Redazione

Il Primitivo di Manduria Doc

celebra il suo cinquantesimo anniversario al Vinitaly

Novella Pastorelli: “La costante sinergia tre le filiere produttive è stata fondamentale per raggiungere il traguardo dei 50 anni che oggi celebriamo”

Il Primitivo di Manduria festeggia 50 anni in Doc e il Consorzio di Tutela si prepara a festeggiare questa straordinaria ricorrenza alla 56ª edizione del Vinitaly, in programma a Verona dal 14 al 17 aprile, con uno stand innovativo e tante degustazioni e approfondimenti, il tutto per offrire agli enoappassionati un'esperienza unica e indimenticabile.

Nello stand C4 Padiglione 11, si proporranno assaggi e degustazioni riservati a un pubblico di operatori B2B, giornalisti ed esperti di settore. Una ricca selezione di oltre 40 etichette porterà i visitatori in un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria Dop, testimoni di una straordinaria area vinicola.

Molti saranno i focus di approfondimento, ad iniziare da  lunedì 15 aprile 2024, dalle 15:00 alle 16:00, con una straordinaria degustazione presso la Sala Convegni – Enoteca Puglia dal titolo "50 anni in Doc - Mezzo Secolo di Eccellenza, tra storia e degustazione". I sommelier del Consorzio di Tutela guideranno una verticale di cinque annate diverse di Primitivo di Manduria DOC, offrendo agli ospiti l'opportunità di esplorare l'evoluzione del vino. L’ingresso è gratuito fino alla disponibilità di posti. Per partecipare è necessario prenotarsi all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o rivolgersi direttamente allo stand C4 in fiera.

A seguire altre degustazioni guidate presso lo stand del Consorzio di Tutela previste per martedì 16 aprile: due sessioni saranno curate da Vinoway (prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e condotte dal grande sommelier Eros Teboni (dalle 11:00 alle 12:00; dalle 12:30 alle 13:30).

Il Primitivo di Manduria sarà inoltre partner di "Benvenuti in Puglia", in un evento esterno in programma per lunedì 15 aprile 2024 presso la straordinaria Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, a pochi passi da Piazza delle Erbe, nel cuore pulsante di Verona. Durante questa occasione, il Consorzio sarà protagonista di un importante momento degustativo di eccellenti etichette.

“Cinquant'anni fa, il 30 ottobre 1974, il Ministero dell’Agricoltura riconobbe la Denominazione di Origine Controllata del Primitivo di Manduria, decreto poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 4 marzo 1975.   – spiega Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - Questo riconoscimento normativo traccia l’inizio di un percorso lungo 50 anni durante il quale la nostra denominazione ha assunto un ruolo determinante nel panorama enoico pugliese, italiano e mondiale”.

"Il Primitivo di Manduria si distingue per la straordinaria complessità aromatica, data in particolare dai vecchi impianti ad alberello. - conclude Pastorelli -  Ma oltre al territorio e al vitigno ci sono i nostri viticoltori e le nostre aziende che negli ultimi anni hanno contribuito a rendere grande la nostra denominazione nel mondo attraverso un lavoro certosino che inizia in vigna e finisce in cantina. La costante sinergia tre le filiere produttive è stata fondamentale per raggiungere il traguardo dei 50 anni che oggi celebriamo. I nostri viticoltori, veri custodi della relazione tra il vitigno e il terroir, coltivano uve di alta qualità anche in piccole ma efficienti cantine. Grazie alla loro esperienza e all'uso sapiente della tecnologia, trasformano il frutto del loro lavoro in un vino eccellente, portando il nostro messaggio nel mondo attraverso ogni bottiglia."

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I Carabinieri eseguono controlli sul rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro. Denunciate tre persone. Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a vigilare sul rispetto delle norme in materia di diritti dei lavoratori, di salute e sicurezza sull’ambiente di lavoro, i Carabinieri della Stazione di Carovigno, unitamente al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brindisi e al Nucleo Carabinieri Forestali di Ostuni, hanno eseguito dei controlli nei confronti di alcune imprese all’esito dei quali hanno denunciato in stato di libertà:

-       un esercente del luogo per aver commesso le violazioni di mancata sorveglianza sanitaria e di mancata formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché di mancanza del documento dei rischi aziendali e di esercizio di attività abusiva, in conseguenza delle quali è stata immediatamente sospesa l’attività;

-       il titolare di una impresa del posto e il relativo responsabile del luogo di lavoro, per aver commesso le violazioni di mancata formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, di mancanza del documento dei rischi aziendali, di mancanza di protezioni lungo le scale, di mancato aggiornamento e adeguamento dei requisiti del Piano Operativo di Sicurezza, nonché di mancato coordinamento delle imprese esecutrici.

A seguito delle violazioni contestate, il personale operante ha applicato ammende, di circa 50.000,00 euro, e sanzioni amministrative, di circa 17.000,00 euro.

Analoghe verifiche, da parte dei Carabinieri di questa Provincia e dei Nuclei competenti nella specifica materia, proseguiranno al fine di assicurare l’auspicata cornice di sicurezza sui posti di lavoro dei cittadini-lavoratori.

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All’Evoo School a Roma si studia l’olio extravergine di oliva frutto degli ulivi monumentali della Puglia, con identità tracciata dal campo alla bottiglia, con 355mila esemplari già censiti con la carta d’identità, per tutelare un patrimonio inestimabile della più grande fabbrica green del Sud Italia. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione della sedute d’assaggio organizzate dalla Fondazione Evoo School a Roma per l’iscrizione all’albo di nuovi assaggiatori di olio, che hanno visto protagonisti gli oli extravergine di oliva pugliesi di ulivi monumentali.

Gli Evo da ulivi monumentali della Puglia sono al centro della sperimentazione digitale dell’App Ulìa, l'applicazione mobile per la tracciabilità dell'olio extravergine di oliva prodotto da olivi monumentali della Regione Puglia che ha coinvolto. tra le altre. le aziende agricole Tenuta Chianchizza e Annese di Monopoli. Uno scenario produttivo nel quale 9 famiglie su 10 in Italia consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni – sottolinea Coldiretti – con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative grazie alla fondazione della prima Scuola nazionale dell’olio extravergine d’oliva Evoo School Italia, promossa da Unaprol, Coldiretti e Campagna Amica. L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione.

E’ una opportunità per conoscere e apprezzare prodotti di altissimo pregio ma anche per imparare a difendere il carrello della spesa delle famiglie –aggiunge la Coldiretti Puglia - scegliendo Made in Italy, diffidando dei prezzi troppo bassi, guardando con più attenzione le etichette e acquistando extravergini in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane o rivolgendosi direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove prima di comprarlo è possibile assaggiare l’olio extravergine e riconoscerne le caratteristiche positive.

Gli ulivi plurisecolari sono custodi non solo di storia ma anche, probabilmente, di elementi che potrebbero aiutare ad affrontare nel migliore dei modi il cambiamento climatico, afferma Coldiretti Puglia nel sottolineare che per questo motivo è assolutamente necessario lavorare per recuperare e rendere produttive il maggior numero possibile di queste piante.

Nella  Piana degli Ulivi Monumentali è altissima la concentrazione di ulivi monumentali con ben 250mila esemplari di pregio straordinario. Si stima che alcuni potrebbero addirittura avere un’età fino a 3.000 anni, con circonferenze che superano i 10 metri. Una ricchezza dal punto di vista storico e turistico sino ad oggi mantenuta in vita soprattutto grazie all’impegno di generazioni di agricoltori, anche a prezzo di sacrifici considerevoli. La gestione di un ulivo monumentale è, infatti – rileva la Coldiretti Puglia - molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e trattamento.

La civiltà romana fu quella che più d’ogni altra contribuì alla diffusione dell’olivo e al perfezionamento – dice Coldiretti  - delle relative tecniche di coltivazione e di estrazione. L’olio divenne una delle principali ricchezze dei Romani che conoscevano talmente bene il prodotto da mettere a punto tecniche e strumenti rimasti quasi invariati fino al XIX secolo e, per primi, classificarono gli oli in base alle loro caratteristiche organolettiche. Marco Porzio Catone (234-149 a.C.) e Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.) scrissero i primi “disciplinari di produzione” olivicoli, delineando i fondamenti teorici e tecnici che ancora oggi sono alla base delle produzioni di oli d’oliva di qualità con una gamma inimitabile di sentori, profumi, sfumature sensoriali e gradi di intensità.

Una cultura conservata nei secoli in Puglia – sottolinea Coldiretti regionale – la regione che da sola detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi, tra cui ci sono migliaia di esemplari monumentali e addirittura planetari. Un patrimonio minacciato dai cambiamenti climatici – aggiunge Coldiretti Puglia - dalle oscillazioni produttive e dall’emergenza Xylella che ha intaccato il patrimonio olivicolo di Lecce, proseguendo indisturbata il cammino di infezione a Brindisi, Taranto e arrivando fino alla provincia di Bari.

Per provare ad invertire la rotta, Coldiretti e Unaprol sono impegnati nel recupero e nella manutenzione degli uliveti di alcuni tra i più importanti parchi archeologici italiani e nel tentativo di salvare la piana degli ulivi monumentali dal batterio della Xylella che sta distruggendo l’olivicoltura pugliese, perché dallo studio di piante plurisecolari si potrà arrivare ad individuare caratteri utili per la resilienza al cambiamento climatico, per il comportamento produttivo, per la versatilità nei confronti delle esigenze di intensificazione sostenibile della coltivazione dell’ulivo e per migliorare le caratteristiche salutistiche dei prodotti.

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Olympia Rutigliano: Pavone 31, Palumbo 3, Sorino 19, Annese, Ciavarelli A. Stano, Ciavarelli N., Signorile 2, Maiellaro 9, Palmitessa 7. Allenatore: M. Morè.

Mens Sana Mesagne: Potì 15, Delle Grottaglie, Ciccarese 16, Rollo 10, Campana, Zofra 2, De Vincentis 13, Malvindi 5, Panico 6, Moro 7. Allenatore: Fabio Mellone.

Parziali: 12-10 20-21 23-19 16-23

Arbitri: Laveneziana e Bianco.

Salvezza doveva essere e salvezza è stata per la Mens Sana Mesagne. Con un turno in anticipo, i mensanini espugnano il tensostatico di Rutigliano e si assicurano la partecipazione al prossimo campionato di Divisione regionale 1. Partita non spettacolare quella messa in campo dalle due squadre, carica di tensione per la posta in palio, anche se corretta, ma costellata da tantissimi errori. Ha vinto chi ha sbagliato di meno e nel finale ha avuto più energia per arrivare al traguardo. Coach Morè recupera gli infortunati, ma deve fare a meno di Laudadio e manda in campo Pavone, Palumbo, Sorino, Signorile e Palmitessa. Nel Mesagne finalmente si rivede in panchina Angelo Capodieci e coach Mellone schiera Potì, Ciccarese, Rollo, De Vincentis e Malvindi. Per i primi tre minuti di gioco non c’è l’ombra di un solo canestro, errori in continuazione e facili occasioni sbagliate per entrambe le squadre. Sorino apre le marcature con quattro punti consecutivi, poi la tripla di Pavone fa 7-0 e Mellone deve subito chiamare un time out. Al rientro De Vincentis accorcia le distanze, ma Pavone (31), in assoluto il migliore in campo, continua a imperversare nella zona pitturata. La tripla di Moro, in campo al posto di Rollo, chiude il primo quarto con il Rutigliano in vantaggio 12-10. Nel secondo periodo la partita va avanti in equilibrio. Ancora un canestro di Moro porta in vantaggio gli ospiti (14-16), poi Palmitessa con una tripla e il solito Pavone tentano un allungo  (32-24), ma Ciccarese e la tripla di Potì mandano le squadre al riposo lungo con l’Olympia in vantaggio di un solo punto 32-31. Al rientro in campo un parziale di 2-7 (34-38) porta ancora i viaggianti in vantaggio. De Vincentis, Rollo e un’altra tripla di capitan Potì provano un allungo del Mesagne (36-43), ma una pronta reazione del Rutigliano con un parziale di 8-0 e con Pavone in gran spolvero, riportano i padroni di casa in vantaggio (44-43). Adesso i vantaggi si alternano tra le due squadre, ma sul finire del tempino i canestri di Sorino e Pavone riportano il Rutigliano in vantaggio 55-50. Nell’ultimo quarto i padroni di casa sembrano aver trovato la via giusta, Signorile e Pavone trascinano l’Olympia a +9 (59-50), ma la difesa a zona messa in campo da Mellone regala i primi frutti. Gli attacchi dei padroni di casa diventano insufficienti e la Mens Sana, nell’altra metà campo,  realizza con maggiore facilità. Tre triple di Ciccarese, Potì e Malvindi recuperano lo scarto e rimettono il naso in avanti dei mensanini. Negli ultimi tre minuti i piccoli vantaggi si alternano tra le due formazioni, Sorino fa il 68-65, ma Pavone, quaranta minuti in campo come Potì, ha terminato la benzina e non riesce più a trovare la via del canestro nei minuti finali. Ciccarese e Potì dalla lunetta chiudono la contesa regalando la meritata salvezza alla Mens Sana Mesagne. “E’ stato un risultato importante – dice coach Mellone, siamo contenti di avere raggiunto questo finale in più su un campo difficile. E’ stata una stagione molto travagliata, costellata dalla partenza di Angelo Capodieci, poi durante il campionato abbiamo perso Colucci, Rizzo e Piliego, ma nonostante questo siamo risusciti a raggiungere l’obiettivo fissato ad inizio stagione. Un ringraziamento particolare va a capitan Potì, rimessosi in gioco dopo qualche anno di pausa, poi a Ciccarese e Rollo, a coach Capodieci che nonostante la sua assenza mi è stato sempre vicino con buoni consigli, ma sono stati eccezionali i nostri ragazzi che hanno dimostrato come stare tranquillamente in campo in un campionato senior. L’età media della squadra che ha concluso la stagione è poco più di venti anni e questo ci fa ancora più piacere. Adesso ci buttiamo a capofitto nei campionati giovanili e nei tornei estivi. L’Under 19 si è già assicurata le finali regionali dopo la vittoria dello scorso campionato, mentre tutte le atre leve sono pronte a giocarsi le fasi “Gold”.

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Commando di banditi in azione in una struttura recettiva di Fasano. I malviventi hanno agito la scorsa notte armati di pistola e coltelli si sono fatti consegnare l'incasso dai dipendenti presenti. Sono fuggiti a bordo di un'auto posteggiata fuori dalla struttura. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che indagano anche su un'altra rapina perpetrata la sera di Pasqua sempre a Fasano. 

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Indagine “The Wolf”: Libera contro le mafie è parte civile e invita la cittadinanza a seguire il processo Il Coordinamento provinciale e regionale dell’associazione domani sarà di nuovo presente nell’Aula Bunker del Tribunale di Lecce e lancia un appello alla comunità Libera si è costituita parte civile nel processo nato dall’indagine “The Wolf” per riportare l’aƩenzione della società civile sulle dinamiche criminali in atto e per chiedere un rinnovato impegno della cittadinanza e delle isttuzioni nella promozione e nel consolidamento in maniera congiunta dei percorsi di cambiamento sociale in tutto il territorio.

È un momento in cui si avverte la sensazione di una preoccupante soƩovalutazione, da parte della politca e delle isttuzioni locali, nel doveroso impegno della lotta contro le mafie. Si corre il rischio che il prepotere mafioso a diversi livelli interpreta alcune assenze o alcune distrazioni come segnale univoco di permeabilità del territorio salentno a facili insediament per vecchie e nuove organizzazioni criminali locali o di importazione. Dal settembre 2023 la PM Ruggiero e la GIP Maria Francesca Mariano hanno ricevuto varie minacce proprio per i ruoli che ricoprono in questo procedimento contro la criminalità organizzata. Non accadeva da tempo che la mafia minacciasse apertamente e ripetutamente delle magistrate, a riprova del fatto che non ci si trova di fronte a una criminalità mafiosa silente ma ad una nuova strategia che intende, con le sue azioni, ridurre in silenzio un intero territorio. Infaƫ lo scorso 6 marzo davanti al Giudice per l’Udienza Preliminare Alcide Maritati e al Pubblico Ministero Carmen Ruggiero della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, nessuna delle tredici persone offese dai reato contestato si è presentata nell’Aula Bunker né si è cosstuita parte civile, ma non era presente nemmeno alcuna isttuzione del territorio in cui il clan Lamendola-Cantanna, secondo quanto emerge dalle indagini preliminari, avrebbe portato, proprio con il metodo mafioso, paura e omertà.

Si tratta di diversi Comuni della Provincia di Brindisi, in particolar modo San Vito Dei Normanni, ma il clan era presente anche nel Barese e nel Foggiano. Il clan Lamendola-Cantanna è accusato di far parte della frangia mesagnese della SCU a cui era affiliato Carlo Cantanna, già condannato per associazione mafiosa e nonno di chi viene ritenuto dagli inquirenti il capoclan, Gianluca Lamendola. A Cantanna è stata confiscata Masseria Canali a Mesagne, oggi resƟtuita alla colleƫvità e sede della Coop. Soc. “Terre di Puglia – Libera Terra”. Libera ha voluto manifestare la propria solidarietà alla Magistratura e alle forze dell’ordine per il loro continuo lavoro di indagine e di contrasto nei confronƟ della criminalità organizzata. In tal modo ribadisce, ancora una volta, a nome dei tanti cittadini onesti, attenti e corresponsabili, che tuƫ i sodalizi mafiosi della Puglia, ivi compresi quelli che operano nella Provincia di Brindisi, cosstuiscono un pericolo per tuƩa la colleƫvità, perché con le loro azioni criminose falsano le regole della convivenza civile, ledono la libertà dei ciƩadini ed intaccano l’efficacia delle azioni che Libera realizza da molƟ anni in tuƩo il territorio regionale insieme a un’ampia rete della società civile. Per questo moƟvo Il GUP Alcide Maritati ha accolto la richiesta di Libera e l’associazione sarà presente domani alla seconda udienza preliminare. Questo non è il momento di tacere o di delegare il contrasto alle mafie a chi si occupa dell’azione repressiva, serve che ognuno faccia la propria parte per agire colleƫvamente alla radice del problema. C’è bisogno di comunità coese, aƩente al territorio e aƫve. Pertanto Libera invita tuƩa la cittadinanza, scuole, associazioni e cooperaƟve sociali, sindacaƟ e parrocchie a tenere alta l’aƩenzione seguendo il processo, il quale permeƩe di comprendere quanto sta accadendo nel territorio e di rilanciare l’impegno colleƫvo per una società più giusta e libera da mafie e corruzione.

Per la gioia degli sportivi, e non solo, l’Amministrazione comunale di Mesagne ha dato avvio al restyling dell’area in cui è ubicato il campo sportivo “Alberto Guarini”, in contrada Tagliata. Nei giorni scorsi una squadra di operai ha dato inizio ai lavori di ristrutturazione che aumenteranno i livelli di sicurezza e confort della struttura. La ditta che ha appaltato i lavori ha eseguito lo scavo lungo la strada di ingresso alla struttura e ha iniziato a posare i pozzetti per la posa della rete elettrica che in questo modo permetterà di illuminare con dei riflettori su palo l’intera strada. Inoltre, con questo restyling sarà raddoppiata la capacità dell’acqua in entrata nelle toilette eliminando il problema di carenza di acqua durante le docce che i calciatori fanno a fine partita. Finora questa difficoltà nell’erogazione di acqua non permetteva delle docce rilassanti bensì velocissime per dare la possibilità a tutti di farle. Infine, sarà eseguita una manutenzione straordinaria di tutti gli ambienti presenti, specialmente degli spogliatoi, in cui saranno colmate le lacune. Tra queste la muffa presente su alcune pareti. La tinteggiatura finale darà salubrità agli ambienti e li terrà pronti e lindi per i prossimi campionati. Un discorso a parte sarà fatto per la strada di ingresso che durante le giornate piovose diventa insieme ai parcheggi una palude. I tecnici stanno valutando un materiale che sia drenante, ma compatibile con i vincoli sportivi dell’annessa pineta “Baden Powell”. Il costo complessivo del restyling è di 20mila euro. Soddisfatto di poter svolgere questi lavori di fine consiliatura è l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona. “Sono contento che siamo riusciti a ritagliarci dei risparmi da investire nel restyling della struttura sportiva che ogni giorno è frequentata da tante giovane realtà sportive della nostra città”, ha spiegato l’assessore D’Ancona. Tuttavia, questo restyling è solo un primo step di altri lavori che si svolgeranno nella prossima legislatura. “In questi cinque anni di governo – ha concluso l’amministratore - abbiamo cambiato il volto della nostra Mesagne. Una particolare attenzione sarà posta, nella prossima legislatura, per l’edilizia scolastica continuando a mettere in sicurezza i plessi. Pertanto, sono tanti i progetti che abbiamo messo in cantiere che renderanno la città maggiormente ospitale, sicura, inclusiva e particolarmente gradita agli stessi mesagnesi”. 

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Bene il decreto che riconosce lo stato di calamità in Puglia per gli attacchi di peronospora sui vigneti e assegna provvidenze alle aziende agricole, con il 2023 che è stato un anno da dimenticare per la vendemmia che ha pagato il conto degli eventi estremi e degli attacchi di peronospora per cui è andato perso oltre 1/3 delle produzioni, con le quantità in alcuni areali crollate dal 40% fino al 90%, mentre sono aumentati in misura esponenziale i costi di produzione. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del MASAF che ha riconosciuto l’esistenza del carattere di eccezionalità delle infezioni di peronospora ( Plasmopara viticola) nelle province e nei sottoelencati territori agricoli per i danni causati alle produzioni di uva dal 1° aprile 2023 al 30 giugno 2023, accogliendo la proposta della Regione Puglia di attivazione degli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale.

In particolare a livello regionale la peronospora ha di netto tagliato i quantitativi di uva che hanno toccato mediamente il 40% - spiega Coldiretti Puglia -  in tutta la regione, con i costi di produzione per salvare il salvabile che sono stati numerosi e costosissimi, anche a causa dell’impraticabilità delle campagne colpite dai nubifragi.

I vigneti sono stati pesantemente attaccati dalla peronospora, una malattia fungina che causa gravi danni alle viti e compromette la capacità produttiva dei vigneti e, con essa, la tenuta economica delle aziende e delle strutture cooperative che operano nel comparto. I tecnici sul territorio – afferma Coldiretti Puglia - stanno raccogliendo le segnalazioni in tutte le province, con una conta dei danni a macchia di leopardo in alcuni vigneti del 60/70% con punte fino al 100% di prodotto perduto a causa degli attacchi della peronospora. Il settore ha bisogno di misure urgenti per fare fronte alla perdita di prodotto e quindi di valore, ma anche di giornate di lavoro con un effetto negativa sull’occupazione, conseguenze drammatiche per il settore sia dell’uva da tavola che dell’uva da vino.

La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola e, grazie all'enorme contributo pugliese, l'Italia è il primo produttore al mondo, con il 16% sulla produzione globale, ricorda Coldiretti Puglia nel sottolineare che anche rispetto all’uva da vino in Puglia il settore vitivinicolo – spiega Coldiretti Puglia – conta 30mila aziende agricole impegnate su 71mila ettari per la produzione di vini DOP e IGP e di altre tipologie, con un valore di 1,5 miliardi di euro ed un paniere di 38 Vini DOP e IGP che posiziona la Puglia al 5° posto delle regioni italiane per prodotti certificati nel settore del Vino DOP IGP per 407 milioni di euro di valore (92,7% del paniere IG del Paese).

Dal  Vigneto Italia nascono anche opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio. L’esercito del vino – rileva Coldiretti – spazia dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi).

STATO DI CALAMITÀ RICONOSCIUTO NEI TERRITORI DI:

BARI:

Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Casamassima, Cassano delle Murge, Conversano, Corato, Gioia del Colle, Noicattaro, Rutigliano, Ruvo di Puglia;

BARLETTA-ANDRIA-TRANI:

Andria, Barletta, Canosa di Puglia, Minervino Murge;

BRINDISI:

Brindisi, Cellino, San Marco, Erchie, Francavilla Fontana, Mesagne, Oria, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Torre Santa, Susanna;

FOGGIA:

Carapelle, Cerignola, Foggia, Lucera, Orta Nova , San Paolo di Civitate, San Severo, Stornara, Stornarella, Torremaggiore, Trinitapoli;

LECCE:

Campi Salentina, Copertino, Guagnano, Leverano, Novoli, Salice Salentino, Veglie;

TARANTO:

il territorio dell’intera provincia.

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Venerdì 5 aprile 2024 ore 18,30- Via Castello, 20 - Mesagne 

            Nell'ambito della serie di incontri Intitolata "Le sfide del mondo attuale" a cura dell'Associazione Amici della Di Vittorio, venerdì 5 aprile alle ore 18,30 in Via Castello, 20 a Mesagne si approfondirà il tema dell’ Innovazione in Agricoltura. 

            L'agricoltura nelle scorse settimane è stata al centro dell'attenzione per le numerose manifestazioni di protesta a livello europeo da parte degli operatori del settore. Esso è un settore cruciale che va ben oltre la produzione di cibo, è un pilastro fondamentale dell'economia globale, della sicurezza alimentare, della sostenibilità ambientale e della vita culturale delle società in tutto il mondo.

            L'innovazione in agricoltura è fondamentale per affrontare le sfide globali legate alla produzione alimentare, le nuove tecnologie e pratiche di precisione possono contribuire a migliorare l'efficienza produttiva, ridurre l'impatto ambientale e garantire una maggiore resilienza contro le minacce come il cambiamento climatico, le malattie delle piante e le carenze idriche, assicurare la giusta remunerazione agli operatori della filiera a partire dai coltivatori.

            Cercheremo di capirne di più con l'aiuto del Professore Giancarlo Colelli, mesagnese e ordinario di Impianti per le operazioni post raccolta presso l'Università di Foggia, che tratterà il tema "Tecnologie smart nel settore agroalimentare" e con l'ingegnere Silvano Capuzzo, ricercatore presso il Distretto Tecnologico Aerospaziale Pugliese che si soffermerà su "Applicazioni di agricoltura di precisione nel territorio regionale".

            La serata sarà introdotta e coordinata da Giovanni Galeone, presidente dell’Associazione “DiVittorio” di Mesagne.

            Sono invitati a partecipare tutti gli operatori del settore (lavoratori agricoli, coltivatori, aziende agricole e di trasformazione) e tutti i cittadini. Seguirà dibattito.

ASSOCIAZIONE AMICI DELLA DI VITTORIO – MESAGNE 

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Il Comune di Mesagne informa che sul sito istituzionale - all’indirizzo www.comune.mesagne.br.it - è disponibile l’Avviso Pubblico esplorativo per l’individuazione delle proposte da inserire nel cartellone dell’estate mesagnese 2024 (periodo giugno – settembre). La domanda di partecipazione, compilata sull’apposito modulo (“Allegato A”) e sottoscritta dal soggetto richiedente, dovrà essere presentata entro le ore 12:00 del giorno 10/05/2024 mediante una delle seguenti modalità:

- consegna a mano all’Ufficio Protocollo del Comune di Mesagne (piano terra del Palazzo Municipale);

- in formato elettronico tramite PEC al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

L’oggetto della proposta dovrà riportare la dicitura: “Proposta organizzativa di evento da inserire nel cartellone dell’estate mesagnese 2024”. Per ulteriori informazioni chiamare al numero 0831 732241 o inviare una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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