorso mese di gennaio quando nel tranquillo ménage della coppia sono iniziate a incunearsi delle situazioni di incomprensione che ben presto si sono acutizzate in veri e propri maltrattamenti. Spesso l’uomo agiva sotto l’abuso di alcool. Atti di coercizione che man mano che trascorrevano i mesi si sono trasformati in veri e propri atti di violenza. Almeno fino a quando, nell’ottobre scorso, la donna non ce l’ha fatta più a sopportare gli abusi e, temendo per la propria vita, ha avuto il coraggio di presentarsi presso la caserma dei carabinieri e raccontare la sua storia e i timori per un futuro incerto. I carabinieri, dopo aver assicurato la donna su una protezione individuale, hanno avviato un’attività investigativa piuttosto discreta durante la quale hanno documentato una serie di episodi di violenza. Tra le altre cose i carabinieri hanno verificato nell’uomo un “abituale stato di alterazione da abuso di alcolici.
Lo stesso ha reiteratamente minacciato e molestato la compagna convivente”. Durante le indagini di questi due mesi i militari hanno potuto documentare due episodi piuttosto inquietanti. Nel primo caso l’uomo, con la donna presente, ha minacciato di far esplodere l'abitazione, aprendo il rubinetto del gas della bombola in uso alla cucina. Il secondo episodio è altrettanto inquietante poiché l’uomo ha puntato un coltello da cucina all’addome della donna, costringendola ad acquistargli un carica batteria per cellulare. Davanti a questi fatti i carabinieri hanno inviato in Procura il faldone di prove documentarie in base alle quali il tribunale ha emesso un ordine restrittivo nei confronti del compagno della donna. Con l’ordinanza i carabinieri si sono recati nell’abitazione della coppia e hanno arrestato l’uomo. Dovrà rispondere di per maltrattamenti e tentata estorsione. Dopo le formalità di rito è stato trasferito presso il carcere di Brindisi. Dallo scorso 25 novembre le caserme dei carabinieri hanno la “Una stanza tutta per sé”, a disposizione di donne vittime di violenza, in cui vi è un sistema audio-video per la verbalizzazione computerizzata che evita alla vittima più momenti di testimonianza e che può servire per la fase processuale successiva.
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Covid a Mesagne. Ad Oggi 110 positivi
EMERGENZA COVID-19 A MESAGNE: OGGI 7 NUOVI CASI E 2 GUARITI.