Il Cobas scrive ai ministri Fratin e Lollobrigida sull'Arneo
Onorevoli Ministri,
-premesso che sulla nota vicenda, quella sui Consorzi di Bonifica da qualche anno a questa parte sono state incomprensibilmente declinate responsabilità, competenze e scarsa attenzione ai vari livelli istituzionali ;
-considerato che noi avendo nel tempo sempre pensato che la questione ARNEO politica era e politica sia rimasta, abbiamo, senza esito favorevole purtroppo, tentato tutte le strade percorribili sia a livello legale/tributario, sia a livello di coinvolgimento istituzionale (Regione e Comune).
Motivo per cui i sottoscritti in rappresentanza dei Comitati in indirizzo, ben sapendo che rientra nell’identità e nella sensibilità politico-istituzionale della Loro compagine di Governo, sostenere e condividere ogni e qualsiasi battaglia di giustizia sociale, ci vediamo costretti a richiedere la Loro cortese attenzione sulla problematica relativa alle criticità riguardanti il Consorzio di Bonifica dell’Arneo, alle SS.LL. forse già note.
Inspiegabili, infatti, ci appaiono le ragioni per cui il suddetto Ente, facendosi beffa anche di stesse leggi Regionali e sentenze di Corte di Cassazione, continua a vessare ed imporre a famiglie ed aziende, il pagamento di un ulteriore iniquo ed illegittimo balzello, che va a gravare pesantemente su un comparto quello agricolo vitale per l’economia pugliese, già di suo colpito in maniera devastante dall’effetto xilella, dalla siccità, da calamità atmosferiche e quant’altro.
Se poi di questi tempi ci aggiungiamo anche il caro energia, il costo dei prodotti agricoli, la crisi economica in atto, la situazione diventa insostenibile con conseguenze irreparabili per l’economia della ns zona.
Avvisi, solleciti e ingiunzioni di pagamento anche abbastanza sostanziosi, in questi giorni continuano ad arrivare a pioggia, a fronte di lavori mai eseguiti, per benefici fondiari mai visti, che servono invece al Consorzio dell’Arneo per ripianare debiti di bilancio e pagare megastipendi ai propri dipendenti.
Parliamo di un Ente commissariato da anni che la Regione continua a tenere in piedi con i soldi raccolti dalle tasse dei cittadini pugliesi che in questo caso pagherebbero due volte, insomma un circolo vizioso da recidere come riconosciuto non solo dalle forze partitiche di opposizione ma anche da voci all’interno della maggioranza stessa.
Perché un cittadino per difendersi da una palese imposizione, iniqua ed ingiusta, deve per forza rivolgersi alla giustizia tributaria con dispendio di risorse finanziarie e rischi connessi, quando invece è anche compito della Politica assicurare serenità a chi lavora ?
Da anni, senza sapere se e quando vedrà la luce, si parla di una Riforma Regionale che accorperebbe i quattro Consorzi di Bonifica pugliesi in un Consorzio unico Regionale cui spetterebbero i lavori di bonifica e difesa del rischio idraulico, mentre ad un’altra Agenzia Regionale sarebbe affidato, congiuntamente all’AQP, il controllo e la gestione dei servizi irrigui.
Alla luce di quanto sopra, chiediamo rispettosamente alle SS. LL., l’adozione urgente di ogni possibile iniziativa utile a sensibilizzare la Regione Puglia, all’attuazione della tanto sbandierata “RIFORMA” con la conseguente soppressione del Consorzio di bonifica dell’Arneo.
SANATORIA DI TUTTO IL PREGRESSO e RIFORMA SUBITO, tantissime famiglie attendono una risposta.
Nel ringraziare le SS.LL. Ill.me, per quanto andranno a fare in evasione della presente istanza, formuliamo deferenti ossequi.
Il Presidente Il Presidente Il Presidente
Antonio Chirico Pino Brancasi Roberto Aprile
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