Altri tre individui sono stati beneficiati degli arrestati domiciliari. I due cugini Ettore Salati e Carmelo Leuzzi sono accusati anche di furto in abitazione. Ieri mattina sette di loro sono comparsi davanti al gip, Stefania De Angelis, per essere interrogati. Alcuni degli arrestati hanno ammesso le proprie responsabilità, altri hanno chiarito. Pignatelli Vittorio ha spiegato al magistrato che si trovava per caso insieme ad alcuni degli arrestati poiché frequenta spesso il centro storico mesagnese.
Oggi e nei prossimi giorni proseguiranno gli interrogatori degli altri arrestati. Il collegio di difesa è composto dagli avvocati Gianfrancesco Castrignanò, Marcello Falcone, Massimo Murra e Rosanna Saracino. I dieci arresti sono stati eseguiti alle prime luci dell’alba di mercoledì scorso dai poliziotti del commissariato di Mesagne sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pm Milto Stefano De Nozza e disposta dal Tribunale di Brindisi. Secondo quanto appurato il giro di spaccio, per lo più di hascisc e marijuana, avveniva in case disabitate dal centro storico, era gestito da gente del posto ma anche da un barese. Parte della droga risulta essere importata dall'Albania. Le indagini sono iniziate nell’agosto 2016: gli investigatori hanno anche riscontrato le lamentele di molti genitori i cui figli, anche adolescenti, erano coinvolti come assuntori. Le indagini sono state condotte anche con l'ausilio d’intercettazioni telefoniche, ambientali e sistemi di rilevazione satellitare. Sette degli arrestati sono stati condotti in carcere, altri tre ai domiciliari. Una la donna coinvolta.
Gli arrestati sono: Simone Schingaro, Americo Pasimeni, Andrea Pagliara, Ettore Salati (44anni), Ettore Salati (48 anni); Carmelo Leuzzi, Vittorio Pignatelli, Rossana Salati, Davide Melacca e Bruno Petarra. Deposito principale e laboratorio per il confezionamento delle sostanze in dosi da commerciare al dettaglio era un locale seminterrato ubicato al “civico 20” di via Mauro Capodieci, di ignota proprietà e, dunque, occupato e illecitamente utilizzato dai Salati. Anche in quel deposito-laboratorio il personale del commissariato di Mesagne, nell’aprile 2017 fatto irruzione sequestrando 1.526 grammi di sostanza stupefacente tra hascisc e marijuana oltre al materiale utile per il confezionamento. A qualche decina di metri dalla “base logistica” principale (il seminterrato) e confinante con il “deposito” secondario (l’abitazione di Rossana Salati), sarebbe stata ubicata la “piazza di spaccio”, ossia piazzetta dei Ferdinando, nell’intersezione tra via Mauro Capodieci e vico dei Moneo. Nel blitz sono stati sequestrati 36 mila e 500 euro, di cui 22 mila in contanti e il resto in assegni bancari. Su tali titoli sono ancora in corso delle indagini come pure sui provvedimenti che la Procura della Repubblica di Brindisi dovrà prendere sui minori assuntori di sostanza stupefacente molti dei quali sono stati identificati.