Redazione

La Conferenza dei Capigruppo ha avviato le procedure per la costituzione di un osservatorio comunale sull’uso delle sostanze stupefacenti.

“I recenti fatti di cronaca – spiega il Presidente del Consiglio Comunale Maurizio Bruno – testimoniano che in Città è presente un problema diffuso legato all’uso delle sostanze stupefacenti. L’obiettivo che ci siamo prefissati con la costituzione dell’osservatorio è comprendere le dinamiche in corso coinvolgendo istituzioni scolastiche, professionisti, associazioni e parrocchie per predisporre azioni coordinate rivolte ai più giovani.”

Nelle scorse ore il Sindaco Antonello Denuzzo, il Presidente del Consiglio Comunale Maurizio Bruno ed i Consiglieri Comunali Capigruppo Cosimo Bungaro, Vanni Calò, Francesco Carucci, Davide Mastromarino, Alessandra Latartara, Michele Iaia, Alessio Curto e Maria Passaro, hanno incontrato a Castello Imperiali i dirigenti scolastici per tracciare le linee guida di quello che sarà l’osservatorio.

“Questo primo incontro – prosegue il Presidente Bruno – rappresenta un passo importante per la costituzione dell’osservatorio. La politica ha dimostrato compattezza davanti a problematiche senza bandiere, ma con enormi ricadute sulla comunità. Ringrazio tutti per il clima di collaborazione instaurato intorno a questo tema.”

Un punto fondamentale del percorso per la definizione di questo nuovo strumento, introdotto per la prima volta dal Preside Vincenzo Garganese che ha partecipato all’incontro, è la consapevolezza delle aspettative dei giovani e giovanissimi francavillesi. Per questa ragione l’osservatorio sarà un luogo inclusivo in cui troveranno spazio le diverse componenti della società come scuole, associazioni, parrocchie, senza dimenticare gli esercenti commerciali che ogni giorno accolgono numerosi ragazzi.

“L’osservatorio – conclude il Sindaco Antonello Denuzzo – è uno strumento importante per avviare politiche capaci di rispondere in maniera adeguata alle aspettative dei più giovani. Come Amministrazione Comunale sosterremo l’iniziativa stanziando somme nel prossimo bilancio di previsione. Ringrazio il Presidente Bruno e la Conferenza dei Capigruppo per questa iniziativa.”

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 Ad un anno dalla sua ricostituzione l’A.I.D.O. Gruppo Comunale di Mesagne si incontra il prossimo 18 febbraio alle ore 10:00, presso l’Auditorium del Castello Normanno-Svevo per l’Assemblea annuale degli iscritti.

Nell’Assemblea si procederà alle elezioni dei nuovi organismi di rappresentanza del Gruppo A.I.D.O. e saranno presentati a tutti i Soci la Relazione sull’attività svolta nell’anno 2023 ed il Bilancio Consuntivo sempre per l’anno 2023. Per l’anno 2024 il Consiglio Direttivo del Gruppo ha predisposto il Bilancio Preventivo e la Programmazione dell’attività annuale, in applicazione delle linee politiche associative A.I.D.O. Saranno confermati, per come d’obbligo: lo Statuto e il Regolamento A.I.D.O. ai quali è conformato l’organizzazione ed il funzionamento del Gruppo Comunale. I Soci saranno chiamati ad esprimersi sulla determinazione del numero dei Consiglieri da eleggere per il prossimo mandato quadriennale che in considerazione dell’importante partecipazione registrata nell’anno 2023, il Consiglio Direttivo uscente intende ampliare ai sensi del comma 2, dell’art. 19 dello Statuto. Nella grande famiglia di A.I.D.O., ogni Socio è protagonista a partire dalla personale scelta di donare.

La TIM sta per realizzare a San Michele Salentino un innovativo piano di cablaggio che, in sinergia con l’Amministrazione comunale, porterà la fibra ottica fino alle abitazioni per rendere disponibili collegamenti Internet fino a 10 Gigabit/s. La notizia è stata comunicata al sindaco Giovanni Allegrini durante un incontro in videoconferenza con i progettisti della società di comunicazione nazionale. Si tratta di un investimento infrastrutturale importante previsto dal Piano nazionale di copertura della fibra ottica, e San Michele Salentino è stato scelto, insieme ad altre 2.500 realtà locali, tra gli ottomila in Italia.
 
L’incontro è stato utile ad avviare una collaborazione tra il Comune e la società di comunicazione, al fine di organizzare nei prossimi tempi dei momenti di confronto con l’ufficio tecnico comunale per creare un cronoprogramma che limiti al massimo i disagi ai cittadini.
 
“L’investimento programmato da TIM a San Michele Salentino – spiega il primo cittadino - è un ulteriore passo importante nel percorso di digitalizzazione del nostro comune, che andrà a beneficio delle famiglie, delle aziende e della stessa pubblica amministrazione. Siamo consapevoli – chiarisce Allegrini - che i lavori potranno causare qualche temporaneo disagio, ma TIM e Fibercop si impegneranno a limitarlo al minimo”.
Durante l’incontro, il Sindaco ha chiesto ai tecnici TIM di considerare la peculiarità del Comune di San Michele Salentino, caratterizzato da diverse strutture ricettive e residenze sparse nel territorio rurale. Dalla TIM è giunta l'assicurazione che il cablaggio verrà realizzato parallelamente ai cavi in rame già esistenti. Se nelle zone rurali è presente la linea telefonica, allora nei prossimi mesi ci sarà anche la fibra.
 
Un altro tema dibattuto durante il meeting è stato il ripristino delle strade dopo i lavori per il passaggio della fibra. Nei prossimi giorni, i tecnici dell’ufficio comunale incontreranno quelli della società di comunicazione per programmare gli interventi, coordinandosi anche con AQP, che ha in programma ulteriori lavori di rifacimento dei tronchi di acqua e fogna a San Michele Salentino.
“Ho chiesto espressamente a TIM di tenere nella giusta considerazione i numerosi interventi che il Comune ha già effettuato sulle strade comunali. Dove è stato rifatto recentemente l’asfalto, l'azienda di Tim dovrà ripristinare la strada per intero. Su questo – dichiara il sindaco - ho ottenuto l’assicurazione da parte della società di comunicazione affinché nessun investimento fatto venga distrutto”.
 
Questa opera infrastrutturale inizierà nei prossimi mesi e, secondo i tecnici Tim, sarà completata entro il 2024. Saranno cablati tutti e 20 gli “armadi” di telefonia presenti sul territorio comunale, e la nuova rete super-veloce consentirà la fruizione di servizi video ad alta definizione (eventi sportivi, film, serie TV), la didattica e il lavoro a distanza da parte di più persone, la condivisione di contenuti, la gestione di videocamere e sensori da remoto e i servizi di realtà virtuale di ultima generazione.

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Doppio appuntamento in provincia di Brindisi per il progetto “preVIENI” della UILA Puglia in collaborazione con la Fondazione ANT. Martedì 13 febbraio, per il “Progetto mammella: visita senologica ed ecografia mammaria”, alle ore 10.30, si terrà un incontro con la stampa presso gli stabilimenti produttivi Fratelli Ruggiero di Mesagne (BR) in contrada Santa Rosa (di fronte allo stadio comunale). Mercoledì 14 febbraio, l’ambulatorio mobile della Fondazione ANT si sposterà nell’azienda Soavegel di Francavilla Fontana (BR).

L’iniziativa, promossa dalla segreteria territoriale della UILA Brindisi, mette in campo il percorso di prevenzione oncologica a favore dei lavoratori del comparto agroalimentare. L'incidenza dei tumori in Italia è un argomento di grande importanza che tocca da vicino la salute e la vita di molti cittadini italiani: secondo le statistiche, infatti, il tumore è la seconda causa di morte nel nostro paese, superata solo dalle malattie cardiovascolari. È stato stimato un aumento a 395mila nuovi casi di tumore nel 2023, e si prevede per i prossimi due decenni un incremento del numero assoluto annuo di nuove diagnosi oncologiche. Il progetto “preVIENI” è partito dalla provincia di Bari il 31 gennaio e toccherà tutte le province della Puglia.

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, ADDIO A 1 PAGNOTTA SU 3 È IL MINIMO STORICO; SUBITO PERCORSO VALORIZZAZIONE PANE DOP ALTAMURA

Mai così poco pane sulle tavole con i consumi che crollano al minimo storico ad appena 80 grammi a testa al giorno, con l’addio ad una pagnotta su 3 (-33%) in poco più di un decennio. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, in occasione del confronto con la dirigenza del Consorzio del Pane di Altamura DOP, anche alla luce della candidatura per il riconoscimento di Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO.

Il calo degli acquisti – sottolinea la Coldiretti Puglia – ha avuto una accelerazione negli ultimi anni con il consumo di pane che nel 2010 era di 120 grammi a testa al giorno, nel 2000 di 180 grammi, nel 1990 a 197 grammi e nel 1980 intorno agli 230 grammi che sono valori, comunque molto lontani da quelli dell’Unità d’Italia nel 1861 in cui si mangiavano ben 1,1 chili di pane a persona al giorno.

“Il calo dei consumi mette in pericolo anche la sopravvivenza dei pani della tradizione popolare tra i quali quelli che sono stati addirittura riconosciuti dall’Unione Europea, come il pane di Altamura DOP che oggi più che mai ha bisogno di essere valorizzato e promosso, attraverso un percorso di filiera tra la produzione di grano e del pane, ma anche con una ‘attualizzazione’ dello statuto alle rinnovate esigenze della filiera per andare incontro al meglio alla domanda sul mercato interno ed estero’, spiega Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Ad incidere negativamente sui consumi è anche l’aumento dei prezzi con le anomalie lungo la filiera che sono evidenti dal grano al pane – sottolinea la Coldiretti Puglia – con il prezzo che aumenta fino a venti volte tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere un chilo di prodotto finito, con una forbice che non è mai stata così ampia, con 1 chilo di grano che viene pagato oggi agli agricoltori attorno ai 24 centesimi quando serve per fare un chilo di pane che viene venduto ai consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro a seconda delle città.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 10milioni di quintali prodotti in media all’anno, ma produce anche grano tenero sui 500mila quintali annui. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.

Le superfici seminate – conclude Coldiretti Puglia - potrebbero raddoppiare con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale.

Occorre lavorare da subito nell’ambito del Pnrr per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali, conclude Coldiretti nel sottolineare che serve anche investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità, contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento di risposta ai cambiamenti climatici.

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La Polizia di Stato, durante servizi straordinari di controllo del territorio per la prevenzione e repressione dei reati nel territorio mesagnese, disposti dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, ha deferito in stato di libertà tre brindisini trovati in possesso di arnesi atti allo scasso e grimaldelli.

In particolare, gli operatori della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Mesagne notavano un’autovettura con a bordo tre persone che si aggirava nei parcheggi delle attività commerciali nella zona industriale della città. A seguito di un accurato controllo, i poliziotti rinvenivano alcuni grimaldelli e arnesi atti allo scasso, tra cui uno “spadino”, uno strumento elettronico utilizzato nei furti di autovettura per inibire le centraline e del materiale utilizzato per schermare i GPS. Tutto il materiale è stato sequestrato e i tre uomini sono stati denunciati all’A.G. per il reato di possesso ingiustificato di grimaldelli e arnesi atti allo scasso. Agli stessi è stato, inoltre, notificato l’avvio del procedimento amministrativo del Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Mesagne.

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Il cortocircuito della sanità brindisina oramai si è innescato e sta producendo effetti deleteri su quel poco che resta delle strutture ospedaliere della ASL Brindisi. E come co-portavoce di Europa Verde della provincia di Brindisi non possiamo che unirci alle parole di denuncia aspre e dirette che il consigliere e commissario regionale di Azione, Fabiano Amati, e Mauro Vizzino, «Per la Puglia» stanno sollevando. Della serie: la provincia di Brindisi “Cenerentola” della Puglia. Ed è così: la salute dei cittadini della ASL Brindisi affidata al caso, ad un viaggio della speranza (quella di riuscire ad arrivare vivi) verso un nosocomio disponibile nelle province adiacenti di Taranto e Lecce, e svuotata del valore intrinseco che dovrebbe esserle riconosciuta perché trattasi di vite umane. 

Gravissima la situazione e ancora più grave è il silenzio da parte del governatore, che durante la campagna elettorale del 2020 amava dire ai cittadini: “Sarò il Governatore di tutti i pugliesi, e non mi dimenticherò di Brindisi”. 
Presidente Emiliano, ci spieghi oggi qual è il senso delle sue parole di allora, che suonano come una battuta di note stonate nell’armonia di un’intera regione che assiste altrove al sorgere di nuovi ospedali o il potenziamento di quelli già esistenti. 
Ci faccia capire, Presidente Emiliano, se il costo del Piano di Rientro della Sanità Pugliese è per la gran parte a carico della ASL Brindisi. L’attuale direttore generale dott. De Nuccio, nominato con delibera di Giunta regionale il 10 agosto scorso, seppur da pochi mesi in servizio in provincia, denuncia le criticità del sottodimensionamento medico e chissà che questo 2024 non le porti giudizio.
Le ragioni di tale abbandono, trascuratezza e “distrazione” nei confronti dei pazienti brindisini a noi non è nota, ma non è più tollerabile quanto accade. Non per dire, ma era il dicembre 2022 quando come Europa Verde della prov. di Brindisi denunciavamo come i livelli assistenziali in provincia di Brindisi fossero già gravemente insufficienti e carenti. Dobbiamo forse supporre che i cittadini del brindisino vengano trattati diversamente da tutti gli altri perché coloro che hanno contribuito meno alla sua rielezione alla guida della Regione Puglia? Non possono e non devono essere cittadini e personale medico attualmente in servizio, sia ospedaliero sia medici di medicina generale, a pagare il prezzo di tagli insulsi e “disinvestimenti” che si stanno perpetrando da anni nella sanità brindisina. 
Siamo consapevoli che agli occhi del Ministero della Salute sia la somma totale della spesa “pugliese” che determina la valutazione di efficienza della spesa sanitaria regionale, ma la ripartizione di questo totale non può avvenire avvantaggiando alcune province a danno di altre. La stessa mobilità passiva tra le provincie pugliesi determina, comunque, un danno all’intera offerta sanitaria regionale sovraccaricando le strutture che presentano una condizione di servizi al malato migliore, con effetti non diversi da quelli causati dalla mobilità passiva verso altre regioni. E a questo punto, presidente Emiliano, visto che in materia di sanità vige già lo status di “autonomia” rispetto al governo centrale, eliminiamole queste ASL differenziate per provincia, si centralizzi tutto in una ASL Puglia e si provveda tempestivamente a garantire un servizio sanitario equo e efficiente ovunque, anche per i pugliesi che vivono in provincia di Brindisi.

I co-portavoce di Europa Verde provincia di Brindisi

C.Os.T.A. è il progetto regionale per la creazione comunità ospitali per il turismo accessibile a tutti senza distinzione tra i diversi fruitori, con servizi per la disabilità. Il 9 febbraio i responsabili del bando incontreranno gli operatori interessati presso il centro visite di Torre Guaceto, a Serranova. 

Torre Guaceto è meta certificata CETS, Carta Europea per il Turismo Sostenibile. In questo ambito, da anni, il Consorzio di Gestione della riserva opera per l’aumento degli standard di sostenibilità ambientale, energetica e sociale della propria governance e del territorio di riferimento costituito dai comuni di Brindisi, Carovigno, Mesagne e San Vito dei Normanni. 
L’ente da sempre sostiene gli operatori del turismo che decidono di sposare la causa della tutela del territorio, dando una svolta etica alla propria attività, tanto da aver formato e certificato a sua volta numerosi attori della ristorazione, ricettività e guide, assegnando il marchio di partner dell’area protetta. 
Nell’ambito CETS, ora l’obbiettivo è offrire agli operatori sostenibili del proprio territorio l’opportunità di conoscere al meglio i dettagli del bando regionale appena lanciato attraverso un confronto diretto con gli addetti ai lavori. 
L’azione principale, prevista dall’avviso C.Os.T.A. consiste nell’individuare un numero congruo di reti di operatori economici, ricadenti nei diversi ambiti del territorio regionale che propongano e sviluppino programmi di promozione e fruizione della costa con servizi rivolti alle persone con disabilità. 
L’idea di fondo è quella di dare vita ad un caso pilota che, producendo i risultati auspicati, possa inaugurare un percorso evolutivo per consentire, anche in futuro, di consolidare lo sviluppo sociale, economico e turistico del territorio. Come riportato nel bando, la dotazione finanziaria prevista è pari a 1.314.000,00 euro da attingere dalle risorse del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, azioni in materia di turismo accessibile. 
L’avviso, dunque, punta a sviluppare un modello di collaborazione e di partnership tra operatori privati e tra soggetti pubblici e privati, così da rafforzare la capacità di impresa e di efficienza degli operatori economici privati, da una parte e, al contempo, da consentire all’azione pubblica di conseguire gli obiettivi collegati agli interessi pubblici perseguiti. 
“Siamo sempre all’opera per una crescita delle comunità del brindisino - ha dichiarato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, che desideriamo accompagnare, insieme alle Amministrazioni, verso un indice di sostenibilità sempre più rilevante, perché diventi sintomo di benessere etico diffuso ed attento alle opportunità per tutti, di vivere al meglio le nostre realtà”. 
L’evento organizzato dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto in collaborazione con il Comune di Carovigno, presso il centro visite Al Gawsit undefined, sarà introdotto dal presidente dell’ente, Malatesta, porgerà i saluti, il sindaco di Carovigno, Massimo Lanzilotti, prenderanno parola la responsabile del Piano strategico Pugliapromozione, Miriam Giorgio, e la referente progetto C.Os.T.A. Pugliapromozione, Nica Mastronardi. 
Per partecipare, è necessario confermare la propria presenza compilando il form.


Le magiche note dei Pink Floyd risuoneranno mercoledì 17 aprile al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi - ore 21 - con il concerto dei Big One dal titolo “50 years of the dark side”. Biglietti disponibili in tutti i punti vendita Ticketone, al botteghino del Nuovo Teatro Verdi e online su www.ticketone.it (prezzo dei biglietti, incluso il diritto di prevendita: primo settore € 39,00; secondo settore € 34,50; galleria € 31,00).

Nella storia della musica ci sono i grandi album e poi c’è “The Dark Side of the Moon” che è molto più di un disco: un’opera d’arte che contiene dentro tutte le arti. Questo disco uscì nel 1973 e nel 2023 ha compiuto 50 anni. I Big One, una delle maggiori realtà musicali europee nel far rivivere la musica dei Pink Floyd, hanno preparato uno spettacolare show per celebrare questo anniversario nel quale verrà anche suonato interamente l’album. La band nasce nel 2005 e presto raggiunge la notorietà grazie a una serie di spettacoli tematici sull’universo floydiano che valgono ovunque un grande successo. Lo show è stato inserito nei cartelloni dei più importanti festival musicali nazionali ed esteri, in particolare in Olanda e Belgio, dove a fine aprile 2016 ha registrato, per una serata nazionale organizzata dal più importante fan club dei Pink Floyd, un tutto esaurito presso la Musichalfromhallen in Tielt (Belgio).

I Big One sono stati definiti dalla stampa italiana e dalla critica musicale internazionale più autorevole, “La migliore tribute band europea per lʼesecuzione della musica dei Pink Floyd”, in particolare per le versioni live dei più celebri concerti della band inglese. La band ha come obiettivo la riproduzione più fedele delle sonorità e degli arrangiamenti dei Pink Floyd, ciò attraverso l’utilizzo di una strumentazione vintage. Tuttavia, il progetto non si limita al sound ma poggia su una struttura tecnica (audio, luci e video) di eccellenza, al punto che lo show risulta perfettamente in armonia con l’immaginario dei Pink Floyd. Alle spalle i Big One hanno numerosi tour nei maggiori teatri italiani e hanno realizzato anche cd e dvd live distribuiti in Italia e all’estero, come il “Live at Valle dei Templi” ad Agrigento nel 2006, oppure il dvd “The Wall Anniversary” registrato nel 2009 al Teatro Romano di Verona. Il brano “Comfortably Numb” estratto dal dvd registrato in Sicilia ha superato le cinquecentomila visualizzazioni su YouTube. Il repertorio dei loro concerti attinge alle più famose produzioni del gruppo inglese, come “The Dark Side of the Moon”, “Animals”, “Wish You Were Here”, fino alle produzioni più recenti come “The Endless River”.

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Ieri 7 febbraio 2024, al Comando Compagnia Carabinieri di Fasano ha avuto luogo la visita del Generale di Brigata Ubaldo DEL MONACO, Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”. L’alto Ufficiale, dopo essere stato accolto dal Comandante della Compagnia Capitano Massimo Cicala, si è intrattenuto con il Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, i Comandanti delle Stazioni di Fasano, Pezze di Greco, Cisternino e Ostuni, e una rappresentanza di militari del Comando Compagnia, ai quali ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per l’efficace opera di prevenzione e repressione dei reati attuata quotidianamente sul territorio.

Il Comandante della Legione si è soffermato in particolar modo sulla figura del Carabiniere, quale operatore sociale e sostegno perenne alla collettività, sottolineando l’importanza dell’ascolto, quale primaria qualità che tutti i militari, di ogni ordine e grado, devono assicurare al cittadino, missione del loro quotidiano lavoro.

Altra indicazione ha riguardato l’importanza di svolgere una costante attività di analisi delle criticità del territorio, orientando l’attività preventiva e repressiva secondo una chiara strategia operativa, anche in vista dei prossimi eventi legati al G7 che si svolgerà nella località di Savelletri.

Nel corso della visita della Compagnia di Fasano, il Generale DEL MONACO ha contestualmente visitato la Stazione Capoluogo, dove si è intrattenuto con i militari della sede, evidenziando l’importanza del Comando di Stazione quale primo presidio dello Stato sul territorio, volto costantemente alle esigenze dei cittadini e dei suoi “servizi di prossimità” alla popolazione, che, di fatto, sono la prima strategia d’impatto per contrastare alla base, sin dal loro nascere, anche le più complesse dinamiche criminali.

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