Mesagne. Tentano truffa ma trovano i carabinieri

Giugno 14, 2018 2480

ufficio-postale-succursale-di-via-nino-bixio-postamatUn tentativo di truffa è stato sventato ieri mattina

a Mesagne dai dipendenti dell’ufficio postale in perfetta sintonia con i carabinieri. I due individui, di cui un mesagnese e un calabrese, sono stati acciuffati dai militari dopo che si erano dati a precipitosa fuga. I due avevano richiesto l’emissione di un postmat fornendo generalità differenti da quelle cui era intestato il conto corrente postale. I due dopo il fermo sono stati condotti in caserma a San Vito dei Normanni e trattenuti. Nei loro confronti i militari stanno indagando per tentata truffa. Le indagini continuano poiché i militari vogliono comprendere alcuni lati oscuri della vicenda. L’episodio si è verificato ieri mattina intorno alle ore 9,30 quando due individui sono giunti nella succursale dell’ufficio postale, in via Nino Bixio, e si sono recati allo sportello per chiedere un duplicato del postmat poiché, a loro dire, dovevano concludere una transazione immobiliare e avevano perso lo strumento che gli avrebbe permesso di ritirare i soldi. Hanno fornito all’impiegato il pin per dare il via all’emissione del postmat con relativa documentazione. L’impiegato ha chiesto qualche minuto per espletare il tutto e si è recato dalla direttrice per il controllo della stessa operazione. Ed è stata proprio il funzionario che prendendo tra le mani la documentazione si è resa conto che alcune cose non quadravano. Come ad esempio l’intestatario del conto non corrispondeva alle persone che richiedevano il duplicato. Insospettita ha pensato di prendere il telefono e chiedere l’intervento dei carabinieri. Ai due “clienti” è stato detto di aspettare qualche minuto il tempo necessario per stampare la documentazione. I militari, però, anziché giungere da Mesagne, in cui erano impegnati in altre operazioni, sono arrivati dalla compagnia di San Vito. Ci hanno messo una decina di minuti durante i quali i due individui hanno iniziato a mostrare segni di insofferenza. Così, quando hanno visto i carabinieri entrare nell’ufficio postale hanno compreso che erano lì per loro e si sono dati a precipitosa fuga. Uno è stato preso qualche decina di metri dopo mentre aveva trovato rifugio in un tabaccaio l’altro è stato inseguito su via Marconi e acciuffato in un bar. I due sono stati condotti presso la compagnia comando di San Vito dove sono stati interrogati. Diverse le incongruenze che sono state contestate ai due e su cui i militari hanno chiesto delle risposte certe e verificabili. Sembra che i due vivessero da tempo in Calabria e il conto corrente era intestato a un soggetto calabrese. Sul conto corrente in questione sono depositate diverse migliaia di euro. Le indagini sono ancora in corso.