è l’attività di verifica della regolarità di immigrati stranieri in territorio nazionale. Proprio a tale scopo, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha sensibilizzato le articolazioni periferiche della Polizia di Stato ad operare stringenti controlli - di concerto con gli Uffici Immigrazione - finalizzati alla verifica della posizione in Italia di numerosi stranieri. Il fulcro di tali controlli è stato quello di operare accertamenti e riscontri su alloggiati stranieri in alcuni alberghi, hotels, pensioni, bed & breakfast del Capoluogo e di altre località della Provincia. Nell’articolata azione di verifica cui si è accennato sono stati coinvolti non pochi equipaggi della Squadra Mobile e delle Volanti e, nel corso di uno di detti controlli, nella notte appena trascorsa, in un albergo della città, i poliziotti rintracciavano il cittadino albanese ELEZI Kristian classe 1975. Questi, secondo le risultanze degli accertamenti effettuati, era destinatario di un Mandato di Arresto Europeo (MAE) emesso dalle autorità Belghe. Secondo le Autorità anzidette, l’ELEZI è ritenuto uno dei capi di un’organizzazione criminale dedita ai reati contro il patrimonio. Già condannato per fatti-reato commessi in quel paese estero tra il novembre 2007 e l’ottobre 2013, secondo il provvedimento giudiziario belga deve scontare un residuo di pena di anni 7 di reclusione. In particolare, gli operatori di Mobile e delle Volanti sorprendevano l’ELEZI nella camera d’albergo in compagnia di altro soggetto privo di documenti di identificazione e dichiaratosi di nazionalità albanese: K.K. di anni 36. Sia gli stranieri che quella loro temporanea dimora venivano sottoposti a perquisizione. Nella disponibilità dell’ELEZI Kristian venivano rinvenuti: la somma contante, in banconote di vario taglio, di 7.700,00 Euro, 3 telefoni cellulari ed una SIM telefonica. Invece, Nella disponibilità del K.K. venivano rinvenuti diversi orologi e monili in oro, la somma contante, in banconote di vario taglio, di Euro 940, alcune schede telefoniche SIM ed un telefono cellulare. Danaro ed oggetti rinvenuti venivano sequestrati ai fini di successivo accertamento finalizzato a verificarne la provenienza e/o la loro liceità. Concluso poi l’atto di ricerca, per la redazione dei necessari verbali e comunicazioni, i due albanesi venivano accompagnati presso gli uffici della Squadra Mobile. L’ELEZI Kristian veniva quindi tratto in arresto in esecuzione del Mandato Europeo e, dopo il rituale avviso al P.M. di turno della competente Procura della Repubblica, tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi; per il K.K., presente irregolarmente in Italia, con la collaborazione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, veniva avviata la procedura per l’adozione di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale. Inoltre, i due albanesi venivano deferiti alla competente A.G. per l’ipotesi di reato di ricettazione.
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