Nella mattinata del 15 dicembre la Volante del Commissariato si recava presso l’abitazione per controllare il rispetto delle prescrizioni imposte dal giudice e qui trovava il M.O. in compagnia di un pregiudicato del posto, entrambi fortemente agitati. I poliziotti a questo punto decidevano di effettuare un perquisizione domiciliare che dava esito positivo nonostante il tentativo della madre del M.O. di far sparire la sostanza stupefacente avvolgendo la busta che la conteneva all’interno di alcune lenzuola con la scusa di doverle mettere a lavare. Lo stratagemma non funzionava dal momento che uno degli operatori di Polizia del Commissariato fermava la donna e, controllato per bene tra i panni, rinveniva una busta bianca con all’interno ben 300 grammi in dosi di marijuana.
Si appurava che la droga era di proprietà dell’arrestato domiciliare motivo per il quale lo stesso veniva arrestato nella flagranza di detenzione ai fini di spaccio e ri-sottoposto agli arresti domiciliari secondo le indicazioni del PM di turno.
La madre invece veniva denunciata a piede libero per il reato di favoreggiamento personale.