Bolla così, Antonio Calabrese, di Progettiamo Mesagne, l'inaugurazione del reparto di Pneumatologia dell'ospedale "Perrino" di Brindisi, alla presenza del governatore Michele Emiliano e del direttore generale dell'Asl, Giuseppe Pasqualone, «mentre i presidi territoriali, tra cui Mesagne, continuano a boccheggiare e attendere l'attivazione dei vari servizi sanitari molti dei quali ancora in standby». Non è tutto poiché anche Mimmo Stella, coordinatore della Sanità per la Cgil, è adirato per il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in un tavolo di confronto utile a discutere, e trovare soluzioni, alle tante disfunzioni presenti nella sanità brindisina. «Ancora non comprendiamo - ha precisato Stella - la pesante penalizzazione che il territorio di Brindisi ha subito dal Piano di riordino nella determinazione del numero di posti letto: mentre la media regionale è di 3,4 per mille, nel nostro territorio è tarata su una proiezione di 2,7 per mille; obiettivo peraltro non ancora raggiunto. Sarà perché a Brindisi si è più sani di altre realtà? Scherzi a parte la Regione Puglia ha il dovere di spiegare ai brindisini questa discrasia». Intanto a Mesagne l'ospedale di comunità muove i primi passi tra non poche difficoltà burocratiche e grazie all'abnegazione del personale sanitario. Situazione su cui Calabrese continua a essere molto critico verso il presidente della Regione Puglia. «Suonano come una beffa - ha detto - le dichiarazioni del governatore Emiliano, a margine dell'inaugurazione del reparto di Pneumologia avvenuto nei giorni scorsi presso il Perrino di Brindisi: "A breve - ha dichiarato Emiliano - inaugureremo anche molte strutture territoriali che alleggeriranno l'ospedale di Brindisi"». Parole espresse dal governatore pugliese non condivise da Calabrese che, al contrario, è convinto che la realtà della sanità locale è ben diversa e sconosciuta ai responsabili della Regione: «E noto, invece, che le strutture a cui faceva riferimento il governatore sarebbero dovute essere già operative al 31 dicembre 2017, ossia i Presidi territoriali di assistenza (Pta) di Mesagne, San Pietro Vernotico e Fasano. Tutto invece è in alto mare, tranne l'attivazione di qualche posto letto negli ospedali di comunità». Ed ha, quindi, aggiunto: «La provincia di Brindisi continua a soffrire l'esiguità dei posti letto per acuti, a fronte delle ricollocazione dei reparti si perdono posti letto, ad esempio proprio Pneumologia è passata da 22 a 20 posti letto di cui poco meno effettivi, e la scarsità dei servizi essenziali di assistenza, domiciliari, territoriali ed ospedalieri, oltre alla drammatica situazione della rete dell'urgenza/emergenza». Ossia per Calabrese, e non solo, i pronti soccorso «sono assolutamente inadeguati a gestire gli accessi data la mancanza di corsie alternative per i casi meno gravi sia al «Perrino» che nelle sedi Pta vicine allo stesso. Si spera, dunque, che l'interesse del governatore pugliese per la situazione sanitaria della nostra provincia non sia limitato solo al periodo pre elettorale ma possa continuare anche per l'immediato futuro».
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