per gli agricoltori poiché la neve di ieri, e il conseguente gelo della notte, rischiano di vanificare gli sforzi di migliaia di imprenditori agricoli poiché i raccolti sono a forte rischio deperimento. Stessa cosa sul fronte della zootecnia dove le aziende stanno mettendo in atto dei rimedi per proteggere gli animali dal gelo. A lanciare l’allarme è, ancora una volta, la Coldiretti provinciale che ha già inviato sul territorio i suoi tecnici per monitorare le varie criticità. Intanto, in queste ore decine e decine di agricoltori hanno messo a disposizione delle comunità locali i propri trattori per spargere il sale o spalare la neve dalle strade e dai tratturi di campagna. Inoltre, gli agricoltori di Coldiretti stanno raggiungendo con i propri mezzi agricoli i vari casolari per accertarsi che non vi siano abitazioni isolate. A provare gli effetti meteo stravaganti c’è anche il presidente di Coldiretti, Filippo De Miccolis che, mentre faceva ritorno a Brindisi da Londra, ha visto, a causa della neve, l’aereo dirottato sull’aeroporto di Lamezia Terme e da lì in pullman ha potuto fare rientro a Brindisi. Dunque, allarme rosso nel mondo agricolo per il forte e repentino abbassamento della temperatura con l’arrivo del gelo artico che colpisce prevalentemente verdure e ortaggi coltivati all’aperto. A preoccupare è anche la situazione negli allevamenti dove gli animali sono impreparati al grande freddo e per salvarli vengono protetti con cappottini, lampade riscaldanti e impianti per alzare la temperatura dell’acqua. “Anche il nuovo anno per gli agricoltori è iniziato con grande difficoltà poiché le condizioni meteo diventano sempre più un antagonista con cui misurarsi”, ha esordito il presidente provinciale di Coldiretti, De Miccolis, che ha confermato come questo particolare momento dell’anno sia “un periodo, per alcune colture, molto delicato”. La preoccupazione è per i seminativi, per l’ortoflorocoltura, per i carciofi “poiché, sicuramente, questa neve mette a rischio tante aziende che già avevano visto, nei mesi passati, vanificare i propri sforzi gestionali”, ha commentato con amarezza il presidente. Intanto, con temperature sotto lo zero sono a rischio le coltivazioni invernali come cavoli, verze, rape, cicorie e broccoli. Lo sbalzo termico improvviso ha, inevitabilmente, un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Il conto per l’agricoltura potrebbe salire in misura esponenziale perché, con le temperature di molti gradi al di sotto dello zero per piu’ giorni, rischiano di essere compromesse anche le piante, dagli agrumi agli ulivi, già decimati a causa dell’ondata di gelo di Burian dello scorso anno. Il gelo incide negativamente anche sulle nuove piantagioni di olivo e sugli innesti. “Davanti a questo quadro desolante – ha aggiunto il presidente De Miccolis – ci si rende conto quanto sia urgente affrontare, in maniera sistematica, le difficoltà dell’agricoltura richiedendo alla Regione Puglia la risoluzione dei problemi che affliggono il mondo agricolo, partendo dalla xylella per passare al Psr e alla gestione delle calamità naturali. Queste ultime, sempre più, costituiscono un’incognita che rischia di cancellare gli sforzi di un anno di lavoro. Questi fenomeni nevosi stanno causando difficoltà anche alle aziende agrituristiche”. Infine, il presidente di Coldiretti si è augurato “che i timori relativi alle gelate non si verifichino e che le temperature possano risalire quanto prima”.
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