sono i temi che hanno animato ieri mattina il secondo incontro pubblico dei cinque candidati sindaco al Comune di Mesagne. La location prescelta è stata il parco archeologico di Muro Tenente, più volte salito alla ribalta della cronaca a causa dei rifiuti che incivili abbandonano nell’area depauperando l’ambiente circostante. Il momento di confronto, sereno e in alcuni casi anche amichevole, è stato organizzato dal movimento ambientalista “Un sacco di gente con il sacco” che solo poche settimane fa ha raccolto 115 sacconi di spazzatura dai terreni intorno al parco. “Il nostro gruppo è nato per tutelare il territorio – ha esordito Giancarlos Stellini, organizzatore dell’evento insieme al gruppo di ambientalisti – nessuno di noi milita attivamente in un partito o in un movimento politico. Ciò che ci anima e ci stimola è l’amore profondo per il territorio, bene immenso da tutelare”. Quindi, sotto un sole cocente da 21 gradi, sono intervenuti i cinque candidati sindaco. Per Antonio Calabrese, della coalizione, “Mesagne in Comune con Calabrese sindaco”, la tutela del territorio è “per noi fondamentale tanto che proporrò al nuovo Consiglio comunale l’istituzione di una consulta sull’ambiente”. Inoltre, Calabrese ha tenuto a precisare che la difesa del territorio si ottiene con un’opera di informazione, prevenzione e repressione. “Le leggi ci sono – ha detto -, i mezzi anche, vedi ad esempio le fototrappola che giacciono in un armadio del Comune, bisogna solo applicarle”. Il candidato sindaco del centrodestra, Carmine Dimastrodonato, ha tenuto a precisare che negli anni scorsi “ho fatto diverse segnalazioni all’Amministrazione su gap ambientali non ricevendo nessuna risposta. Purtroppo devo constatare che non c’è nessun controllo del territorio e questo è in antitesi con l’applicazione della cultura della legalità”. Carlo Ferraro, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, ha tenuto a fare notare che il Comune “dovrebbe istituire uno sportello per suggerire ai cittadini come smaltire l’amianto”. Inoltre, se lui sarà eletto istituirà la “Carta del territorio zero” dove l’ente pubblico gestisce l’intero ciclo dei rifiuti, compresa la vendita. “Questo perché – ha sottolineato - bisogna pagare la Tari sull’effettiva quantità dei rifiuti prodotti con un bonus premiale, da spendere in prodotti o servizi, per i cittadini virtuosi”. Anche lui ha invitato gli uffici comunali a impiegare “le fototrappola che giacciono in un armadio”. A guidare la coalizione “Insintonia”, con nove liste civiche trasversali, c’è Toni Matarrelli. “Un sindaco – ha spiegato l’ex parlamentare – ha il dovere di far vivere la sua comunità in un ambiente sano. Ecco perché il territorio va controllato al fine di intervenire, poi, con la repressione dei reati ambientali”. Matarrelli ha, quindi, invitato tutti i cittadini a essere “sentinelle del territorio”. Infine, ha dichiarato di essere “No tap e no alla trivellazione del nostro mare”. La candidata sindaca, Rosanna Saracino, che guida una coalizione di cinque liste, tra partiti e movimenti, ha puntato il dito sugli sporcaccioni che insozzano l’area del parco. “Un bene culturale – ha sottolineato - che andrebbe fatto conoscere maggiormente”. Quindi la candidata ha spiegato che per ciò che riguarda la gestione dei rifiuti il “Comune dovrebbe istituire una premialità sulla raccolta differenziata. In pratica più differenzi e meno paghi di Tari. Inoltre, la cultura del rispetto dell’ambiente deve essere radicata fin dall’infanzia”.
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