Tali attività di contrasto rientrano tra le principali priorità del Ministero dell’Interno e sono oggetto di continue sensibilizzazioni da parte del Capo della Polizia alle proprie articolazioni territoriali per l’implementazione di mirati e specifici servizi per prevenire e reprimere condotte illecite in materia di stupefacenti. Proprio per arginare lo specifico fenomeno, nel territorio brindisino, sono numerose le iniziative di contrasto attuate secondo le direttive impartite in merito dal Questore Dr. Maurizio Masciopinto.
A livello locale quindi, l’azione di contenimento di tale tipologia di reati in tema di droga è stata certamente incisiva e connotata da una certa efficacia. È, ad esempio, di soli pochi giorni addietro l’ultimo arresto conseguito dagli Investigatori della Mobile riguardante un soggetto sorpreso con 44 dosi di cocaina, 7 grammi di marijuana e un pezzo di 2,5 grammi di hashish oltre a tutto il necessaire per il taglio ed il confezionamento delle dosi.
Quindi, la specifica attività di monitoraggio e di intervento in tutti quegli ambiti sociali e territoriali da cui trae respiro il traffico di droga ha permesso ai poliziotti brindisini dell’Antidroga di individuare ed arrestare, nella tarda mattinata di ieri 1 giugno 2017, in flagranza di reato, il trentaquattrenne FERENTE Giuseppe. A carico di questi, già agli arresti domiciliari per altre cause, gli investigatori della Squadra Mobile operavano una perquisizione domiciliare e delle pertinenze relative all’abitazione.
In un garage, situato nel quartiere cittadino “La Rosa”, riferibile al citato FERENTE, gli operatori dell’Antidroga della Squadra Mobile rinvenivano e sequestravano un “cuscino” di sostanza erbacea verdastra, poi risultata al narcotest marijuana. In particolare, gli investigatori della Mobile, all’interno del garage cui si è accennato, avevano modo di recuperare una borsa in tela, occultata dietro una tavola ed altri attrezzi da muratore al cui interno vi era una busta di cellophane trasparente contenente la sostanza. L’involucro si presentava proprio come un cuscino e risultava pesare poco meno di 5 chilogrammi (4,866 Kg. per la precisione).
In ragione del rilevante quantitativo di droga rinvenuto, intuibilmente da ritenersi destinato alla commercializzazione, e dei precedenti di polizia annoverati dal FERENTE per quanto non specifici in materia di droga, lo stesso veniva tratto in arresto dai poliziotti e condotto in Questura per le formalità di rito. Dopo la redazione dei necessari atti di polizia giudiziaria ed il rituale avviso al P.M. di turno della Procura della Repubblica di Brindisi, il FERENTE veniva tradotto presso la locale Casa Circondariale per ivi essere trattenuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.