Redazione

SIANI, DE LUIGI E ACCORSI NEL WEEKEND DEL CINEMA COMUNALE DI MESAGNE

 

La programmazione del Cinema Teatro Comunale di Mesagne prosegue con i film che siedono sul podio del botteghino di questo inizio 2024: venerdì 12 e domenica 14 gennaio il Cinema proietta alle ore 17:00 “Succede anche nelle migliori famiglie” di Alessandro Siani e alle ore 19:00 “50 km all’ora” di Fabio De Luigi.

 

In “Succede anche nelle migliori famiglie”, ultimo successo di Alessandro Siani e con Cristiana Capotondi, Davide Di Rienzo è la pecora nera della sua famiglia. Laureato in medicina come suo padre, che però è un luminare, fa il volontario alla Caritas. La notizia dell'improvvisa morte del genitore lo fa riunire con il fratello e la sorella per occuparsi della madre che però sembra aver già trovato un rimpiazzo amoroso dando così vita alla tipica commedia degli equivoci.

 

Il film “50 km all’ora” racconta la storia di Rocco (Fabio De Luigi) e Guido (Stefano Accorsi), due fratelli molto diversi: Rocco è un "animale domestico" che ha sempre vissuto accanto a quel padre rancoroso e polemico che ha allontanato da casa la moglie, e di conseguenza anche il figlio minore Guido, che se ne è andato invece per il mondo a fare il "manager del divertimento" sulle navi da crociera. Tanto Rocco è silenzioso, pacato e timoroso, quanto Guido è chiassoso, incontenibile e spericolato. Trent'anni dopo la sua partenza, Guido torna sulle natie colline dell'Emilia-Romagna per partecipare al funerale del padre, che gli ha lasciato una lettera di commiato in cui gli chiede di andare a spargere le sue ceneri sulla tomba della madre, nel cimitero di Cervia. I due fratelli partiranno così per questa insolita missione, e lungo la strada - fra un battibecco e l'altro - scopriranno di avere ancora molto in comune, e qualche segreto da rivelarsi (o no) a vicenda.

 Biglietto euro 7,00€ intero / 5,00€ ridotto (under 8y e over 65y),

info 339 1338519

Cia Puglia: “Mazzata Irpef per gli agricoltori, il Governo ci ripensi”

Sicolo: “Il mancato rinnovo dell’esonero costerà da 400 a 10mila euro alle nostre imprese agricole”

“Invece di ridurre le tasse, come promesso, il comparto primario viene penalizzato da nuovi aggravi fiscali”

Il settore più colpito è quello vitivinicolo, pesanti conseguenze anche sui settori olivicolo e cerealicolo

“I parlamentari pugliesi si attivino con un emendamento al Milleproroghe che ripristini l’esonero”

“Il mancato rinnovo dell’esonero Irpef per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli è una mazzata per tutto il comparto primario, soprattutto per le aziende vitivinicole che, negli ultimi anni, sono state messe al tappeto dagli enormi danni causati dalla peronospora e dall’annoso problema delle giacenze. Occorre ricordare, a questo proposito, che la produzione vitivinicola nell’ultimo anno è stata dimezzata e, assieme ad essa, la redditività del settore è stata quasi azzerata, per non parlare delle imprese che sono andate in perdita e che non sono riuscite a recuperare né i costi di produzione né almeno una parte dei danni per riuscire a ripartire. Alla crisi determinata da fattori climatici, dunque, si aggiunge una crisi appesantita da fattori fiscali. Il Governo e il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida pongano rimedio a questo errore e corrano ai ripari, ripristinando l’esonero Irpef”. È molto chiaro il grido d’allarme lanciato da CIA Puglia attraverso le parole del suo presidente, nonché vicepresidente nazionale dell’organizzazione, Gennaro Sicolo. “Ci aspettiamo che i parlamentari pugliesi di ogni schieramento si attivino e facciano approvare un emendamento al Milleproroghe che ripristini il rinnovo dell’esonero”.

Dal 2016, quando fu introdotto dal Governo Renzi, l’esonero Irpef per gli agricoltori era stato sempre confermato come una misura di buon senso a sostegno di un comparto, quello agricolo, tra i più penalizzati negli ultimi anni da una serie di sfavorevoli congiunture. “Le facilitazioni fiscali per il settore vanno confermate e, semmai, rafforzate, mentre il mancato rinnovo dell’esonero Irpef va esattamente nella direzione contraria. Di fatto, il Governo introduce una nuova tassa che pende sulla testa degli agricoltori come una nuova spada di Damocle”.

Il mancato esonero penalizza soprattutto le aziende agricole di medie e di grandi dimensioni. Per le imprese del comparto, questa misura si traduce in una nuova imposta il cui peso, secondo le simulazioni effettuate dall’Osservatorio Economico Cia Puglia, varia da un minimo di circa 370 euro a un massimo di circa 10mila euro. Fortemente penalizzate risultano i settori dei seminativi, l’olivicolo e, in modo ancora più rilevante, quello vitivinicolo.

“Per non parlare di quello cerealicolo”, aggiunge Sicolo, “con il valore riconosciuto al grano duro pugliese e la redditività delle aziende cerealicole che, nel 2023, hanno subito un vero e proprio tracollo: dal 29 giugno 2022, quando il prezzo medio del grano duro era pari a 575,25 euro/tonnellata, si è giunti il 20 dicembre 2023 a 370,75 euro/tonnellata, con un calo pari a circa il 36%”.

“In pratica”, aggiunge Sicolo, “il mancato rinnovo dell’esonero Irpef colpisce tutta l’agricoltura pugliese come un pugno nello stomaco. Il 2024, da questo punto di vista, è iniziato come peggio non si poteva. Il Governo aveva promesso di tagliare le tasse e, invece, sta tagliando i sostegni all’agricoltura per fare cassa, ma in questo modo indebolisce un settore trainante per la nostra economia, mettendo in difficoltà migliaia di aziende che vengono appesantite da nuovi fardelli fiscali, delle zavorre pesantissime che riducono le risorse che le imprese potrebbero destinare a investimenti, innovazione e nuove assunzioni”. “Il Governo è ancora in tempo per ravvedersi e intervenire”, auspica Gennaro Sicolo, “perché assestare questi durissimi colpi all’agricoltura a inizio anno significa pregiudicare le possibilità di un rilancio complessivo del settore. Il Ministero dell’Agricoltura e l’intero esecutivo diano concretezza agli impegni presi, anche recentemente, riguardo al sostegno promesso per lo sviluppo del comparto primario italiano che, tra guerre, eventi climatici estremi e distorsioni del mercato internazionale in questi anni ha dovuto sopportare e affrontare mille ostacoli per andare avanti”.

Il 2024 è un anno di svolta per la città di Mesagne poiché ha due principali obiettivi da mettere a segno: il primo è l’allestimento di una Grande mostra in occasione del G7 mentre il secondo è legato alla selezione di Capitale italiana della Cultura in cui la città è giunta tra le prime 10 finaliste e, secondo i ben informati, ha sfiorato il podio. Su quest’ultimo fronte c’è tanta curiosità intorno alle iniziative che l’Amministrazione comunale organizzerà per celebrare l’evento. In tale ottica il comune di Mesagne e la Micexeperienze venerdì ufficializzeranno il bilancio consuntivo della mostra su “Caravaggio e il suo tempo” e sveleranno i dettagli sulla Grande mostra che sarà allestita a breve nel castello Normanno-Svevo. Di certo, nella nuova mostra, vi saranno opere di Raffaello, Michelangelo, Leonardo da Vinci, Caravaggio e altri artisti di fama internazionale. A ciò seguirà una pressante campagna di comunicazione per intercettare flussi di turisti che giungeranno in provincia di Brindisi nei prossimi mesi, anche in occasione del G7 che si svolgerà in Puglia.  I potenti del mondo saranno in Puglia e gli occhi del villaggio globale saranno puntati sulle realtà territoriali che per l’occasione potranno mostrare i loro gioielli storico-architettonici. Il tutto in un anno, il 2024, in cui la città di Mesagne è stata finalista nella corsa nazionale per divenire “Capitale italiana della Cultura 2024”. La città messapica potrà dimostrare con i fatti di non essere seconda a Pesaro, città che ha vinto tale selezione. Così, per tali appuntamenti la città di Mesagne ha programmato un’altra “Grande mostra”.

Le bocche degli organizzatori sono cucite, ma si sa che sarà allestita nelle sale del castello e avrà come periodo uno spazio temporale che va da Giotto al Futurismo. I Per visitare la mostra appena conclusa sono giunti visitatori non solo dal Mezzogiorno d’Italia, ma da tanti altri Paesi. Una interessante risposta è stata data dalla scuola che ha mostrato grande interesse verso la mostra che ha lanciato la città di Mesagne verso alti livelli di qualità ed ha trasformato la città in un grosso centro culturale. Naturalmente l’ambito obiettivo che si sono posti gli organizzatori dovrà passare necessariamente con un incremento dei servizi a disposizione dei turisti. Ad iniziare da una gestione oculata delle aree parcheggio, con i relativi trasferimenti nel cuore dell’antico borgo, un incremento dei servizi della polizia locale e il coinvolgimento degli operatori commerciali che a loro volta potrebbero partecipare all’organizzazione degli eventi.  

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Dopo la sconfitta interna contro il Barletta, la Proshop Mesagne torna in palestra per preparare la difficile trasferta di Molfetta, con fischio d’inizio sabato alle 19.00 presso il PalaPoli di via Martiri di Via Fani.

 

Avversario di giornata è la Pallacanestro Molfetta, una delle quattro capolista del girone insieme a Matera, Monteroni e Canusium, per quanto Monteroni abbia una gara in più e quindi andrebbe considerata seconda per media inglese.

Il Molfetta di coach Gesmundo è una formazione quadrata e ben costruita, che può contare in regia su una vecchia conoscenza della pallacanestro mesagnese: Mauro Stella, quarantenne play nato a Mesagne che viaggia con l’invidiabile media di 11.5 pp, con il picco di 25 p ottenuti contro il Corato lo scorso 29 ottobre. Play dinamico e dal canestro facile, Stella è l’ago della bilancia della formazione barese.

 

Dal punto di vista realizzativo, invece, il Molfetta può contare su due importanti bocche di fuoco: Infante e Duval. Infante, centro di 203 cm, è il top scorer di stagione con una media di 16.9 pp, ottenuti con una regolarità impressionante nonostante alcune prestazioni sopra quota 20. Duval, esterno di 195 cm, è il secondo mattatore dei biancorossi con una media di 14.7 pp. Dopo un inizio di stagione importante, ha attraversato una leggera flessione in chiusura d’anno, per poi tornare sulle sue medie nella trasferta di domenica scorsa a Fasano, dove a realizzato 15 punti con oltre il 50% di positività.

 

Il Molfetta è una formazione esperta, ben oltre i trent’anni nel quintetto di base, e questo conferisce esperienza e nervi saldi al roster biancorosso nei momenti chiave del match. Ha sempre vinto sul parquet amico (5 su 5) ed è la miglior difesa del campionato con soli 740 punti subiti, contro i 915 della New Virtus. Segna con una certa regolarità, ma è senza dubbio sulla solidità difensiva che ha costruito finora il suo campionato di livello.

 

Una sfida sulla carta estremamente difficile, che siamo certi verrà affrontata con grinta ed umiltà dai ragazzi di coach Sanchez, alla ricerca di punti salvezza importanti in questo 2024 ancora da bagnare col successo.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Omnibus 2024, Amati: “Riprendiamoci il Centro riabilitazione di Ceglie, gestito senza titolo. Basta con l’andazzo complice”.

Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati. 

“Il centro di riabilitazione intensiva di Ceglie Messapica deve tornare alla gestione pubblica e per questo ho presentato un emendamento all’Omnibus 2024. Il ricordo dello sguardo dei pazienti con coscienza nulla o minima, incrociato nella visita effettuata di recente nella struttura, bussa rumorosamente alla mia coscienza e non tacerò sino a quando qualcosa d’importante non sarà fatto. 
La decisione di portare il tutto nella gestione pubblica è richiesta dalla natura del servizio, dall’ambizione di farne un’eccellenza, dai viaggi della speranza, dalla logica, dalle numerose norme violate sugli affidamenti dei servizi e pure dai conti. 
Non possiamo più essere complici di un sistema fondato su una struttura di proprietà pubblica (della ASL di Brindisi) però gestita, da molti anni, da un privato che doveva fare solo una temporanea sperimentazione gestionale, depauperando il servizio pubblico di un importante segmento dell’offerta assistenziale, senza alcuno slancio d’innovazione e quindi non in grado di porre freni ai viaggi della speranza. 
Da anni su questa questione emerge un silenzio che si lascia interpretare come complice, perché non risulta alcun titolo negoziale valido in grado di giustificare l’attuale gestione, per cui la presa in carico dei pazienti e il relativo pagamento delle prestazioni avvengono per un’usanza molto discutibile, ossia un andazzo. 
Non mi sfugge la delicatezza della questione e pure l’anacronistica coltre di titubanza che circonda questa proposta, magari per non far adirare l’attuale gestore. Ma noi siamo la Regione, un ente pubblico, chiamato a gestire la sanità con principi d’universalità garantita dalla prevalenza del servizio pubblico, dove il privato è un incaricato di pubblico servizio per sopperire ad eventuali carenze, che si devono manifestare per motivi oggettivi e non per accomodamento politico. Non mantenere la barra dritta su questo principio, significa degradare il servizio pubblico a funzioni di vassallaggio, con aggravio dei costi e con distruzione del patrimonio umano impiegato nel servizio pubblico. 
Il ritorno immediato del servizio nella gestione interamente pubblica, con l’auspicabile collaborazione delle Università pubbliche pugliesi, passa attraverso la garanzia del mantenimento degli attuali livelli occupazionali, utilizzando la normativa vigente che a ciò acconsente. 
È ovvio che la decisione comporterebbe pure un risparmio di spesa, perché sarebbe eliminata dai costi ogni voce riferibile alla remunerazione del privato-incaricato di pubblico servizio”.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

In primavera, in presenza di condizioni climatiche idonee allo svolgimento di lavori di questo tipo, ripartiranno i cantieri di rifacimento delle strade cittadine.

Così come previsto dalla variazione di bilancio di fine anno approvata dal Consiglio Comunale, sono stati destinati 400 mila euro per gli interventi di manutenzione straordinaria su alcune arterie che presentano criticità.

L’Amministrazione Comunale nei giorni scorsi ha approvato il progetto con cui prevede di intervenire su via Michele Imperiali (nel tratto compreso tra via Regina Elena e via Quinto Ennio), Strada Comunale Massimiano (ossia la via che costeggia l’entrata posteriore del Cimitero), via Cesare Teofilato, Spiazzo De Fazio, Via Renato Imperiali, via Crocifisso della Pietà, via Di Summa e via dei Figuli.

“Con questo intervento – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – torniamo a mettere in sicurezza l’asfalto di numerose strade. I cantieri interesseranno due arterie come via Imperiali e la strada comunale Massimiano che, pur trovandosi in punti molto diversi della Città, sono particolarmente trafficate.”

Proseguono, intanto, i lavori per il rifacimento delle strade bianche delle contrade cittadine.

Le opere, rese possibili grazie ad un finanziamento con fondi PNRR di 2 milioni di euro ottenuto dal Ministero degli Interni, renderanno percorribili in sicurezza numerose vie che non erano mai state asfaltate prima.

Le strade interessate si trovano nelle contrade Difesa, Brindisi Paolo dell’Aglio, don Giulio, Mogavero, Rinalda Romatizza, Fratasconi, Casalino, Cornola, Leo-Sava, Sava-Monticello, Colagrande, Madonna dei Grani, Palmarino Bax, Grappone, Pendinelle, Rosea, Massimiano, Pezze Cistone, Forleo Superiore, Sant’Antonio, Quote Feudo Inferiore, Grottaglie-Oria, Foresta, Polito e Caselle.

“Stiamo lavorando – conclude l’Assessora ai Lavori Pubblici Annalisa Toma – per migliorare la sicurezza delle strade nel centro abitato e nelle contrade. Ai cantieri programmati dall’Amministrazione Comunale si aggiungono gli interventi che saranno realizzati da Enel per il ripristino di diverse strade che sono state interessate dai lavori di manutenzione della rete elettrica. Siamo consapevoli dell’urgenza di mettere in sicurezza anche altre arterie. Per questa ragione investiremo ulteriori risorse nel prossimo bilancio.”

---------------francavilla_strada_rifatta_gennaio_24.jpg
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, LA MEDITERRANEA VINCE SFIDA MONDIALE DIETE DEL 2024; OLIO EVO CONSIGLIATO SIN DALLO SVEZZAMENTO DEI BAMBINI
Ma è sotto attacco del clima che in Puglia ha fatto perdere nel 2023 il 34% del cibo prodotto e del balzo dei costi di produzione

 
La dieta mediterranea si classifica come migliore dieta al mondo del 2024 davanti alla Dash e alla Mind, con l’olio EVO consigliato dai pediatri sin dallo svezzamento dei bambini, ma è sotto attacco degli effetti del cambiamento climatico e dell’esplosione dei costi di produzione. Lo rende noto la Coldiretti Puglia, sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, che premia la Dieta Mediterranea, considerata uno stile di vita, basata principalmente su alimenti a base vegetale,  cereali integrali, legumi, noci e grassi insaturi derivanti dall'olio extravergine di oliva, oltre a pasta e pesce.

La dieta mediterranea – sottolinea la Coldiretti – ha vinto la sfida tra 30 diverse alternative grazie agli effetti positivi sulla salute ed è anche fra le più facili da seguire, adatta alle famiglie, semplice da organizzare con alimenti di base, incoraggia un consumo moderato di grassi sani, come l'olio d'oliva, e scoraggia i grassi malsani, come i grassi saturi, con meno del 30% circa delle calorie totali provenienti dai grassi ed è adatta a chi segue prescrizioni religiose halal o kosher. La dieta mediterranea – continua la Coldiretti - è salutare per il cuore ed è stata associata a una riduzione della pressione sanguigna, del colesterolo e del peso corporeo, nonché a migliori risultati di salute cardiovascolare e tassi inferiori di malattie cardiache e ictus. L'abbondanza di frutti di mare ricchi di nutrienti, noci, semi, olio extravergine, fagioli, verdure a foglia verde e cereali integrali nella dieta mediterranea vanta anche molti benefici per il cervello. Gli antociani in bacche, vino e cavolo rosso sono considerati particolarmente benefici per la salute.

L’olio extravergine di oliva per esempio, cardine della Dieta Mediterranea, svolge un ruolo fondamentale nell’alimentazione dei bambini, sin dalla prima infanzia, favorendo una crescita sana e protegge da numerose malattie. Secondo una ricerca realizzata dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) su un campione di 1260 pediatri (per il 93% Pediatri di Libera Scelta) che offrono assistenza a oltre 1 milione di famiglie italiane con bambini sotto i 14 anni, l’85% dei pediatri suggerisce l’introduzione di olio EVO nella dieta sin dall’inizio dello svezzamento, intorno ai 6 mesi di vita, e oltre il 70% consiglia l’utilizzo di un prodotto con specifiche caratteristiche.

Un ruolo importante per la salute che – precisa la Coldiretti – è stato riconosciuto ad oltre un decennio dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco avvenuta il 16 novembre 2010. L’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari – continua la Coldiretti – si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici.

Ma in Puglia la Dieta Mediterranea è sotto attacco del clima con 96 eventi estremi in 1 anno – denuncia Coldiretti Puglia – che hanno fatto perdere il 34% in quantità della produzione. L’aumento in valore dell’agroalimentare pugliese nel 2023 che ha raggiunto quasi i 4 miliardi di PLV è determinato principalmente dall’andamento del settore olivicolo e oleario, con il raccolto delle olive in Puglia cresciuto del 50% rispetto all’anno precedente, a fronte di quello nazionale e mondiale che è crollato, facendo schizzare i prezzi dell’olio extravergine del +49,3%. Performance positive in valore anche per l’ortofrutta, con l’uva da tavola che al netto del calo delle quantità ha guadagnato in termini di valore, ma in generale ortaggi e frutta pugliese hanno registrato prezzi medi in campagna migliori alle annate precedenti per la diminuzione delle quantità, mentre un frutto su dieci è scomparso dalle tavole dei cittadini che hanno tagliato gli acquisti (-10%) crollati ai minimi da inizio secolo, sulla base dei dati Cso Italy, secondo cui i consumatori hanno ridotto del 25% le quantità di angurie, del 15% i meloni, del 14% le arance, del 5% le fragole ma il taglio ha riguardato anche gli ortaggi (-6%).

Annata da dimenticare., invece, per la vendemmia che paga il conto degli eventi estremi e degli attacchi di peronospora che hanno caratterizzato il 2023, per cui le quantità risultano crollate in media del 32% con punte fino al 90% in alcuni areali, mentre sono aumentati in misura esponenziale i costi di produzione. L’impennata del costo del vetro cavo per le bottiglie che hanno fatto segnare un aumento che ha raggiunto il 58% nell’arco di 18 mesi mette a rischio la competitività del vino italiano sul mercato nazionale ed estero dove per la prima volta dopo oltre un decennio sono calate le vendite del vino Made in Italy in valore (-1%), dopo che Coldiretti e Filiera Italia avevano evidenziato l’anomalia in riferimento all’avvio dell’istruttoria da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita delle bottiglie di vetro.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Eseguita dai Carabinieri di Brindisi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una persona indagata per porto e detenzione abusiva di armi e minacce aggravate nei confronti dei vicini. Il 9 gennaio 2024, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di un 49enne del luogo, indagato per i delitti di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, danneggiamento aggravato, tentata violenza privata ed esplosioni pericolose.  In particolare, all’inizio dello scorso mese di dicembre, l’uomo, in seguito a diversi dissidi con i vicini di casa che lo accusavano di provocare rumori molesti, sarebbe sceso in strada e, armato di pistola, urlando contro di essi, avrebbe esploso due colpi di pistola contro la finestra della loro abitazione, fuggendo subito dopo. I colpi, fortunatamente, hanno danneggiato esclusivamente il mobilio e le pareti, senza ferire gli occupanti dell’abitazione. Le indagini avviate nell’immediatezza del fatto, consistite anche nell’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza dell’area in cui è successo il fatto, hanno consentito di identificare il presunto responsabile, tra l’altro già noto alle forze dell’ordine. Gli elementi raccolti hanno permesso alla Procura della Repubblica di Brindisi di chiedere e ottenere da parte del Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del presunto responsabile.  Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

66 annunci di lavoro per 423 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 12 al 18  Gennaio relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 331 posti vacanti nel settore turismo su Brindisi e provincia, edilizia 24, commercio 14, ristorazione 9, vigilanza 6, sanità 5, metalmeccanico 5, amministrativo 5, servizi alla persona 4, tecnico 3, pulizie 3, trasporti 2, tessile 2, termoidraulico 2, manutenzione 2, servizi 1, logistica 1, impiantistica elettrica 1, energetico 1,  contabile 1, agricoltura e zootecnia 1.

Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete EURES sono numerose: si ricerca personale soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione.

Sempre aggiornata, inoltre, la sezione dedicata ai corsi di formazione e per diplomati e disoccupati, cui si uniscono le opportunità offerte con i programmi Garanzia Giovani e NEET.

Per qualunque supporto, richiesta o informazione, i cittadini e le imprese possono rivolgersi agli operatori di ARPAL Puglia dei tre Centri per l’impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Domani alle ore 17,30 presso Lab Creation a Mesagne (via Lucantonio Resta 15) si svolgerà l'incontro conclusivo del progetto DICO DONNA… DICO DIRITTI – progetto incubatore dei diritti di bambine, ragazze e donne. Network promotore di equità e inclusione per tutti.

Il progetto è stato realizzato da Conchiglia APS, Comune di Mesagne, Consorzio dei Comuni dell’Ambito n°4, I Circolo Giosuè Carducci e II Circolo Giovanni XXIII e sostenuto dalla Regione Puglia attraverso Puglia Capitale Sociale 3.0.