Redazione
DECARBONIZZAZIONE – LUPERTI E GRECO: “IL SINDACO CONVOCHI L’ENEL PER CONOSCERE LE SUE INTENZIONI SU CERANO”
A distanza di mesi, pertanto, si torna a parlare di Enel visto che la stessa società è ormai scomparsa da lungo tempo dalla scena, a dimostrazione di una precisa volontà di non partecipare alla reindustrializzazione di Brindisi. Adesso, però, parlare di riconversione delle aree occupate dalla centrale significa che le stesse dovrebbero essere liberate e quindi che la centrale di Cerano dovrebbe essere smontata per lasciare spazio ad altre attività industriali. Se così fosse, per imprese e lavoratori brindisini si aprirebbe una grande prospettiva, perché ‘smontare’ Cerano significa assicurare lavoro per anni ed allo stesso tempo libererebbe il territorio da una grande struttura che, se inutilizzata, nel tempo si trasformerebbe in un accumulo di ferraglia.
Di tutto questo, probabilmente ad eccezione del presidente di Confindustria Brindisi, non ne sa niente nessuno. L’unica cosa che Enel, infatti, ha dichiarato di voler rimuovere, è tutto ciò che si trova sulle banchine, in maniera tale da liberarle entro fine anno. Ma per il resto, non ha assunto alcun impegno.
E’ evidente, pertanto, che se realmente si aprisse questa prospettiva sarebbe un fatto positivo. Da qui la richiesta al Sindaco Marchionna di convocare immediatamente l’Enel, magari alla presenza dei capigruppo e, per quanto prospettato, del presidente Lippolis, per sapere se ciò che è stato scritto risponde a verità e, più nei particolari, per capire le intenzioni immediate e per il futuro da parte dell’Enel per Brindisi.
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A causa dei moti ondosi sempre più forti, non si ferma il fenomeno dello spiaggiamento delle tartarughe marine. Affinché il Consorzio di Torre Guaceto possa soccorrere gli esemplari che finiscono sulla battigia, è necessario che questi vengano avvistati subito. Domani l’incontro WWF a Brindisi volto ad organizzare le squadre di volontari addetti al monitoraggio della costa.
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Rassegna “Musica d’Arte al Museo Ribezzo”
Il Polo BiblioMuseale di Brindisi, I.C. Bozzano Centro - Brindisi, l’Accademia dei Serenati, propongono la rassegna di musica dal vivo “Musica d’Arte al Museo Ribezzo”, con quattro appuntamenti, da marzo a maggio al Museo Ribezzo, piazza Duomo – Brindisi.
Primo appuntamento: venerdì 28 marzo 2025 ore 18:30. Il Duo Fiore-Palumbo presenta un percorso musicale dedicato alla musica spagnola del 1900 “Noches Españolas”, con una selezione di brani per voce e chitarra e chitarra sola di Manuel De Falla, Federico G. Lorca, Francisco Tarrega, Federico M. Torroba, Isaac Albeniz e altri autori spagnoli.
Leggende, storie di donne, sentimenti e passioni, tutte le sfumature dell’animo umano sono esplorate da questi Autori che, con le loro intuizioni musicali, hanno lasciato il segno nella storia della musica.
Durante della serata, saranno letti alcuni versi di G. Lorca, noto al grande pubblico soprattutto come Poeta, e il programma sarà completato da canti della tradizione popolare spagnola e sefardita risalenti a epoche più lontane, eseguiti con lyra e percussioni: canti tramandati oralmente soprattutto dalle donne che hanno tenuto vivo, dal medioevo ad oggi, questo patrimonio musicale.
Prossimi appuntamenti al Ribezzo: sabato 12 aprile con Ivana Oliva | chitarra, sabato 26 aprile con Duo Diaz - Pidone | chitarre, sabato 24 maggio con Trio Pinto-Fiore-Bisanti | voce narrante – chitarra – flauto.
Tutti gli appuntamenti, con inizio alle ore 18:30, sono ad ingresso libero.
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Vito Fiore, ha compiuto gli studi di chitarra classica diplomandosi con il massimo dei voti al Conservatorio "T. Schipa"
di Lecce sotto la guida di Etta Zaccaria.
Ha avuto da sempre il conforto, per le sue indagini tecnico-artistiche, del Maestro Alirio Diaz e di Aldo Minella.
Ha frequentato il Corso Superiore di Perfezionamento alla Civica di Musica di Milano col M° Aldo Minella.
Si è esibito come solista e in formazioni da camera e con Orchestra per importanti Enti pubblici e Associazioni
musicali.
E’ docente di chitarra classica presso la Scuola Statale ad Indirizzo Musicale “Virgilio” di Brindisi. Si dedica a studi di ricerca, analisi, trascrizioni e pubblicazioni, sia di opere che formano il suo repertorio sia di quelle a
scopo didattico.
Vania Palumbo, cantante e strumentista salentina, da anni impegnata nell'ambito della musica antica, svolge la
propria attività in solo, in duo, in trio, e in collaborazione con formazioni vocali e strumentali quali l'Ensemble
“Concentus” e la Schola Gregoriana “Cum Jubilo” del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.
Ha partecipato, in qualità di artista del coro, a varie stagioni liriche e sinfoniche presso teatri lirici quali il Politeama Greco di Lecce, il Teatro Comunale di Ferrara, sotto la direzione di Claudio Abbado, Ferrara Musica ed altri enti.
Con la direzione del Maestro Abbado ha partecipato all'incisione integrale del “Don Giovanni” di Mozart per l'etichetta Deutsche Grammophon.
Dopo anni di attività in ambito operistico, si è dedicata alla Musica Antica, dal Canto Gregoriano e medievale, al
repertorio rinascimentale e barocco, intraprendendo l'attività solistica.
Ha partecipato a festival e rassegne, tra cui “Sacre Note”, “Festival Leonardo Leo”, “Il Cammino Celeste”, “Maggio Musicale Salentino”, Stagione concertistica “Musica Civica” Foggia, “Camerata Musicale Salentina”, “Oriolo Cult Festival”, iniziative culturali FAI – Cerrate, Case ospitanti nei Sassi di Matera, Stagione concertistica Associazione Mozart Italia, Festival Cameristico Internazionale del Capo di Leuca, Festival “Notti Sacre” Bari, Festival del Teatro Antico “ArchiTa” Taranto, Rassegna Internazionale di musica sacra “I suoni della devozione” Brindisi.
Per il lavoro di ricerca e di divulgazione della musica e della cultura medievale, riceve nel 2018 il premio “Italia Medievale”, classificandosi prima in ambito nazionale.
Ha pubblicato il CD dedicato a Pier Paolo Pasolini, “Canzoni in forma di rosa”, che ha visto l'omonimo progetto - inserito nel Portfolio del Teatro Pubblico Pugliese - in vari teatri, sale da concerto, musei e scuole.
Con il progetto dedicato a Pasolini ha vinto il bando Puglia Sounds Producers 2023.
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GIORNATA ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, E’ ALLARME ROSSO
GIORNATA ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, E’ ALLARME ROSSO CON INVASI GIÀ A SECCO IN PRIMAVERA (-110MLN MC): CRESCE RISCHIO PER IRRIGAZIONE ESTIVA
E’ allarme rosso per la grave carenza di acqua in Puglia con l’assenza di piogge, quando la svolta radicale tanto attesa non è avvenuta in inverno, con il rischio di una crisi idrica senza precedenti, considerato che mancano all’appello già 110 milioni di metri cubi d’acqua rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La denuncia arriva da Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22 marzo, sulla base del monitoraggio delle dige della Capitanata dove risultano invasati 80 milioni di metri cubi d’acqua al 21 marzo 2025 contro i quasi 190 milioni dell’anno scorso, con una crollo dei volumi del 57% di acqua, quando è alle porte il periodo della necessaria irrigazione dei campi.
Nella corrente annata idrologica iniziata a dicembre, gli invasi del Tavoliere, già in grave sofferenza, hanno complessivamente raccolto circa 47 milioni di metri cubi d'acqua, quando l'anno scorso oltre 100 miliardi di litri d'acqua in più non furono sufficienti ad irrigare i campi nell'estate più calda della storia.
Se lo scenario non muterà drasticamente con l’arrivo di piogge tali da riempire in maniera più decisiva gli invasi, non ci sarà acqua per irrigare i campi nell’estate 2025 e certamente si avranno ripercussioni gravi anche sul potabile. La Puglia è tra l’altro la regione d’Italia dove piove meno con 640 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e rappresenta la calamità più rilevante per i campi, ma ha anche il primato negativo – aggiunge Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi.
Il timore degli agricoltori è di vivere una nuova emergenza, peggiore di quella dello scorso anno con danni per oltre 1 miliardo di euro nelle campagne pugliesi. Ma oggi l’acqua piovana va a finire nei 230mila chilometri di canali lungo il Paese e finisce nel mare. In questo modo perdiamo per sempre dell`acqua dolce, che invece potrebbe rivelarsi utile in momenti di siccità. Da qui l’urgenza di avviare un piano invasi per assicurare in maniera strutturale la disponibilità idrica e prevenire gli effetti dei cambiamenti climatici.
Coldiretti con l’Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche, ha elaborato un progetto per la realizzazione di un sistema di bacini di accumulo con sistema di pompaggio che consentirebbe di garantire riserve idriche nei periodi di siccità ma anche di limitare l’impatto sul terreno di piogge e acquazzoni sempre più violenti che accentuano la tendenza allo scorrimento dell’acqua nei canali asciutti.
L’obiettivo è raddoppiare la raccolta di acqua piovana garantendone la disponibilità per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, contribuendo anche alla regimazione delle piogge in eccesso e prevenendo il rischio di esondazioni. Fondamentale in tale ottica – insiste Coldiretti Puglia- il recupero degli invasi già presenti sul territorio attraverso un’opera di manutenzione.
Ma per aumentare la disponibilità di risorsa idrica a favore dell’agricoltura, anche per le acque reflue – insiste Coldiretti Puglia – attraverso la modifica del regolamento attuativo dello spandimento grazie al pressing di Coldiretti, è possibile oggi lo stoccaggio e l'utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione dei frantoi oleari avvenga nell'arco dell'intero anno di produzione dal 1° settembre fino al 31 agosto dell’anno successivo, , sempre secondo i quantitativi per ettaro previsti dalla legge. Le acque di vegetazione dei frantoi oleari – spiega Coldiretti Puglia - sono il risultato del processo produttivo degli oli vergini, sia come parte esistente nella drupa delle olive, per quasi il 75% del loro peso, sia perché aggiunta in alcune fasi produttive. Si tratta, quindi, di volumi importanti di un’acqua - stimati fra gli 85 e 135 litri per 100 kg. di olive lavorate - peraltro particolarmente ricche di fosforo e potassio, per cui anche una fonte di sostanze nutrienti per il terreno.
Possono essere in questa fase di cambiamento climatico e di perduranti periodi siccitosi in Puglia un elemento positivo per l’irrigazione dei campi – conclude Coldiretti Puglia - garantendo al contempo l’apporto di sostanze nutrienti nei terreni di origine naturale, con risparmi per l’acquisto di concimi minerali ed il recupero, oltre che il risparmio, di acqua.
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PRIMAVERA: COLDIRETTI PUGLIA, RIPARTE L‘ORTO MANIA IN PUGLIA
PRIMAVERA: COLDIRETTI PUGLIA, RIPARTE L‘ORTO MANIA IN PUGLIA SU BALCONI E TERRAZZI DA VERTICALE AD ORIZZONTALE FINO A PRÊT-À-PORTER
Con l’arrivo della primavera è ‘orto mania’ in Puglia, dove tra i patiti del pollice verde, oltre la metà (56%), utilizza il giardino o l’orto di casa ma c’è anche un 34% che sfrutta il balcone o la terrazza e un 16% che si arrangia con il davanzale delle finestre, mentre il resto ricorre a piccoli appezzamenti. E’ quanto emerge da una indagine di Coldiretti Puglia, condotta nei mercati contadini di Campagna Amica dove per promuovere gli orti familiari sono state organizzate lezioni pratiche dei ‘tutor del verde’ sugli orti verticali e prêt-à-porter rivolte ai cittadini a Lecce, ma anche a Brindisi e a Taranto dove è stato presentato il kit fai da te per l’“orto in casa” e a Foggia con i laboratori di semina e trapianti.
Non mancano iniziative in campagna, come gli ‘orti in affitto’ ad Altamura e a Monopoli, dove gli agricoltori mettono a disposizione dei consumatori pezzi di orto che curano assieme per poi procedere con la raccolta del piccolo tesoro del fai da te rurale. Se in passato erano soprattutto i motivi economici a spingere questa tendenza ora si somma la voglia di voler trascorrere più tempo all’aperto a contatto con la natura e il piacere di offrire alla propria famiglia e agli amici i prodotti freschi che sono il frutto del proprio lavoro. Una tendenza che – continua la Coldiretti Puglia – si accompagna anche da un diverso uso anche del verde privato con i giardini e i balconi delle abitazioni che sempre più spesso lasciano spazio ad orti per la produzione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli, fave e ceci da raccogliere all’occorrenza.
Accanto a chi esprime la propria passione in orti e giardini ci sono anche molti che non si accontentano e hanno a disposizione almeno un ettaro di terreno a uso familiare. Si tratta – spiega la Coldiretti Puglia – in larga maggioranza di famiglie che hanno ereditato aziende o pezzi di terreno da genitori e parenti dei quali hanno voluto mantenere la proprietà per esercitarsi nel ruolo di coltivatori, piuttosto che venderli come accadeva spesso nel passato. Ma ci sono anche tanti che – precisa la Coldiretti – hanno acquistato terreni o piccole aziende agricole anche in aree svantaggiate per ristrutturarle e avviare piccole attività produttive, dall’olio al vino, dall’allevamento delle galline a quello dei cavalli.
Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – sottolinea la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che – continua la Coldiretti – è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor dell’orto che la rete degli orti urbani di Campagna Amica mette a disposizione.
Dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecologico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi sono molte – sottolinea la Coldiretti Puglia – le opportunità per i coltivatori fai da te. L’investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare – continua la Coldiretti – intorno ai 300 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono – conclude la Coldiretti – alcune delle regole fondamentali per ottenere buoni risultati.
ECCO IL DECALOGO PER L’ORTO PERFETTO:
- Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati. Attenzione al recupero dei terreni abbandonati lungo le linee ferroviarie, i canali, etc., verificare eventuali diritti altrui e che non si tratti di terreni inquinati o precedentemente oggetto di discarica abusiva.
- Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine.
- Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.
- Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.
- Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).
- Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.
- Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante. Attenzione alla qualità dell’acqua (contenuto in calcare, etc.) ed al contenuto in cloro.
- Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti (ad esempio di tessuto non tessuto);
- Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, utilizzare reti anti-insetto e metodi fisici (raccolta e distruzione larve ed adulti), meglio un prodotto più bruttino, ma sano, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive. E’ preferibile non improvvisarsi utilizzatori di pesticidi.
- Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 300 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.
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Oggi a Mesagne sarà presentato alla città il libro “2015-2024: dieci anni di cronaca in Piazza Porta Grande”
Sabato 22 marzo presso l’Auditorium del Castello, alle ore 17, sarà presentato alla città il libro “2015-2024: dieci anni di cronaca in Piazza Porta Grande”, un’opera di 320 pagine, che offre uno sguardo approfondito sulla vita della nostra città. L’evento sarà un’occasione per scoprire la storia recente di Mesagne attraverso una raccolta di eventi significativi, dalla politica alla cronaca nera, dai necrologi a episodi di vita quotidiana.
Con uno stile narrativo incisivo, l’autore, il Prof. Giuseppe Messe, ci guida in un viaggio nel tempo, esplorando le trasformazioni sociali, i momenti di crisi e le conquiste della comunità mesagnese. Questo libro non è solo un resoconto di fatti, ma un tributo alla memoria collettiva di una città che, tra luci e ombre, continua a scrivere la sua storia.
Il volume sarà disponibile per l’acquisto al costo di 12 € in tutte le edicole di Mesagne e su Amazon, permettendo a tutti gli interessati di portare a casa un pezzo della nostra storia locale.
La Guardia costiera sequestra mille ricci di mare
operazione della Guardia Costiera di Brindisi ha portato al sequestro di circa 1000 ricci di mare pescati illegalmente nella zona di Salina Vecchia. L’intervento, condotto dagli uomini della Sezione Unità e Mezzi Navali di Polizia Marittima, è scattato all’alba dopo un'attività di monitoraggio via terra e via mare.
Due sub sono stati sorpresi mentre raccoglievano i ricci, in violazione della Legge Regionale n. 6 del 18 aprile 2023, che vieta per tre anni la pesca, la detenzione e la commercializzazione di questi echinodermi nelle acque pugliesi. Fermati una volta rientrati a terra, nelle loro auto sono stati rinvenuti circa 500 esemplari ciascuno, destinati con ogni probabilità al mercato nero, tra vendite su strada e ristorazione.
I ricci, ancora vivi, sono stati immediatamente rigettati in mare, mentre ai due responsabili sono state inflitte sanzioni amministrative per un totale di 4.000 euro. Il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, C.V. (CP) Luigi Amitrano, ha ribadito l'impegno nel contrasto alla pesca illegale e nella tutela dell'intera filiera ittica.
La Guardia Costiera invita i cittadini a segnalare attività illecite chiamando il centralino operativo al numero 0831 521022 o scrivendo all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per emergenze in mare, è sempre attivo il numero blu 1530.
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AVIS Mesagne. Domenica c'è la donazione del sangue
Metti in circolo il tuo amore, dona il sangue.
LA UIL POLIZIA HA CELEBRATO A BRINDISI IL SUO 3° CONGRESSO TERRITORIALE. CALIOLO (UIL BRINDISI): «GRATI A S.E. IL QUESTORE PER IL LAVORO
SUL TERRITORIO E LA SENSIBILITÀ SOCIALE»
Questa mattina nella Sala Conferenze Zizzi della Questura di Brindisi si è celebrato il 3° Congresso Territoriale della UIL Polizia. L’importante appuntamento per il mondo della Pubblica Sicurezza e del Sindacato in Terra di Brindisi ha approfondito il tema «Sicurezza: fondamento imprescindibile per il rilancio economico e sociale della Città» ed ha rieletto Giuseppe Palmisano come Segretario provinciale di Brindisi.
Il Congresso è stata una occasione privilegiata di approfondimento ed analisi sul contesto locale e nazionale della Pubblica Sicurezza che è stata presieduta dal Segretario Nazionale Organizzativo UIL Polizia di Brindisi Giampiero Spedicato ed introdotta dalla relazione del rieletto Segretario Generale Provinciale UIL Polizia Brindisi Giuseppe Palmisano.
Numerose le personalità intervenute: dal Questore della provincia di Brindisi dott. Giampietro Lionetti al Coordinatore Provinciale UIL Brindisi Fabrizio Caliolo passando per il Segretario Regionale FSP Polizia Puglia Daniele Gioia. Le conclusioni sono state tracciate dal Segretario Generale Nazionale UIL Polizia Vittorio Costantini.
«La UIL di Brindisi ringrazia sentitamente S.E. il Questore per la disponibilità che da sempre riserva al mondo del Sindacato e del lavoro – ha fatto sapere il Coordinatore Territoriale della UIL di Brindisi Fabrizio Caliolo - Una disponibilità riservata non solo in occasioni come quella di oggi, dove i lavoratori sono gli agenti ed i dirigenti di Polizia sotto la propria competenza, ma ad ogni lavoratore del territorio, in modo particolare in questi mesi ai tanti che vivono situazioni di crisi nel settore industriale e non solo. Una sensibilità sociale che unita all’alacre lavoro di Pubblica Sicurezza rende la Polizia di Stato di Brindisi sicuro presidio del territorio nel rispetto dei valori della Legalità».
La UIL di Brindisi esprime l’augurio di buon lavoro al rieletto Segretario Palmisano, certi delle numerose sfide di un settore cruciale e delicato come quello della Pubblica Sicurezza.
Brindisi, 21 marzo 2025
Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo
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Scomparso Pietro Sansonetti, attivate le ricerche
Sono in atto le ricerche del Sig. Sansonetti Pietro, nato a Fasano (BR) il 09/07/1949 scomparso nella mattinata di ieri 20 marzo 2025 da Cisternino - Frazione Casalini.
A seguito di riunione della cabina di regia tenutasi presso questa Prefettura in data odierna, si è deciso di intensificare con immediatezza le attività con l’impiego di tutte le forze in campo del sistema di protezione civile provinciale e anche di unità cinofile.
Si allega fotografia dello scomparso invitando chiunque dovesse avere informazioni utili a contattare il NUE 112.