Mesagne. Inizia la movida e interviene la polizia In evidenza

Giugno 26, 2017 3645

polizia in piazza porta grande - controlliLa movida a Mesagne è iniziata solo da pochi giorni

e già si registrano i primi screzi tra residenti e proprietari dei locali enogastronomici. I primi avocano a loro il rispetto della privacy mentre i secondi chiedono di lavorare in serenità. In mezzo, come sempre, c'è la mediazione delle istituzioni che dovrebbe far rispettare entrambi i diritti. Venerdì sera, però, la polizia è dovuta intervenire nel centro storico a seguito di alcune telefonate di residenti che hanno denunciato il volume della musica di alcuni locali piuttosto alta. Per la verità erano appena le ore 22 ben lontane, quindi, dalle canoniche ore 24 in cui la musica dovrebbe cessare o, almeno, essere messa a toni bassi tali da rispettare il sonno dei cittadini. I poliziotti hanno fatto il giro dei vari locali per controllare le autorizzazioni. Il problema, per la verità, è nella mancanza di un regolamento comunale che possa disciplinare questa materia che in assenza deve fare riferimento alla legislazione nazionale. Così, in mancanza di regole certe, e controlli, da parte del Comune l'anarchia imperversa e la legge applicata è quella del più forte. Di chi alza la musica più alta per intercettare gli avventori. E accade che alle ore 22 i residenti esasperati da questo incontrollato balzello musicale compone il numero telefonico e chiede l'intervento risolutivo delle forze dell'ordine. Un appello al controllo della movida da parte delle forze dell'ordine e del Comune era giunto giorni fa da parte del consigliere comunale del Pd, Fernando Orsini, che dopo gli ultimi fatti è nuovamente intervenuto per sollecitare le istituzioni a tenere alta la guardia. «Le notizie di cronaca provenienti da varie parti d'Italia che ogni mattina leggiamo riguardo questo tema, mi convincono sempre più che non bisogna trascurare nessun aspetto», ha tenuto a precisare Orsini il quale ha sollecitato le istituzioni. «Prima s’interviene - ha detto - meglio è. Mi auguro di non leggere mai notizie di qualche episodio grave qui da noi come quelli che si stanno verificando, in questo inizio di estate, in non poche città italiane». "Non è pensabile il venerdì sera, in estate, di bloccare la musica alle 22 a quell'ora esce la gente. Mettete in condizione i commercianti di lavorare e fate sì che il nostro paese possa rappresentare un posto capace di attrarre risorse", ha spiegato il musicista Gianvito Crusi mentre Mario Montanaro, di Articolo 1, ha concluso: «La notte il vicinato del parco Poti vorrebbe dormire e non assistere alle ore 3 e 30 al rally di moto sia dentro che fuori dal parco. Invito a visionare le immagini delle famose telecamere per individuare i colpevoli. Non se né può più". In questi casi prevenire è meglio che curare.