Autosufficiente, lucidissima nei discorsi e nei ricordi di una vita certo non sempre facile, trascorre le sue giornate con i figli e i nipoti che la accudiscono premurosamente. Minuta di statura, porta sulla sua schiena il peso di una vita contadina condivisa per 62 anni con il marito Francesco Ciracì, scomparso ormai da sedici anni. Secondogenita di tre figli, unica in vita, ha affrontato le tante difficoltà da coraggiosa donna del sud.
Ventenne e madre già di due figli piccoli, ha sopportato, come le tante donne dell’epoca, l’ansia e il dolore che l’avere un marito in guerra comportano. Il lavoro nei campi e nella fabbrica del tabacco, la successiva malattia invalidante del marito, l’hanno resa una persona ancora più forte ed ha potuto contare sul sostegno dei figli che, già in tenera età, si sono messi a lavorare per provvedere al sostentamento della famiglia sacrificando anche la possibilità di frequentare diligentemente la scuola.
Di quei periodi restano i ricordi, a volte dolorosi, a volte allegri di una vita dura ma autentica. Nonna Pasqualina ha partecipato commossa a questi momenti di festa organizzati per questo importante traguardo.
A nonna Pasqualina vanno i migliori auguri da parte di tutti i parenti, amici e dell’intera comunità latianese.