Le azioni sono state perpetrate dall’uomo continuativamente nei riguardi della figlia oggi 29enne, dal 1995 al 2010. l’attività investigativa condotta dalla Stazione Carabinieri di latiano, con l’attivo supporto dei colleghi di Taurisano, è scaturita dalla denuncia-querela presentata il 20 giugno scorso dalla vittima presso quegli uffici, a seguito della quale è emerso che dal rapporto incestuoso la donna nel 2011 ha partorito una bambina che fino al luglio scorso ha convissuto con il padre/nonno presso la casa di quest’ultimo in un contesto socio-familiare di estremo degrado. La minore, unitamente ad un bambino avuto dalla donna da un precedente matrimonio, attualmente si trova presso una casa famiglia in provincia di brindisi.
L’attività d’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Latiano ha inizio nel giugno scorso quando la donna ora 29enne si reca dai militari con i quali sin da subito instaura un rapporto fiduciario e inizia a narrare del suo calvario incominciato all’età di 7 anni, quando era una bambina e senza soluzione di continuità durato per 13 anni. La donna narra di fatti e situazioni raccapriccianti di cui è stata vittima e lo fa per difendere i suoi due figli, una bimba di 7 anni (nata dalla relazione incestuosa con il padre), e un bimbo di 5 anni (avuto da un matrimonio con un uomo con il quale, nonostante aveva riferito di non averlo mai amato aveva deciso di sposarsi soprattutto per sfuggire dalla propria famiglia di origine). Purtroppo, il matrimonio era poi naufragato perché anche il marito ubriaco e violento la maltrattava e la sottoponeva a soprusi e angherie. Quindi, dopo la fine del matrimonio, entrambi i minori erano rimasti a convivere con la famiglia dell’indagato. Pertanto, la donna, che oggi ha trovato un nuovo compagno, temendo che i due bambini potessero essere esposti al rischio di essere sottoposti alle violenze che aveva subito lei ha deciso di denunciare i fatti ai Carabinieri di Latiano.
Come primo atto, sotto l’egida del Tribunale per i Minorenni di Lecce, i bimbi sono stati affidati a una struttura protetta della provincia di Brindisi. Dal racconto avvenuto in più sessioni alla presenza anche di uno psicologo, sono emersi episodi di abusi sessuali del padre nei confronti della figlia, che sarebbero stati perpetrati quasi quotidianamente per circa 14 anni, nonché una gravidanza incestuosa all’età di 15 anni interrotta con un aborto presso una struttura pubblica. La ragazza ai sanitari fu costretta a riferire - dietro la regìa dell’indagato- di aver subìto violenza da parte di un terzo. Oltre alle violenze di natura sessuale ha purtroppo dovuto sopportare dal padre anche minacce e violenze di natura fisica, commesse approfittando delle condizioni di inferiorità fisiche e psicologiche della giovane vittima. Questa era una sorta di reclusa, con cui l’uomo si sarebbe comportato in maniera particolarmente violenta e aggressiva, possessivo all’inverosimile, le aveva impedito di avere qualsiasi forma di relazione.
Anche l’attuale convivente, nei cui confronti la donna ha maturato grande fiducia, ha contribuito acché ella si liberasse del pesante fardello, trovando la forza di denunciare l’intera vicenda alle autorità, grazie alla raggiunta ed acquisita maturità psicologica. L’arrestato al termine delle formalità di rito è stato condotto nella Casa Circondariale di Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.