Redazione

PASQUA: COLDIRETTI PUGLIA, TANTE NOVITÀ DA COLOMBA AGRICOLA A CACIOVO; MA È FAI DA TE IN PIÙ DI 4 FAMIGLIE SU 10

Dai taralli glassati pasquali all’agnello di pasta di mandorla, fino alle puddhriche leccesi e alle scarcelle baresi

Dalle colombe agricole al caciovo, il caciocavallo con la dolce sorpresa all’interno che ‘si crede’ uovo di Pasqua, dalle scarcelle alla cuperta, sono tanti i dolci delle feste, anche se in quattro famiglie su 10 (39%) si preparano quest’anno in casa i dolci tipici della Pasqua, soprattutto per effetto del rincaro del carrello della spesa che ha fatto salire anche i prezzi dei prodotti di pasticceria, con aumenti di oltre il 7% per le uova di cioccolato. È quanto emerge dall’indagine di Coldiretti Puglia, condotta nei mercati dei contadini di Campagna Amica, dove è tornata  la sfilata dei dolci regionali ‘fai da te’ della Settimana Santa che accompagnano nel segno della tradizione le festività Pasquali. 


Se negli acquisti pasquali in tempo di conflitti la colomba è presente sul 69% delle tavole, sei punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata (63%), la conferma – evidenzia una indagine di Coldiretti/Ixè – è rappresentata dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione. Una tendenza spinta dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, legato soprattutto agli aumenti dei costi energetici e delle materie prime di origine straniera come il cioccolato. Nelle famiglie si è così tornati ai fornelli recuperando antiche ricette, a partire da quelle della tradizione contadina, con un boom degli acquisti di farine e uova.

Assieme ai cuochi contadini di Campagna Amica che hanno svelato i segreti dei dolci più tipici custoditi da generazioni nelle campagne, sono stati in azione i tutor della spesa per aiutare i consumatori a fare gli ultimi acquisti per la preparazione del tradizionale pranzo di Pasqua, con i consigli su come scegliere i prodotti Made in Italy per sostenere l’economia regionale.

In scena il grande ritorno delle specialità locali della Puglia dai taralli glassati pasquali ai dolci di pasta di mandorla, con l’agnello di pasta reale – dice Coldiretti Puglia - dalla “cupeta salentina” fino alle colombe agricole, le puddhriche leccesi e alle scarcelle baresi o squarcelle foggiane.

I DOLCI DI PASQUA IN PUGLIA

A Pasqua, tra i tanti e buonissimi dolci caratteristici pugliesi ci sono le scarcelle. Gli ingredienti per questo caratteristico dolce sono poveri e semplici come uova, farina, latte e olio che danno vita ad una pasta frolla speciale. Le scarcelle sono piccole “ciambelle” ricoperte di glassa di zucchero (il naspro), a forma di cuore, cerchio, cestino o colomba. Generalmente la squarcella foggiana o scarcella barese viene decorata con delle uova sode dipinte, granella e confettini colorati (c’è chi aggiunge anche ovetti di cioccolato).

I taralli dolci vengono serviti nei giorni di Pasqua come dolce di fine pasto o regalati come buon auspicio. Hanno la forma classica di una piccola ciambella, sono morbidi, profumati e ricoperti da una glassa fatta soltanto di acqua e zucchero.

Un altro dolce tipico della tradizione Pasquale in Puglia è l’agnello di pasta di mandorle. La pasta di mandorle, detta anche pasta reale, è preparata con uno dei frutti tipici della Puglia, la mandorla. L’origine incerta parla di una ‘invenzione’ di una monaca leccese che nel 1680 ne scrisse la ricetta. Compaiono riferimenti a questo dolce persino nel “De honesta voluptate et valetudine” scritto da Bartolomeo Sacchi detto il Platina, umanista e gastronomo Italiano del 1400. C’è chi pensa addirittura che le caratteristiche di questa pasta rimandino alla cucina araba e infatti esiste un manoscritto arabo del 1226 in cui si parla della Faludhaj, antenata della pasta di mandorle.

La Cupeta Salentina, detta anche Cupeta Leccese, è un croccante o torrone di mandorle protagonista indiscusso delle feste pasquali. Sono i cosiddetti cupetari che la preparano con passione  e la servono calda perché, a quanto pare, è il modo migliore per gustarla e per godere del suo sapore straordinario, derivante da un’antica tradizione del XVII secolo. La ricetta della Cupeta Salentina è molto semplice e la sua particolarità sta nel fatto che viene preparata in enormi pentoloni roventi da cui viene fuori tutto il profumo dello zucchero vanigliato.

Le puddhriche o puddiche sono dei preparati gastronomici tipici Salentini e si producono nel periodo pasquale, sia in versione salata che dolce. Ogni paese salentino ha la sua ricetta e il suo modo dialettale di chiamarle, ma ciò che non varia è la loro forma ad intreccio nel quale si incastona un uovo, simbolo sin dall’antichità di pace in tutte le famiglie salentine.

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PASQUA: COLDIRETTI PUGLIA, ‘UOVA SOSPESE’ E SPESA SOLIDALE PER NUOVI POVERI; IN PUGLIA 21% FAMIGLIE CHIEDONO AIUTO PER MANGIARE

 

Con il 21% delle famiglie che in Puglia hanno bisogno di aiuto per mangiare, la Pasqua rappresenta un momento per pensare agli indigenti, con le ‘Uova Sospese’ e la spesa solidale dei prodotti della terra donati da agricoltori e consumatori per gli indigenti. L’iniziativa è di Coldiretti Puglia che nei mercati contadini regionali, in occasione delle festività della Santa Pasqua, ha organizzato la raccolta di prodotti agricoli per i bisognosi con l’Uovo Sospeso’, il caciovo pasquale dei contadini,  e la Spesa Sospesa, il cui ricavato sarà devoluto agli enti caritativi presenti sui territori.

E’ stato attivato, tra l’altro, il servizio di consegna a domicilio per aiutare gli anziani e le persone in difficoltà che non possono uscire di casa per problemi fisici a ricevere la spesa. La povertà alimentare tra i minori – sottolinea la Coldiretti regionale – è cresciuta per effetto della guerra con l’aumento dell’inflazione che ha colpito duramente la spesa e messo in difficoltà un numero crescente di famiglie con un balzo del 12% degli under 15 anni costretti a ricorrere agli aiuti per mangiare, ma a rischio alimentare ci sono anche gli anziani e i migranti stranieri.

I consumatori anche in questi giorni di festa hanno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica, con la spesa raccolta che viene poi consegnata agli enti caritativi e ai servizi sociali dei Comuni.

Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate o danneggiate dalle limitazioni rese necessarie in due anni di pandemia. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.

La stragrande maggioranza di chi è costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari – insiste Coldiretti – che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

In questo caso i cittadini che acquistano nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica possono decidere di donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero che verranno consegnate ai bisognosi in accordo con i Comuni. Ma in molti mercati contadini si lasciano anche i prodotti freschi invenduti a organizzazioni caritatevoli che passano a prenderli per utilizzarli nelle mense.

Con la Spesa sospesa Coldiretti e Campagna Amica hanno voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche, una esperienza che è diventata un fenomeno strutturale presente in tutti i mercati contadini della Puglia.

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Per un sereno svolgimento delle festività pasquali, il Questore di Brindisi ha disposto il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei reati in genere e soprattutto quelli di natura predatoria.

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un giovane brindisino, già noto alle forze dell’ordine, colto nella flagranza della consumazione di un furto ai danni di un distributore di vivande.

Gli accurati servizi di controllo del territorio svolti dalle Volanti nel capoluogo e nelle zone più periferiche ed isolate, ha consentito di interrompere l’azione del giovane che, armato di un’ascia, aveva appena forzato il contenitore di monete del distributore, rubandone il contenuto e, vistosi scoperto, tentava di allontanarsi dal luogo a bordo di un’autovettura.

Lo stesso veniva bloccato dopo pochi metri e all’interno della sua auto i poliziotti rinvenivano altri strumenti da scasso.

Pertanto, il ragazzo veniva arrestato per i reati di furto aggravato, porto di oggetti atti allo scasso e ad offendere. Inoltre, si procedeva anche alle contestazioni delle violazioni delle norme del codice della strada per guida con patente revocata.

Gli oggetti rinvenuti sono stati sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria; il denaro asportato è stato restituito al titolare della ditta gerente del distributore.

Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il giovane è stato condotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari.

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La Processionaria durante la processione del S. S.mo Sacramento, in un paesino immaginario, dell’entroterra lucano, un giovane prelato muore soffocato dalle spire della processionaria: un verme parassita del pino. Questo è quel che appare per evidenza scientifica, per credo popolare e per direttiva ecclesiale. Il prof. Ciccio Catamenò, letterato in pensione, seguendo il suo istinto, le sue personali indagini e le informazioni carpite in paese, arriverà ad un’altra determinazione e cioè che il prete, ingiustamente chiacchierato, è stato avvelenato… da chi e perché si capirà (spero) alla fine del racconto. Seguono altri nove racconti che trattano storie differenti ma tutte legate da un comune denominatore: le miserie e le nefandezze dell’uomo qualunque. I racconti sono compresi nello spazio virtuale della mia immaginazione dentro la cornice di un Sud bello, struggente, misero e miserabile.

Pompeo Molfetta vive a Mesagne (BR) dove svolge l’attività di medico di medicina generale. Precedenti pubblicazioni: “Il Recupero del Centro Storico” 1989 - “Correva l’anno - storia politica di Mesagne alla fine del secolo scorso” 2019. Ha scritto alcuni testi teatrali sperimentali inediti rappresentati durante il periodo universitario e oltre alla scrittura coltiva la passione per la pittura, la scultura, il teatro, la musica ecc.. “Questo eclettismo artistico, per certi versi sconclusionato, mi tiene sospeso nella perenne ricerca delle ragioni dell’esistenza mia e degli altri, ragioni che finora non ho trovato e che dispero ormai di trovare... per questo canto”.

In un comunicato del 5 dicembre 1988 a firma dell’allora “Coordinamento regionale per il boicottaggio di Sudafrica e Israele”, si denunciavano i massacri di civili palestinesi durante la prima Intifada e si chiedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina e lo stop alla collaborazione di Roma con Tel Aviv. 

L’isolamento del regime razzista di Pretoria da parte della comunità internazionale fu, effettivamente, determinante nella sconfitta dell’apartheid in Sudafrica. Israele, invece, ha continuato impunito a ripulire la Palestina dalla sua popolazione nativa, cacciandola, sterminandola e affamandola grazie proprio alla diplomazia internazionale, che ha fiancheggiato l’occupazione anziché contrastarla. Ne sono una dimostrazione le istituzioni di questo paese – primo partner scientifico e secondo partner commerciale europeo di Israele – che bollano come antisemite le accuse di servilismo a un certo potere, quando in 35 anni quel potere non hanno trovato il coraggio di scontentarlo mettendo per iscritto l’unica decisione veramente giusta che potessero prendere: “L’Italia riconosce lo Stato di Palestina”. 
Dunque, se di quel secondo Stato che sulla carta sarebbe dovuto nascere nel 1947 rimane solo un arcipelago di comunità strozzate da insediamenti in proliferazione metastatica e un lembo di terra che fino a ottobre era considerato la più grande prigione a cielo aperto del mondo, prima di trasformarsi nel più grande cimitero a cielo aperto del mondo, è anche colpa della nostra classe politica, alte cariche istituzionali comprese.
Ma tira e ritira, la corda poi si rompe. La tragica, sciagurata terza Nakba iniziata il 7 ottobre ha, così, avuto conseguenze inaspettate. Ha spalancato gli occhi dell’umanità sull’essenza dell’ultimo progetto coloniale ancora in corso, mettendo allo scoperto la sua natura sadica, sanguinaria e predatoria. Ha svelato la sudditanza degli Stati Uniti e dell’Europa a quel “certo potere”. Ha polverizzato la retorica dell’occidente baluardo di civiltà e diritti umani. E, ancor più rilevante, ha determinato uno scollamento difficilmente sanabile tra la società civile, le popolazioni delle cosiddette democrazie liberali e i rispettivi governi, che per sei mesi hanno accampato le scuse più bieche pur di non disturbare il boia mentre macellava 40 mila esseri umani.
A illuminare questo momento cupo della storia, dimostrazione empirica che 20 anni di “giornata della memoria” sono stati un fallimento, ci stanno provando ogni giorno milioni e milioni di anime buone, di giovani e adulti che in giro per il mondo solidarizzano con un popolo che lotta per non essere cancellato. Un abbraccio ai fratelli e alle sorelle palestinesi è stato lanciato anche da Mesagne, protagonista la scorsa domenica delle Palme di un’iniziativa di sensibilizzazione, promossa dal locale “Comitato per il cessate il fuoco a Gaza”, che il caso ha voluto anticipasse di qualche ora la risoluzione per il cessate il fuoco del Consiglio di Sicurezza. Una risoluzione figlia anche di questa mobilitazione collettiva che, come un’onda lunga, ha risvegliato una coscienza dopo l’altra mettendo alle strette le cancellerie occidentali.
La superbia è un vizio che non perdona. Il truce Primo ministro di Israele e i suoi sgherri speravano di passare alla storia come i liquidatori della “questione palestinese”, ma non hanno fatto altro che ridarle vigore. E più distruggono fisicamente la Palestina e più la fanno crescere nei cuori delle persone, come un’ideale, una speranza. 
Ora che il sionismo ha gettato la maschera palesandosi per ciò che è, un progetto coloniale la cui più alta fonte di ispirazione è una torretta di guardia, deve essere fermato con una grande campagna di isolamento e di boicottaggio internazionale, l’unica pratica non violenta capace di cambiare le cose. Come le cambiò in Sudafrica. 
Sabato, vigilia della santa Pasqua, la mobilitazione territoriale si sposterà su Bari con un corteo che muoverà alla volta del Consolato israeliano in Puglia per chiedere la sospensione di tutti gli accordi in essere tra Regione e Stato di Israele, e ricordare che la complicità è reato!
 
 
Luca Debenedettis 
Comitato di solidarietà col popolo Palestinese 

La Guardia di Finanza di Francavilla Fontana, al termine di indagini per far emergere situazioni di elusione ed evasione, ha scoperto sul territorio due officine meccaniche prive di tutte le autorizzazzioni amministrative. Le presenti nelle due officine sono state poste sotto sequestro e i titolari denunciati all'autorità giudiziaria. 

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Brindisi, 59 annunci di lavoro per 173 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 29 Marzo al 4 Aprile relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 61 posti vacanti nel settore agricoltura e zootecnia su Brindisi e provincia, ristorazione  45, edilizia 10,  commercio 10, turismo 9, vigilanza 6, servizi alla persona 6, pulizie 6, amministrativo 5, tecnico 3, metalmeccanico 3, manutenzione 3, sanità 2, tessile 1, impiantistica elettrica 1, energetico 1 e contabile 1.

Si segnala “Job on TOURism”, il recruiting day per le aziende del settore turistico, alberghiero e ristorativo che ricercano personale per la provincia di Brindisi.
L'evento, organizzato dai CPI dell'ambito di Brindisi con la collaborazione di enti ed associazioni datoriali di categoria, si svolgerà in data 11/04/2024, dalle ore 09,30 alle ore 18,00 presso MEDIAPORTO - BIBLIOTECA DI BRINDISI, con sede in viale Commenda n. 1.
Saranno presenti le aziende con posizioni aperte nei seguenti settori:
- "food and beverage";
- "housekeeping" (governanti e camerieri ai piani);
- "front office". Gli interessati avranno l'opportunità di conoscere nuovi sbocchi occupazionali, di consegnare il proprio CV e sostenere un colloquio di selezione. Si consiglia di munirsi di più copie del proprio CV.

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2 aprile Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo. Il messaggio del Garante dei diritti delle persone con disabilità Giampietro.

Dichiarazione del Garante Regionale dei Diritti delle Persone con Disabilità Antonio Giampietro. 
“Il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’Onu. La ricorrenza richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico.
É una giornata importante in cui si può e si deve parlare di Autismo, anche se sarebbe opportuno farlo sempre e non solo in occasione di un’evenienza dedicata.
Questa resta comunque una preziosa occasione finalizzata all’informazione e alla sensibilizzazione della società e a valorizzare l’impegno costante delle famiglie, dei caregiver, delle associazioni, degli operatori che si adoperano quotidianamente per sostenere e favorire l’inclusione delle persone con autismo.
Ho potuto toccare con mano le enormi difficoltà che le persone con autismo e le loro famiglie affrontano quotidianamente e verificare il forte bisogno di risorse e di un sostegno adeguati. Invito la Giunta e il Consiglio Regionale tutto ad essere attenti e vicini alle persone e alle famiglie per affrontare con efficacia le criticità che queste incontrano quotidianamente per garantire terapie idonee, inclusione sociale e lavorativa".

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Boom di vincite in Puglia nel concorso del Lotto di giovedì 28 marzo. A Fasano in provincia di Brindisi, come riporta Agipronews, vinti 23.750 euro grazie alla combinazione 8-13-69 sulla ruota Nazionale. A Porto Cesareo, in provincia di Lecce, vinti 15.875 euro in seguito ai numeri 47-54-62 sulla ruota di Palermo. A Martina Franca, in provincia di Taranto, vinti 10.869,57 euro grazie al Simbolotto sulla ruota di Firenze, in seguito a una giocata di un solo euro. Da segnalare anche due vincite in provincia di Lecce, una da 7.500 euro a Salice Salentino e una da 6.225 euro a Copertino. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 6,6 milioni di euro, per un totale di 316 milioni da inizio anno.

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Prosegue l’indagine della Asl Brindisi dopo i numerosi casi di sospetta infezione alimentare in un gruppo di 158 studenti e docenti in gita scolastica in Puglia. Il Sian (Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione) e il Siav B (Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale) – che fanno capo al Dipartimento di prevenzione – hanno inviato all’Istituto zooprofilattico di Putignano un campione di carne di pollo e uno di arrosto di carne di suino e all’Arpa Puglia i tamponi ambientali effettuati su superfici di lavoro e un campione di acqua del rubinetto della cucina dell’albergo.

Questo aggiornamento è contenuto in una relazione firmata dal direttore del Dipartimento di prevenzione, Stefano Termite, e dal direttore del Sian, Liborio Rainò.

A seguito dell’indagine epidemiologica condotta da operatori sanitari del Sisp (Servizio di igiene e sanità pubblica) del Dipartimento di prevenzione si è appurato che sono state 69 le persone colpite da sintomi gastroenterici: 53 trattate in hotel, 11 nei Punti di primo intervento territoriale e 5 nel pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni. L’intero gruppo è partito ieri per rientrare in Sicilia.

Il direttore della struttura e il cuoco, responsabile operativo Haccp (il sistema aziendale di controllo degli alimenti), hanno riferito che tutto il personale di cucina è stato in servizio negli ultimi giorni e si trovava in buone condizioni di salute. Nell’albergo erano presenti ulteriori 70 ospiti che non hanno lamentato disturbi di sorta.

Tutti i risultati saranno oggetto di relazione conclusiva da parte del Coordinamento Mta (Malattie a trasmissione alimentare) del Dipartimento di prevenzione.

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