Redazione

Domenica 4 febbraio, l’Assessore Michele Salonna ha partecipato a un momento di presentazione di San Michele Salentino nello spazio conferenza della Puglia presso la Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Al centro dell’intervento c'era il lavoro di valorizzazione del Fico Mandorlato, la promozione de “Lu Gnummariedd” (involtini a base di frattaglie di agnello) e la ricchezza storica dei trulli adattati dai privati per ospitare i turisti, situati nel territorio di San Michele Salentino.
“Abbiamo presentato con orgoglio le nostre ricchezze - ha dichiarato l’Assessore Salonna. Insieme ad altri comuni, abbiamo rappresentato un'offerta turistica enogastronomica molto raffinata. I buyers si sono dimostrati interessati ai prodotti tipici del nostro territorio e alle esperienze che i turisti possono vivere a San Michele Salentino in ogni periodo dell’anno. Bisogna continuare a lavorare in rete con tutti i comuni per costruire un'offerta turistica completa, approfittando anche dell’opportunità che il Governo ha voluto dare alla Provincia con il G7 di giugno”.
Il Fico Mandorlato, prodotto dalle due aziende locali, è stato offerto ai partecipanti alla conferenza e sono stati invitati a San Michele Salentino nel periodo estivo in occasione della sagra de “Lu Gnummariedd”. A Milano, il paese di San Michele Salentino era rappresentato anche dal Consigliere Comunale Michele Cordari.

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Uno fra gli spettacoli più attesi dell’anno, “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, arriva al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi martedì 6 febbraio - sipario alle ore 20.30 - con un super cast che darà corpo all’humour, ai colpi di scena e alla sottile critica che costellano la commedia. Biglietti disponibili online alla pagina rebrand.ly/PerfettiSconosciuti e al botteghino del Verdi, aperto il giorno dello spettacolo, ore 11-13 e 19-20.30. Info T. 0831 562554 e //webmail.aruba.it/smart/Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.". 

Figlio del pluripremiato movie che già conteneva in nuce quell’impostazione drammaturgica da sviluppare per la scena, il testo teatrale rispetta fedelmente la sceneggiatura. Un film teatrale per sua stessa natura, insomma. Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porta tre coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di non conoscersi in realtà come credevano. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi le Sim del telefono diventano una sorta di “scatola nera” della nostra vita, delle nostre relazioni sociali. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare il gioco della “verità o conseguenza” mettendo i cellulari sul tavolo e mettendo così a conoscenza l’un l’altro dei propri segreti più inconfessabili. Rifiutare la proposta significherebbe ammettere qualcosa di inespresso, così tutti accettano a malincuore. Tradimenti, fallimenti, piccinerie, bugie, pregiudizi, insoddisfazioni, sogni infranti e sarcasmo si sovrappongono e si intrecciano, dapprima come sotterranei supporti a matrimoni in crisi, poi come detonatori di una fiducia spezzata nell’amore e nell’amicizia.

Il testo è stato capace di mettere insieme sette personaggi ben calibrati in una orditura narrativa perfetta. Vibrava otto anni fa e anche sul palcoscenico “Perfetti sconosciuti” continua a far ridere e tremare perché ci parla delle nostre debolezze e di certi vetri della vita. Infranti, rattoppati o invisibili. Il regista romano guida per l’occasione un cast completamente rinnovato. Al posto dei padroni di casa Kasia Smutniak e Marco Giallini, Valeria Solarino e Paolo Calabresi; Anna Foglietta e Valerio Mastandrea lasciano i loro ruoli di coppia in crisi a Lorenza Indovina e Dino Abbrescia; gli sposini del film di Alba Rorhwacher ed Edoardo Leo ora sono impersonati da Alice Bertini e Marco Bonini; mentre il single di Giuseppe Battiston passa a Massimo De Lorenzo. Sette amici racchiusi in uno spazio living di sofà e poltrone allineati con il boccascena. E se il film ci rendeva complici ravvicinati e testimoni scomodi di menzogne e colpi di scena, la trasposizione teatrale permette un rapporto vis à vis con i personaggi con il risultato di una reciproca presenza totalizzante. Non più soltanto film a senso unico, ma semplicemente teatro.

Lo spettacolo sfoglia anche a teatro i suoi “tratti da film” ricordandoci l’importanza di “saper disinnescare” i conflitti. «Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere, anzi, è pure saggio. Le uniche coppie che vedo durare sono quelle nelle quali uno dei due, non importa chi, riesce a fare un passo indietro». E anche l’importanza del “Bisogna imparare a lasciarsi”, quella del “Siamo tutti frangibili” o del “Se ami qualcuno lo proteggi, da tutto”. Paolo Genovese dissemina sapientemente sulla scena le stesse battute del film. Perché chi ha amato visceralmente un film spesso fatica a rivederlo sotto mutate spoglie. Lo spettacolo vira dal drammatico al comico attraverso svolte di stile e interpretazioni, dirette a trascinare lo spettatore nel “qui e ora” del cielo teatrale, fino a farlo anche divertire. È la potenza del teatro, una linea incessante di lavorazione e finitura, come quella di un artigiano che torna sul suo lavoro fino a percepirne la perfezione. Aggiunge Genovese: «Quando il film esce non è più tuo, mentre in teatro puoi intervenire ancora. Prima dell’inizio della tournée abbiamo fatto una settimana di prove a Todi, perfezionando certi passaggi. Non metteremo mai il punto sullo spettacolo». C’è spazio per la commozione, la riflessione e la sorpresa con gli immancabili colpi di scena, ma la cifra che sorprende è proprio quella comica. La regia divide le scene in scena, il palcoscenico ospita più stanze della casa, compreso il terrazzo, in un’intelligente partizione di luoghi e di luci funzionali a un racconto che mantiene sempre alta la soglia dell’attenzione. Il finale, consolatorio come si sa, vede tutto il gruppo di amici scattarsi un selfie davanti all’eclissi sulle note di “Perfetti sconosciuti” di Fiorella Mannoia, pezzo scritto con il brindisino Bungaro.

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Dal 14 febbraio riprenderanno gli interventi stagionali di disinfestazione, deblattizzazione e derattizzazione sul territorio cittadino.

Come di consueto le operazioni si svolgeranno in orario notturno e saranno effettuate mediante l’utilizzo di prodotti certificati e riconosciuti dagli organi di controllo.

Quest’anno – spiega l’Assessora all’Ambiente Numa Ammaturo – partiamo con un mese di anticipo rispetto agli scorsi anni con l’obiettivo di migliorare l’efficacia degli interventi. In questa fase insieme alla derattizzazione e deblattizzazione sono in programma una serie di disinfestazioni antilarvali per ridurre la quantità di potenziali zanzare adulte. Nei prossimi giorni conosceremo il calendario di interventi che saranno eseguiti da Acquedotto Pugliese sulla fogna nera.

L’avvio delle operazioni è in programma per mercoledì 14 febbraio alle 3.00 con la disinfestazione antilarvale e con la derattizzazione. Nel corso degli interventi è consigliato tenere le finestre chiuse, non sostare all’aperto, non esporre all’esterno alimenti o indumenti.

Il calendario completo è consultabile sul sito internet istituzionale.

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Un uomno di 30 anni residente a Brindisi è stato arrestato dalle Fiamme gialle di Brindisi poichè in possesso di sostanza stupefacente che ha gettato fuori dal finestrino mentre si trovava a Mesagne quando ha notato poco distante da lui una pattuglia che eseguiva dei controlli automobilistii. L'involucro è stato recuperato e conteneva 220 grammi di cocaina dal valore di 12mila euro. 

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Alcuni malviventi questa notte hanno cercato di sfondare la vetriuna di una profumeria di Brindisi per fare man bassa dei prodotti. Ma non ci sono riusciti poiché la vetruina antisfondamento ha svolto bene il suo compito. La scoperta del tentativo di furto è stat fatta questa mattina dalla proprietaria che ha richiesto l'intervento della polizia. Gli agenti hanno acquisito le immagini dei servizi di vigilanza presenti in zona per cercare di dare un volto ai malviventi. 

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Domenica 4 febbraio il Sindaco Antonello Denuzzo è intervenuto alla Borsa Internazionale del Turismo per raccontare Francavilla Fontana e il suo prodotto per eccellenza, il confetto riccio.

“Quest’anno – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo portato alla BIT il nostro patrimonio fatto di storie, monumenti, arte e gastronomia. Questo grande palcoscenico sul mondo del turismo ci consente di raggiungere direttamente gli operatori professionali e di confrontarci con loro. La nostra Città ha delle enormi potenzialità che possono tradursi in posti di lavoro, sviluppo ed economia. Dobbiamo crederci e lavorare per raggiungere obiettivi che sono alla nostra portata.”

Recentemente riconosciuto Presidio Slow Food, il confetto riccio è un dolce povero della tradizione realizzato con mandorle, acqua e zucchero con l’aggiunta di aromi naturali come il cedro o il limone. Un prodotto di qualità, capace di raccogliere diversi riconoscimenti in giro per l’Europa, che continua a vivere nelle tradizioni di Francavilla Fontana come vero e proprio rito d’amore per le coppie di tutte le età. Un racconto a tutto campo, trasmesso anche per immagini grazie ad un video firmato da Alessandro Zizzo e Emanuele Rametta, che ha messo in evidenza le connessioni con il patrimonio materiale e immateriale della Città percorrendo in lungo e in largo le piazze, le strade ed i monumenti del centro cittadino.

“Le tradizioni – concludono gli Assessori Carmine Sportillo, Numa Ammaturo ed Eleonora Marinelli – sono il cuore pulsante dell’identità dei luoghi ed un punto di partenza fondamentale per costruire una nuova narrazione del nostro territorio. Il confetto riccio racchiude il saper fare e rappresenta un pezzo importante del nostro saper essere comunità. Dobbiamo essere consapevoli dell’unicità del nostro patrimonio e raccontarla sotto una nuova luce per portare a Francavilla Fontana sempre più visitatori e turisti.”

Ad impreziosire l’intervento della delegazione composta dal Sindaco Antonello Denuzzo e dagli assessori Numa Ammaturo, Eleonora Marinelli e Carmine Sportillo c’è stata la degustazione del confetto riccio donato a tutti i presenti.

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GIORNATA SPRECO: COLDIRETTI PUGLIA, FINISCONO IN PATTUMIERA IN PUGLIA CIBI COTTI (38%), PANE (7%) E FRUTTA (26%); PERSO 1/3 CIBO DA CAMPI A TAVOLA.

Nel 2023 ogni cittadino ha buttato 75 grammi di cibo al giorno e potrebbe aumentare dell’8% nel 2024

In Puglia finiscono in pattumiera soprattutto i cibi cotti (38%), la frutta (26%) e il pane (7%), quando ancora viene sprecato longo la catena alimentare e nelle case quasi 1/3 del cibo prodotto (30%). E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base del sondaggio condotto sul sito puglia.coldiretti.it, in occasione della undicesima giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare del 5 febbraio.

Un costo per le imprese agricole e per i consumatori che pesa sui bilanci considerato che nel 2023 ogni cittadino ha buttato 75 grammi di cibo al giorno che nel 2024 potrebbe aumentare dell’8%, secondo l’Osservatorio Waste Watcher International.

Non si tratta solo di un problema etico ma che determina anche – precisa la Coldiretti regionale – effetti sul piano economico ed ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. L’obiettivo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – sottolinea la Coldiretti – è quello di dimezzare la quantità di rifiuti alimentari pro capite a livello di distribuzione e consumo, e di ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento.

Fare la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a km0 e di stagione che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette con gli avanzi, dalle marmellate di frutta alle polpette fino al pane grattugiato, ma anche non avere timore di chiedere la doggy bag al ristorante e l’agribag negli agriturismi di Campagna Amica, sono alcuni dei consigli elaborati dalla Coldiretti Puglia per arginare gli sprechi alimentari.

Per evitare di buttare il cibo basterebbe seguire pochi semplici accorgimenti, come spiega il decalogo della Coldiretti predisposto per la Giornata contro lo spreco. Importante innanzitutto è programmare la propria spesa, magari facendo la tradizionale lista, ma anche prediligendo acquisti ridotti ma più frequenti. La classica maxispesa quindicinale o mensile negli ipermercati aumenta infatti – ricorda Coldiretti – il rischio di ritrovarsi nel frigo prodotti scaduti. Fare poi la spesa a chilometri zero in filiere corte con l’acquisto di prodotti locali taglia del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dello studio Ispra.

Lo spreco alimentare – sottolinea la Coldiretti – scende dal 40-60% per i sistemi alimentari di grande distribuzione alimentare ad appena il 15-25% per gli acquisti diretti dal produttore agricolo. Coloro che si approvvigionano esclusivamente tramite reti alimentari alternative sprecano meno perché – conclude la Coldiretti – i cibi in vendita sono più freschi e durano di più e perché non devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. Meglio, dunque, prediligere i prodotti di stagione, scegliendo la frutta e le verdure al giusto grado di maturazione e conservandola adeguatamente, senza tenere insieme quella che si intende consumare a breve con quella che si prevede di conservare più a lungo. E lo stesso consiglio vale anche per tutti i cibi in generale.

DECALOGO ANTISPRECO DI CAMPAGNA AMICA

1) Fai la lista della spesa 

2) Procedi con acquisti ridotti e ripetuti nel tempo 

3) Preferisci le produzioni locali e compra nei mercati a km 0

4) Acquista seguendo la stagionalità dei prodotti 

5) Prendi la frutta con il giusto grado di maturazione 

6) Separa le diverse varietà di frutta e verdura

7) Non tenere insieme i cibi che consumi in tempi diversi

8) Controlla sempre l’etichetta 

9) Chiedi la doggy bag al ristorante per consumare a casa gli avanzi

10) Cucina con gli avanzi ricette antispreco

È stata presentatoieri nel padiglione di Puglia Promozione alla Fiera Bit di Milano il nuovo grande progetto di mostra dal titolo: “G7 – sette secoli d’arte italiana”.

Dopo i numeri lusinghieri – con trentamila presenze – della mostra “Caravaggio e il suo tempo” conclusasi lo scorso 10 dicembre, si guarda avanti verso un nuovo e grande progetto espositivo. 

 

La mostra “G7” – che si aprirà il prossimo 13 giugno nel Castello Normanno Svevo di Mesagne – nasce dall’idea di unire l’importante summit mondiale dei 7 Grandi della Terra, , in programma il prossimo giugno 2024, ad una proposta culturale di conoscenza dell’arte italiana e si propone di celebrarla attraverso sette secoli, dal XIV al XX, presentando opere d’arte di alcuni dei più grandi maestri italiani. 

Attraverso un percorso cronologico, gli spettatori avranno l’opportunità di immergersi nella ricchezza e nella diversità dell’arte italiana, scoprendo capolavori di artisti come Giotto, Donatello, Tiziano, Leonardo Da Vinci, Antonello Da Messina, Raffaello, Caravaggio, Bernini, Canova, Boldini, Pino Pascali e altri.

«Investiamo il successo ottenuto per rilanciare, puntando su eventi di altrettanto valore: il sogno che si è fatto realtà continua e siamo già in pieno fermento per consolidare un’esperienza che ha dato e insegnato molto, ai promotori e al territorio», spiega Pierangelo Argentieri, a capo della rete di imprese “MICExperience”, anticipando alcuni dettagli della prossima kermesse culturale, rigorosamente in grande stile. E passa a parlarne: «Sono 4 gli obiettivi che ci prefiggiamo con questa esposizione, dalla presentazione di una panoramica completa dell’arte italiana dal XIV al XX secolo, evidenziando le principali correnti artistiche e gli sviluppi stilistici fino all’offerta di un’esperienza educativa e coinvolgente per il pubblico, attraverso l’esposizione di opere d’arte significative e la fornitura di informazioni contestuali. Potremo insieme scoprire l’evoluzione delle tecniche artistiche e l’influenza di artisti italiani sulla scena internazionale e promuovere la consapevolezza e l’apprezzamento dell’arte italiana, sia a livello nazionale che internazionale a partire dalla straordinaria vetrina del Summit G7».

Alla conferenza stampa di stamattina sono intervenuti anche Gianfranco Lopane, Assessore al Turismo Regione Puglia, il Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio di Regione Puglia, Aldo Patruno, e il Sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli che ha così commentato: «La soddisfazione di poter continuare a legare il nome della città e del nostro territorio ai capolavori di alcuni dei più grandi artisti della storia rappresenta la principalegratificazione di un’esperienza culturale che con la mostra “Caravaggio e il suo tempo” ha raggiunto il culmine di bellezza e successo, segnando uno straordinario nuovo inizio che ci motiva a ripartire con ancora più entusiasmo».

La curatela della mostra è affidata al prof. Pierluigi Carofano, che insieme a un nutrito comitato scientifico sta predisponendo l’esposizione con opere provenienti da importanti collezioni sia pubbliche che private e rappresentative di ogni secolo. 

In una nota il prof. Carofano ha comunicato le sezioni che comporranno la Mostra:

1. Sala introduttiva: Una breve introduzione alla mostra in chiave multimediale, con una panoramica sulla storia dell’arte italiana e sui principali artisti inclusi.

2. Sezione 1: Dal XIV al XV secolo – Giotto e il Rinascimento iniziale.

3. Sezione 2: Il XVI secolo – Leonardo Da Vinci, Antonello Da Messina e il Rinascimento italiano.

4. Sezione 3: Il XVII secolo – Caravaggio e il Barocco italiano.

5. Sezione 4: Il XVIII secolo – Bernini, Canova e il Neoclassicismo.

6. Sezione 5: Il XIX secolo – Boldini e l’arte moderna italiana.

7. Sezione 6: Il XX secolo – Pino Pascali e l’arte contemporanea italiana.

8. Sala conclusiva: Una riflessione sull’eredità dell’arte italiana e il suo impatto sulla scena artistica contemporanea.

La mostra “G7: sette secoli d’arte italiana”, dal 13 giugno all’8 dicembre 2024, offrirà al pubblico l’opportunità unica di ammirare da vicino tesori autentici di impagabile valore artistico.

La Polizia di Stato, al culmine di accurate attività d’indagine, ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale degli arresti domiciliari a carico di un soggetto ritenuto responsabile dei reati di ricettazione e indebito utilizzo di una carta di credito.

Nello specifico, gli investigatori del Commissariato di P.S. di Mesagne nei primi giorni dell’anno acquisivano da una donna la denuncia per il furto del proprio bancomat, rappresentando che con la citata carta erano state effettuate numerose operazioni di prelievo e pagamenti per un importo complessivo di circa 4000 euro. Si trattava di una cifra abbastanza consistente considerato che la vittima era una donna anziana la cui unica fonte di reddito era rappresentato dalla pensione.

Nell’immediatezza della denuncia, gli investigatori accertavano presso quali sportelli bancomat erano stati effettuati i prelievi e gli esercizi commerciali dove erano state spese altre somme di denaro, provvedendo ad acquisire e visionare le immagini degli impianti di sorveglianza presenti nelle vicinanze.

A seguito degli accertamenti, veniva quindi individuato il presunto autore dei reati, persona già nota agli Uffici di Polizia, nei confronti del quale il personale del Commissariato di P.S. di Mesagne eseguiva la misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica per i reati di ricettazione e indebito utilizzo di una carta bancomat.

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La Bandiera Arancione è una certificazione, sostenuta da un modello rigoroso, pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita, ha una validità di tre anni e, premiando le realtà più virtuose, è anche uno stimolo per un miglioramento continuo, che porta benefici reali e tangibili per le realtà coinvolte.

Secondo i dati emersi dall’analisi del 2023, infatti, il 67% dei comuni Bandiera Arancione ha registrato un punteggio più alto rispetto a quello del 2020. I comuni certificati - che già si distinguevano per elevati standard qualitativi - hanno migliorato ulteriormente la propria accoglienza, dimostrando un impegno crescente nella tutela e nella valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale.

Il sistema ricettivo e ristorativo, per esempio, è stato potenziato nel 50% dei comuni, con alcune località che hanno raddoppiato il numero di strutture e quasi triplicato i posti letto, principalmente di tipo extra-alberghiero.

La sostenibilità ambientale, già elemento distintivo dei borghi certificati, ha visto un ulteriore miglioramento nel 75% dei comuni. Tra questi, il 54% si è distinto per una gestione particolarmente virtuosa dei rifiuti, portandoli ad occupare i primi posti nella classifica generale italiana.

Il 90% dei borghi Bandiera Arancione, inoltre, ha sviluppato una forte vocazione green confermata anche dall’installazione di oltre 700 colonnine di ricarica per veicoli elettrici su tutto il territorio italiano. Un risultato sorprendente se si pensa che più della metà dei comuni italiani (58%) non ha punti di ricarica di accesso pubblico installati nelle proprie aree di competenza.

Le Bandiere Arancioni, infine, si distinguono anche per il coinvolgimento delle comunità locali nella risoluzione di problemi diffusi, ne è un esempio l’adozione di formule come quella della cooperativa di comunità, e per la forte spinta all’inclusività sociale, anche nell’offerta di servizi rivolti al turista.

Tutti questi dati testimoniano, ancora una volta, la qualità del turismo che si può vivere e ritrovare nelle Bandiere Arancioni: slow, autentico, accogliente e soprattutto rispettoso dell’ambiente e delle comunità ospitanti.

Il mantenimento di standard così elevati è sicuramente da attribuire al Modello di Analisi Territoriale, alla base dell’iniziativa , che contiene indicatori sempre più sfidanti e stimolanti per le piccole località che decidono di intraprendere il percorso verso la Bandiera Arancione, puntando molto su sostenibilità, innovazione sociale e sviluppo digitale, questo in totale coerenza con i 17 obiettivi (Sustainable Development Goals, SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.

Le 281 Bandiere Arancioni assegnate oggi rappresentano l’8% delle oltre 3.500 candidature analizzate da Touring Club Italiano negli ultimi 25 anni. Di queste, il 18% è riuscito comunque a conquistare la certificazione dopo aver intrapreso un percorso di crescita e aumento della qualità dell’offerta suggerito dai piani di miglioramento studiati ad hoc dal Touring Club Italiano e redatti per vari comuni candidati.

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