Redazione

La rassegna “Verdi in Città” torna venerdì 9 agosto - alle ore 21 - in piazza Duomo a Brindisi: in scena “Eroi, Uomini & Dei… s0’ proprio forti sti Greci dell’autore e attore Domenico Clemente, un sorprendente racconto da Zeus a Ulissestorie di Dei, eroi e uomini di altri tempi. L’ingresso è libero e senza prenotazione. “Verdi in Città” è organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese e dal Comune di Brindisi con la Fondazione Nuovo Teatro Verdi e il Polo Biblio-Museale di Brindisi. Dopo lo spettacolo, il pubblico sarà invitato nel chiostro del museo “Ribezzo” per una degustazione di vini e prodotti tipici offerta dalle cantine “Otri del Salento”, “40are” e “Cantine Pandora”.

Hanno attraversato l’Italia, soprattutto quella meridionale, insegnandoci a leggere e a scrivere, e raccontandoci storie fantastiche. Ma chi sono questi antichi e un po’ esotici Greci? Osservati attraverso la lente del mito, appaiono molto più vicini a noi di quanto sembri. Nei racconti mitologici c’è un materiale umano fatto di sudore e gioia, guerra e passione. In quei miti millenari c’è, infatti, tutto l’oggi: vizi e virtù, divisioni e ricongiungimenti, vittime e carnefici, logiche del cinismo e ragioni del cuore. Lo spettacolo di Clemente racconta storie antiche con il linguaggio dei nostri giorni, senza paura di irriverenza, mescolando miti greci e leggende metropolitane. Un viaggio nel tempo, tra terra, mare e cielo, attraverso tremila anni di racconti, che ci parlano di Dei imbroglioni, di eroi svogliati e mitomani, di uomini disperati e sbruffoni.

Insomma, un viaggio ricco di sorprese ma anche divertente e disincantato. Persino un tardo-antico come Luciano di Samosata scherzava su queste storie dissacrando con i suoi scritti satirici superstizione, pratiche religiose e fede nel paranormale. Uno sguardo originale e allegro, a tratti disilluso, tra le complesse vicende familiari ed esistenziali di Zeus ed EraAde e PoseidoneTiresia e gli DeiEfestoFetonteOrfeo ed EuridiceErcoleParideUlisse. In questo lavoro, il mito si spoglia della sua sacralità per avvicinarsi al quotidiano rivelando che gli antichi Dei e gli eroi, lontani nel tempo, sono in realtà specchi delle nostre stesse esperienze di vita. Zeus, con le sue infedeltà e i suoi inganni, riflette le complessità delle relazioni moderne. Era, con la sua gelosia e vendetta, incarna le passioni umane più profonde. Poseidone, con il suo dominio sugli oceani e le tempeste, rispecchia le forze incontrollabili della natura e della vita stessa.

Raccontare questi miti con un linguaggio contemporaneo significa anche riconoscere il potere delle storie di adattarsi e sopravvivere attraverso i secoli. Come gli antichi si incontravano per ascoltare le avventure di Ulisse, così noi ci sediamo in piazza, pronti a essere trasportati in un mondo nel quale il divino e l’umano si mescolano abbattendo ogni diaframma e ogni confine. Il viaggio di Domenico Clemente attraversa paesaggi epici e intimi, nel quale gli Dei non sono soltanto figure lontane e potenti ma entità con cui possiamo empatizzare, ridere e piangere. Ercole, con le sue fatiche, diventa simbolo di ogni lotta personale e conquista, mentre Orfeo ed Euridice tratteggiano l’amore e la perdita, temi universali che risuonano ancora oggi.

Il fascino di questi racconti sta nella loro capacità di rivelare verità eterne attraverso metafore e simboli. Ogni mito è un prisma che rifrange la luce della nostra esperienza umana in un caleidoscopio di significati. E così, mentre navighiamo attraverso queste storie antiche, scopriamo che parlano anche di noi, delle nostre sfide, delle nostre gioie e dei nostri dolori. Lo spettacolo è insieme un ritorno al passato e un dialogo vivente tra presente e passato, tra il nostro mondo e quello degli antichi Greci. Un incontro che ci ricorda che, nonostante il tempo e le distanze, siamo tutti parte dello stesso grande racconto umano.

 

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Giovedì 25 Luglio presso la meravigliosa Masseria ELYSIUM, sita nel cuore della campagna pugliese, il Rotary Club di Brindisi VALESIO ha organizzato il primo appuntamento dell'Anno Rotariano 2024-2025 trattando, in linea con il motto "La Cultura come Strumento di Crescita", un argomento

LA TUTELA DELLA DONNA NELL'ORDINAMENTO GIURIDICO ITALIANO

Le Sfide del futuro e l'effetto FARFALLA

tanto impegnativo quanto fondamentale per la crescita culturale della nostra società mettendo a segno un piccolo punticino con la speranza che possa contribuire a far prendere coscienza di quella che è la situazione attuale e di quanta strada c'è ancora da percorrere.

Ricca la partecipazione di autorità Rotariane e Civili sono degni di nota i saluti del Governatore emerito Gianni LANZILLOTTI, dell’Assessora del Comune di Mesagne Annamaria SCALERA e del Sindaco del Comune di Torchiarolo Elio CICCARESE.

Dopo aver consumato un piacevole aperitivo sono le parole del Presidente Francesco SERINELLI ad aprire il dibattito:

“Abbiamo deciso di iniziare parlando al femminile, perché sono convinto che ancora bisogna uscire definitivamente, da una società patriarcale, in cui essere donna non può e non deve rappresentare un limite, ma una enorme, bellissima risorsa:

Altro che l’altra faccia del mondo, la donna è il mondo.

Ricordate che fino a pochi anni fa le donne non potevano avere autorizzazione maritale, non potevano fare gli avvocati, che fino al 46 non potevano votare, i matrimoni riparatori e che in letteratura la donna ha avuto un ruolo sempre secondario ed è stata sempre vista addirittura come un simbolo del male causa del Peccato. La figura della Donna non era da lodare, ma solo da condannare in quanto impediva all'uomo di innalzarsi a Dio: Eva per citarne una”

facendo riferimento a quella locuzione “effetto farfalla o effetto mariposa”, per la quale infinitesime variazioni nelle condizioni iniziali producono variazioni sempre più grandi e crescenti.

Magistrale direzione della socia Silvia ROSATO che, dopo aver salutato tutti gli ospiti presenti e prima di presentare le illustri relatrici, ha ricordato come il Rotary International da anni abbia intrapreso iniziative come l’Empowering Girl che perseguono l’obiettivo di realizzare l'autodeterminazione e l'accrescimento del benessere fisico, psichico e sociale delle donne attraverso azioni di sensibilizzazione e di valorizzazione di un cambiamento culturale nella speranza che possa ispirare il superamento degli stereotipi relativi alla figura e alle capacità femminili.

La Prof.ssa Serenella MOLENDINI, Expert on work, gender social policies and antidiscriminatory right, abituata troppo spesso a farlo in una specie di recinto in cui le donne si ritrovano a parlare da sole di problemi che si possono risolvere solo lavorando tutti insieme con la consapevolezza che l’empowerment è un cambiamento per tutti si presenta manifestando la sua soddisfazione nel dibattere questioni di genere in un ambito misto. Nel suo intervento partendo dai numeri pubblicati l’11 giugno sul "Global Gender Gap Report 2024", che confrontano la parità di genere in 146 economie fornendo una base per l'analisi degli sviluppi della parità di genere in due terzi delle economie mondiali, ha fatto emergere come i risultati purtroppo siano ancora scoraggianti dipingendo a tinte fosche prima la situazione internazionale (proseguendo al ritmo odierno per raggiungere la parità di genere serviranno altri 134 anni cioè cinque generazioni), poi quella italiana (occupa l’87° posto della classifica perdendo 8 posizioni rispetto al 2023 e 24 rispetto al 2022) e infine quella del Mezzogiorno (la situazione è grave e pressoché immobile dato che solo un terzo della popolazione femminile in età lavorativa è occupata).

La dettagliata analisi ha fatto emergere come:

  • spesso i dati possano ingannare ad esempio l’apparente record storico di fine 2023 sul tasso di occupazione femminile, pari al 52,8% (analizzando meglio la situazione emerge come l’aumento negli ultimi 20 anni interessi soprattutto donne over 50 che hanno mantenuto il posto di lavoro per l’innalzamento dell’età pensionabile)
  • le ragioni della scelta del part-time in Italia siano causa di una distorsione nell’applicazione dell’istituto contrattuale, nota in letteratura con il termine di ’part-time involontario‘, dietro cui si celano fenomeni discriminatori nei confronti della componente femminile dell’occupazione, finalizzata all’elusione/evasione fiscale e contributiva
  • spesso nell’accessibilità al servizio NIDO siano penalizzate le famiglie più povere, sia per i costi delle rette, sia per la carenza di strutture in diverse aree del Paese con la conseguente difficoltà di conciliazione tra lavoro e cura del bambino/a
  • le donne trovano lavoro soprattutto in settori in cui si prendono CURA delle altre persone

Ha concluso la sua relazione presentando le sfide e le innovazioni per il presente e per il futuro che ci incoraggiano ad andare avanti ricordando come il mondo del lavoro stia mutando anche in modo interdipendente le modalità organizzative, la gestione dei tempi dedicati alle varie dimensioni della vita, il senso e il valore dato alla stessa attività lavorativa, alla realizzazione professionale e come la generazione Z (nati tra il 1996 e il 2010) stia riscrivendo la grammatica del Rapporto con il Lavoro lasciando emergere una forte necessità di work life balance, smart working e attenzione ai valori della sostenibilità ambientale e sociale: Un progetto di vita capace di produrre e garantire benessere creando un’atmosfera collettiva di armonia.

La Prof.ssa Laura MITAROTONDO, Docente di Storia delle Dottrine Politiche UNIBA, ha cominciato il suo intervento proponendo un cortometraggio in bianco e nero del 1906 Les Résultats du féminisme di Alice Guy che racconta di un aspetto che è profondamente legato al divario di genere e alle asimmetrie di genere.

La Prof.ssa ha osservato il divario di genere da un punto di vista storico e politico evidenziando come sia il divario di potere sostanziale causa di una asimmetria che non consente di godere di analoghe posizioni e che quindi determina un’assenza di accesso a medesime posizioni di potere. Il cortometraggio di una tra le prime registe produttrici cinematografiche della storia racconta il sovvertimento dei ruoli sociali e dei generi come se si trattasse di una prodigiosa rivoluzione quella domanda di riconoscimento di empowerment che passa dal lavoro delle donne.

Sfruttando il parallelismo dell’intervento tra la duplice prospettiva culturale e sistemica ha invitato ad una riflessione di carattere culturale che parte dalla genesi del problema evidenziando come fin dall'antica Grecia la divisione sessuale e degli spazi ha donne confinato le donne nello spazio del privato e nel ruolo dell'accudimento della famiglia, dei figli e degli uomini limitando il ruolo della donna nello spazio pubblico e sociale ad una naturale subalternità che in ragione delle sue caratteristiche fisiche, di minore forza è stata sempre una differenza volutamente controllata. La capacità riproduttiva viene considerata come un dono, ma anche come una funzione che il potere politico ha sempre usato come leva per stabilire delle gerarchie diventando di fatto un fattore di discriminazione. La donna è stata in qualche modo confinata al suo destino fisico e questo tipo di rappresentazione vige ancora oggi soprattutto nella rappresentazione esterna, come ad esempio nella pubblicità, o nella vita sociale dove è prima di tutto oggetto sessuale o ruolo materno provocando nel tempo una oggettificazione del soggetto femminile e del corpo femminile.

La donna è stata privata della possibilità di affermare la propria soggettività prima di tutto inibendole l'accesso all'istruzione consentendo che venisse considerata inferiore per natura e non consentendole di elevarsi intellettualmente. La letteratura ha rappresentato la donna in maniera limitante e punitiva, ma per lunghi secoli è stata privata degli strumenti di autorappresentazione condannandola ha subire la rappresentazione del suo ruolo e della sua identità fornita e costruita dagli uomini e conquistando un protagonismo solo quando ha cominciano a scrivere raccontando la propria condizione di frustrazione. Il sistema economico e produttivo ha avuto interesse a fare in modo che il lavoro di cura venisse attribuito naturalmente e in maniera implicitamente innata alle donne e non agli uomini perché nel sistema capitalistico vi è una divisione sessuale del lavoro che distingue il lavoro produttivo da quello di accudimento.

Interessante anche l’intervento della Dott.ssa Annarita PINTO, presidente uscente della commissione per le pari opportunità per le politiche di genere i diritti civili del Comune di Mesagne, che ha ricordato che esiste un problema sistemico, ma anche culturale dato che spesso già in famiglia si genera una discriminazione a partire dalla differente educazione che viene data ai figli maschi e alle figlie femmine.

Infine impossibile non citare l’ottimismo di Mario CRISCUOLO, assistente del governatore Lino PIGNATARO, che, dopo aver descritto la storia della donna prima nel Rotary e poi nel nostro Distretto 2120, ricorda che se oggi parliamo di parità di genere come un traguardo raggiungibile in 105 anni fino a poco tempo fa era una linea all'orizzonte davvero difficile da vedere.

A valle del momento Istituzionale si è tenuta la tradizionale conviviale e il classico taglio della torta il tutto condito dal sentimento di grande amicizia che contraddistingue i soci del Rotary.

E’ tutto pronto per la decima edizione dei Mercati della terra e del mare di Torre Guaceto, evento dedicato alla cultura del buono, pulito e giusto organizzato dal Consorzio di Gestione dell’area protetta e Slow Food Puglia nella borgata di Serranova. In arrivo stand riservati alle produzioni virtuose e spettacoli. 

La grande novità di quest’anno sono le attività alla scoperta delle aziende agricole della riserva nei giorni che precedono i Mercati e le cene di approfondimento organizzate fino al 30 agosto. 
Come ogni anno, invece, il 9, il 10 e l’11 agosto, i visitatori potranno conoscere il meglio delle produzioni sostenibili italiane selezionato da Slow Food Puglia, degustare i piatti della cucina di strada, godersi gli spettacoli e le attività per adulti e bambini. 
Si apre il 9 agosto con l’inaugurazione della mostra d’arte “Quanto so belli li cosi belli” e con lo spettacolo “Tuttappost. Storie di ordinaria italianità” di Alessio Giannone, noto al grande pubblico come Pinuccio. Ma ce ne sarà per tutti i gusti. 
I dettagli dell’evento sono stati presentati oggi in conferenza stampa presso il centro visite Al Gawsit di Torre Guaceto a Serranova, nell’ambito della quale sono intervenuti il presidente del Consorzio di Gestione della riserva, Rocky Malatesta, il presidente di Slow Food Puglia, Marcello Longo, l’assessore alla Cultura del Comune di Carovigno, Sabrina Franco, con la consigliera Antonella la Camera, l’agronomo del comitato tecnico MAB UNESCO e consulente piano di gestione di Torre Guaceto, Gianfranco Ciola, il responsabile del Premio Biol, Nino Paparella, l’architetto curatore della mostra d’arte dedicata al territorio MAB, Enzo Longo. 
Nell’ambito della conferenza Ciola e Paparella hanno parlato dell’importanza della valorizzazione del patrimonio agronomico locale e della necessità che le comunità cambino avvicinandosi sempre più alla sostenibilità per resistere e sopravvivere alle vicissitudini attuali. 
“Abbiamo lavorato alla strutturazione di un percorso ricco di bellezza e sapori che nutrono la mente ed il cuore - ha dichiarato Malatesta -, da oggi, i visitatori potranno consultare il programma dettagliato di tutte le attività che avranno luogo prima, durante e dopo i Mercati, direttamente sul nostro sito. Mai come in questo momento storico la riserva è al fianco delle aziende dell’agroalimentare del Parco, sostenendole nella scelta etica delle loro produzioni, anche dando loro valore con i tanti appuntamenti previsti durante questa manifestazione, all’interno delle loro aziende, durante le tre giornate dei Mercati e con le cene culturali”. 
Ecco tutte le info sull’evento undefined 
“Ci tengo a dire che i Mercati della terra e del mare - ha dichiarato Longo di Slow Food Puglia -, fungono un po’ da ‘capocanale’, antico rito che i diversamente giovani ricorderanno. Noi facciamo esattamente quello che facevano i vecchi maestri quando costruivano le volte a stella e i coni dei nostri trulli. Loro festeggiavano e lo facciamo anche noi che ogni giorno costruiamo la biodiversità. Lo facciamo riconoscendo il lavoro dei piccoli produttori locali che, in questi giorni, saranno ospiti, dell’evento. E' il giusto riconoscimento per il lavoro che ogni giorno svolgono nel rispetto dell’ambiente, per contrastare i cambiamenti climatici. I Mercati della terra confermano che noi siamo con gli ultimi, per questo abbiamo premiato i produttori del buono pulito e giusto. Vi auguro un mese di festa, ma non dimentichiamo che Slow Food, insieme al Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, lavora tutto l’anno per tutelare la biodiversità, le buone pratiche, i piccoli produttori e metodi di produzione, coltivazione e pesca tradizionali”.

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Sono partiti oggi gli open day per la costruzione del settore giovanile. Un programma scaglionato per leve e categorie di base che procederà con incontri quotidiani fino a venerdì 9 agosto. Tanti ragazzi pieni di entusiasmo e aspettative si sono dati raduno nel pomeriggio di oggi allo stadio comunale “Franco Fanuzzi”, con la dovuta attestazione di idoneità fisica, per mettere in mostra le proprie qualità davanti al responsabile del settore giovanile, Claudio Zullino, e al suo staff tecnico e organizzativo. Il Brindisi FC vuole ripartire da queste ambizioni, da questi sogni per dare il giusto slancio e prospettiva al suo progetto: mettersi in cammino con e per i giovani aspiranti atleti del settore giovanile, dai primi calci fino alla Juniores nazionale. Oggi è toccato alla fascia Under 19, in tutto 46 ragazzi, e alla categoria Under 17, per la quale si sono presentati in 40, che si sono misurati sul campo permettendo ai tecnici di attingere informazioni sugli aspetti tecnici, fisici e atletici. Soddisfazione alla fine per Claudio Zullino: «Ritengo quella di oggi una selezione di buon livello con ragazzi dotati di buona volontà e anche di discreta tecnica di base. Ci sarà da lavorare ma sono fiducioso perché partiamo con un materiale personale e tecnico di indubbia qualità». Appuntamento domani con gli Under 15 (nati nel 2010) e gli Under 16 (nati nel 2009).

BRINDISI FC: SECONDO GIORNO DI RITIRO A SAN GIOVANNI IN FIORE

Prosegue regolarmente il programma di lavoro del Brindisi FC a San Giovanni in Fiore. I ragazzi di mister Monticciolo hanno svolto la seconda giornata di allenamento prestagionale. Ritmi intensi e grande concentrazione in questo avvio di ritiro. La squadra ha iniziato gli allenamenti con una sessione intensiva di forza, seguita da un lavoro tattico specifico per reparti. Il focus si è poi spostato sulle esercitazioni con la palla, con l’obiettivo di affinare le capacità tecnico-tattiche. Diverse le esercitazioni mirate a migliorare il controllo, il passaggio, il posizionamento e la visione di gioco. La seduta di allenamento si è conclusa con una partitella a ranghi misti a metà campo.

«Nel pomeriggio abbiamo lavorato in piscina - ha detto il preparatore atletico, prof. Mino Martinelli - secondo un piano che prevede carichi intensi e poi allenamenti di scarico che i ragazzi stanno svolgendo regolarmente. Il lavoro tecnico e quello atletico in campo si integrano senza intoppi e tutto procede nella massima tranquillità e concentrazione. Mi piace poi sottolineare un altro aspetto, quello del gruppo, che a mano a mano sta prendendo forma con i ragazzi che imparano a conoscersi e a legare in campo e fuori. Può immaginare quanto importante sia l’affiatamento per una squadra costruita dalle fondamenta con giocatori che indossano la stessa maglia per la prima volta: è un valore assoluto sul quale occorre lavorare giorno dopo giorno, con pazienza, ma fiduciosi di essere sulla strada giusta».

BRINDISI FC: IN PORTA L’ARRIVO DI ALBERTO MILAN  

Alberto Milan è un nuovo portiere del Brindisi FCClasse 2003, originario di Cittadella, in provincia di Padova, l’estremo difensore ha vestito lo scorso anno la maglia della Gelbison, alla corte di Alessandro Monticciolo, dove è risultato il terzo portiere con più clean sheet del girone H, e l’anno precedente quella della Luparense, sempre in serie D. Il portiere ha mosso i primi passi con il Cittadella, ricevendo nel 2019 una convocazione nel Torneo dei Gironi con la Nazionale Under 16 di Daniele Zoratto, per poi continuare nell’Under 18 della Roma e nella Primavera del Torino.

Al nuovo portiere del Brindisi FC, che ha raggiunto i nuovi compagni direttamente nel ritiro di San Giovanni in Fiore, il benvenuto della società biancazzurra. 

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I Vogatori Remuri di Brindisi vincono

il Trofeo dell’Adriatico e del Mar Ionio 2024

All’interno dei festeggiamenti, non manca la segnalazione delle difficoltà nel proseguire l’impegno in ambito sportivo e tradizionale

da parte del team brindisino

 

 

L’impresa è firmata. I Vogatori Remuri di Brindisi trionfano nel Meeting Nazionale 2024 del Centro Sportivo Italiano, giunto alla VI edizione, nonché 18° edizione dello storico “Trofeo dell'Adriatico e del Mar Ionio” (canottaggio a sedile fisso su imbarcazioni a dieci vogatori e timoniere). L’ultima e decisiva tappa si è tenuta nella giornata di ieri, domenica 4 agosto 2024, a Giovinazzo (Ba). Nonostante le svariate difficoltà organizzative, l’equipaggio capitanato dallo storico timoniere Francesco Romanelli è riuscito a firmare un’altra grande impresa. La vittoria 2024 rappresenta il settimo sigillo nella bacheca degli atleti brindisini che sono i più titolati nella storia della manifestazione.

L’equipaggio di quest’anno ha potuto contare sull’apporto degli atleti Vincenzo Maggiore, Ettore Scivales, Mauro De Bellis, Simone Falco, Michel Lepainteur, Massimiliano Romano, Fabrizio Barbieri, Antonio Notarangelo, Federico Eramo, Vincenzo Romanelli, Mauro Moretti, Gabriele Zammillo.

Oltre ai Vogatori Remuri Brindisi, hanno preso parte alle gare il Palio di Taranto, Vogatori Città di Taranto, Vogatori Taras, “Massimo Cervone” Giovinazzo, Lega Navale Taranto. La giornata è stata arricchita dalla presenza delle compagini di Livorno, Dubrovnik (Croazia) e La Ciurma di Vasto che si è aggiudicata il Trofeo dei Gonfaloni.

Nonostante il caldo asfissiante, non sono mancati i supporter brindisini capitanati, come sempre, da Luca Lapomarda. Un pullman di amici dei Remuri si è spostato dal capoluogo adriatico per incoraggiare la squadra.

Oltre al primo gradino del podio, da segnalare il riconoscimento ottenuto da Franco Romanelli come uomo simbolo del canottaggio a sedile fisso e dei valori dello sport. La consegna della targa personale da parte del giudice del CSI Massimo Tavella è stata accompagnata da un’ovazione da parte dei rappresentanti di tutte le squadre presenti.

Siamo soddisfatti per il risultato – fanno sapere i Remuri – ringraziamo i nostri sponsor “Farmacia in Piazza” di Ostuni, gli esercizi commerciali Sapido – ad un morso dal mare e Putea di Brindisi per aver contribuito alla realizzazione delle divise di gara e di rappresentanza. Un grazie sentito va anche al Marina di Brindisi, al Cantiere Danese e agli amici che ci hanno seguito in questa avventura. La vittoria ha un sapore particolare soprattutto perché arriva dopo un anno molto difficile. Le storiche lance dell’associazione, le imbarcazioni a dieci vogatori grazie alle quali si svolgono le nostre attività, versano in condizioni a dir poco difficili. Purtroppo, quest’anno non siamo riusciti ad organizzare la tappa cittadina del Trofeo. Alla luce di un impegno non solo sportivo, ma anche di valorizzazione delle tradizioni del nostro territorio, sarebbe opportuno che le Istituzioni, oltre agli imprenditori privati, si interessassero alla questione per garantire continuità al nostro impegno”.

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Un pirata della strada ieri sera ha investito un giovane di 25anni di San Vito dei Normanni, mentre era in strada nei pressi della marina di Pilone, che è deceduto. Il conducente del mezzo anziché fermarsi e prestare aiuto si è allontanato. Sul posto è giunta unìambulanza del 118 e le volanti della polizia. Grazie alla testimonianza di alcuni testimoni gli agenti sono riusciti a trovare il probabile investitore di 26 anni e lo hanno arrestato.

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Puglia a segno con il Lotto. Nell’estrazione di sabato 3 agosto, vinti 55.589 euro a Conversano, in provincia di Bari, grazie al Numero Oro a cui si aggiungono i 9.750 euro vinti – nel concorso precedente - a San Giorgio Ionico, in provincia di Taranto.  L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per oltre 4,7 milioni di euro, per un totale di 760 milioni di euro da inizio 2024.

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PERONOSPORA: COLDIRETTI PUGLIA, ARRIVA PRIMA TRANCHE DI QUASI 2 MLN EURO PER DANNI SU UVA

OLTRE 1/3 PRODUZIONI PERSE NEL 2023 IN PUGLIA

Arriva in Puglia la prima tranche di aiuti di quasi 2 milioni di euro per gli attacchi di peronospora sui vigneti che hanno fatto perdere nel 2023 oltre 1/3 delle produzioni, con le quantità di uva in alcuni areali crollate dal 40% fino al 90%, mentre sono aumentati in misura esponenziale i costi di produzione. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione al decreto  del MASAF con la ripartizione delle risorse approvate in Conferenza Stato – Regioni che ha assegnato i primi aiuti pari a 1.852.133,44 milioni di euro alle 7.432 domande presentate dagli agricoltori che si aggiungono alle ulteriori 6.296 domande con autocertificazione dei costi sostenuti per i trattamenti preventivi contro la peronospora, per un totale 13.728 domande totali. Seguiranno altri 40 milioni di euro da ripartire tra le Regioni richiedenti lo stato di calamità, rinvenienti dal Decreto Agricoltura per rispondere alle ulteriori domande in fase di perfezionamento.

In particolare a livello regionale la peronospora ha di netto tagliato i quantitativi di uva che hanno toccato mediamente il 40% - spiega Coldiretti Puglia -  in tutta la regione, con i costi di produzione per salvare il salvabile che sono stati numerosi e costosissimi, anche a causa dell’impraticabilità delle campagne colpite dai nubifragi.

I vigneti sono stati pesantemente attaccati dalla peronospora, una malattia fungina che causa gravi danni alle viti e compromette la capacità produttiva dei vigneti e, con essa, la tenuta economica delle aziende e delle strutture cooperative che operano nel comparto. I tecnici sul territorio – afferma Coldiretti Puglia - stanno raccogliendo le segnalazioni in tutte le province, con una conta dei danni a macchia di leopardo in alcuni vigneti del 60/70% con punte fino al 100% di prodotto perduto a causa degli attacchi della peronospora. Il settore ha bisogno di misure urgenti per fare fronte alla perdita di prodotto e quindi di valore, ma anche di giornate di lavoro con un effetto negativa sull’occupazione, conseguenze drammatiche per il settore sia dell’uva da tavola che dell’uva da vino.

La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola e, grazie all'enorme contributo pugliese, l'Italia è il primo produttore al mondo, con il 16% sulla produzione globale, ricorda Coldiretti Puglia nel sottolineare che anche rispetto all’uva da vino in Puglia il settore vitivinicolo – spiega Coldiretti Puglia – conta 30mila aziende agricole impegnate su 71mila ettari per la produzione di vini DOP e IGP e di altre tipologie, con un valore di 1,5 miliardi di euro ed un paniere di 38 Vini DOP e IGP che posiziona la Puglia al 5° posto delle regioni italiane per prodotti certificati nel settore del Vino DOP IGP per 407 milioni di euro di valore (92,7% del paniere IG del Paese).

Dal  Vigneto Italia nascono anche opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio. L’esercito del vino – rileva Coldiretti – spazia dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi).

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Appuntamento il 6 agosto 2024 in Piazza Orsini del Balzo, inizio alle ore 21.30, con il cantautore Ghemon e il suo spettacolo “Una cosetta così”. L’evento è inserito nel festival “Stupor Mundi – Il suono della meraviglia”, prodotto dalla New Music Promotion in collaborazione con il Comune di Mesagne. Spettacolo a pagamento, i biglietti sono disponibili su TicketOne.it e nelle prevendite abituali.

Il nuovo progetto di Ghemon è uno spettacolo che porta sullo stesso palco musica, stand-up comedy e storytelling. Partito dal mondo hip hop, del quale è diventato uno dei più apprezzati artisti, negli anni ha poi reso il suo stile unico, mescolando soul, rap e musica italiana. Nel corso della sua carriera ha scelto la strada della versatilità per raccontare agli altri il suo mondo interiore, facendolo anche attraverso i dj set, la radio, i podcast, un libro e lo sport (appassionato di calcio e pallacanestro, negli ultimi anni ha iniziato anche a correre maratone).

Anni di evoluzioni e rivoluzioni, trovando nuove forme per assomigliarsi di più, perché se è vero che si hanno delle cose da dire, i modi per farlo possono essere potenzialmente infiniti. Nasce allora un altro modo per raccontarsi e raccontare al pubblico.

“Una Cosetta Così” non è un concerto, non è un monologo teatrale e neanche uno spettacolo comico, ma in parte, un po’ di tutto questo. Uno spazio di libertà creativa in divenire dove sciogliere finalmente le briglie, per dare allo spettatore qualcosa di diverso da quello che già conosce attraverso la musica dell’artista.

Sul palco uno show fatto di condivisione di storie personali da guardare attraverso la lente dell’ironia, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda. Lo spettacolo, scritto anche con l'aiuto di Carmine Del Grosso, vedrà sul palco Giuseppe Seccia alle tastiere e Filippo Cattaneo Ponzoni alla chitarra.

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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, NUBIFRAGI E TROMBE D’ARIA INTERROMPONO ESTATE DA BOLLINO ROSSO; DIVELTI SERRE E TENDONI DI UVA

Ennesimo bollettino di guerra in campagna dopo l’improvvisa ondata di maltempo con nubifragi e trombe d’aria che hanno che hanno divelto serre e tendoni di uva da tavola. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla ondata di maltempo che si è abbattuta su città e campi tra Ginosa e Castellaneta in provincia di Taranto.

Sono 53 gli eventi estremi che si sono abbattuti sulla Puglia da gennaio 2024 ad oggi - aggiunge Coldiretti Puglia su dati ESWD - falcidiando le produzioni, con la siccità che ha ridotto allo stremo le campagne in Puglia, facendo perdere in media 1/3 delle produzioni.

Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti – si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.

Con  la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 1,15 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.

Negli ultimi 5 anni a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 200 milioni di quintali di cibo, per cui serve una stretta – conclude Coldiretti Puglia - sugli strumenti innovativi sia di investimento che di agricoltura digitale per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle imprese, dopo che in 10 è andato perso il 30% delle aziende agricole in Puglia che scontano lo scotto degli alti costi di produzione, del clima pazzo, della concorrenza sleale, in uno scenario aggravato deli effetti del conflitto in Ucraina, con i rincari energetici che hanno fatto aumentare i costi di produzione delle aziende agricole con un impatto devastante sui bilanci, ma anche sulla spesa dei consumatori.

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