Redazione

Lotto, in Puglia vincite per 96 mila euro. La Puglia esulta grazie al Lotto. Nei concorsi di giovedì 4 e venerdì 5 gennaio, come riporta Agipronews, nella regione sono state centrate vincite per un totale che supera i 96mila euro. A Bari sono state ben tre le giocate vincenti: la più alta da 36.130 euro, poi due da 14mila euro. A Castellaneta, in provincia di Taranto, un fortunato giocatore ha vinto 32.250 euro. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 15,1 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 31,9 milioni di euro dall’inizio del 2024.

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PAC: COLDIRETTI PUGLIA, SOLO BUGIE SU DIVIETO DI COLTIVAZIONE GRANO; SEMINE AUTUNNALI CEREALI REGOLARMENTE ATTUATE E TERMINATE

Mentre stanno per partire le semine dei legumi

In uno scenario internazionale di grande incertezza a causa dei conflitti, ma anche per il clima pazzo che dimezza le produzioni e toglie reddito alle imprese agricole con i fenomeni speculativi in atto, è pericoloso quanto ingiustificabile diffondere informazioni distorte e infondate su obblighi e divieti legati agli aiuti PAC di cui beneficiano gli agricoltori, quando le semine di cereali sono state regolarmente attuate e quelle dei legumi stanno per partire. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in relazione alla notizia priva di fondamento sul paventato stop alla coltivazione di grano in Puglia.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              

“Il sistema della rotazione colturale c’è sempre stato, sono solo cambiate le modalità, con la nuova norma che, anzi, consente una maggiore libertà agli agricoltori”, spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo. “Con la vecchia PAC se un agricoltore aveva 100 ettari, non poteva seminare grano sull’intera estensione, aveva l’obbligo di seminare sui 100 ettari 3 colture, una poteva essere grano e le altre 2 per esempio favino e ortaggi”, spiega il presidente Cavallo nel sottolineare che “con la nuova PAC se un agricoltore ha 100 ettari non è più tenuto a seminare 2 o più colture sui seminativi, a condizione che inverta l’anno successivo. Per esempio se decide di seminare 50 ettari dei 100 a grano, l’anno successivo deve seminarlo sull’altra parcella da 50 ettari, cioè deve avvicendare le colture per non impoverire il terreno. Tra l’altro, proprio in Puglia, in ragione di una deroga legata al clima caldo arido, l’agricoltore può anche seminare grano sui 100 ettari e l’anno successivo può rifarlo sul 65% della superficie seminata a grano e il 35% destinarlo ad altro”, conclude Cavallo.

Coldiretti ha chiesto al Ministero delle Politiche Agricole un tavolo di confronto sui dati del primo anno di applicazione della nuova Pac per poter fare scelte e modifiche sulla base dei numeri e dell'andamento delle misure, con il primo controllo verrà fatto nel 2025 sul 2024. Quindi, tranne alcune eccezioni, il prossimo anno si potrà riseminare sulla stessa superficie la medesima coltura del 2023. Al contempo Coldiretti sta lavorando anche per correggere alcune scelte: ad esempio abbiamo chiesto di eliminare l'obbligo di raccolta delle cover crops.

Piuttosto che interpretare in maniera distorta la norma alla base della PAC, non bisogna abbassare la guardia sui prezzi in caduta libera del grano. Occorrono  – rileva Coldiretti Puglia - una costante analisi dei prezzi e l’aumento dei controlli, in modo da garantire in ogni caso che il prezzo del grano duro copra i costi di produzione degli agricoltori, nel rispetto della legge contro le pratiche sleali. Una spinta può venire proprio dalla commissione unica nazionale (Cun) grano duro ma anche dalla promozione della pasta 100% italiana sostenendo l’intera filiera.

“Abbiamo posto sotto accusa le manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro, con il Canada che ha più che quadruplicato le esportazioni in Italia di grano trattato con glifosate secondo modalità vietate a livello nazionale”, denuncia il direttore regionale Pietro Piccioni nel ribadire che “gli agricoltori per una giusta remunerazione del proprio lavoro sono pronti ad aumentare la produzione di grano duro dove è vietato l’uso del glifosate in preraccolta, a differenza di quanto avviene in Canada ed in altri Paesi da cui si continua ad importare grano senza soluzione di continuità. Improbabili e dannosi per il tessuto economico del territorio percorsi di abbandono e depauperamento dell’attività cerealicola che deve, invece, specializzarsi, puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale”.

Serve contrastare – precisa Coldiretti - le importazioni di grano canadese aumentate rispetto allo scorso anno, nel rispetto del principio di reciprocità nelle importazioni visto che il grano canadese è prodotto attraverso una pratica vietata in Italia come l’uso del glifosate in pre-raccolto come disseccante.

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MENS SANA MESAGNE- NEWGEN MARTINA = 91-64.

Mens Sana Mesagne: Potì 11, Delle Grottaglie, Ciccarese 7, Rollo 10, Piliego 19, Campana, De Vincentis, Malvindi 10, Panico 4, Colucci 30. Allenatore: Angelo Capodieci.

Newgen Martina: Resta 9, Fedele 12, Ragusa 9, Basile, Cito, Agrusta, Valzani 12, Masciulli 22, Desimone, Marangi, Carbotti. Allenatore: N. Valzani.

Parziali: 20-8 22-17 15-26 33-13

Arbitri: Agresta e Fioretti

Inizia bene il nuovo anno la Mens Sana Mesagne che batte agevolmente la Newgen Martina. In una palestra gremita, con una rappresentanza di tifosi ospiti, i mensanini sfoderano una prestazione di alto livello tecnico tenendo in mano l’incontro dall’inizio alla fine. La difesa dei biancoverdi è stata l’arma vincente dei padroni di casa che hanno creato non poche difficoltà all’attacco ospite. Coach Capodieci, nonostante gli allenamenti effettuati durante le vacanze natalizie,  attraversa una viglia travagliata con le indisposizioni di Piliego, Rollo e Rizzo. Mentre i primi due recuperano parzialmente, Rizzo non è della contesa. Per i locali vanno in campo Colucci, Potì, Ciccarese, Rollo e Malvindi, mentre il Martina schiera Fedele, Ragusa, Valzani, Masciulli e Cito. Malvindi mette i primi due punti a referto, poi insieme a Rollo prova la prima fuga. Il Martina ha difficoltà a trovare il canestro e spesso sbatte contro la difesa individuale messa in campo dai biancoverdi. Masciulli, nonostante l’età, sfrutta i suoi centimetri, ma dopo la Mens Sana allunga portando il vantaggio in doppia cifra, grazie alle triple di Malvindi e Colucci e chiude il primo quarto sul 20-6. Nel secondo periodo il Mesagne continua a gestire l’incontro, entra in scena Piliego che infila la tripla del 27-12, poi Colucci e Panico portano i padroni di casa sul +19 (31-12). Sempre in difficoltà gli ospiti che, nonostante le diverse soluzioni, continuano a soffrire la difesa dei mensanini. Panico, classe 2005, contiene da veterano del basket Masciulli, classe 1985, il migliore marcatore avversario, nonostante i venti anni di differenza. Il Mesagne non molla, due triple consecutive di Piliego fanno saltare la difesa a zona disposta da coach Valzani e portano i biancoverdi sul +21 (37-16).  Prima un gioco da tre punti di Ragusa, poi solo tiri liberi di Fedele e Masciulli chiudono il secondo quarto sul 43-25. Durante l’intervallo è stato richiesto l’intervento della Polizia di stato per prevenire eventuali problemi tra le due tifoserie. Al rientro in campo il Martina appare rigenerato. Aumenta la pressione difensiva e approfittando di un calo mentale del Mesagne, tenta la rimonta. Le triple di Resta e Masciulli rosicchiano punti importanti, mentre i padroni di casa perdono in attacco la brillantezza dei primi venti minuti. Le triple di Malvindi e Potì ricaricano i mensanini, ma Fedele e Resta rientrano nello scarto a una cifra e il terzo periodo chiude sul 58-51. Coach Capodieci rimette ordine tra i suoi ragazzi e l’ultimo periodo ricomincia con il Mesagne che piazza l’allungo definitivo. Entra in scena Potì che spacca definitivamente l’incontro, due triple consecutive dell’ex Martina ai tempi della serie B, infila un parziale di 12-1 (70-52) in tre minuti e poi Colucci completa l’opera. Il Martina non ha più le energie per reagire, subisce passivamente i mensanini che volano facilmente a canestro. I 33 punti realizzati nel parziale chiudono l’incontro e ribaltano anche il passivo della gara di andata. Vittoria meritata per la Mens Sana che, a parte un calo nel terzo quarto, ha condotto con grande autorità tutto l’incontro. Il prossimo turno vedrà la Mens Sana Mesagne impegnata sabato prossimo a Brindisi con l’Happycasa Academy, ultima in classifica con due punti conquistati proprio con i mensanini all’andata.

Il Santuario di Maria SS. di Cotrino a Latiano con i suoi monaci Cistercensi è un luogo di fede e devozione, ma anche un luogo che regala sentimenti di pace a chiunque abbia la fortuna di frequentarlo. Il tempo qui è scandito da canti, preghiere e inni da cento anni oramai, un anniversario evidentemente molto importante per la comunità e per il paese che la ospita, Latiano.
 
È per tale motivo che il priore del monastero, Padre Antonio Semerano, tra i vari eventi religiosi e non, che finora hanno costellato questo anno appena trascorso, ha fortemente voluto la realizzazione di un documentario che ricordasse le origini del santuario, origini risalenti al XVII secolo quando venne ritrovato un affresco con l’effigie di una Madonna con il Bambino di epoca bizantina. Dietro quel ritrovamento vi è la meravigliosa storia di un viaggio di fede, speranza e salvezza, in cui il vero miracolo va oltre la pur straordinaria guarigione di una donna lucana, bensì sta piuttosto nell’aver attratto tantissimi fedeli nei secoli.
 
A rispondere senza indugio una delle sue devote che frequenta assiduamente il santuario, Mina Nardelli, che si è subito attivata con grande fervore a trovare le giuste persone che potessero accogliere tale idea, un collega di quest’ultima, docente di arte e immagine, Giuseppe Maci, ha accolto l’idea con così grande slancio da andare ben oltre la realizzazione di un semplice video: nasce così il cortometraggio “Il miracolo della fede”, un film breve ma intenso, frutto del lavoro di un gruppo di volontari accomunati dalla fede e dall’entusiasmo.
 
Le scene sono state girate tra le campagne di Latiano, Mesagne e Francavilla Fontana, e la città di Latiano. Tra gli attori principali si ricordano i due protagonisti, Angela La Sorsa e Antonio Mancuso, ma anche i personaggi principali, Amalia Petronelli, Piero Palma e la piccola Benedetta Nardelli, con la partecipazione straordinaria di Nonna ‘Ncetta (la nonna di Mandrake), in una veste completamente diversa dal solito personaggio per cui noi tutti la conosciamo.
 
Adesso è finalmente giunto il momento tanto atteso: sabato 20 gennaio 2024 alle ore 19:30, presso il Santuario di Maria SS. di Cotrino, in occasione della presentazione al pubblico del cortometraggio “Il miracolo della fede”, i monaci Cistercensi, insieme al gruppo di volontari che hanno dato vita al film, ci regaleranno una serata ricca di musica ed emozioni, un matrimonio felice tra arte, cultura e fede.
 
Si ringraziano ancora gli altri attori del cast che hanno contribuito alla realizzazione del cortometraggio: Raffaela Annicchiarico, Gabriele Letizia, Daniele Schito, Nadine Giove, Cosimo e Riccardo Scialpi, Vittoria Sanapo, Martina Fasanelli, Anna De Felice, Antonella Calcagno e Cosimo Saponaro, e tutti i volontari che si sono mobilitati a Latiano.

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“La Scuola Europea è salva, si sollecitino le risorse previste. Polemiche inutili e dannose”.

 Le polemiche innescate da Forza Italia, e quindi da Mauro D’Attis e dal Sindaco Pino Marchionna, rappresentano una rovinosa caduta di stile che non può essere ignorata per la qualità delle relazioni politiche nel nostro territorio e perché nuocciono gravemente alla verità dei fatti.
Si cerca di fuorviare volontariamente l’opinione pubblica dalla verità oggettiva fomentando una graduatoria di valore tra le scuole coinvolte che è di per sé offensiva e sbagliata.
È evidente la perdita di lucidità nell’affrontare una questione che meriterebbe ben altro spirito, e che tracima invece in ingiustificate accuse rivolte ad un’altra Istituzione territoriale, il Presidente della Provincia.
Di fronte a falsità ed offese è obiettivamente difficile poter ricondurre il ragionamento su binari di un civile confronto tra opinioni contrapposte ma siccome stiamo parlando della Scuola che non appartiene né ad un Comune, né ad una Provincia e men che meno ad un parlamentare e, nello specifico, non riguarda solo i destini della Scuola Europea come hanno voluto far credere, in malafede, gli autori della inutile polemica, vale la pena provare ad analizzare oggettivamente la questione. 
Per fare questo non si può ignorare la stagione di gravi e inauditi tagli ai finanziamenti alla scuola attuati dal Governo Meloni, di cui Forza Italia è il maggior sostenitore, che impongono ai decisori territoriali scelte importanti e adeguate per il funzionamento dell’intero comparto scolastico provinciale.
È evidente che con questa preoccupazione il Presidente della Provincia di Brindisi Matarrelli e tutti i Presidenti di Provincia pugliesi e al Sindaco della città metropolitana di Bari si sono accostati al compito, previsto dalla legge, di redigere il “Piano provinciale di dimensionamento scolastico” che poteva contenere, come è successo in tutte le province interessate, proposte alternative.
Quindi mediante la rigorosa applicazione di leggi e norme si è consentita la massima partecipazione a tutti i comuni interessati e negli incontri si sono approfondite eventuali proposte alternative alla proposta iniziale della Regione Puglia. Cosa hanno proposto i rappresentanti del Comune di Brindisi? Nulla, anzi hanno ‘snobbato’, traendo in errore tutto il Consiglio Comunale di Brindisi con l’adozione di un provvedimento non adeguato e inopportuno, il percorso previsto dalla norma per la redazione del “Piano provinciale di dimensionamento scolastico” senza sentire, evidentemente, né l’esigenza di difendere il proprio legittimo punto di vista - nel rispetto della procedura regionale - ma anche per valutare congiuntamente una proposta alternativa pervenuta dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto del Liceo Scientifico “Fermi-Monticelli” che nel passato, con due distinti istituti, hanno rappresentato una importante tradizione scolastica di Brindisi e che oggi continua ad essere largamente frequentata da cittadini brindisini. 
L’amministrazione comunale e il parlamentare Mauro D’Attis hanno preferito invece sottrarsi al confronto e, in queste ore, hanno scatenato una bagarre polemica per il reato di “lesa maestà” oscurando, volontariamente, di raccontare in cosa consisteva sia la proposta iniziale della Regione e sia quella formulata dagli Organi collegiali del Liceo Scientifico “Fermi-Monticelli” e poi fatta propria dal piano provinciale.
La cosa più grave però è che si sta cercando di far passare il messaggio che la Scuola Europea sarà cancellata a causa della Regione Puglia e della Provincia di Brindisi rischiando di danneggiare il percorso compiuto in questi anni, poiché certe polemiche sono incomprensibili a tanti potenziali utenti e alle loro famiglie. 
La Scuola Europea di Brindisi è salva e verrà potenziata, come previsto dal piano provinciale, mediante una riorganizzazione prettamente logistica che consentirà una maggiore attrattività soprattutto per gli utenti che provengono da famiglie impiegate presso la base Onu.
Consigliamo a Forza Italia e in particolare all’On. Mauro D’Attis di impegnarsi in Parlamento affinché le risorse, da lui promesse e individuate, possano essere prontamente utilizzate, ma ci aspettiamo soprattutto una battaglia concreta affinché i vergognosi tagli al comparto scuola fatti dal Governo Meloni con il sostegno di Forza Italia possano essere immediatamente cancellati.
 
Partito Democratico di Brindisi 

L’Aurora Volley Brindisi inizia male il 2024 perdendo al tie-break la seconda partita del girone di ritorno contro l’Orsa Cuti Volley Capurso. La gara, giocata il giorno dell’Epifania sul parquet del Pala Padovano a Capurso non ha rappresentato il ritorno alla vittoria per la squadra biancazzurra che, reduce dalla sua prima sconfitta, vedeva questa gara come un’occasione per riprendere con vigore il proprio cammino in campionato.

Una partita sicuramente molto equilibrata, così come testimoniato dal risultato, ma dove è stato evidente fin dalle prime battute come la formazione biancazzurra non sia riuscita a esprimere le proprie potenzialità e il proprio gioco in maniera costante. La squadra brindisina cede i primi due set soprattutto per i propri errori ma anche per un atteggiamento meno grintoso del solito. A dimostrazione di ciò nella fase finale del  secondo set in vantaggio di cinque punti (13-18) le biancazzurre subiscono un parziale di 12-3 consentendo alle padrone di casa di rimontare e vincere il set per 25-21.

Nonostante tutto la squadra di coach Capozziello riesce a rimettere in piedi la partita vincendo il terzo e il quarto set (quest’ultimo giocato bene e vinto per 16-25) portando la gara al quinto set.

Nel tie-break ci si aspetta che la squadra brindisina sull’onda dell’entusiasmo dei due set vinti possa fare sua la partita. Purtroppo, le padrone di casa si dimostrano più forti, sia sul piano del gioco che su quello dell’atteggiamento e vincono con merito la partita .

Il tecnico brindisino Raffaele Capozziello analizza così la prove delle sue atlete: “Nonostante la pausa del campionato non siamo riusciti a recuperare la condizione fisica delle infortunate, cosa che ha condizionato la preparazione e la partita. Purtroppo non siamo stati efficaci in attacco come altre volte e questo ha dato morale alle avversarie che hanno giocato una buona partita mettendoci in difficoltà anche in difesa. Nonostante tutto si poteva anche vincere ma vedo il bicchiere mezzo pieno perché conquistiamo comunque un punto utile per la classifica. Alla ripresa degli allenamenti analizzeremo attentamente cosa non ha funzionato nelle ultime due partite e mi aspetto una grande reazione della squadra già dalla prossima gara.”

L’Aurora Volley Brindisi tornerà in campo sabato 13 gennaio tra le mura amiche del Pala Zumbo per la delicata sfida contro Matera.

 

Tabellino:

ORSA CUTI VOLLEY CAPURSO - AURORA VOLLEY BRINDISI  3-2 (25-22, 25-21, 22-25, 16-25, 15-12)

Capurso: Ferri 2, Navarro 16, Cacucciolo 2, Campioto 5, Pisano 19, Fiore 1, De Leonardis (K) 1, Valenzano 10, Ciocia( L1), Tangorra, De Vincenzo, Caringella, Abbinante( L2), Panza. All. Malena

Brindisi: Kolomiiets 7, Matichecchia 11, Albanese 12, Zivkovic (L1), Prato 12, Padula 15, Avallone 13, Minghetti, De Maria, Malerba, Stella (L2), Montagna, Solimeno, De Toma (K) .  All. Capozziello.

Arbitri: Magrone - Giangregorio

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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, PIOGGIA SALVA PUGLIA DA SICCITÀ; MA SALE RISCHIO GELO

L’arrivo della pioggia salva la Puglia dalla siccità dopo il caldo anomalo di inizio inverno che ha fatto emergere i primi sintomi di stress idrico, facendo scattare il campanello d’allarme nelle campagne. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia sugli effetti della perturbazione che sta portando precipitazioni intense ed anche un brusco abbassamento delle temperature. II maltempo è manna per gli agricoltori – spiega Coldiretti Puglia - ma per essere di sollievo la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni. Anche il freddo è necessario per fermare le popolazioni di insetti, dannose per le colture, che potrebbero sopravvivere e svernare per attaccare i raccolti nella prossima primavera. Importante è però – precisa la Coldiretti regionale - che il cambiamento sia progressivo senza ondate di freddo estremo e gelate improvvise ma anche manifestazioni violente che distruggono le coltivazioni e le infrastrutture, perché l’agricoltura in Puglia ha pagato un conto salato nel 2023 con 96 eventi estremi che hanno causato la perdita del 34% in quantità della produzione. Proprio in tema di cambiamenti climatici – insiste Coldiretti Puglia - la gestione delle risorse idriche diventa strategica sia per quanto riguarda la disponibilità di acqua che per il suo utilizzo anti spreco. Per questo sono stati ideati sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app dall’agricoltore grazie agli smartphone. Il “Grande Fratello” – sottolinea Coldiretti – è arrivato in campi e masserie, stalle e pascoli, con il controllo a distanza degli animali attraverso telefonini, tablet e pc con rilevazioni sullo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua. La maggior parte degli strumenti utilizzati per la svolta tecnologica – conclude Coldiretti – riguarda la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici, il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche, secondo Smart Agrifood. 

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La Befana oggi si è fermata presso la Rssa delle suore Antoniane di Mesagne per portare dolci e calore agi nonnini presenti all'interno della struttura. I bambini dell’ASD Team Boxe Mesagne, con il maestro Angelo Conserva e Daniele Cavaliere, insieme alla collaborazione di D’Agostino Vincenzo della Pugilistica Mesagnese e all’Associazione Ali per volare di Denis Valente e Pomes D’Agnano Filomena, hanno voluto regalare, grazie allo spettacolo di magia e Animazione di Mago Lele, un sorriso ai nonnini della struttura. Con balli e cioccolatini, ci hanno regalato la magia dell’amore, ricordando che in fondo si è piccoli per sempre. Insomma, una giornata speciale per tutti. team_boxe_mesagne_befana_24_rssa_suore_antoniane_2.jpg

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In una mattinata carica di sorrisi e calore, la Befana ha fatto la sua annuale e attesa apparizione al reparto di pediatria dell’ospedale “Perrino” di Brindisi, portando con sé non solo le tradizionali calze piene di dolcetti e caramelle, ma anche un momento di gioia per i bambini ospiti e le loro famiglie. L’evento speciale, ormai un appuntamento fisso e molto atteso ogni anno, è stato reso possibile grazie all’impegno e alla sensibilità dell’associazione “ANAP - ANCOS Città di Brindisi”, che lavora per regalare ai piccoli degenti un momento di normalità e spensieratezza.

Presente alla singolare visita, l’assessore al Marketing del Comune di Brindisi, Luciano Loiacono, ha sottolineato l’importanza di queste iniziative: «In momenti come questi, in cui i piccoli ospiti affrontano sfide così grandi, un gesto di pura gioia come la visita della Befana può fare davvero la differenza. È un simbolo di speranza e di comunità che va ben oltre la semplice distribuzione di dolci». L’evento di quest’anno ha visto una partecipazione entusiastica sia da parte dei bambini che del personale dell’ospedale, dimostrando ancora una volta come la solidarietà e la comunità possano avere un impatto profondo sul benessere emotivo e psicologico dei pazienti più giovani.

L’associazione “ANAP - ANCOS Città di Brindisi”, con il supporto dell’Amministrazione comunale e di numerosi volontari, ha lavorato senza sosta per organizzare l’evento, curando ogni dettaglio per garantire che ogni bambino ricevesse una calza piena di sorprese e un momento di stupore. La Befana, con il suo carico di dolciumi e regali, non è stata l'unica sorpresa della giornata. L’incontro ha visto anche alcuni momenti ludico-ricreativi, che hanno permesso ai bambini di dimenticare per qualche istante le loro difficoltà e di immergersi in un mondo di fantasia e allegria.

«È una profonda emozione per noi essere parte di questa meravigliosa iniziativa - ha commentato il presidente dell’associazione “ANAP - ANCOS”, Marcello Palmisano -. Vedere i sorrisi sui volti dei bambini ripaga in un attimo e ampiamente il complesso lavoro organizzativo». Con il commiato dell’attempata strega buona, l’associazione e l’ospedale hanno espresso il loro ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla speciale mattinata, confermando il impegno incondizionato a sostegno di iniziative di solidarietà per le famiglie e i bambini che affrontano sfide di salute.

La giornata dell’Epifania ha visto anche un’altra vecchietta dei doni volare per il cielo piovoso del territorio brindisino: quella promossa dall’associazione di promozione sociale “Il Paradiso del Dono” che ha fatto visita ai bambini delle strutture minorili, le comunità educative ospitanti minori non accompagnati e i centri antiviolenza, per distribuire loro i giocattoli raccolti attraverso una campagna solidale iniziata lo scorso mese di settembre.

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Sotto un cielo plumbeo si sono svolti ieri pomeriggio a Mesagne le esequie di Pier Paolo Colapinto, il cuoco 32enne deceduto la notte di Capodanno a Manduria nell’abitazione della sua ragazza. Su questo decesso la procura tarantina ha aperto un fascicolo e nei giorni scorsi è stata eseguita l’autopsia sul corpo del giovane per individuare la causa del decesso. Le esequie si sono svolte presso la Basilica minore del Carmine. A porgere l’ultimo saluto al giovane cuoco sono stati tantissimi giovani, suoi coetanei. Pier Paolo, infatti, pur lavorando a Maruggio, non aveva mai troncato i legami con la sua città e con i suoi amici. Peraltro la carriera di cuoco l’aveva iniziata proprio a Mesagne in alcuni locali modaioli. Poi l’offerta di un lavoro maggiormente stabile a Maruggio e il trasferimento a Manduria nell’abitazione della sua fidanzata. Ed è stata lei ad accogliere ieri pomeriggio alle ore 16 il feretro del suo Pier Paolo all’arrivo in chiesa tra i volti segnati dal dolore e dalle lacrime.colapinto_pier_paolo.png

Ad officiare il rito funebre è stato il parroco, padre Enrico Ronzini, che nell’omelia ha ricordato la nascita pochi giorni fa del Bambino Gesù che sconfiggerà la morte. E poi ha parlato dell’episodio della resurrezione di Lazzaro, il cui miracolo è raccontato nel Vangelo di Giovanni, dove Gesù lo riporta alla vita terrena dopo quattro giorni dalla morte. L’improvvisa morte di Pier Paolo Colapinto, che viveva nell’ abitazione della sua compagna a Manduria, era avvenuta la notte di San Silvestro. L’uomo, di professione cuoco, intorno alle 2 della notte di lunedì primo gennaio, era stato trovato per terra nella stanza da letto apparentemente privo di vita. Era rientrato nell’abitazione poiché, sembra, si sentiva poco bene. La sua ragazza, di professione operatrice socio sanitaria presso l’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, preoccupata di non sentirlo aveva lanciato l’allarme. L’arrivo poco dopo degli operatori del 118 e la corsa presso l’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria, dove il giovane è deceduto poco dopo l’arrivo. I medici ospedalieri che avevano tentato invano di riportarlo in vita, non avevano saputo dare una risposta circa le cause del decesso, pertanto avevano disposto una autopsia diagnostica che si è svolta mercoledì scorso ed i cui esiti si conosceranno nelle prossime settimane.

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