Redazione
Un albero di Natale interamente decorato con elementi ed addobbi di Cri - Croce Rossa Italiana e di Aido
Un albero di Natale interamente decorato con elementi ed addobbi di Cri - Croce Rossa Italiana e di Aido - Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule campeggia nella hall della sede del Comitato di Brindisi della Cri.
È il simbolo scelto dalle delegazioni brindisine delle due importanti Organizzazioni di Volontariato per sottolineare la particolare sinergia, sancita anche a livello nazionale nel corso dell'intero anno 2020, caratterizzato da una Emergenza Sanitaria che ha tirato fuori il meglio degli uomini e delle donne impegnate come volontari in entrambe le associazioni, scesi in campo, oltre che per il consueto lavoro di sensibilizzazione, anche per aiutare le famiglie in difficoltà.
Durante il periodo peggiore della emergenza causata dal COVID-19, in pieno lockdown, si è consolidato il progetto nazionale denominato #insiemeperchihabisogno, con il quale i volontari AIDO hanno potuto offrire un supporto alla Croce Rossa Italiana grazie all’iniziativa “Volontari Temporanei”.
Il Gruppo Comunale AIDO "Marco Bungaro" di Brindisi (Presidente Dorina Piliego) ha dato immediatamente disponibilità alla C.R.I. Croce Rossa Italiana - Comitato di Brindisi (Presidente Concetta Marra) concretizzando, la collaborazione verso persone con maggiori fragilità sanitarie e sociali, in particolare di coloro che riscontrano difficoltà nello svolgimento di attività che, nella vita di tutti i giorni, sembrerebbero apparentemente scontate, ma che durante il lockdown e le conseguenti restrizioni governative, rappresentano per questa fascia debole della società, una importanza non indifferente.
Di seguito il pensiero della Presidente di Croce Rossa Italiana Comitato di Brindisi Concetta Marra seguito da quello della Presidente del Gruppo Comunale Aido “Marco Bungaro” di Brindisi Dorina Piliego.
“Ritrovarsi intorno ad un Albero di Natale - dichiara la Presidente Cri Brindisi Marra - rappresenta il raggiungimento di una perfetta armonia di intenti, di una solida collaborazione, nata con l'obiettivo della diffusione della cultura della donazione, perfezionatasi e rafforzatasi con la triste emergenza dovuta al Covid19. Da marzo scorso, dall’inizio della pandemia, e senza soluzione di continuità, diversi Volontari e Soci della Sezione Comunale ‘Marco Bungaro’ dell’Aido di Brindisi sono stati al fianco dei nostri Volontari per accompagnarli e supportarli nelle attività quotidiane a favore dei più vulnerabili. Insieme abbiamo potuto soddisfare le necessità di tante famiglie impossibilitate a procurarsi il pasto quotidiano, insieme siamo stati vicini agli anziani, alle persone sole, ai malati cronici ed anche a coloro i quali avevano contratto il temibile Coronavirus recapitandogli farmaci e quanto necessario per le cure, insieme abbiamo portato un momento di felicità a tanti bambini strappati alla loro serenità. Insieme, ognuno nel rispetto dei propri principi e valori, ma legati dal comune obiettivo dell’aiuto verso i più bisognosi.”
''L'infezione da Covid 19 ha temporaneamente rallentato la nostra attività d'incontro con i cittadini per informare sulla donazione di organi, tessuti e cellule. Ma la nostra missione - dichiara la Presidente Aido Brindisi Piliego - è anche prevenzione e tutela della salute con acquisizione di corretti stili di vita comportamentali anche in materia di solidarietà, obiettivi comuni alla Croce Rossa Italiana. Nel corso degli anni i percorsi delle 2 associazioni nazionali e anche quelli su Brindisi si sono incrociati in numerosi appuntamenti;è sempre più evidente che progetti comuni possano dare più slancio alle attività programmate. Lenire le sofferenze ed aiutare chi ha bisogno, è la missione dei volontari Aido e CRI per il bene dei cittadini e gli stessi si adoperano per entrambe le associazioni. Insieme alla Presidente Marra si è deciso di addobbare un unico albero di Natale per consolidare il nostro impegno e dare un pò di magia e accoglienza a tutti i volontari occupati in questo momento più impegnativo del solito nella speranza che resti solo un brutto ricordo”.
Adesione al Piano Cashback per sostenere commercio locale
«Il Cashback voluto e approvato dal Governo può diventare un’opportunità anche per sostenere il commercio locale. E’ un processo di modernizzazione fondamentale per l’intero Paese». L’on. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle) sottolinea l’importanza del nuovo “Piano Italia Cashless”, entrato in vigore l’8 dicembre scorso. Si tratta di un progetto che coniuga ad una maggiore diffusione dei pagamenti elettronici anche una serie di vantaggi per tutti i cittadini. «Il primo è sicuramente quello di poter ottenere un rimborso del 10% sugli acquisiti effettuati con moneta elettronica in favore dei consumatori. Con la riduzione dell’uso del contante- continua la parlamentare pugliese-ne consegue un vantaggio per la sicurezza dei commercianti (tabaccai, benzinai) anche attraverso la riduzione dei rischi di rapine e di quelli legati alle mire della criminalità sul trasporto dei contanti. Sono solo alcuni dei tanti benefici nella vita quotidiana di tutti coloro i quali aderiranno a questo nuovo sistema digitale».
Per promuovere il "Piano Italia cashless" il Governo ha stanziato 3 miliardi di euro l’anno.In particolare, poi, dall’8 al 31 dicembre 2020, con l’iniziativa “Extra Cashback di Natale” basteranno 10 acquisti con carte di credito, carte di debito, Bancomat e Satispay per avere il 10% di rimborso, fino a un massimo di 150 euro che saranno accreditati nei primi mesi del 2021. «Sin da subito così, anche approfittando delle festività, si potranno iniziare ad accumulare i primi rimborsi – spiega la deputata del Movimento Cinque Stelle- utilizzando i pagamenti elettronici nelle diverse attività commerciali, ma anche artigianali, che caratterizzano il tessuto produttivo delle nostre realtà. Personalmente ho con convinzione avallato la scelta di escludere dall’ottenimento di questo rimborso gli acquisiti che vengono effettuati sul web, tramite E-Commerce. Si tratta di un segnale chiaro e concreto a supporto del commercio locale in questa fase difficile determinata dalla Pandemia». Un' iniziativa da parte del Governo per adeguare anche il sistema Italia agli standard europei dove l’utilizzo della moneta elettronica ha una percentuale di gran lunga superiore a quella del nostro Paese.
Uno studio de Il Sole 24ore sostiene che ogni italiano utilizza per pagare la carta o il bancomat mediamente 50,7 volte in un anno. Poco più di quattro volte al mese, una alla settimana. Ossia meno della metà rispetto alla media europea: 117,8 volte.
«Salvini, Meloni ed i loro rappresentanti territoriali continuano a fare campagna al contrario, sponsorizzando il contante ignorando –conclude l’on. Valentina Palmisano- la piaga degli oltre 100 miliardi di evasione fiscale e l’aiuto che questa misura offre ai commercianti in difficoltà».
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Covid-19. Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi
- Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 6 dicembre. Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 6 dicembre 2020 in provincia di Brindisi risultano positivi 1.453 soggetti, di cui 733 donne (50,5%), e 720 uomini (49,5) con età mediana di 46 anni.
I fattori di rischio per cui è stato predisposto il tampone sono: “sospetto di caso” 694 (47,8%), “contatto con caso accertato” 480 (33%), “screening” 128 casi (8,8%), “rientro da area a rischio” 12 (0,8%) e soggetto in Rssa 7 (0,5%). In 132 casi (9,1%) il fattore di rischio non è definito.
L’ultimo aggiornamento sullo stato di salute dei positivi attuali descrive 963 (66,3%) soggetti asintomatici, 297 (20,4%) paucisintomatici, 81 (5,6%) con sintomatologia lieve, 24 (1,7%) con quadro severo, 2 (0,1%) critici e 70 (4,9%) in fase di guarigione. Per 16 soggetti (1,0%) il dato non è noto.
- Per quanto riguarda la distribuzione per Comune i positivi sono 342 a Brindisi, 252 a Francavilla Fontana, 112 a Mesagne, 98 a Oria, 82 a Ceglie Messapica, 77 a Latiano, 67 a Fasano, 67 a Torre Santa Susanna, 63 a Ostuni, 56 a Villa Castelli, 47 a San Pietro Vernotico, 44 a San Vito dei Normanni, 40 a Carovigno, 33 a Erchie, 22 a San Michele Salentino, 21 a San Pancrazio Salentino, 14 a Cisternino, 7 a Cellino San Marco, 5 a San Donaci, 4 a Torchiarolo. I Comuni della provincia di Brindisi con i maggiori valori di incidenza cumulativa sono, nell’ordine, Villa Castelli, San Michele Salentino e Francavilla Fontana.
- Nel periodo compreso tra il 24 febbraio e il 6 dicembre, sono stati sottoposti a tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 in totale 56.620 residenti nella provincia di Brindisi, 145 soggetti ogni 1.000 residenti, 2.610 nell’ultima settimana. Per 49.465 soggetti sottoposti a test (87,4%) è definito il fattore di rischio per cui è stato predisposto il tampone; si osserva come il test effettuato per “caso sospetto” rappresenti la motivazione di esecuzione del tampone in circa la metà dei casi.
- Complessivamente, nel periodo di riferimento, sono stati eseguiti 93.522 tamponi molecolari (in media 1,65 tamponi per soggetto sottoposto a test), pari al 10,9% dei tamponi eseguiti in Puglia.
- Dei 56.620 residenti sottoposti a tampone, 4.886 (8,6%) sono risultati positivi al test, con una incidenza cumulativa stimata pari a 125,1 casi x 10.000 residenti. Di questi sono 2.482 donne (50,8%) e 2.404 uomini (49,2%) con età mediana intorno ai 46 anni. Si osserva da sei settimane un assestamento dei valori dell’età mediana intorno ai 45 anni, con la metà dei casi anagraficamente riconducibili alla fascia produttiva della popolazione.
- Per 4.215 (86,3%) dei casi accertati è noto il provvedimento adottato, con 3.950 (93,7%) posti in “sorveglianza e isolamento fiduciario” mentre per 265 (6,3%) si è provveduto al “ricovero in isolamento”. Il tasso di letalità è pari al 2,4%, si registra un incremento con l’aumentare dell’età. Sono 119 i decessi totali: 91 casi tra persone che hanno tra i 70 e 90 anni e più; 17 tra i 60 e 69 anni, 10 casi tra i 50 e i 59 e 1 nella fascia 30-39.
- Si sottolinea che i dati analizzati sono in continua fase di consolidamento e alcune informazioni possono, quindi, risultare incomplete o essere oggetto di modifiche.
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Polizia: proseguono i controlli straordinari in questo periodo natalizio
Brindisi. Proseguono i controlli straordinari di controllo del territorio in città, soprattutto in questo periodo di festività natalizie.
Anche questa mattina, per le vie del centro cittadino, sono state dislocati due equipaggi aggiuntivi della Sezione Volanti, in servizio specifico per le vie del centro, nonché tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, i quali hanno curato anche le zone interessate dalla presenza dei maggiori centri commerciali.
Il potenziamento dei servizi, già attivo da qualche settimana, è stato articolato secondo due direttrici: la prima, quella preventiva, dedicata ad assicurare serenità nel periodo natalizio e la pacifica convivenza sociale – associata anche al controllo del rispetto delle norme anticovid; la seconda, quella repressiva, a drenare sacche criminali e contrastarne ogni tentativo di rigurgito, con l’ausilio degli uffici investigativi.
Gli equipaggi impegnati, oltre a presidiare i quartieri ad alta densità commerciale, eseguono mirati controlli su soggetti con precedenti di polizia criminale ed esercitano pressione nei luoghi ad elevata densità criminale.
Nel fine settimana sono stati sviluppati, poi, articolati servizi anti assembramento, riscontrando un numero esiguo di violazioni.
I funzionari della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P., continuano a mantenere contatti con gli esercenti commerciali e i rappresentanti di categoria così come disposto dal Questore.
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Mesagne. Strade pubbliche divenute parcheggi privati. Multati dai vigili
Aree pubbliche, in punti strategici e nevralgici, utilizzate come posteggi. Peraltro gratuiti. E’ quanto accade da anni in via Fratelli Bandiera e via Carlo Pisacane, prospicenti al plesso scolastico “G. Carducci”, dove ripetutamente in tutte le ore del giorno e della notte vi sono posteggiate delle auto che inibiscono una possibilità di transito più snella e veloce in una zona piuttosto vivace sotto l’aspetto della viabilità. Le strade sono pubbliche e insistono in un’area di edilizia popolare.
Questa sera, a seguito della segnalazione dei cittadini, gli agenti della polizia locale sono intervenuti elevando 4 contravvenzioni in via Fratelli bandera e 3 cotravvenzioni in via Pisacane.
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Covid - 19. Oggi 917 casi positivi in Puglia, 190 in provincia di Brindisi con 1 decesso
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 9 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.758 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 917 casi positivi: 323 in provincia di Bari, 190 in provincia di Brindisi, 35 nella provincia BAT, 236 in provincia di Foggia, 97 in provincia di Lecce, 33 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e riattribuiti. (La Asl Bat – lab “Dimiccoli”) non ha comunicato i dati relativi alle ultime 24 ore per problemi tecnici).
Sono stati registrati 20 decessi: 7 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce,7 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 855.898 test.
17.325 sono i pazienti guariti.
48.070 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 67.174 , così suddivisi:
25.984 nella Provincia di Bari;
7.490 nella Provincia di Bat;
4.926 nella Provincia di Brindisi;
15.195 nella Provincia di Foggia;
5.153 nella Provincia di Lecce;
7.976 nella Provincia di Taranto;
421 attribuiti a residenti fuori regione;
29 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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Questa mattina in Consiglio Regionale si sono insediate le Commissioni. "Pochi minuti fa sono stato eletto presidente della III Commissione Sanità. Un compito difficile soprattutto in questo periodo complicato della vita di tutti noi. Cercherò di fare del mio meglio per essere all’altezza del ruolo che mi è stato affidato", ha dichiarato Vizzino.
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Sorpreso con un coltello del genere proibito, denunciato
Brindisi. Sorpreso con un coltello del genere proibito, denunciato. I Carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà un 30enne del luogo, per porto di armi od oggetti atti a offendere. L’uomo, nella mattinata dell’8 dicembre, è stato controllato a piedi in una via del centro abitato e, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 16,5 cm, occultato nel del giubbotto indossato. L’arma bianca è stata sottoposta a sequestro.
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Mesagne in tilt per lavori stradali lenti
La perdurante chiusura di via Tancredi Normanno, arteria stradale nevralgica, per la ristrutturazione del tronco idrico-fognante ha mandato letteralmente in tilt la città di Mesagne. A protestare sono in tantissimi: dai pedoni agli automobilisti, dai residenti ai commercianti. Un coro di lamentele contro coloro che hanno organizzato la discutibile logistica che sta causando disagi oggettivi e una significativa perdita economica, per mancati incassi, per le attività presenti. Il tutto nel periodo natalizio in cui gli operatori commerciali speravano di poter recuperare parte dei mancati incassi dei mesi scorsi. I lavori dovevano svolgersi in quindici giorni lavorativi e invece i giorni si sono trasformati in diverse settimane.
Intanto, il comando della polizia locale ha inviato una nota di sollecito all’azienda che sta effettuando i lavori per inchiodarla alle sue responsabilità. Contestualmente sta cercando di mettere in atto una viabilità alternativa che possa decongestionare il tutto nel più breve tempo possibile. Tra le varie ipotesi in cantiere c’è quella di svolgere i lavori in notturna. Dunque, la chiusura del primo tratto di via Tancredi Normanno sta comportando una serie di disagi non solo ai residenti del quartiere S. Rosa e delle zone Torretta e Manfredonia, al traffico veicolare che da via S. Vito dei Normanni entra in città per diramarsi in varie direzioni, ma all’intera città. A risentirne sono, soprattutto, le attività commerciali della zona, ma anche i residenti del quartiere Zecchino sommerso dall’inquinamento atmosferico, prodotto dai gas di scarico dall’abnorme traffico presente in zona. Via Merano, ad esempio, è percorsa giornalmente da centinaia di auto, in via Diego Ferdinando le colonne di auto sono chilometriche e su via Brindisi, strada già di per sé spesso congestionata, è difficile immettersi.
C’è chi ha proposto di aprire temporaneamente al doppio senso di marcia via Tenente Roberto Antonucci sino all’incrocio con via Vittorio Veneto ed invertire, come era una volta, il senso di marcia di quest’ultima via. Soluzione che, al momento, non è stata presa in considerazione. Per cercare di lenire i disagi nella giornata di lunedì sono stati impegnati quattro vigili in servizio di viabilità. “I cittadini e gli automobilisti devono convincersi che c’è la possibilità di evitare la zona caotica che inizia da via Boemondo Normanno incanalandosi verso direttrici alternative”, ha spiegato il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro -. Certo, bisogna fare una riflessione con i tecnici e gli organi politici per cercare, nell’ambito del nuovo programma di viabilità urbana, di evitare l’uscita su via Brindisi dove, al contrario, si potrà solo entrare per raggiungere i vari quartieri. Insomma, secondo me bisognerebbe invertire il senso di marcia”. Tuttavia, questo provvedimento avrebbe una logica “quando l’intero sistema viario funziona ad orologio. Cosa che, ad oggi, non è così a causa di questi lavori stradali certamente importanti, ma nello stesso tempo invasivi, di lungo periodo che interessano più strade dell’intero quartiere Carmine”, ha concluso il comandante. Solo alcuni giorni fa a protestare erano stati i residenti e gli automobilisti di via Udine a causa della lungaggine dei medesimi lavori di ristrutturazione del tronco idrico-fognante. In quella via, dopo una copiosa pioggia, il canale di posa era franato trascinandosi dentro alcune auto in sosta.
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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, STOP A 9MILA BAR, RISTORANTI E AGRITURISMI
Sono oltre 9mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e quasi 200 gli agriturismi chiusi in provincia di Foggia, BAT e nei 2 comuni di Altamura e Gravina in provincia di Bari, rientrate con una ordinanza regionale in zona arancione, con una perdita di fatturato mensile di quasi 170 milioni di euro ed un drammatico effetto a valanga sull’intera filiera per il mancato acquisto di alimenti e vino. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia sulle conseguenze della ordinanza della Regione Puglia con la serrata imposta dalle misure anti contagio in aree provinciali della regione dove molto diffuso è il consumo alimentare fuori casa.
In zona arancione, caratterizzata da ‘uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto’, è consentita la sola consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze dei locali.
Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua Coldiretti Puglia - si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
“In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione e l’agriturismo rappresentano addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Lo scenario è reso anche più drammatico dalla decisione di impedire gli spostamenti tra i comuni, senza alcuna distinzione nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno che colpisce duramente le 876 strutture agrituristiche regionali, principalmente situate in piccoli centri rurali con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi, con la necessità di adeguare le misure dell’ultimo DPCM per le feste di fine anno, al fine di evitare di favorire gli assembramenti in città con lo stop agli spostamenti nelle campagne.
“La possibilità per le strutture della ristorazione di rimanere aperti a pranzo durante le festività a pranzo – denuncia Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti - è vanificata dai limiti agli spostamenti tra comuni che impedisce agli ospiti di raggiungere le campagne, riducendo peraltro la pressione e gli assembramenti nelle città. Un vero paradosso se si considera che gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, che sono forse i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Si tratta dunque di una misura illogica ed insostenibile che colpisce anche gli agriturismi pugliesi che per la crisi generata dalla pandemia hanno giù perso oltre 150 milioni di euro”, insiste il presidente De Miccolis.
I limiti imposti per le festività di fine anno – precisa la Coldiretti – arrivano dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in Puglia rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi.
Servono dunque ristori immediati e un piano nazionale – conclude Coldiretti Puglia - che metta in campo tutte le azioni necessarie per non far chiudere per sempre attività come gli agriturismi che rappresentano un modello di turismo sostenibile grazie ai primati nazionali sul piano ambientale ed enogastronomico.
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