Approvate in Commissione le “Disposizioni in materia di tutela delle persone con sindrome di Down in ospedale e totale abbattimento delle liste d’attesa”. Il presidente Vizzino si astiene
La Commissione sanità presieduta da Mauro Vizzino, ha approvato a maggioranza, con l’astensione del presidente, la proposta di legge “Disposizioni in materia di tutela delle persone con sindrome di Down in ospedale e totale abbattimento delle liste d’attesa”, di cui è primo firmatario il consigliere regionale Antonio Gabellone (FdI).
Il provvedimento legislativo approvato ha l’obiettivo di essere il primo passo per la realizzazione all’interno delle strutture ospedaliere e sanitarie di percorsi diagnostici-terapeutici a misura di persona con disabilità, ma con priorità assoluta e con un totale abbattimento delle liste d’attesa.
Implementa il Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa (PRGLA) per raggiungere il totale abbattimento delle stesse in favore dei soggetti affetti dalla sindrome di Down.
Favorisce e sostiene programmi diagnostici o terapeutici quanto più possibile adatti alle esigenze delle persone affette dalla sindrome di Down.
Per le finalità che si prefigge, i soggetti affetti dalla sindrome di Down, sia per le prestazioni di specialistica ambulatoriale che per le prestazioni di ricovero, hanno priorità assoluta rispetto alle classi già disciplinate nel Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa (PRGLA).
Parere favorevole al testo normativo, è stato espresso dall’assessore regionale alla sanità Rocco Palese, il quale ha ribadito che si tratta di un tema che merita la massima attenzione. Inoltre, l’assessore si è soffermato sulla situazione delle liste d’attesa, rilevando che è opportuno che la tematica venga affrontata con leggi nazionali straordinarie, in considerazione del fatto che è un’emergenza nazionale, data l’enorme esplosione di domanda di prestazioni sanitarie da parte di tutta la popolazione e andrebbe quindi risolta con stanziamenti mirati da destinare al pubblico ma anche al privato.
I lavori sono proseguiti con l’audizione richiesta dal consigliere Antonio Gabellone, dell’assessore alla sanità, del direttore del Dipartimento salute, del direttore amministrativo dell’ASL LE, dell'Amministratore Unico Sanitaservice, sul tema relativo al mancato inserimento nel business plan 2023-2025 della postazione di Gallipoli affidata a CIR Gallipoli, all’interno del processo di internalizzazione a Sanitaservice Asl Le.
Nel merito è intervenuto il direttore amministrativo dell’Asl LE Yanko Tedeschi, il quale ha specificato che la postazione di Gallipoli affidata al CIR è stata esclusa dal processo di internalizzazione perché è una postazione estiva, e che il processo ha riguardato i volontari che avevano operato all’interno delle associazioni profit di volontariato avviate nel 2015 per le 12 postazioni previste. Inoltre, Tedeschi ha chiarito che con l’attivazione delle ultime 5 postazioni, è stato ultimato l’iter del processo. L’Asl Le in questo momento, su 28 postazioni previste ne tiene attive 24, di cui 23 gestite da Sanitaservice e una dall’Ospedale “Panico” di Tricase, pertanto, per completare il fabbisogno restano da attivare 4 postazioni. Di queste, 2 saranno attivate su Lecce, una a Guagnano e una su Gallipoli, quindi vi sarebbe la possibilità di valorizzare le competenza dei volontari del CIR, ma è necessario però di riattivare il percorso analogo a quello che è stato seguito per le altre associazioni. Si tratterebbe quindi di riaggiornare il business plan con un esborso di due milioni e mezzo, visto che ogni singola ambulanza costa oltre 500 mila euro, con l’autorizzazione della Giunta regionale. Sui tempi nessuna garanzia sul processo, ma sulle intenzioni di completare il percorso per avere tutte le postazioni regionali ha confermato gli intendimenti dell’attuale direzione strategica.
Altra tematica oggetto di audizione è stata sottoposta all’attenzione della Commissione dal consigliere Giuseppe Tupputi (CON), sollecitata dall’Associazione Giovani con Diabete Bari – Bat – Ta APS ETS, relativamente al futuro incerto che incombe sulla Diabetologia Pediatrica dell'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari.
La referente dell’Associazione Maria Raffaella Lacerenza ha evidenziato la necessità di ottenere dei punti fermi per la cura di questa patologia cronica di cui attualmente sono in cura presso il Pediatrico Giovanni XXIII di Bari 600 pazienti, che sono soggetti a tre interventi ambulatoriali annui che oggi vengono svolti solo da due medici.
Per conto del direttore generale Azienda Policlinico – Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII Bari e del direttore sanitario Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII Bari, assenti per impegni, è intervenuto il dirigente medico dell’U.O.C. Malattie Metaboliche Diabete Livio Melpignano, per rassicurare l’Associazione non c’è nessun interesse a depauperare il servizio di diabetologia pediatrica e pu ammettendo che le risorse sono limitate, ha dato garanzie per i seicento piccoli pazienti, impegnandosi inoltre che eventuali problemi contingenti saranno risolti a breve.
A seguito della necessità emersa di approfondire la problematica in questione, l’assessore regionale alla sanità Rocco Palese, ha chiesto al presidente Vizzino di convocare urgentemente in Commissione la direzione strategica dell’Azienda Policlinico di Bari.
In ultimo, la Commissione ha affrontato, su richiesta della FIALS Puglia, la questione dei lavoratori dipendenti di Universo Salute Opera Don Uva che operano nelle strutture sanitarie di Bisceglie e Foggia. Più specificatamente, è intervenuto il segretario regionale della Fials, Massimo Mincuzzi, per spiegare che si tratta della mancata applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Aiop per le case di cura private a seguito della dichiarata, da parte dell’azienda, non sostenibilità economica con le tariffe che erano in essere per il pagamento delle prestazioni extra ortofreniche che sono ferme da oltre un ventennio. Si sollecita pertanto il riconoscimento delle nuove tariffe ai fini dell’applicazione del contratto ai lavoratori.
Nel merito è intervento il direttore del Dipartimento salute Vito Montanaro, il quale ha evidenziato che quanto detto Fials e ribadito dall’amministratore delegato di Universo Salute fa parte di una lunga e articolata trattativa tra le organizzazioni datoriali del settore e le organizzazioni sindacali firmatarie del rispettivo contratto nel corso delle ultime settimane. Il direttore Montanaro ha anche detto che è stata data un’accelerata alle attività d’ufficio d’intesa con l’assessore e si provvederà quanto prima a riscontrare le istanze sindacali e le istanze delle associazioni datoriali nell’ambito di appositi incontri, che saranno convocati per poter dare una risposta a chi legittimamente chiede di applicare il contratto Aiop, per un settore di attività che non è vincolato all’utilizzo di un contratto ma può scegliere il tipo di contratto che vuole perché c’è assoluta libertà. Infine, Montanaro ha assicurato che sarà fatta una valutazione attenta e scrupolosa per poter dare una risposta sia alle organizzazioni sindacali che alle datoriali.
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