in provincia di Brindisi ha causato gravi danni alla città di Mesagne che ieri mattina sembrava un campo di battaglia. Un po’ ovunque alberi divelti, muri abbattuti, segnaletica volata per aria. Si sono registrati anche prolungati black out alla rete elettrica dovuti all’abbattimento di pali. Fortunatamente la macchina della Protezione civile, istituita presso il comando della polizia locale, con il Coc, ha funzionato bene. Alle ore 15 di ieri erano caduti 62 millimetri di pioggia, secondo il pluviometro comunale. Tuttavia, i danni causati dal maltempo ammontano a migliaia di euro. Il consigliere comunale di minoranza, Carmine Dimastrodonato, ha chiesto al sindaco Matarrelli di richiedere lo stato di calamità. Nella mattinata lo stesso sindaco ha diffuso un vademecum per invitare i cittadini ad adottare la massima prudenza. Lungimirante si è dimostrato il provvedimento di tenere le scuole chiuse. Alla scuola materna “Cavaliere”, infatti, il vento ha sradicato gli alberi abbattendoli al suolo e sull’attigua via Indipendenza. Dunque, a Mesagne i danni causati dalle forti raffiche di vento, in alcuni casi è soffiato oltre 60 chilometri orari, sembrano essere parte di un bollettino di guerra iniziato già a notte fonda quando un albero di pino di grossa taglia, collocato sul sagrato del santuario di Mater Domini, è stato divelto come un fuscello e scaraventato al suolo. L’enorme tronco si è abbattuto sulla facciata di un immobile, fortunatamente, vuoto. Contemporaneamente nella vicina scuola materna e in via Indipendenza sono iniziati a volare alberi e gli spartitraffico di plastica. Un noto consulente tributarista alle ore 5,30 è uscito da casa per andare a prendere l’auto in garage quando il forte vento l’ha sbalzato. L’uomo è riuscito ad aggrapparsi a un cancello per evitare di andare a sbattere violentemente sulle auto in sosta. Un po’ dappertutto la segnaletica è stata divelta. Lungo la provinciale per San Pancrazio Salentino diversi alberi di olivo sono stati sradicati dalla tromba d’aria. Un po’ ovunque ci sono campagne allagate e prodotti gettati per terra. Dalle olive alle rape, ai finocchi. La conta dei danni potrà essere fatta solo tra qualche giorno quando i tecnici del Comune e di Coldiretti potranno entrare nei campi e quantificare i danni. Grossi disagi si sono vissuti anche presso l’ospedale “San Camillo de Lellis” a causa delle infiltrazioni di acqua nel nuovo reparto di comunità. Le infermiere e gli operatori socio sanitari si sono dovuti armare di secchi, spazzoloni e stracci per ripulire gli ambienti e renderli in sicurezza. Qui, per la verità, il problema è vecchio e più volte gli operatori sanitari hanno segnalato le infiltrazioni di acqua piovana sia alla direzione sanitaria locale sia a quella provinciale. Tuttavia, nessun intervento di manutenzione è stato adottato e, quando piove, gli ambienti diventano un pantano. In questo periodo, peraltro, nell’ospedale vi sono ricoverati diversi pazienti. Altri disagi si sono registrati nelle zone residenziali a causa di un black out prolungato per diverse ore. L’energia è ritornata alle ore 14. Qui, le attività domestiche e artigianali sono rimaste paralizzate. Da Roma l’onorevole, pentastellato, Gianluca Aresta ha inviato al sindaco Matarrelli la propria solidarietà per i fatti verificatesi a Mesagne ed ha assicurato “di monitorare e di essere in costante coordinamento con le autorità locali e regionali al fine di identificare i danni e ove di competenza porre in essere i relativi provvedimenti”.
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