nell'ambito delle rispettive giurisdizioni, hanno attivato una serie di controlli, finalizzati all'accertamento di eventuali violazioni penali, relative alla sottrazione o al danneggiamento di cose sequestrate, nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa. Gli accertamenti hanno anche riguardato la violazione colposa dei doveri relativi alla custodia. Pertanto, i controlli sono stati orientati nei confronti dei soggetti nominati a vario titolo custodi dei veicoli. Il bilancio della specifica attività, ha portato complessivamente al deferimento in stato di libertà di 26 persone, per "violazione agli obblighi di custodia". Infatti, i Carabinieri, nell'esaminare lo stato di conservazione dei 224 veicoli oggetto di sequestro penale o amministrativo, affidati ai proprietari nominati custodi, hanno riscontrato che numerosi veicoli sono risultati danneggiati ed altri privi di varie parti meccaniche e di carrozzeria, asportate. L'affidamento del veicolo, oggetto di sequestro, ai "proprietari–custodi", è finalizzato a non gravarli delle ulteriori spese di custodia che l'affidamento a ditte specializzate comporterebbe. Di contro, il "proprietario–custode" è tenuto a conservare il manufatto nelle medesime condizioni riscontrate al momento del sequestro, e non a cannibalizzare l'autoveicolo alienando i pezzi migliori, depauperandolo così del suo valore. Infatti, la norma contestata ai soggetti denunciati è volta a tutelare il buon andamento della Pubblica Amministrazione, quale interesse pubblico al mantenimento delle condizioni di realizzazione delle finalità dei sequestri.
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