Uil pensionati. "Metodo Brindisi", per un mercato del lavoro dinamico
Per un mercato del lavoro dinamico e flessibile che combatta LA POVERTA’. Oggi, a Brindisi, nasce il “Metodo Brindisi”. L’obiettivo è di essere un “soggetto” intenzionale condiviso e partecipato che riesca a mettere al centro per il bene comune: sviluppo, lavoro, salute e ambiente. Tommaso Moro, qualche secolo fa nel 1516, in un celebre passo del saggio “Utopia”, suggeriva di “fornire a ognuno dei mezzi di sussistenza, così che nessuno si trovi nella terribile necessità di diventare prima un ladro e poi un cadavere”. Oggi, nel nostro Paese, le criticità sulle disuguaglianze sono preoccupanti. La fotografia è di una società iniqua, dove” otto persone nel mondo possiedono la ricchezza di metà della popolazione del mondo”. Piketty nel 2014, denunciava ”la forbice tra ricchi e poveri”, oggi invece è aumentata la disoccupazione in modo considerevole. La disuguaglianza tra le persone è una minaccia per la crescita e per la coesione sociale, che alimenta un clima d’insicurezza e d’incertezza tra la gente. A Brindisi e in provincia si vive questo clima insilante di preoccupazione. Brindisi è la città ideale. La natura gli ha consegnato un porto e un ambiente invidiante. La città ha una vocazione turistica, agricola e industriale, la quale negli ultimi anni l’occupazione si è ridotta in modo inquietante. L’obiettivo, secondo La Uil pensionati Stu Appia Br, potrebbe essere quello di “rilanciare il lavoro”. Il Patto per Brindisi e le Vertenze per Brindisi sono stati un’attesa. Il “Metodo Brindisi” ha lo scopo di realizzare e rafforzare nel territorio le opportunità che vengono dalle istituzioni governative, europee e territoriali. Sappiamo che il lavoro migliora lo status sociale non solo dell’individuo, ma anche dell’intera collettività. La Uil Pensionati. Noi chiediamo alla politica flessibilità nelle dinamiche del mercato del lavoro. Flessibilità in termini di ore lavorative, di formazione, di capacità e conoscenze che sono richieste al lavoratore, altrimenti si subisce il rischio sulla contrazione della domanda e sopraggiungono il precariato e la disoccupazione e il venir meno della Sicurezza sul lavoro. La Uil ha aperto in questi giorni la campagna “Zeromortisullavoro”. L’effetto della rigidità sul mercato del lavoro ha evidenziato un tasso di disoccupazione elevato, ma anche una povertà assoluta e relativa che ha causato un forte squilibrio psicologico, emotivo e sociale, aggredito in modo sostanziale nella realtà odierna perfino dal mortale virus del Covid-19, che ha causato contagi e morte alle persone fragili e agli anziani. Dal mese di febbraio 2020, la pandemia ha costretto gli italiani, per non essere contagiati dal virus, a rimanere chiusi in casa senza uscire, se non per necessità alimentare. È cresciuto non solo il disagio dell’”iostoacasa”, che realmente ha salvato milioni di vite umane, ma anche della povertà assoluta e relativa degli oltre otto milioni e 465 mila che versano in condizione d’indigenza.