sulla Strada statale 7 in cui è deceduta Anna Maria Daniele, 48 anni residente in Mesagne, ha lasciato la città sgomenta. La signora lascia la figlia e il marito. Sono stati dimessi, invece, i due uomini che erano al volante delle altre auto coinvolte nel sinistro. Intanto, il corpo della donna è stato restituito alla famiglia per le esequie. Il magistrato non ha ritenuto di effettuare l’autopsia. Al contrario ha disposto il sequestro dei telefonini dei due uomini e tutte e tre le autovetture. I periti della Procura dovranno analizzare il tutto e relazionare al magistrato. La statale è stata riaperta alle ore 3,00 di ieri. Al momento non c’è nessuno iscritto nel registro degli indagati. Tuttavia, un altro incidente è stato evitato mercoledì sera nel medesimo luogo del precedente quando una pattuglia della polizia locale, con lampeggianti accesi, che bloccava e deviava il traffico è stata investita da un’auto che non si era accorta della loro presenza. Fortunatamente i vigili, che indossavano regolarmente i giubbini catarifrangente, hanno avuto la prontezza di saltare oltre il guardrail e salvarsi la vita. A quel punto oltre alla loro auto di traverso hanno bloccato ulteriormente l’arteria viaria con un grosso camion con fari e lampeggianti. I fatti si sono verificati intorno alle ore 20,30 di mercoledì lungo la statale 7 nel tratto che collega Latiano a Mesagne. Un orario strategico poiché in viaggio vi sono centinaia di mezzi. Tra questi anche una Dacia Sandero di un istituto di vigilanza, con una guardia 45enne di Manduria, e un’Audi Q3, con alla guida un rappresentante napoletano. I due mezzi, quando sono giunti a circa un chilometro da Mesagne, in contrada Martuccio, poco prima dell’uscita per Mesagne ovest, hanno impattato contro una Fiat Punto che si trovava davanti a loro. Un urto violento quanto tragico. All’interno della Punto, infatti, c’era Anna Maria Danieli, una signora di 48 anni nativa di Bari e residente a Mesagne, che è stata centrata in pieno. L’ Audi Q3 si è ribaltata mentre la Punto è finita contro il guardrail. Dappertutto pezzi di auto volati in aria e caduti nell’area circostante. Gli automobilisti sono scesi dai loro mezzi, hanno acceso le quattro frecce e bloccato le auto in arrivo. Intanto, è stato lanciato l’allarme e sul poto sono giunte due ambulanze del 118. I sanitari si sono resi conto che per la donna non c’era più niente da fare. Perciò l’hanno adagiata sull’asfalto e coperta pietosamente con un telo. Sul luogo del sinistro è stata fatta giungere una terza ambulanza e due squadre di vigili del fuoco che hanno illuminato la scena a giorno con le fotocellule e permesso di estrarre dalle lamiere i due feriti. Tra questi un vigilantes di Manduria. Entrambi gli autisti sono prima stati stabilizzati sul posto e poi trasferiti presso l’ospedale “Perino” di Brindisi per essere sottoposti ad accertamenti diagnostici e strumentali per chiarire l’entità dei traumi riportati nello scontro. Fortunatamente sono stati dimessi in nottata con traumi tipici dei sinistri stradali. La dinamica dovrà essere accertata attraverso le certosine indagini che stanno espletando i carabinieri. Intanto ieri mattina in caserma sono sfilati i testimoni, i feriti e i parenti della signora. Tutti sono stati ascoltati a lungo nonostante fossero visibilmente prostrati. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio a Bari.
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