Venerdì 7 marzo alle 21, presso il Teatro Comunale di Mesagne, andrà in scena La Stanza di Agnese

Serafino Scalera Marzo 01, 2025 628

"La Stanza di Agnese": Un Monologo che Onora la Memoria di Paolo Borsellino.

Venerdì 7 marzo alle 21:00, presso il Teatro Comunale di Mesagne, andrà in scena La Stanza di Agnese, un evento imperdibile. Uno spettacolo che molti, me compreso, hanno già avuto il privilegio di vedere al teatro di San Donaci. Ci sono rappresentazioni che non si limitano a raccontare una storia, ma che riescono a toccare l’anima dello spettatore, lasciando nel cuore semi di consapevolezza destinati a crescere nel tempo. La Stanza di Agnese è una di queste, un monologo intenso e profondamente toccante, magistralmente interpretato da Sara Bevilacqua. Un’opera intensa, vibrante, che non si limita a commemorare il giudice Paolo Borsellino, ma ne restituisce la figura nella sua interezza, facendo emergere l’uomo oltre il magistrato, il padre oltre il servitore dello Stato, il cittadino consapevole del proprio dovere oltre l’eroe tragicamente sacrificato. Attraverso le parole di Agnese Borsellino, moglie di Paolo, il monologo si snoda come un viaggio nella memoria, ricostruendo frammenti di vita quotidiana che mostrano un Borsellino lontano dalla retorica ufficiale, vicino invece alla dimensione più autentica dell’essere umano: un marito affettuoso, un padre amorevole, un uomo ironico e appassionato, gravato dalla consapevolezza del proprio destino ma mai piegato dalla paura.
L’interpretazione di Sara Bevilacqua è straordinaria: con sensibilità e intensità, l’attrice riesce a restituire la voce di Agnese con un realismo che commuove e coinvolge, trascinando lo spettatore in un turbine di emozioni. La scena diviene il luogo della memoria, lo spazio in cui il passato si fa presente e la figura di Borsellino torna a vivere, non come un’icona cristallizzata nei libri di storia, ma come un uomo vero, con le sue preoccupazioni, i suoi dolori, la sua immensa forza morale. La Stanza di Agnese dovrebbe essere vista soprattutto dai più giovani. In un’epoca in cui la memoria rischia di affievolirsi sotto il peso dell’indifferenza, spettacoli come questo rappresentano un faro di verità, un invito a non dimenticare, a comprendere fino in fondo il sacrificio di uomini come Borsellino e il senso profondo della loro lotta. Non si tratta solo di conoscere la storia, ma di farne esperienza, di sentirla sulla pelle, di lasciarsi toccare nel profondo affinché possa trasformarsi in consapevolezza e, si spera, in impegno.
In un mondo spesso distratto e cinico, La Stanza di Agnese è una voce potente che ci ricorda quanto la memoria sia un dovere collettivo. È un’opera necessaria, che con grazia e rispetto ci restituisce la figura di Paolo Borsellino nella sua interezza, affinché il suo esempio non resti confinato nelle pagine dei libri, ma continui a vivere nelle coscienze di chi ha il coraggio di ascoltare.
 
Ultima modifica il Sabato, 01 Marzo 2025 21:49